Crossover
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Autore: Suikotsu    05/09/2008    4 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 30: IL PIANO DI NARAKU



Questo capitolo è importantissimo, oserei dire vitale per lo sviluppo della trama: avremo risposte ad altre domande, ma se ne solleveranno di nuove.


Intanto vorrei ringraziare chiunque abbia letto il cap. precedente, ma ringrazio ancora di più:
XIllidan: In effetti anch'io ho pensato ad una cosa simile mentre scrivevo il titolo...beh, il maleficio si chiamava così. Ciao!
XBankotsu: Sono contento che ti sia piaciuto. E prometto che, anche se si dovrà aspettare ancora un bel po', farò dei capitoli con i mercenari come protagonisti. Ciao!



Sulle montagne Illidan aveva radunato Gargant, insieme ai generali Genma, e Malekith, con la sua Guardia Nera, ovvero le sue guardie personali, in modo da spiegare i propri piani e che i due si conoscessero.
"...quindi, per il momento resterete inattivi. I Genma invece compiranno delle incursioni sparse, attaccando i villaggi, dato che in essi si produce cibo e non hanno grandi difese."
"Piano semplice ma efficace. Ma l'unica cosa che mi interessa è schiavizzare gli elfi, e vedere il loro attuale re implorare pietà ai miei piedi! Però mi devi spiegare una cosa: io in miti e leggende ho sentito parlare del tuo breve scontro contro quel dio. Sai quanto me di non avere speranze! Nessuno ha mai avuto dei poteri paragonabili ai suoi...a parte..."
"Non devi preoccuparti. Io so quello che faccio. Dobbiamo solo lasciare che Saddler, l'umano che comanda l'esercito del male, ottenga ciò che vuole: le Gemme Elementari!"
"Le Gemme Elementari?! Ti riferisci a quegli antichi artefatti donati dagli dei agli uomini?"
"Esattamente. Come ben sai, in natura esistono quattro elementi: Acqua, Fuoco, Aria, Terra." - spiegò enumerandoli sulle dita - "E per ogni elemento c'è una gemma."
"Le antiche gemme...chiunque le possieda può sviluppare un potere tale da poter rivaleggiare con un dio!"
Malekith fantasticò qualche istante su come sarebbe stato diventare pari a Khaine; poi però alzò lo sguardo verso Illidan.
"Ma perché deve prenderle lui?"
"Quando le avrà, indubbiamente sfiderà gli dei. Anche se fino ad ora non hanno combattuto, non resteranno a guardare un mortale che possiede poteri così grandi! Vorresti forse andare tu in prima linea? "
Il re dei drow pensò per un istante ai tre dei più potenti dalla parte del bene: Medivh, Cenarius e Onimusha. Dei tanto potenti che perfino il suo dio li temeva. Si ricordò anche che pur essendo molto potente restava pur sempre un mortale, e quindi sarebbe bastata la Dea dell'Amore per farlo a pezzi.
"In effetti sarebbe un suicidio. E poi?"
"Non li batterà, ma li indebolirà a sufficienza da renderli vulnerabili ai miei attacchi. Io non ho alcun potere su un dio maggiore, ma se lo attacco quando è allo stremo, nemmeno Onimusha mi può resistere."
"Interessante...ma dimmi, chi è il tuo dio?"
Per un attimo Illidan esitò.
"Non sono affari che ti riguardano."
"Naraku, giusto?"
"Come..."
"Intuito. L'ho capito dal fatto che hai parlato di un dio maggiore che ti protegge, tanto potente che non temi Khaine. Due possono essere: Mannorath, l'attuale Dio del Caos, successore dell'ormai defunto Archimonde, e Naraku, il Dio dei Vizi; tra questi due, il secondo  ha l'abitudine di servirsi di altri per raggiungere i propri scopi. Sai quanto me che è un dio vile, subdolo e doppiogiochista, degno quindi del mio rispetto."
"Taci!"
"Calmo, ho detto solo la verità!"
Gargant si intromise.
"Ti ha ordinato di tacere, sporco drow insolente! Come osi rivolgerti così al nostro signore?"
"Parla per te, lurido Genma!"
I due sguainarono le spade e si guardarono truci, mentre guardie scelte e generali si misero sulla difensiva.
"Fermi! Se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi, dobbiamo collaborare, non scannarci a vicenda come bestie!" - lì fermò Illidan.
Dopo qualche istante il Genma rinfoderò l'arma, cosa che fece anche l'elfo.
"Ehi, io ho detto solo la verità!"
"Ora basta, non ho avuto scelta!"
Illidan spiccò il volo, chiaramente desideroso di troncare la conversazione.
"He he! La verità fa male!"
Mentre Illidan si allontanava Malekith lanciò uno sguardo all'orizzonte.
"In tutte queste migliaia di anni io, il grande re stregone, non sono riuscito a trovare l'incantesimo per rintracciarle. Come può esserci riuscito da solo un semplice umano? Forse ha ricevuto l'aiuto di qualcuno molto potente...e se..."
Illidan atterrò.
"È vero. Quel bastardo di Naraku mi controlla...per il momento."
Qualche secondo dopo percepì la coscienza di Naraku. La sua mente lo aveva raggiunto.
"Illidan, dubiti forse della mia parola?"
"N...no..."
"Cosa saresti senza di me? Nulla! Saresti morto! Ti ricordi in che stato pietoso eri quando ti ho trovato? Ancora poche ore e saresti morto! Avrei dovuto lasciarti com'eri!"
Illidan cominciò a sentirsi più debole, accorgendosi che le ali e le corna stavano rientrando nel suo corpo, e che con esse stavano sparendo anche i suoi poteri demoniaci.
"Forse dovrei smettere di nascondere la tua energia vitale...lasciare che lui ti trovi...è questo che vuoi?"
"NO! Mio signore, obbedirò a tutti i vostri ordini! Lo prometto!"
Momentaneamente convinto, Naraku allentò la presa e restituì i poteri.
"Saggia scelta. Fa come ti dico e sarai ricompensato."
Una volta che la sua mente fu libera, Illidan barcollò.
"Per ora mi tieni in pugno...è vero..."
Sul suo volto comparve un sorriso.
"...ma vedrai. Quando i poteri delle gemme saranno miei, dimostrerò al mondo il mio potere. Prima ucciderò Onimusha, poi sarà il tuo turno!"
Nel frattempo, Naraku, nel suo castello, isolato dal resto del mondo, stava riflettendo sul da farsi.
"...Saddler deve raggiungere il proprio scopo. Se ci riuscirà, mio fratello sarà costretto a combattere. E se vincerà...beh, se ne occuperà Illidan. E se quel pazzo osasse rivoltarsi contro di me, gli prenderò i poteri. Tanto non sarà mai un mio pari, neanche con le gemme."
Un rumore di passi lo costrinse a voltarsi.
"Ha, Kagura."
"Illidan sta facendo i capricci?" - chiese.
"Sembra di sì. Ma l'ho rimesso in riga."
"Non sarebbe stato più semplice farlo collaborare con Saddler?"
"Cosa?"
Naraku dondolò la testa, sorridendo.
"Pessima idea. Saddler non deve venire a sapere dell'esistenza di Illidan. Se ciò accadesse, lo considererebbe un pericolo enorme, dati i poteri che si ritrova. Magari collaborerebbero, ma non si fiderebbe, e progetterebbe di eliminarlo. Illidan mi serve vivo per ottenere i miei scopi. Ma questo non è il problema più grande: quell'elfo è avido quanto me, e di sicuro si approprierebbe delle gemme, poi detronizzerebbe Saddler e userebbe i suoi poteri contro gli dei. Per ora non lo fa sia perché il vecchio non le ha ottenute tutte, sia perché lo tengo d'occhio. Ma se ci riuscisse, di sicuro non esiterebbe a dire che io l'ho aiutato. E allora..."
"E allora Onimusha..."
"NON PRONUNCIARE QUEL NOME IN MIA PRESENZA!"
Il castello tremò, mentre all'esterno scoppiavano tuoni e fulmini.
"Perdono!" - gridò la donna inchinandosi.
Il dio si calmò.
"...e allora i miei fratelli verrebbero a prendermi. Noi dei malvagi non abbiamo più le forze per una guerra su vasta scala, dato che nell'ultimo conflitto abbiamo perso due rappresentanti, tra cui il più valido in assoluto. E a che servirebbe? Se combattessimo tutti, il mondo verrebbe distrutto. Meglio uno scontro uno contro uno. Con esso risolveremo tutto. E poi io...io non sono tipo da sporcarsi le mani."
Naraku si allontanò, mentre Kagura pensava:
"Più che altro sei un codardo! Non mi dispiacerebbe affatto se venissero ad ucciderti! Li informerei dei tuoi piani, se non fosse per il fatto che tieni la mia vita in pugno!"
Suo padre intanto stava ancora riflettendo.
"Sì. Il mio piano è impeccabile. La mia unica preoccupazione sono quei quattro guerrieri...devo dire che sono davvero in gamba. Se lavorassero per Saddler, non sarebbero un problema, ma se raggiungessero il monaco e diventassero più forti, potrebbero causare grandi danni... hanno anche sconfitto i demoni che li ho inviato contro. Bah, l'importante è che non riescano a fermare in tempo il negromante. Riguardo agli dei, sta andando tutto come previsto. Mi hanno anche semplificato le cose decidendo di fare la cosa più saggia, ovvero non combattere. Sono, giustamente, convinti che Saddler non sia in grado di gestire le gemme, ma fanno male a sottovalutarlo solo perché è un umano. Neanche i miei fratelli mi ostacoleranno. Ma per essere sicuri...MIEI SERVITORI INFERNALI!"
A queste parole alcune sagome celate nel buoi comparvero davanti a lui, restando inginocchiati e tenendo la testa china in segno di obbedienza.
"Voi eravate i cancellieri degli Inferi prima che gli Oni ci scacciassero! Miei fedeli servi, andate nel Deserto della Morte, e distruggete i miei oppositori! Tornate vincitori, o non tornate affatto!"
I demoni emisero delle strane grida spettrali, poi si trasformarono in sabbia e volarono fuori dalle finestre del castello.
Soddisfatto, il dio percorse un corridoio, alla fine del quale lo attendevano due statue.
"I miei due fratelli scomparsi...tra tutti i miei cinque consanguinei, erano gli unici con cui mi trovavo in sintonia. Distruggere, schiavizzare...andavamo proprio d'accordo."
La prima statua rappresentava un mostro di corporatura molto robusta, con la carnagione verde,gli occhi scintillanti e due baffi lunghi e sottili; indossava una piccola armatura, un lungo mantello scuro, e al posto dei piedi aveva degli zoccoli simili a quelli di Illidan.
"Archimonde, il terzo dei fratelli..."
La seconda era ben più inquietante della prima: un mostro tutto bianco, con due enormi ali e due corna simili a quelle di un toro; le sue mani erano dotate di artigli del medesimo colore, lunghi e affilatissimi, ed aveva tre occhi, due normali e uno rosso fuoco in fronte; la sua bocca era spalancata, mostrando denti bianchi come la neve, ma lunghi, aguzzi e in grado di frantumare il mithril; fissandola sembrava di sentire ancora il suo feroce ruggito. Il torace e le braccia erano umane, salvo il colore e il fatto che erano più massicce, mentre dalla vita in giù cominciava la coda, lunghissima e robusta.
"...e Fortinbras, il secondo, il più forte tra noi tre. L'unico che sia mai riuscito a resistere ad Onimusha."
Il dio versò una bevanda in un calice che alzò verso le due statue.
"Un brindisi al mio imminente trionfo, e alla sconfitta dei nostri fratelli!"
Il dio bevve, poi scoppiò  a ridere.
"E magari..."- aggiunse fissando la statua bianca - "Al tuo ritorno!"





Lo so, questo capitolo avrà sollevato qualche decina di domande, non ultima "4 gemme elementari? Ma allora perché si intitola La leggenda delle cinque gemme?"
Allora, a parte il fatto che "La leggenda delle quattro gemme" non suona bene(Munenori: Giusto!) ho un motivo ben preciso, ma tranquilli: tutto sarà rivelato a tempo debito, e man mano che si procede avrete le risposte(poi non sono neanche a metà!); comunque, se ne avete, fatemele pure(ma non tirate ad indovinare tutto il progetto di Naraku, se proprio non resistete contattatemi via e-mail).
I generali non sono stati descritti, ma me ne occuperò quando ricompariranno.
Vi informo comunque che non avrete delle risposte tanto presto, dato che domani parto per alcuni giorni. Ciao a tutti! E mi raccomando! Non smettete di commentare!


  
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