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Autore: Gens    28/07/2014    1 recensioni
"La misura dell'amore è amare senza misura"
Stessa ora, stesso incubo, stessa sensazione.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vita di Eileen era sempre uguale.
Si alzava la mattina a causa dello stesso incubo, si preparava prima degli altri, prendeva la merenda per la tarda giornata, il suo libro dalla biblioteca e si recava sulla sdraio del cortile anteriore mentre gli altri passavano le loro giornate in modo più allegro e spensierato di lei, impegnandosi in altre attività.
Ma le andava bene così, non c’era niente che la rendeva più felice di un libro.
Niente era paragonabile a quell'odore che solo i libri potevano possedere, alle storie dei personaggi, alle emozioni che le trasmettevano le diverse storie.
Continuava a leggere i libri perché era convinta che in una di quelle storie avrebbe trovato la sua, ne era certa.
La sua lettura fu interrotta da un’ombra che oscurò il sole, offuscando la vista e rendendo la lettura complicata.
Sollevò gli occhi e si ritrovò Magda Collins in piedi, con le mani sui fianchi, che la guardava piegando la testa da un lato.
“Buongiorno” la salutò Eileen.
Magda le sorrise. “’Giorno a te! Ieri non ti ho vista per niente. Che fine hai fatto?”
“Sono stata in biblioteca – le rispose Eileen – ho aiutato Adèle coi libri nuovi. Quella signora è troppo anziana per fare quel lavoro” aggiunse, pensando a quante volte l'aveva vista in difficoltà, affaticata, e chiaramente bisognosa di aiuto.
La signorina Collins annuì. “Hai ragione, prima o poi se ne accorgerà anche la direttrice”.
Eileen la osservò mentre si sistemava una ciocca di capelli fuoriuscita dalla crocchia che aveva in testa.
Magda era slanciata, magrolina, coi capelli marrone scuro e gli occhi grigi e profondi.
Aveva passato così tanti anni con lei che ormai la conosceva a memoria e poteva disegnare il suo viso anche ad occhi chiusi.
“Allora – cominciò Magda, distogliendola dai suoi pensieri - Hai fatto conoscenza col nuovo arrivato come mi avevi promesso?” le chiese sorridendo.
Eileen si morse il labbro inferiore, non voleva dirle che se n’era scordata, che il giorno prima non aveva conosciuto proprio nessuno perché tra la biblioteca la mattina, e il libro il pomeriggio, non aveva avuto occasione di cercarlo e fare ciò che andava fatto.
Però non voleva deluderla, non voleva vedere il suo volto intristirsi, la sua voce inclinarsi mentre le diceva un 'va bene' del tutto finto perché no, non andava bene.
“Io…” biascicò Eileen, prima che entrambe sentissero delle urla e dei rumori provenire dal cancello di ingresso.
“… così semplice come pensi!” diceva un uomo.
“Non permetterti mai più a compiere un’azione del genere. E oggi non esci!” urlò l’altro.
Un ragazzo varcò il cancello di ingresso, le braccia trattenute da due uomini, uno per ogni fianco, che Eileen riconobbe come personale dell’istituto.
Lo vide, e sentì il suo cuore perdere un battito: capelli scuri tenuti su da un po’ di gel, occhi scuri contornati da folte ciglia, profilo perfetto. La mascella del ragazzo era tesa, la sua espressione mostrava chiaramente il fastidio che stava provando.
Lui voltò il viso nella sua direzione e i loro occhi si incontrarono.
Eileen riconobbe quello sguardo.
Lui le sorrise e quando una volta entrato lo lasciarono libero, si diresse verso la sua direzione.
Magda si voltò verso di lei alzando un sopracciglio, ma Eileen continuava a tenere lo sguardo fisso sul ragazzo davanti a lei che, con le mani nelle tasche dei jeans corti, si avvicinava con lo sguardo basso contornato da un sorriso che solo un angelo vendicatore poteva avere.
“Mi sa che ieri sera avevi ragione” constatò lui, sorridendole ancora, socchiudendo appena gli occhi.
Eileen rise. “Io ti avevo avvisato, sei tu che non mi hai ascoltato” rispose al ragazzo.
Solo allora lui si accorse della presenza di Magda, e la guardò sollevando le sopracciglia confuso.
“Quindi l’hai conosciuto il ragazzo nuovo!” esclamò lei.
Eileen la guardò confusa.
“Sì, è stato un incontro… - il ragazzo la guardò, come cercando negli occhi della ragazza la parola migliore per definire quel loro scontro – doloroso”
Entrambi risero e Magda sorrise, nel vederli così vicini anche se in realtà lontani.
“D’accordo – esordì – non mi interessano i dettagli. Comportatevi bene, soprattutto tu” sottolineò indicando il moro. Lui annuì e Magda si allontanò, ancora sorridendo.
Eileen fu affiancata dal ragazzo che, prendendo una sdraio, si posizionò accanto a lei.
“Comunque non mi sono presentato, sono Zayn Malik” disse lui, porgendo la mano.
“Eileen Collins” rispose lei, prendendola e stringendola appena.
Entrambi distolsero gli sguardi, imbarazzati, e dopo qualche attimo di silenzio, lui lo ruppe chiedendo: “Cosa leggi?” indicando il libro sulle gambe di Eileen.
“Cime Tempestose” disse mostrandogli la copertina.
Zayn fece una smorfia.
“Non ti piace il libro?” chiese lei.
“Non sono tipo che legge molto” rispose semplicemente lui, sollevando le spalle.
“E cosa fai per passare il tempo nell’istituto?” chiese allora lei.
Anche Eileen aveva provato a passare il tempo senza leggere libri, aveva tentato di tutto: sport, camminate all’interno del giardino dell’istituto e altro.
Aveva chiesto anche aiuto a Magda, ma non aveva ottenuto niente di grandioso. Il tempo sembrava non scorrere mai, Eileen si annoiava, quindi si era rifugiata nei libri dove poteva perdersi per ore intere.
“Provo a scappare” le rispose, e lei scoppiò a ridere.
Zayn sorrise nel vederla ridere, gli piaceva la sua risata, era contagiosa ed era luminosa, come il sole a mezzogiorno.
“Questa è stata un’ottima risposta, devo ammetterlo, Zayn Malik” gli sorrise, per poi riportare la concentrazione sul libro che aveva sulle gambe.
“Come va la botta di ieri?” domandò, allungando una mano e toccando la parte di pelle che era entrata in contatto col pavimento la sera precedente.
Non erano rimasti dei segni, si era solo gonfiato un po’ grazie ad Eileen, che si era fatta scudo col resto del corpo per attutire la caduta.
“Bene, non sento quasi più niente” gli rispose attraverso la sua mano che continuava a massaggiare la fronte.
Si sentì rossa in faccia e distolse gli occhi dai magnetici del ragazzo.
Zayn schiuse le labbra per parlare di nuovo, ma fu interrotto da una ragazza dai capelli rosso fuoco e le lentiggini sul viso che si avvicinò e si rivolse ad Eileen, non prima di squadrarlo dalla testa ai piedi e spingerlo a spostare la mano: “Ti va di venire a mare con noi?” le chiese. “Puoi portare anche il tuo… amico” aggiunse, continuando a guardare Zayn dalla testa ai piedi.
“Zayn” si presentò lui, sollevando una mano in segno di saluto.
Eileen lo guardò, prima di rivolgersi alla rossa: “No, grazie. Ma Zayn – disse voltandosi verso di lui – tu puoi andarci se vuoi”.
“Oggi non posso uscire” annunciò con uno sguardo complice ed Eileen gli sorrise.
La rossa sollevò le spalle e si allontanò, lasciandoli di nuovo soli.
Eileen si sentì improvvisamente tesa, come se potesse rompersi da un momento all’altro.
Percepì la sensazione di essere completamente scoperta, messa a nudo, come se Zayn stesse allontanando tutti gli strati di protezione che lei aveva creato, non accorgendosene, perché quelli strati si erano formati da soli a furia di isolarsi, stare sola.
Sollevò il suo sguardo e notò che Zayn la stava guardando.
Tossì, distolse lo sguardo imbarazzata e aspettò.
“Perché non vai a mare con gli altri?” le chiese lui, rompendo quel silenzio che si era prolungato anche per troppo tempo.
“Non mi piace il mare” gli rispose, storcendo le labbra.
“Mmmh” Zayn sembrò pensarci su.
 Lei lo guardò, sollevando appena le sopracciglia.
“Sei proprio sicura che sia il mare il problema?” domandò ancora Zayn.
La stava studiando, si accorse Eileen, ma il problema era che la stava scoprendo.
Pian piano, Zayn Malik, stava capendo come era realmente fatta.
“Non sono affari tuoi” sbottò, prima di alzarsi ed entrare dentro l’istituto, lasciando Zayn lì seduto sorpreso da quella reazione.

Lo stai facendo di nuovo, si disse, stai allontanando una persona che si è avvicinata a te.











Ebbene sì, il ragazzo era Zayn! Magari era semplice da capire, magari no, chissà.
Questo è più un capitolo di passaggio, credo, e vorrei dire che la fanfiction non conterà troppi capitoli, penso appena dieci.
Detto questo, spero vi piaccia, spero mi lascerete una recensione e a presto! :)

 
  
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