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Autore: lykke    29/07/2014    1 recensioni
L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, sopratutto perchè provi un senso di benessere quando le sei vicino.
E Vicktoria era un'anima libera. Era un diavolo imprigionato nel corpo di un'angelo, aveva l'anima in fiamme e il viso innocente.
Camus era freddo e distaccato, non dava confidenza. La sua bellezza glaciale ed eterea intimoriva e affascinava.
Erano gli opposti, ma quasi coincidevano nella loro diversità.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aquarius Camus, Cygnus Hyoga, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Respirava a fatica, piccole convulsioni le facevano tremare il corpo minuto distruggendo quell'alone di perfezione che l'avvolgeva, le guance pallide erano velate di un rosso acceso. Se non fosse stato per il movimento respiratorio del busto sarebbe potuta sembrare una bambola di ceramica. Camus la fissava con sufficienza, quella ragazza gli faceva pena , così gracile e delicata non sarebbe mai riuscita a superare le prove per diventare sacerdotessa protettrice dell'acquario. Si voltò per guardare l'orologio appeso alla parete della casetta, erano poco più delle quattro del pomeriggio , il che voleva dire che mancava poco più di un'ora per la cerimonia di passaggio di quella sconosciuta che si ritrovava tra i piedi. Uscì dalla stanza e ordinò al suo allievo di preparare il camino e una tisana calda rigeneratrice, uno strappo alla regola immenso visto che non ammetteva nulla del genere al fine dell'allenamento del giovane , detto questo andò nella sua stanza e prese delle pelliccie calde e morbide , le buttò davanti al caminetto acceso creando un giaciglio peer la giovane. Andò personalmente a prenderla dove l'aveva fatta adagiare e la sistemò sulle pelliccie calde e morbide, mentre l'odore della tisana si espandeva in tutta la casa. 
Crystal accarezzava dolcemente la guancia della giovane , non capiva la freddezza del suo maestro , il quale la guardava con un distacco strano , quasi forzato.
Lentamente Vicktoria riprese colore , a fatica riaprì gli occhi, si sentiva spaesata ricordava solo il freddo pungente e una distesa bianca , ora l'avvolgeva un odore di legna bruciata e di thè , sentiva il fuoco davanti a se e una coperta di pelliccia che l'attorniava. Quando finalmente riuscì ad aprire completamente gli occhi riconobbe davanti a se il ragazzino che l'aveva accompagnata fino alla casetta sperduta nei ghiacci, si sorprese di vedere la sua espressione cambiare dall'angosciata alla serena. Pensò che  poteva essere un suo coetaneo , forse più piccolo  o forse più grande, in effetti poco le importava , perchè in quel luogo sperduto forse aveva un sostegno, certo era presto per illudersi, ma quella frazione di secondo le ridiede il coraggio che le serviva in quel momento. Si alzò a fatica sotto il peso delle pelliccie , sentiva su di lei lo sguardo fulminante e pungente del suo protetto, la attraversò un fremito di rabbia, perchè mai avrebbe dovuto proteggere uno che nemmeno conosceva e che  l'aveva trattata come una bestia? Non l'aveva nemmeno accolta al suo arrivo, l'aveva lasciata congelare e poi buttata come un sacco di pulci davanti ad un caminetto , ignorando completamente la sua posizione di rilievo rispetto a lui. I suoi occhi caldi e dolci si accesero d'orgoglio , si voltò davanti al giovane dai capelli lunghi e blu. 
"Ossequi , signor? " disse a denti stretti abbassando di pochi centimetri la testa , accertandosi però che sia la postura che il tono facessero intendere una cortesia forzata e di convenienza. " Camus dell'Acquario, cavaliere d'oro al servizio della dea Atena. Alzati Vicktoria , non sono necessarie queste false formalità." rispose Camus senza scomporsi un secondo dalla sua posizione, si diresse verso la sua camera , aprì la porta e indicando una valigia su suo letto aggiunse " Nella valigia ci sono i tuoi vestiti, la cerimonia in tuo onore avrà luogo a breve, non perderti in frivolezze tipiche di voi donne" , voltandosi verso l'allievo aggiunse " tu non stare lì impalato a fissarla, sei un cavaliere non un cascamorto . Vai immediatamente a prepare il necessario per la cerimonia ". La ragazza fece uno sforzo enorme per non lanciare la tazza di thè fumante in faccia a quel ragazzo così pieno di sè e sbruffone, senza dire nulla si diresse verso la stanza e chiuse violentemente la porta alle sue spalle, provocando un gran baccanoe facendo oscillare l'unico specchio appeso alla parete.
Camus sorrise tra se e se, in cuor suo sapeva che non sarebbe durata più di tre mesi alle temperature della Siberia senza il suo aiuto, si sedette sulla poltrona rivestita in pelle di animale davanti al camino e attese la giovane.
Nel frattempo Crystal stava sistemando nei ghiacci il necessario per la cerimonia, aveva creato un rudimentale altare tra la neve e il ghiaccio , tutt'attorno un muro di cristallo cilindrico che potesse accogliere la fanciulla. Nella sua mente si alternava la dolcezza di quel viso angelico , con la freddezza dello sguardo di Camus, come avrebbero potuto badare l'uno all'altro se erano gli opposti, come avrebbe potuto Vicktoria giurare in nome di Atena fedeltà all'acquario se in cuor suo voleva solo scappare da quel labirinto bianco ?
Il turbinio dei suoi pensieri fu interrotto dalla visione quasi angelica di Vicktoria. Avvolta in una pelliccia bianca che copriva un abito di seta di un azzurro pallidissimo che le disegnava il corpo minuto e formoso tipico mediterraneo , la pelle leggermente abbronzata spiccava da fuori il pelo bianco dove cadevano lucenti e morbidi i boccoli color biondo cenere , sembrava una regina, mai in vita sua aveva visto una donna così bella e austera allo stesso tempo. Subito dietro di lei vi era Camus , vestito della sua armatura dorata e lucente, seguiva con lo sguardo i movimenti della giovane , forse anche lui sconvolto dalla sua bellezza perfetta.
La cerimonia fu breve , un giuramento alla dea Atena da parte di VIcktoria seguito dalla sua promessa di sangue sull'armatura di Camus . Dopo essersi ferita il dito con un pugnale portato appositamente per l'occasione , tracciò con le sue mani il suo simbolo sul petto del cavaliere d'oro, una croce cristiana contrornata da due spirali che si incrociavano e una sfera al centro. Solo Crystal si accorse del leggero rossore sulle guance del suo maestro.
 
  
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