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Autore: Helen Lance    07/09/2008    8 recensioni
~ Raccolta di drabble e flashfic, anche su richiesta, su vari personaggi e generi.
~ Attenzione! Possibile presenza di spoiler e crack pairings!
14 - Blindfolds And Flowers
Poi lo sguardo di Hinamori si punta di nuovo su di lui e Kira si accorge che, anche in quei pochi secondi, gli è mancato.
<< È stato lui, vero, Kira-kun? >>
[KiraMomo]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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12 – Requiem For The Freedom We Never Had



Matsumoto camminava lentamente sulle tegole rosso scuro, saltando occasionalmente da tetto a tetto quando il cambio di Divisione lo richiedeva.
C'erano le stelle [lui non c'era] e la luna [lui non c'era] e un vento fresco e calmo [lui non c'era], e una bottiglia tiepida mezza piena nel palmo della sua mano.
Lui non c'era.
[Come sempre.]
<< Razza di stronzo... >>
<< Non è cortese insultare le persone prima di salutarle propriamente. E senza nemmeno che siano al corrente della causa di tali ostilità. >>
Matsumoto battè ciglio. Era così ubriaca da immaginarsi addirittura delle voci? Così gelide, per di più?
Poi abbassò appena lo sguardo e vide che la voce aveva una sciarpa azzurra, uno haori bianco e due occhi che sembravano affondare nel cielo della notte.
Ecco, pensò Matumoto, fantastico.
<< Kuchiki-taicho! Io non l'avevo... non intendevo... cioè, stavo parlando fra me e me, non certo a lei. >>
Byakuya -la voce con un nome, ora- annuì e distolse lo sguardo da lei, guardando i contorni della Seireitei illuminati dalle lampade notturne.
Lei stette un po' lì in piedi a fissarlo, senza la minima idea di che cosa dire.
<< C'è qualche problema, Luogotenente Matsumoto? >>
<< N... No, affatto. >>
Byakuya si voltò di nuovo. Lei non si mosse.
<< ... >>
<< Luogotenente Matsumoto, c'è qualche problema? >>
<< Assolutamente no, Capitano. Solo... cosa ci fa lei qui? >>
Il problema c'era, in realtà, ed era che quel tetto era il suo tetto, e Rangiku aveva preso da un po' l'abitudine di recarsi lì con una bottiglia di sakè, da sola, esattamente come aveva fatto quella sera.
<< Passeggiavo, e mi sono fermato qui. >> rispose Byakuya, impassibile.
<< E ci viene spesso, qui? >>
Byakuya inarcò un sopracciglio, ma rispose: << Ogni tanto. Non c'è rumore. Di notte non c'è nessuno, qui alla Terza Divisione. >>
Rangiku sentì quasi il tonfo del suo cuore precipitare nello stomaco. Curioso come lei si recasse in quello stesso luogo praticamente un giorno sì e un giorno no e cercasse in tutti i modi di dimenticarsi dove fosse e il perché fosse venuta lì - la bottiglia aveva uno scopo preciso-, e lui glielo ricordasse così, come se fosse una cosa da niente, come se... come se...
<< Già. >>
Beh, per lui lo era, una cosa da niente.
Per lei avrebbe dovuto esserlo.
Rangiku sospirò e sentì gli occhi bruciarle di lacrime asciutte.
Gli occhi di Byakuya non lasciavano il cielo e il cielo, pensò lei in quel momento, non sembrava voler lasciare loro.
Avrebbe voluto urlargli di andarsene, di lasciarla sola, di sparire, ma c'era qualcosa nei suoi occhi, solo qualcosa, e poi lei aveva già visto troppe volte la gente [lui, lui, lui, sempre lui, solo lui] allontanarsi, e quindi, guardando quella porzione di tetto appena di fianco a lui evitando di incrociare il suo sguardo, chiese:
<< Posso? >>
Byakuya, semplicemente, annuì.
Matsumoto si sedette di fianco a lui e sentì il calore del suo corpo attraverso la spalla e il braccio che sfioravano quelli di lui.
Rangiku guardò un po' il cielo, e un po' i suoi occhi. Poi, quando lui si stava appunto per girare a probabilmente chiedere di nuovo se c'era qualcosa che non andasse, Matsumoto gli troncò ogni domanda sul nascere piazzandogli sotto il naso la sua bottiglia di sakè.
Tanto per cortesia.
Byakuya guardò per un po' la bottiglia come se fosse una qualche specie di animale raro.
Poi la prese dalle mani di Rangiku, se la accostò alle labbra, e bevve.
Rangiku Matsumoto non aveva mai visto in vita sua Byakuya Kuchiki bere dell'alcol.
Poi Byakuya allontanò la bottiglia dalle labbra, come se in quel momento si vergognasse di averla in mano e la restituì a Matsumoto, che bevve a sua volta e poi la sporse di nuovo verso di lui.
Nessuno dei due avrebbe esattamente saputo dire come, ma ad un certo punto entrambi guardarono la bottiglia vuota rotolare giù dal tetto per bloccandosi, prima di cadere, sulla grondaia.
<< Non l'avevo mai vista bere così, sa, Capitano? >>
Gli occhi di Byakuya si assottigliarono appena, ma lui non disse niente.
<< Bere rende liberi. >> proclamò invece Matsumoto, ridendo, e nello stesso momento le venne la nausea per la bugia che gli aveva appena detto, e che lui sicuramente non si meritava. Chi lo sapeva meglio di lei? Perché per lei, nonostante il nero della notte, il cielo era sempre argentato.
E quindi guardò Byakuya, e probabilmente si sarebbe scusata, se non avesse visto un disperato desiderio di crederci, di crederci, negli occhi del Capitano.
<< Non c'è libertà. >> disse allora lui, la sua voce la più gelida che lei avesse mai sentito.
E Rangiku guardò il cielo, le poche stelle quasi affogate nel nero.
E, in un indefinito, infinito attimo sentì un vuoto incolmabile e seppe che era ciò che Byakuya si era lasciato dietro, e sentì un inspiegabile desiderio di colmarlo, e capì che forse era quella, la libertà.
A quanto pare, pensò Matsumoto sentendo gli occhi stranamente asciutti, -fu il suo ultimo pensiero prima di chiudere gli occhi e affondare nl buio-, Kuchiki-taicho ha ragione, come sempre.


***

La mattina dopo Matsumoto si svegliò con un mal di testa tremendo.
Non che non se lo aspettasse, ovvio.
Quello che non si aspettava fu il profumo che la avvolse quando si rese conto che era avvolta in una coperta, vestita, sdraiata sul suo letto in casa sua.
Poi si ricordò degli occhi del colore del cielo di notte e riconobbe il profumo.
Si alzò, piegò la coperta, e camminò con calma fino alla Sesta per restituirla al suo proprietario.
Incontrò Renji che stava giusto uscendo dal suo ufficio, e gli chiese del Capitano.
<< Oh, beh, >> fece Renji, guardando in basso << Il Capitano non c'è mai, in questo giorno dell'anno. >>
E Matsumoto lo seppe, prima che uscisse dalle labbra di Renji, semplicemente, qualcosa dentro di lei si strinse in una morsa, e lei seppe.
<< Sai, Matsumoto-san, oggi è l'anniversario della morte di Hisana Kuchiki. >>







Perdonatemi il ritardo, sono stata via più del previsto e questa one-shot (eh sì, non è una flashfic... in effetti, speravo che mi venisse più corta è_é) non ne voleva sapere di farsi scrivere come volevo io U_U
Il significato del titolo è abbastanza ovvio, direi, ma immagino che ognuno possa interpretarlo come meglio preferisce. Io ad esempio preferisco pensare che nessuno die due sia mai stato veramente libero, nemmeno quando credeva di esserlo (Hisana, Gin), e se ne siano resi entrambi conto insieme.

Comunque, lista:

  • UkiRetsu
  • IchiRuki
  • UlquiHime
  • HitsuMatsu
  • ShuNanao
  • IshiHime
  • ByakuYoru
  • GinRan
  • NoiNel
  • JyuuNemu
  • KisuYoru
  • ShinjiHyori
  • ByakuyaRangiku
  • ByakuRuki
  • KiraMomo

Ci sono in forse la YumiChizuru e la UlquiHali. Aspetto gli sviluppi del manga per la UlquiHali.

Ringraziamenti:

Ino_Chan: Ah, il triangolo IchiMatsuHitsu (io lo scrivo così perchè mi immagino Matsumoto in mezzo ai due contendenti, ma a dire la verità non ho mai controllato propriamente come si dovrebbe scrivere O_o) personalmente lo adoro, sia perchè aggiunge angst alla GinRan, sia perchè Hitsugaya è troppo tenero e mi piace molto anche lui.
Shinji e Hyori mi fanno sbellicare dalle risate... quando appaiono. Diamine, Kubo ci sta tenendo troppo a secco sia di GinRan che di Shinji&Co .__.

Viviane Danglars: Ah, ma allora non ho le visioni!
Le mie espressioni facciali guardandolo in quella vignetta sono state, nell'ordine: O_o – O_O - *_* - *ç*
E sì, Byakuya è bello. È troppo bello, sigh ç_ç
Gin è una piaga, ecco la verità. Una malattia. Si attacca, e non si stacca più, come ampiamente dimostrato nel capitolo precedente e in questo stesso, direi...
Comunque spero che questo capitolo non ti lasci troppo male, è stata una sfida xD

Alessandra: Ah, ma grazie *_*
Vedi, il problema con le altre 4 è che non sono riuscita a finirle ç_ç Non so perchè, non sono riuscita a scrivere di qualcosa che non fosse GinRan, e anche in quel caso non mi piaceva per niente e non me la sono sentita di pubblicare.
Sono molto contenta che almeno quella del capitolo precedente ti sia piaciuta, perchè era l'unica che soddisfava un minimo anche me.

Kaho_chan: Grazie *_*
Gin, purtroppo, non si toglie. Sta diventando ossessionante quel piccolo sorridente bastardo è_é
Io Hitsugaya lo vedo proprio così, un po' rude e un po' dolce... un po' come Ichigo, ma con più quoziente intellettivo xD

darkrin: Wow, che recupero! Ma sei da santificare *_*
Non posso fare altro che complimentarmi per la scoperta della GinRan, rallegrarmi per aver trovato un'altra fan della ByakuRuki (Ah, la NejiHina! Qui, se parto, non finisco più... Ma li adoro, oh se li adoro *_* Sono la mia coppia intramontabile di Naruto.) che è decisamente rara, e sono così contenta che ti sia piaciuta così tanto la UlquiHime ^o^ è una coppia che mi affascina moltissimo, anche perchè la sindrome di Stoccolma è un contesto molto fertile per le fanfiction...
Ti ringrazio moltissimo *O*





Vi amo, lo sapete, vero?
Al prossimo capitolo :3

Helen





  
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