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Autore: Phoenix Blackfire    29/07/2014    1 recensioni
Gaara x Matsuri (Gaara con il tasso demoniaco in corpo)
Si sa poco del passato di Matsuri, e se non fosse proprio rose e fiori? E se un clan esiliato da tempo tornasse alla ribalta? , dal testo:
\Matsuri, piccola perla, tranquilla, ti ritroverò, e non permetterò a nessuno di ostacolarmi\
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kankuro, Matsuri, Sabaku no Gaara, Temari | Coppie: Gaara/Matsuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Gaara è tornato a Suna, attraversa il villaggio con i pugni chiusi sui fianchi e lo sguardo basso, finche non arriva a casa, entra sbattendo la porta, e senza notare i fratelli seduti al tavolo della cucina, sale le scale, entra in camera sua e sbatte la porta.
Temari e Kankuro si guardano stupiti per qualche secondo,
“Tema, secondo te dov’è stato tutto il giorno?”
“Secondo me a cercare Matsuri”
“Vado a parlargli” disse sorridente il micio convinto di fare un favore al fratellino, prima che salga le scale Temari lo atterra come un giocatore di rugby, e prendendolo per il colletto lo sbatte al muro, e lo schiaffeggia, e cercando di tenere la voce bassa per non farsi sentire al piano di sopra,
“Ma sei impazzito, l’ hai visto in faccia, non credo che voglia compagnia, vuoi che ci riempia la casa di sabbia?!”
“Ok,ok, come vuoi”
Passarono ore prima che Gaara si decidesse ad uscire dalla sua camera, erano ormai le 23…Scese le scale, e vide i fratelli seduti intorno al tavolo che giocavano a 
ma-jiong, si sedette anche lui, e i due smisero di giocare,
“Kankuro, vai al palazzo, e cerca qualsiasi cosa riguardi i Kurosuna.” 
“Ma…gli anziani non mi lasceranno mai entrare negli archivi”
“Allora trova un modo per entrare” Kankuro con un sorriso a trentadue denti, annui e uscì trionfante, contento di far arrabbiare gli anziani, da lui tanto odiati,
“Temari…trovato niente?” anche lei aveva girato tutto il giorno Suna, ma senza avere fortuna, “No, ma…sono stata nel vecchio quartiere dei Kurosuna e…”
“E…” Gaara appoggio i gomiti sul tavolo guardando la sorella negli occhi e invogliandola e continuare, “Ho trovato questa, nella villa principale, quella bambina sembra…” Lei gli porse una foto, era la stessa che Gaara aveva notato sulla scrivania, quando è andato da Matsuri, senza riuscire a riportarla indietro… prese la foto, rovinata e con i bordi bruciati, e un sorriso amaro apparse sul suo volto
“Si Temari…è lei…con la sua famiglia” e continuo riferendo alla sorella tutto ciò che Matsuri gli disse prima di cacciarlo, finito il racconto entrò Kankuro, con una pergamena in mano, “Fratellino, mi devi un favore. Questo è tutto quello che sono riuscito a trovare” porse la pergamena a Gaara che la osservo per parecchi minuti, finche gli altri due persero la pazienza, “Allora!!! cosa c’è scritto?”
“ Nostro padre cacciò dal villaggio l’ intero clan perché tra loro c’era un traditore, e per impedire il loro ritorno uccise il capoclan e sua moglie.” Kankuro si sistemò le orecchie del suo custume “ Ma cosa c’ entra con Matsuri??” Temari spiego al fratello la storia di quell’ intreccio famigliare e alla fine disse “ Però, non capisco, perché Matsuri sia rimasta al villaggio, mentre suo cugino lo vuole distruggere?”
Gaara ci pensò un po’ ma poi fu tutto chiaro, “ Nostro padre ha ucciso i suoi genitori, come quelli di suo cugino, anche se nella pergamena non lo scrivono” i fratelli erano ancora confusi, così diede maggiori informazioni “ Il traditore era lo zio di Matsuri, lei fu lasciata all’ orfanotrofio di Suna da Gomon, mentre Mitsuyu cerca ancora vendetta contro Suna, ma finche lei è a capo del clan lui non può fare niente.”
I fratelli ora avevano capito e riportarla a casa non sarebbe stato semplice, e Temari lo mise in guardia, “Gli anziani non ti lasceranno andare da lei.”
“E con questo?” Gaara lanciò uno sguardo di sfida alla sorella che però era indirizzato agli anziani, e lei capì che in modo suo voleva dire-Non mi importa, ma io la riporto a Suna-, i fratelli maggiori si guardarono negli occhi, per poi guardare il minore, e dire all’ unisono “Siamo con te” ^Grazie, sapevo di poter contare su di voi^
voleva quasi abbracciarli, ma era sempre il freddo Kazekage, allora li congedò in tono freddo “Allora andiamo a dormire, domani partiamo” detto questo tutti e tre salirono le scale e entrarono nelle loro camere, Gaara si buttò sul letto a dorso nudo e la sua mente andò alla sua perla, sperando che stia bene.

GROTTA SOTTERRANEA DEI KUROSUNA.

Matsuri cercava di dormire sulla lastra di pietra nella sua camera, molto più scomoda del suo futon,^ Se Gaara fosse qui mi addormenterei subito…NO, devo dimenticarlo, non lo rivedrò mai più^ scosse la testa per togliersi il pensiero del suo maestro, dopo un po’ stava per addormentarsi, quando sentì qualcuno appena fuori dalla sua piccola caverna personale, ma  non se ne preoccupò molto, era normale visto che non c’erano porte, senti della sabbia andarle addosso, e si protesse con la sua mettendosi subito allerta, “Mitsuyu so che sei tu, entra”
“Cuginetta! Non ti facevo così brava, il tuo sensei ha fatto un buon lavoro”
“Non mi sono mai allenato con la sabbia insieme a lui”
“Allora devi averlo osservato molto bene” ^Non mi sembra il caso che si metta contro di me, è vero ho osservato Gaara e ho imparato molte cose, sono più forte di quanto sembra^
“Cosa vuoi Mitsuyu” ^Sono stufa dei suoi giri di parole^ Matsuri amava il suo clan e lo rispettava, tranne lui, le aveva portato solo guai,
“Mi pare ovvio…voglio ucciderti ed essere il capoclan” entrambi si guardarono con sguardo di sfida, e Matsuri fece salire la sabbia nera, fino alle sue mani pronta a combattere,
“Non esserne così convinto, sono pronta”
“Calma ragazzina, non sono così meschino, se ti uccidessi adesso verrei cacciato, sei molto a cuore a tutti qui, tranne i miei banditi, loro non si fanno incantare dai tuoi occhioni”
“Domani a mezzogiorno, al centro della grotta, così ci vedranno tutti, e la smetterai con la tua sete di potere”
“Uhhh che cattiva hai tirato fuori i denti, facciamo le cose più interessanti…se vinci tu potrai uccidermi, o me ne andrò e non ti darò più fastidio a te la scelta…”
“E se vinci tu?”
“AHAHAHAH facile, tu muori, io capoclan, la mia sabbia e i miei banditi attaccano Suna uccidendo tutti….compreso il tuo amato Gaara, ahaha a domani” e se ne andò, subito Matsuri chiuse l’ apertura con la sabbia nera, e si mise in un angolo a piangere ^ È un pazzo, non posso perdere….^ soffoca una risatina che farebbe invidia a quel pazzo di Mitsuyu ^Lo stupido però non sa il segreto della sabbia nera, crede di essere imbattibile e avvelenare tutti, compreso Gaara, ahahah povero stupido^ Matsuri si sedette in mezzo alla camera a giocare con la sabbia, e un ghigno cattivo le contornò le labbra, lanciando una mangiata di sabbia nera sulla lastra di pietra, che si corrose facendola passare da parte a parte ^Non vedo l’ora che sia domani, per dimostrarti che sono diventata molto più forte, e per fartela pagare, a te e tuo padre, il traditore che ha rovinato i Kurosuna.^
   
 
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