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Autore: _Akimi    29/07/2014    1 recensioni
[SCANDAL]Rina Suzuki è la batterista della famosa girl-band giapponese SCANDAL. Tutto sembra andare bene: i fans le adorano e tra di loro sembra scorrere un'armonia davvero speciale.
Nonostante questo, Rina si sente afflitta sempre di più da un segreto che mantiene nascosto da ormai molti anni, ma adesso è giunto il momento di non aver paura delle conseguenze e di affrontare la realtà.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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CHAPTER I

"Ti amo Mami."

Quelle parole cominciarono a riecheggiare impazzite nella testa della chitarrista.
Era come se le stessero ruotando intorno, pronte a colpirla dritta nel cuore.
E diciamocelo, Mami non era una persona per nulla sentimentale, ma quella volta si trattava di Rina. La piccola Rina del gruppo.Non poteva mentirle dicendo che l'amava in quel modo anche lei, ma al tempo stesso avrebbe mentito a se stessa dicendo che non le interessava per nulla quello che provava.

I minuti passavano e il silenzio che si era creato tra di loro era..beh, semplicemente distruttivo.
Rina sentiva gli occhi bruciarle e lentamente delle lacrime cominciarono a solcarle il viso pallido.
Non che avesse molto da dire a quel punto, ma ad ogni secondo che passava senza una risposta, la fatica a trattenere i singhiozzi scemava poco a poco.

"Rina,io ti voglio davvero bene, ma...-

La batterista si alzò di scatto e spontaneamente alzò la voce contro l'altra ragazza, senza nemmeno farle concludere la frase.

"Non sono Tomomi-chan,vero? Voi siete sempre insieme, scherzate sempre e fate le stupide..e io..."

Non riuscì a finire, ma voleva semplicemente dire che invidiava tutto questo.
Era certa che Mami non potesse ricambiare perchè il suo cuore apparteneva già a Tomomi.
Era chiaro come il sole che fosse così.
Dal primo momento che il Dobondobondo Duo era entrato in scena, Rina lo aveva interpretato come un "Stiamo insieme per davvero, ma non prendetelo come qualcosa di ufficiale!"
Forse erano solo paranoie, ma era da tanti anni che lei non riusciva a vedere oltre alle sue impressioni.
Mami accese la luce della camera e vide per la prima volta una Rina demoralizzata.

Piangeva, ma non era uno di quei pianti dopo i concerti o quando si ricordava di tutto il percorso che avevano fatto per formare le Scandal.

No, quella era solo tristezza.
E come la pioggia colpiva senza pietà le finestre dell'hotel, le lacrime rovinavano quel viso che tanti amavano e che in fondo anche la stessa Mami adorava.

"Rina non piangere."

Non risuonava ne come una supplica ne come un ordine. Si avvicinò a lei e si limitò ad abbracciarla, mentre un paio di ciuffi arancioni sfioravano le gote arrossate di Rina.
"Da...da quanto? Dimmi solo questo."
Non aveva mai immaginato che la batterista provasse dei sentimenti per lei e per quanto ci pensasse, non aveva mai visto da parte sua dei comportamenti che potevano essere fraintesi.
Sì, Rina amava farle foto, ma era normale tra amiche, non è così?
Eppure per Mami in quel momento, le sembrava di aver sbagliato tutto nei suoi confronti e si sentiva dannatamente in colpa.

"Da tanto...abbastanza per non dirtelo e non rovinare la band."

Quelle parole raggiunsero le orecchie di Mami a fatica ed erano le parole più tristi che Rina avesse mai pronunciato.
"Rovinare la band" – questo Mami non riusciva proprio a comprenderlo. Dava importanza di certo al gruppo e questo era piuttosto ovvio, ma le Scandal non sarebbero esistite se loro non fossero state così legate.
Non potevano continuare se Rina era così dannatamente arrabbiata o triste. Ora che Mami lo sapeva, non avrebbe fatto finta di niente, almeno questo glielo doveva.
Si staccò da lei senza però allontanare le mani dalle spalle dell'altra.
La guardò dritta negli occhi e Rina non faceva altro che strofinarsi gli occhi cercando di trattenere altre lacrime.
Lo sguardo di Mami le era addosso e lei poteva sentirlo bene. Era ancora preoccupata, ma ormai il peggio era passato. Niente più segreti, niente di niente.

"Non ne parlare con le altre,ti prego..."
Per quanto fosse davvero innamorata di lei, Rina si sentiva anche in imbarazzo. Infondo si trattava sempre di una ragazza e sapeva che anche quello era uno dei tanti motivi per cui non potesse funzionare tra di loro.
Sapeva che c'era qualcosa di strano in lei e non avrebbe forzato Mami in nessun modo, ma avrebbe preferito un secco "Non mi piaci" piuttosto che un altro silenzio.
Però la risposta definitiva della chitarrista fu davvero inaspettata, infatti Mami avvicinò il suo volto a quello di Rina e le diede un fugace bacio sulle labbra per poi tornare in silenzio sul suo letto.
Rina era letteralmente pietrificata, ma da una parte si sentiva anche sollevata. Quello poteva essere un "sì" o era un semplice modo, o meglio, strano modo per allontanarla?

In ogni caso decise di non indagare oltre per quella sera e si coricò anche lei sul letto, riuscendo a fatica a chiudere gli occhi.

***
 

Il giorno seguente quando Mami si svegliò, la camera era già vuota e poteva sentire la voce di Tomomi avvicinarsi nel corridoio.
Era probabile che fosse caduta in un sonno profondo e come altre volte, le ragazze stavano arrivando per buttarla giù dal letto.

"Mami-chan!Alzati, è ora di andare!"

Haruna cominciò a chiamarla, colpendo delicatamente con le nocche la porta della sua camera.
Inutile dire che Mami odiasse essere svegliata così, ma quando guardo l'orologio digitale di fianco al letto, si accorse di essere davvero in ritardo.

"Certo, arrivo,aspettatemi!"

Non aveva idea se ci fosse anche Rina dietro a quella porta, ma decise di non pensarci molto, o almeno, non molto per ora.
Così si preparò il più velocemente possibile e uscì definitivamente dalla camera, raggiungendo per prima Tomomi che l'aspettava alla fine del corridoio.

"Ah?! Non hai una bella cera, non è che i festeggiamenti di ieri ti hanno dato alla testa?"
La bassista la squadrò facendo una delle sue tipiche facce buffe mentre Mami riusciva a malapena a trattenere una risata divertita.

"E' colpa tua, lo sai!"

Le diede un piccolo pizzicotto sulla pancia e l'altra saltò pronunciando un "Ahi,ahi" con tono bambinesco.
Erano abituate a scherzare fin dalla mattina e quel giorno non ci sarebbero state eccezioni.Certo, non fu il massimo visto che proprio in quel momento Rina le raggiunse e vide come Mami rideva bellamente con l'altra ragazza.
Quella volta si arrabbiò, non tanto per come stavano di nuovo vicine, ma semplicemente perchè non riusciva a crederci: Mami l'aveva baciata la sera precedente e oggi sorrideva come se nulla fosse.

"Rina!Finalmente Mami si è svegliata e possiamo uscire, che ne dite di andarcene a fare una bella mega-colazione?"

Haruna le accennò un sorriso e invitò tutte ad uscire dall'hotel per cominciare la giornata.
La vocalist era anche la leader del gruppo e questa cosa non sorprendeva molto Rina. In fondo Haruna era sempre stata la più organizzata tra di loro, non che la più grande e spesso le piaceva comportarsi da "mamma" del gruppo, dovendo subirsi tutti gli atteggiamenti infantili delle altre.L'avevano scelto un po' per caso, ma erano tutte favorevoli. Haruna doveva essere la leader e lei fu più che contenta di ricoprire quel ruolo.

"Cherry jam,cherry jam!"

Tomomi cominciò di nuovo a cantare, mettendosi a fare uno dei suoi soliti balletti divertenti della mattina.
Rina non sapeva bene il perchè, ma trovava Tomomi semplicemente divertente. Lo sapeva fare senza impegnarsi e ogni volta riusciva a strapparle un sorriso, sopratutto quando la vedeva particolarmente assorta nei suoi pensieri.
Le dispiaceva delle volte arrabbiarsi con lei in modo troppo brusco, ma sapeva che lo faceva solamente perchè invidiava il rapporto che aveva con Mami.
Mami l'assecondò cominciando a ballare intonando qualche pezzo della loro canzone personale.
Non che ci potesse fare molto, ma Rina si limitò ad accennare un sorriso e la giornata cominciò proprio come solito.

 

Finalmente uscirono sulla strada e il sole aveva cominciato a brillare dopo il brutto temporale della notte precedente.
La batterista alzò il viso verso il cielo e sentì i raggi che le riscaldava la pelle. Era una sensazione piacevole perchè le dava un senso di libertà e di leggerenza che aveva sentito poche volte prima di quel giorno. Anche se non aveva ancora ben capito il gesto di Mami, si sentiva felice e aveva l'impressione che tutto sarebbe andato per il meglio.

 

"Boss Haruu, mi avevi promesso che saremmo andate a vedere qualche nuovo basso."
Tomomi si buttò letteralmente sul braccio di Haruna, invitandola più di una volta ad entrare in qualche negozio di musica.
Alla fine si arrese e prima di andare in qualche cafè per rifocillarsi ,si fermarono in un negozio sulla strada.
A Rina piaceva entrare in uno di quei locali e anche se non comprava nulla, trovava sempre interessante vedere quanti strumenti differenti si potevano imparare a suonare.
Beh, lei era particolarmente affezionata alla batteria, ma sapeva cavarsela anche con la tastiera e non le dispiaceva per nulla.

Lasciò Haruna e Tomomi da sole mentre controllavano una parete immensa tutta dedicata agli strumenti a corda. La chitarra e il basso erano davvero degli strumenti bellissimi, anche se non le sembravano per nulla adatti a una come lei.

Andò dalla parte opposta dove si potevano trovare tutte le percussioni possibili. Non solo pezzi per comporre una batteria, ma anche piccoli tamburi e quelli che aveva visto spesso utilizzare nelle bande.
Si chinò vicino alle diverse bacchette e ne presi un paio in mano. Non erano propriamente delle bacchette, ma bensì delle spazzole. Non le aveva mai utilizzate, ma dovevano sicuramente fare un suono particolare, o almeno questo è quello che pensava la ragazza.

"Dovresti comprarne un paio anche tu."

Sentì una voce proprio dietro di lei e la riconobbe subito: era Mami ovviamente.

"Tu..dici?"

Si alzò di scatto e non si aspettò di certo di averla così vicina. Arrossì, ma distolse lo sguardo cosicché lei non potesse notarlo, ma a quanto pareva non riusciva a farsi sfuggire nulla.
Indietreggiò di qualche passo e andrò a sbattere direttamente contro un paio di piatti proprio dietro di lei.
Doveva sembrare proprio un'imbranata e Mami si mise a ridere come faceva lei di solito.

"Attenzione, o finirai per ucciderti."

L'aiutò a sistemare le cose, ma nel mentre Rina riusciva a malapena ad incrociare lo sguardo con il suo.
Se prima aveva imparato a non farsi prendere dal panico in sua presenza, ora il suo cuore batteva all'impazzata ed era già tanto se riusciva a formare una frase di senso compiuto.

"Anche se ci tengo alla mia gitah, non mi dispiacerebbe suonare ancora la batteria."

Esclamò Mami sorridendole dolcemente.

"Sicuramente saresti molto brava...intendo dire...come suoni la chitarra..beh."

Abbassò leggermente la testa e la frangia le coprì gli occhi castani.

"Ma noi abbiamo già una batterista oltre che supercarina, anche bravissima. Sarebbe strano trovare un'arancia suonarne una,non credi?"

Fece una delle sue solite battute sperando davvero di non vederla di nuovo così tesa, ma non sembrò molto riuscirci.
Allora si impegnò di più e cominciò a fare una delle sue facce stupide e Rina doveva ammettere che le venivano piuttosto bene, sopratutto ora che aveva quel bel caschetto arancio luminoso.

"Le arance non possono suonare gli strumenti, non hanno le mani!"

La batterista le rispose facendola sembrare davvero una grande scoperta e in ogni modo Mami la trovò semplicemente adorabile.

"Ma io non sono un'arancia comune, mia cara."

Si passò una mano tra i capelli ed entrambe scoppiarono poco dopo a ridere.

Poi Mami tornò seria all'improvviso e cominciò a parlare di nuovo, questa volta di un'argomento davvero importante.

"Tralasciando il bacio di ieri sera...Beh, tu mi piaci,davvero."
Rina arrossì e se dovevano davvero paragonarsi ad una verdura, beh, lei in quel momento sembrava un perfetto pomodoro.

"E' come quando...compri un nuovo videogioco e non vedi l'ora di provarlo! Uh, no non così... è come quando...esce un nuovo anime e tu..."

La batterista le fece un cenno con la testa per dirle che aveva capito. E ne era molto felice ovviamente! Anche se il modo per spiegarlo non era proprio molto romantico, ma beh...era Mami e lei l'adorava proprio per questo.

Così Rina si avvicinò lentamente a lei e le diede un bacio sulla guancia. Non che fosse molto brava con i baci, o meglio, era ancora imbarazzata per tutto quello che era succeso e quindi non avrebbe voluto fare un'altra pessima figura in quel negozio.


Poco dopo arrivarono anche le altre due e Tomomi era contenta di aver trovato un nuovo bellissimo basso da poter utilizzare per la prossima registrazione.

"Che combinate voi due?"

Parlò Haruna mentre Tomomi proprio dietro di lei, non smetteva di osannare il suo basso per la sua immesa fighezza (quello che diceva lei eh.)

"Nah, niente. Parlavamo solo di arance."

Haruna la guardò con uno sguardo piuttosto confuso, ma decise di non indagare e pensò che si trattasse solamente di una, delle tante, discussione sciocche avevano tra di loro.

"Io ho proprio voglia di un bel tè per cui usciamo e andiamo,che ne dite?"
Rina accennò uno dei suoi soliti sorrisi, questa volta felice e, se posso aggiungere, finalmente non le mancava nulla.


 


ANGOLO DELL'AUTRICE
Ed ecco con il primo capitolo!
Ovviamente sembra abbastanza conclusivo, ma Tomomi e Haruna non sanno ancora niente per cui dovranno scoprire che cosa combinano quelle due 8D
Non mi soddisfa molto in realtà, ma mi è piaciuto scrivere quella "finta" dichiarazione di Mami. Me la vede paragonare il rapporto che ha con Rina come la gioia che prova quando compra un nuovo videogioco. (E da player, vi posso dire che è molta HAHA.) La lunghezza del capitolo non mi convince,purtroppo çwç
Beh, comunque, grazie già a chi leggerà/recensirà e detto questo,
Cherry Jam a tutti!
 
  
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