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Autore: prettylittleme    29/07/2014    1 recensioni
[Apollo-Rachel]
[Octavian-Rachel]
[Spoiler]
Al ricordo dei suoi stupendi occhi verdi, o i capelli rossi da pazza, sentivo le farfalle nello stomaco. Adoro le sue lentiggini, il suo cipiglio altezzoso, perfino le sue spazzole usate come arma.Ma queste sono sensazioni che divetti sopprimere presto al pensiero di quello che dovró fare. Cosa? Logico. Ucciderla.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Apollo, Octavian, Quasi tutti, Rachel Elizabeth Dare
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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« Ragazzo, dobbiamo parlare. La situazione è grave e lo sai. Si da il caso che la nostra qui presente Rachel ,nonché Oracolo di Delfi, non puó avere relazioni, ma prima mi é parso di vedere sai cosa? UN BACIO » Lo sguardo di Apollo divenne severo quando disse queste cose, metre io mi ammutolii e Octavian divenne paonazzo. Era imbarazzante anche per me, perché sapevo bene che entrambi sapevano del fatto che ero a conoscenza del bacio. La situazione non poteva essere peggiore. Apollo continuò « il qualità di, bhe, me, devo parlare da solo con Rachel, con permesso » Octavian non ebbe neanche il tempo di ribattere che io e Apollo scomparimmo. Mi ritrovai così in una casa lussuosissima e molto luminosa. Andai verso la finestra e vidi che mi trovavo sull'Olimpo. Delle ninfe correvano nella strada sottostante lanciandosi una palla color oro e suonavano degli strumenti d'orchestra. Parcheggiata in un angolo c'era una Ferrari rossa che sembrava letteralmente emanare una luce propria e in lontananza brillava il palazzo olimpionico. « Casa dolce casa » esordì Apollo con un sorriso. Mi girai stupefatta e lui mi sorrise affettuoso « siediti su! Ti avevo promesso che ti avrei portato sull' Olimpo a casa mia, vero? » Vedendo che non rispondevo, mi si avvicinó preoccupato. « cosa c'è che non va? » Per quanto mi dispiacesse vederlo così triste, non potetti sopprimere un moto di rabbia « proprio in quel momento dovevi portarmi via! Proprio quando sto cin Lui! Sei onnisciente, sai che provo qualcosa per lui, eccome se lo sai. Eppure ogni volta che forse riesco a stare bene, che trovo qualcuno a cui piaccio ecco che arrivi tu a rompermi il caz... !» non mi fece continuare che mi azzittì mettendomi un dito sulle labbra . « Adesso paelo io » disse lui « e se mi prometti di non interrompermi levo la mano. » Annuii. Continuò « come io so che provi qualcosa per quel Octavian, so che provi qualcosa per me. E tu sai bene che mi piaci, mi piaci molto. Non sopporto vederti con altri, non sopporto vederti buttare la tua vita così. » Sospiró « Non sopporto vederti baciare un altro. Te l'avevo promesso lo so, ma non posso starti lontano. Hai distrutto ogni mio piano, quello di starti lontano. Sei così bella. » Colmai quel metro di distanza che ci separava e lo abbracciai più forte che potei. Le parole servivano poco e lo sapevo . L'unica cosa che volevo in quel momento era tenerlo vicino, il più possibile. Appoggiò la sua testa tra i miei capelli e inspiró. Sentii un brivido sulla mia schiena ma sapevo che non mi sarebbe bastato, e non sarebbe bastato neanche a lui. Spostai la testa per guardarlo in quegli occhi che mi facevano dimenticare il mondo, quegli occhi che mi sembravano così puri, sinceri. E feci una cosa della quale sapevo che mi sarei pentita. Lo baciai. Sapevo che era egoistico, che meno di due ore prima avevo baciato Octavian, ma lo feci. Ma appena poggiai le mie labbra sulle sue, capii che era tutto sbagliato. Mi sentivo male, vuota, accaldata e insensibile. Mi sentivo in imbarazzo, sembrava baciare mio fratello. Doveva averlo sentito anche lui che si staccó subito. Aveva gli occhi lucidi, come i miei alla fine. « Perché? » chiesi semplicemente. Mi piaceva, cazzo se mi piaceva, ma non capivo il senso di tutto ció. Mi rispose « é normale, sei il mio oracolo. Non possiamo avere relazioni. Ho una voglia matta di baciarti, ma quando lo faccio é come se baciassi mia madre, o Artemide. Idiota ! » Non so per quale motivo o per quale strana logica, ma ero sollevata da tutto questo. Questo sentimento mi portó ad un'altra decina di emozioni, concludendo il tutto con una bella e sana razione di senso di colpa. Mi sentii le lacrime agli occhi e neanche senza volerlo mi misi a piangere come non mai. Apollo mi abbracciò forte, sussurrandomi tra i capelli che sarebbe andato tutto bene e cose simili. Mi staccai da lui e gli chiesi come fare, e lui « troviamo un altro oracolo, io « si ma dove? » e infine lui « lo troveró » . Più mi trovavo con lui e più pensavo ad Octavian, mi sentivo ignobile ma era così. Decisi di andarmene via subito, baciai Apollo su una guancia e scappai letteralmente via. Prossima destinazione, Campo Giove.
   
 
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