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Autore: Bekii96    30/07/2014    2 recensioni
Stavo per svoltare per raggiungere la spiaggia quando mi ritrovai addosso un ragazzo alto moro, con gli occhi color nocciola e l’affanno, all’inizio mi spinse contro il muro, stavo per gridare, ma lui mi mise una mano sulla bocca e con l’altra mi faceva segno di stare zitta.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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La cena


Aprii la scatola e mi trovai di fronte uno splendido abito nero, con le spalline sottili, stretto sul seno e leggermente largo sul fondo.
Arrivava sopra le ginocchia.
-Chissà quanto gli sarà costato- pensai scuotendo la testa in una negazione.
Decisi di piastrare i capelli creando delle leggere onde sulle punte: quella sera avrei voluto essere perfetta.
Dopo di che mi truccai: un filo di eyeliner nero e mascara, tutto ciò che mi serviva per dare quel tocco raffinato ma leggero al mio viso.
Indossai l’abito e solo allora mi resi conto di non avere con me un paio di scarpe adatto, dato che le uniche che avevo erano quelle che avevo usato per il viaggio, ovvero delle semplicissime superga bianche.
E ora?
Fu in quel momento che mi accorsi che di fronte alla porta chiusa giaceva un’altra scatola con un altro biglietto sopra.
 
Pensavi che mi fossi dimenticato dei tuoi piedini?
Io penso sempre a tutto piccola, e con questi sarai uno schianto.
Harry xx
 
Con un sorriso sulle labbra aprii anche quella scatola per poi trovarci dentro delle decoltè nere alte almeno 12 cm!
Sarebbe stata un’impresa indossarle un mese fa! Per fortuna avevo preso parte ad un’iniziativa chiamata “Noi giovani principesse” nella quale insegnavano sia come vestirsi, acconciarsi e truccarsi per essere eleganti e non eccessive, sia come utilizzare i tacchi senza sembrare dei dinosauri.
Entusiasta del fatto che Harry avesse azzeccato il mio numero, mi spruzzai una goccia di profumo, il mio preferito “Flora” di Gucci, presi la pochette anch’essa nera e scesi di sotto lentamente.
Appena feci il primo gradino notai che Harry era già lì, di fronte alla porta, vestito di tutto punto e con un grosso mazzo di rose bianche in mano.
Era tutto dannatamente perfetto.
Scesi gli scalini piano piano e quando ne mancavano solo tre, il riccio si voltò per poi mostrarmi uno sguardo stupito ed estasiato dalla mia presenza.
“Oh mio Dio piccola! Se volevi farmi morire ci sei riuscita!” disse dandomi il lusso di poter ammirare ancora una volta quelle splendide fossette che gli si formavano al lato della bocca.
“Non esageriamo!” dissi abbassando lo sguardo e abbozzando un sorriso.
“Piuttosto tu… con queste rose… è tutto… a dir poco perfetto!” quasi mi scese una lacrima dalla commozione.
“Come te” disse per poi lasciarmi un bacio su una tempia e porgermi le rose.
“Grazie Mr. Styles” dissi per poi prenderlo per mano e dirigermi fuori dalla casa.
Ad attenderci c’era una favolosa limousine nera e con i vetri oscurati.
“Spero di non aver esagerato” mi disse stringendosi nelle spalle.
“Assolutamente no” lo rassicurai entrando per prima.
L’interno era costituito da sedili in pelle bianchi, un grande tavolino e una specie di frigobar in cui si poteva trovare qualsiasi tipo di bibita/vino.
“Sai amore… con questo vestito… non so se riuscirò ad arrivare a fine serata… muoio dalla voglia di togliertelo ancora prima che la serata inizi!” confessò Harry alzando gli occhi al cielo.
Feci un risolino e lo baciai dolcemente e amorevolmente, cercando di placare le sue voglie.
 
Arrivammo al ristorante, un gigantesco edificio esclusivo di cucina italiana.
“Ohhhhhh… non ci credo! Mangeremo italiano?” chiesi estasiata di fronte a quella visione.
“Si.. spero non ti dispiaccia… volevo entrare di più nelle tue tradizioni”.
“O nelle mie mutandine” scherzai facendogli la linguaccia.
“Ohh..ma che dici dolcezza… non mi permetterei mai…. Però se insisti” rispose facendo finta di saltarmi addosso.
“Dai scemo entriamo che ho fame”.
“E mi lasci così?” chiese facendo il finto addolorato.
“Ahh… Harold… se continui così sappi che la serata ti andrà in bianco!”.
Dette quelle parole scattò sull’attenti e mi fece strada all’interno del locale.
Ci sistemarono in un luogo appartato in un angolo del ristorante.
Dopo poco la cameriera ci portò le liste ammiccando ripetutamente a Harry.
Per me fu come un dejavù! Ma che cavolo! Tutte le cameriere tr*** me le beccavo io.
Feci una specie di broncio, anche se Harry avevo occhi solo per me quella sera e forse non si era nemmeno accorto delle avances della cameriera.
“Credo che voglia portarti a letto” dissi schifata.
“Chi?” chiese Hazza serio guardandosi in  giro.
“Quell’idiota della cameriera, mi pare di aver letto ‘Mandy’ sulla sua targhetta” incrociai le braccia al petto.
“Amore sei paranoica… e anche se fosse… qui l’unica che riuscirebbe a portarmi a letto saresti tu perciò” disse in modo perverso.
Mi sentii lusingata da quelle parole, ma decisi di non darlo a vedere.
Ordinammo entrambi spaghetti alle polpette (tipo “Lilly e il vagabondo” ahahahah) e poi ci accorgemmo che i paparazzi erano arrivati notando ripetuti flash sia dal fuoco e dal dentro del locale.
“Fai finta di non vederli… almeno usciremo spontanei nelle foto… e le altre capiranno che provo qualcosa di forte per te” disse Harry facendosi sempre più vicino e accarezzandomi una guancia, che al suo toccò non poté fare altro che incendiarsi e colorarsi di rosso.
“Sei così carina quando arrossisci” disse sorridendomi fiero di sé e avvicinandosi ancora di più.
Decisi di fargliela pagare e senza farmi notai posai la mia mano sotto al tavolo, esattamente in mezzo alle sue cosce.
La sua espressione si trasformò da dolce e vittoriosa a tenebrosa e sorpresa.
Forse ero riuscita a fare qualcosa che non si aspettava.
“Non provocarmi” disse avvicinandosi ancora di più e cominciando a baciarmi con foga, mordendomi ripetutamente il labbro inferiore.
“Hai cominciato tu” mi lasciai sfuggire tra un gemito e l’altro.
Arrivarono i nostri piatti e entrambi affamati come non mai finimmo in un batti baleno.
“Piccola cosa vuoi come dolce?” chiese Harry tenero tenendomi la mano.
“Te” risposi io con un sorrisetto malizioso.
Lo vidi irrigidirsi e schiudere le labbra.
Perfetto, l’effetto che speravo.
“Però ripensandoci credo che ordinerò il tiramisù” dissi con nonchalance osservando fintamente interessata il menù dei dolci.
Harry si ricompose e chiamò la cameriera per dare l’ordine.
Mi gustai il mio dolce preferito, lentamente, leccandomi ripetutamente le labbra e il cucchiaio.
Lo stavo sfidando, e a quanto pare stavo vincendo.
Quando finii l’ultimo pezzo che avevo nel piattino, Harry mi fece alzare.
“Non ce la faccio più” disse per poi prendermi per un braccio e farmi uscire velocemente.
Fuori, la limousine era già pronta a partire.
Notai che l’autista aveva degli auricolari e il vetro che separava la parte posteriore da quella anteriore, che prima era abbassato ora era alzato e oscurato completamente.
“Hai intenzione di stuprarmi?” scherzai.
“Assolutamente si! Adesso impari a sfidarmi in quel modo!” disse a metà tra l’incazzato, l’eccitato e il divertito.
Mi feci spogliare facendo altrettanto con i suoi indumenti.
Baciai ogni centimetro del suo corpo, mordendolo, toccandolo e godendomi le sue mosse.
In un attimo mi prese e fu dentro di me.
Questa volta le spinte furono molto più decise e veloci, tant’è che neanche due minuti dopo lo sentii irrigidirsi sopra di me.
Uscì bruscamente da me e prese a rivestirsi come se nulla fosse.
Io feci lo stesso per poi cercare di capire cosa stava succedendo.
“Ehi? Va tutto bene?”.
“No! Cazzo no! Ho aspettato tutta la dannata sera per essere dentro di te! E ora… in due cazzo di minuti…. Sono venuto! Ma si potrà cazzo?? Come un tredicenne!” sbottò.
Cercai di reprimere la risata che stava per scoppiare tra le mie labbra e lo guardai.
“Sei buffo” mi lasciai sfuggire.
Harry mi guardò un po’ imbronciato, ma poi quando io iniziai ad abbassare le spalline del vestito un’altra volta, capite le mie intenzioni, fece lo stesso con la sua camicia e così ricominciammo tutto da capo.
Questa volta durò molto molto di più e raggiungemmo entrambi l’apice.
“Ora ti riconosco!” scherzai ridendo.
“Già anche io” disse soddisfatto mettendosi le scarpe.
Finalmente eravamo arrivati a casa sua.
Entrammo e io decisi che prima di andare a dormire era meglio farsi un bel bagno caldo.
Harry ovviamente non si tirò indietro e mi fece compagnia, strofinandomi il bagnoschiuma e lavandomi.
Dormii con addosso solo una sua maglietta, come avevo già fatto in precedenza, durante la vacanza.
Tra le sue calde braccia, tutto sembrava più semplice, capivo che non avevo bisogno di altro per stare bene.
 
Il mattino seguente
Mi svegliai e guardai la sveglia sul comodino del mio riccio: le 8.26.
A malincuore decisi di alzarmi e lasciare il mio piccolino nel sonno profondo in cui giaceva.
Scesi al piano terra, mi feci una bella tazza di caffè e presi il giornale che si trovava in veranda.
In prima pagina c’era un articolo che parlava proprio del mio appuntamento con Harry.
 
“Harry Styles lascia il ristorante in fretta
e furia incapace di placare le sue voglie per la nuova fiamma”

Ecco il nuovo capitolo girlsssssssssss*-*
So che morivate dalla voglia di leggerlo muahahha
No scherzo! Ahahah.. comunque volevo ringraziare fortemente
chi mi ha recinsita negli ultimi capitoli!:*
Se la storia va avanti è solo grazie a voi♥
E grazie a tutte quelle che seguono, preferiscono e ricordano
la storia.
Ditemi che pensate di quest'appuntamento con il nostro Harold?
I giornalisti ci hanno visto giusto eheheheh
Un bacioooooooo
Beki xx


Il vestito


Le scarpe


Hazzaaaaa*-*


Hazza prima del bagno :D
 
   
 
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