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Autore: Nakurami    02/08/2014    2 recensioni
La passione del Fuoco
La leggerezza dell'Aria
La purezza dell'Acqua
La forza della Terra
...
I quattro elementi della Natura girano attorno a un elemento superiore, di cui nessuno sa nulla, i suoi poteri sono sconosciuti e la magia che lo incanta è come una maledizione. Sì, perché il quinto elemento è destinato a scegliere tra Luce e Tenebre.
Angeli o Demoni.
Bene o Male.
Cosa sceglierà la nostra "Queen"?
_____________________________
Spero di avervi incuriosito con quest'ennesima idea che mi è balenata in testa esattamente cinque secondi fa... XD
Non mancheranno le sorprese e i colpi di scena!
Bye Bye!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Karin, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Ecco a voi il capitolo FINALMENTE completo!!
Ditene quattro a mio zio che ha cambiato la password del Wi-Fi e si è SCORDATO di dirmela!! (Idiota)... Per questo non ho aggiornato prima...
Scusaaaaaateeee!!!!!


CAPITOLO 12


Gaara socchiuse gli occhi << Dobbiamo entrare in azione. Temari, conto su di te. Kankuro, tu avverti Baki. Ce ne andremo tutti a Konoha... >>
Il fratello rimase allibbito ma non ebbe il tempo di parlare che la ragazza poggiò le mani sulla scrivania con qualcosa che NON assomigliava per niente alla calma. 
<< Ma Gaara, il Kazekage non può allontanarsi da Suna... Se gli altri lo scoprissero ci sarebbe una rivolta! Noi non abbiamo mai aiutato Konoha e loro non hanno mai aiutato noi >>
<< Questa non è questione di guerra o di scambi reciproci di aiuto, Temari. Ci sarà un summit, ci penserà Kankuro ad avvertire gli altri... >>
Kankuro annuì e corse fuori dallo studio per preparare tutto l'occorrente.
Shikamaru rimase immobile a fissare quel giovane ragazzo. 
Era saggio per essere un sedicenne. 
<< D'accordo, adesso credo sia meglio andare >> 
Gaara annuì alzandosi << Andiamo. Temari, pensa tu a proteggere il Nara. Io devo occuparmi di una cosa prima di raggiungervi >>
La Sabaku No accennò a un "sì" anche se poco convinta. 
Dopotutto era suo fratello quello che decideva. Non poteva andare contro il suo volere. 
Non era solo suo fratello, ma era il Kazekage. 
Nessuno ribatteva o non eseguiva un ordine dato da lui. 
Così Shikamaru e Temari si ritrovarono subito dopo a correre per ritrovare Kakashi e Asuma. 
<< Ehi, cry baby, hai capito tutto sin da subito, vero? >> ne era sicura, ma voleva sentiglierlo dire.
<< L'ho capito grazie al tuo caratterino... >>
<< Eh? >> era sorpresa << Che centra il mio carattere ora? >>
Shikamaru sghignazzò ricordando la sua faccia mentre lo sgridava la prima volta che si erano visti, quasi tre orette prima. 
Non lo conosceva nemmeno eppure gliene aveva dette quattro senza pensarci due volte.
<< Già, purtoppo per te, ho capito che tu sei... >>


Controllò che quella cosa (che poi aveva scoperto lanciava piccoli ma efficaci tornadi) fosse sparita. Guardò a destre e poi a sinistra.
Nessuno. 
Sakura sospirò e tornò dalla ragazzina. 
Le sorrise rassicurandola << Come ti chiami? >>
L'altra aveva gli occhi lucidi, le guance rosse e tremava tutta.
La rosa cercò in tutti i modi di catturare la sua attenzione e ci riuscì solo dopo cinque minuti, il tempo che si diede una calmata.
<< M-Matsuri... Ma... Cos'eranon quei mostri?! >> chiese tutto d'un fiato. 
Sakura rimase sbalordita. 
In un attimo le lacrime che minacciavano di uscire si erano ritirate, il rossore era sparito, non tremava più (o almeno non del tutto) e si era messa pure a gridare!
<< Te l'ho già detto... Non so nemmeno io cosa siano. Restiamo qui e aspettiamo i miei amici >> 
Matsuri annuì convinta quel che bastava per darle ascolto. 
Non riusciva a credere che fosse tutto tremendamente vero. 
Era uscita a comprare semplicemente delle costolette di pollo quand si era ritrovata in mezzo a tutto quel casino.
Guardò la rosa, Sakura Haruno, non faceva altro che guardarsi attorno preoccupata.
Beh, era comprensibile. 
Semmai uno di quei cosi dovessero colpirle per loro sarebbe stata la fine.
Sospirò attirando così l'attenzione di Sakura.
<< Sei spaventata? >> 
Matsuri guardò il cielo << Beh, dire di sì... >>
L'Haruno innarcò un sopracciglio << Eh? >>
Certo che è strana... Vabbè, meglio di stare da sola in una città che non conosco.
<< Matsuri, dobbiamo arrivare all'aereoporto. Sai dove si trova? >>
<< Certo! Vivo qui! Ma... >> la castana chiuse i pugni all'altezza dello stomaco parecchio indecisa << Non so... I miei- >>
<< I tuoi genitori saranno in pericolo se torni a casa! >> esclamò Sakura interrompendola. 
Ma Masuri scosse la testa << Io non ho più i genitori... Solo che... Ecco... >>
Sakura addolcì il suo sguardo.
Sapeva cos'era quella sensazione che la piccola Matsuri stava provando.
Era successo tutto così all'improvviso. 
Era comprensibile.
Le sorrise calorosamente << Hai paura, vero? Tanta, ma tanta paura... >> sentenziò alzando l'indice in alto come per canzonarla.
Matsuri annuì per poi abbassare lo sguardo.
Aveva notato che l'Haruno era rimasta ferma e "impassibile" davanti al pericolo e riusciva a mettere insieme una frase senza sproloquiare. 
Si sentiva stupida. 
Stupida e inutile.
E Sakura la capiva perfettamente.
<< Tranquilla >>
Matsuri la guardò. 
Sakura alzò il pollice << Ce la faremo, vedrai! >>

Ino cadde a terra rovinosamente nel tentativo di evitare l'ennesimo attacco. Tenten l'aiuto ad alzarsi ma vennero nuovamente divise.
Kurotsuchi tentava di capire da quale angolazione era meglio colpirlo mentre Tenten si accorse che la Yamanaka era nuovamente caduta come un sacco di patate.
<< Ino! >> la sua voce era un misto tra preoccupazione per Ino, rabbia verso quel mostro scarabbocchiato e frustazione per se stessa.
Non riusciva a competere contro quel coso.
Ma non per questo si arrese.
La castana si mosse agilmente contro il mostro agitando la spada come era da sempre abituata a fare. Dopo abili mosse riuscì a colpirlo ma questo tornò in forma esattamente due minuti dopo.
La Yamanaka invece cercò di colpirlo con dell'acqua ma avendo lo stesso elemento non concluse chissà cosa.
<< Ino, cosa dobbiamo fare? >> chiese ancora Tenten girandosi verso di lei.
La bionda scosse la testa, visibilmente nel pallone.
Allora Mitashi voltò lo sguardo verso Kurotuchi che indicò il mostro << Ovvio, lo dobbiamo eliminare >>
<< Già. Come?! >> ribattè Tenten un po' nervosa.
Kurotsuchi ghignò seriamente divertita << Ci penso io, voi raggiungete Kurenai all'aereoporto >>
<< Prima però dovremmo trovare Sakura e la ragazza di prima! >> fece Ino preoccupata.
Un getto d'acqua quasi la colpì ma grazie a un masso di roccia sbucato dal nulla la bionda era salva.
La mora la guardò storto << Muovetevi, accidenti!! L'unica cosa che può battere l'acqua è la Terra. Non so come abbia fatto a ricreare dei mostri con i poteri degli elementi ma sono sicura che a questo punto ci saranno anche quelli con l'elemento della Terra e dell'Aria! >>
Le altre ragazze non poterono che darle ragione.
Ancora non era chiaro a nessuna di loro come fosse possibile una cosa del genere. Comunque si dissero, che l'avrebbero scoperto quanto prima.
Così le due cominciarono a correre lasciando Kurotsuchi da sola a fronteggiare l'avversario. Questo fece per inseguire le amiche ma lo bloccò in un cubo fatto di terra.
Kurotsuchi roteò le braccia così da far girare vorticosamente anche il cubo creato per poi sbatterlo a terra. 
Subito dopo si concentrò e fece crescere degli spuntoni all'interno del cubo.
Non percependo più niente ruppe la "gabbia" che mostò al suo interno solo una maschera bianca, quella che prima apparteneva al mostro d'Acqua.
Kurotsuchi vittoriosa, a trentadue denti << E fuori due! >> 

Intanto Sakura e Matsuri erano arrivate all'aereoporto senza difficoltà. 
O quasi.
Il mostro aveva la capacità di creare potenti tempeste, vortici e uragani dal nulla.
In poche parole sembravano poteri legati all'Elemento dell'Aria ma, si disse Sakura, che l'Elemento in questione era Hinata quindi era categoricamente impossibile che un mostro del genere potesse essere Hinata.
<< Oi, siamo arrivate. Troviamo Kurenai e vedremo se puoi tornare a casa >> 
Matsuri annuì convinta e si guardò attorno.
All'improvviso però una forte corrente d'aria la fece volare in avanti costringendo Sakura, che le teneva stretto il braccio, di seguirla.
Caddero a terra rotolando per alcuni metri.
La rosa alzò lo sguardo sul mostro nero, uno scarabbocchio, e aggrottò le sopracciglia.
Fece alzare velocemente Matsuri e la trascinò verso il parcheggio sotterraneo dell'aereoporto. 
Almeno lì non avrebbero dovuto nè spiegare cosa fosse quel coso nè avrebbe messo in pericolo degli innocenti.
Ma fece male i suoi conti.
Lì ad aspettarle c'era Hidan.
Sakura si fermò ma non fece in tempo a spostarsi che il nemico, lanciando la sua lama, divise le due ragazze che presero una notevle distanza l'una dall'altra quasi immediatamente.
L'argenteo rise a squarcigola << Povere illuse! Non uscirete vive da questo posto schifoso! >>
Sakura pensò bene di istugarlo, lei << Lavori per l'Uchiha?! Siete solo dei burattini nelle mani di un pazzo! >>
<< Che sia pazzo non lo nego (guarda me, per esempio)... Ma noi non lavoriamo per quel bastardo-cocco-del-capo-Uchiha >> 
Sakura alzò un sopracciglio non capendo nulla.
<< Noi siamo l'Akatsuki, un'organizzazione che lavora solo e soltanto per Pain > si aggiunse una seconda voca che fece voltare entrambe le ragazze dietro di loro.
Affiancato dal mostro nero c'era l'uomo che avevano visto prima, quello con gl occhi stranamente chiari ma dal bulbo nero, una maschera nera a nascondergli la bocca e dalla pelle molto scura.
<< Cazzo, Kakuzu! Dove cazzo sei andato a cacciarti?! >> gridò Hidan dall'altra parte.
Sul serio, Matsuri non sapeva dove guardare prima.
Il nuovo, Kakuzu, lo guardò malissimo << Modera i termini, Hidan... Comunque ho avuto qualche problema con quei due di Konoha ma adesso è tutto a posto >>
Sakura scattò a quelle parole << Cosa? Cosa hai fatto a Kakashi-sensei e ad Asuma-sensei?! >>
Era in ansia.
In ansia per il suo maestro e per il maestro della sua amica.
Possibile che siano...
<< Anche se non sono morti lo saranno tra poco... >>
La rosa sgranò gli occhi verdi incapace di formulare qualsiasi pensiero che non sia "Sono morti, sono morti?"
Si sentì invadere da una sensazione che una sola volta nella vita aveva provato: quando era venuta a conoscenza del fatto che sarebbe morta. 
Lei doveva morire?
Sì, sarebbe morta.
E non solo lei.
Anche Kakashi-sensei e Asuma-sensei...
E se anche Ino e le altre avessero avuto difficoltà?
Kurotsuchi, Tenten...
E dov'era Shikamaru?
E la ragazza, Temari?
Ora che ci pensava, aveva visto anche lei in sogno. 
Nel primo sogno che aveva fatto, era assieme a Hinata.
Questo voleva dire che lei sarebbe stata salva.
Oppure che avrebbero catturato pure Temari?
E Naruto?
Kurenai?
E quelli della scuola, Kiba, Shino...?
Ad un tratto si trovò davanti la possibilità di morire per salvare gli altri.
Poteva?
Doveva?
VOLEVA?
Sakura si alzò tenendo accuratamente la testa bassa, coi capelli che le nascondevano gli occhi verdi velati di lacrime.
Che cacciò indietro nello stesso istante in cui alzò la testa di scatto.
<< Se vengo con voi, lascerete in pace i miei amici? >> chiese con un fil di voce.
Matsuri la guardò allibita.
Voleva sacrificarsi?
Non ci aveva capito granchè lei però...
Non voleva che si sacrificasse. 
Sakura l'aveva aiutata.
L'aveva incoraggiata.
<< Sakura Haruno, tu sei una fonte di potere illimitato >> disse Kakuzu avvicinandosi di qualche passo << Ma non possiamo permettere ai tuoi amici di venire a cercarti poi, sarebbe solo uno spreco di tempo >>
Hidan si intromise nella conversazione in tutto il suo "tatto" << Sempre a pensare agli sprechi, tirchio di merda! Ma lasciali pure venire! Mi divertirò un sacco ad ammazzarli! >> 
Sakura gli lanciò un'occhiataccia << Ho detto che se vengo con voi, dovete lasciarli IN PACE! Chiaro il concetto, pazzo sadico che non sei altro?! >>
<< Che Jashin ti maledica, brutta- >>
<< Hidan! >> lo interruppe il compagno per poi rivolgersi alla rosa << D'accordo. Ma a una sola condizione >>
Sakura deglutì.
Quale condizione?
C'erano altre condizioni?
<< Sasuke non dovrà sapere nulla tella tua presenza al covo >>
Eh?
Me non sono alleati?
Cosa significa?
Non credo che...

<< Andiamocene, Hidan... >> 
Detto ciò si creò un portale nero come la pece.
Sakura venne spinta da Hidan che entrò subito dopo di lei.
Kakuzu, prima di andarsene guardò il mostro nero che non accennava a seguirlo << Sai cosa fare >>
Dopo di ciò anche lui scomparve.
Matsuri era rimasta sola.
Sola assieme a quel... mostro!



 
  
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