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Autore: Gremmings    02/08/2014    1 recensioni
5 ragazzi diversi gli uni dagli altri hanno una cosa in comune: pensano di non riuscire più ad innamorarsi.
Ognuno per un motivo differente.
Ma cambieranno presto idea.
Le loro storie si uniranno, formando un tornado di emozioni contrastanti.
Riusciranno finalmente a trovare la pace che meritano, o il passato tornerà a tormentarli?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo III

20 Giugno, stazione di Londra.

Il treno si fermó in stazione alle 6:50.
Mia sorella non poteva venire a prendermi in stazione perchè non aveva la patente, quindi chiese alla sua coinquilina Kristal di venire a prendermi.
Non l'avevo mai vista, perció non avevo idea di come avrei fatto a riconoscerla.
Mi incamminai verso l'uscita facendo il numero di Haeven per chiederle dove dovevo andare ma, ad un tratto, sentii una voce femminile urlare il mio nome.
"Louis?!"
Mi girai e vidi una piccola ragazza bionda con gli occhiali da vista che mi correva in contro.
Io non ero molto alto ma lei mi faceva sentire un gigante.
Si fermó davanti a me e, porgendomi la mano, disse: "Piacere, Kristal, la migliore amica di tua sorella"
Ricambiai il gesto e le dissi: "Piacere Louis, il fratello della tua migliore amica."
Inizió a ridere ed io sorrisi.
"Vieni, la macchina è da questa parte."
Ci incamminammo e cominció a parlare, provai ad ascoltarla ma parlava talmente tanto che ad un tratto il mio cervello si rifiutó di ascoltarla ancora.
Entrammo in macchina e nel giro di 10 minuti arrivammo a destinazione.
Il pensiero che avrei finalmente rivisto mia sorella mi faceva dimenticare tutto il resto.
Non la vedevo da 3 anni e mi mancava.
Non sapevo se era single, se era cresciuta, se era diventata piú alta di me (cosa alquanto probabile) ne se andava ancora a scuola di musica.
Avevo intenzione di recuperare il tempo perso.
Entrammo in casa, posai le valigie a terra e una vocina acuta riempii la stanza.
"LOUIS!!!!"
Heaven mi stava correndo in contro.
Mi saltó in braccio ed io la strinsi forte.
Era il miglior abbraccio di sempre.
Uno di quegli abbracci che durano tanto da farti sentire i due cuori battere insieme.
Tre anni di lontananza si erano dissolti in quell'abbraccio eterno.
Passarono 5 minuti buoni e quando la misi di nuovo a terra la guardai dalla testa ai piedi.
Aveva i capelli lunghi fino a metá schiena, era cambiata molto ed era ancora piú bella di quanto non fosse da bambina, era piú bassa di me, e questo mi rallegró.
"Sei sempre piú bella.
Mi sei mancata un sacco!"
Volevo dirle tante cose ma in quel momento non riuscii a dire altro.
"Anche tu mi sei mancato.
Tanto.
E sei diventato un figo assurdo, Louis!"
La sua voce era cambiata molto.
Guardandola ancora notai un livido sulla sua guancia.
"Cos'hai fatto qui?" le chiesi sfiorandole la chiazza violastra.
"Nulla, sono andata a sbattere con un ragazzo, oggi.
Volevo comprarti un regalo ma poi siamo andati in un bar a cercare del ghiaccio..." mi spiegó, dispiaciuta.
"Non ti preoccupare, l'importante
è che stai bene" la rassicurai.
"Devo raccontarti un sacco di cose, e tu ne devi raccontare a me.
Ma prima prendi le valigie e vieni con me, ti accompagno in camera tua."

21 Giugno, Londra.

Rientrai a casa alle 2 di notte passate.
Fortunatamente avevo le chiavi, sarebbe stato difficile svegliare Zayn a quell'ora..
Entrai in casa, mi tolsi i vestiti e rimasi solo con i boxer.
Era stata una serata davvero lunga.
Una cosa era certa, non sarei uscito con lei mai piú. Neanche sotto tortura.
Andai verso il bagno e, entrando, mi ritrovai Zayn davanti.
"ZAYN. Che fai ti aggiri al buio? Di notte? Sei diventato un vampiro per caso?" gli chiesi, tentando di non fargli capire quanto mi avesse spaventato.
"No... non riesco a dormire.."rispose lui.
Impossibile.
Zayn era il re delle dormite.
Se fosse esistita una gara, lui sarebbe stato il campione indiscusso.
"Come non riesci a dormire?!
Persino quando Perrie ti ha lasciato riuscivi a dormire!" dissi, scherzoso.
"Lo so, non riesco a smettere di pensare a lei." disse, fissando il nulla.
"A Perrie?!"
Ero abbastanza confuso.
"Ma no! A Heaven.." disse con la testa bassa e un mezzo sorriso.
"E chi è Heaven?"
Ora ero del tutto confuso.
Cosa mi ero perso esattamente?
"Ma come 'chi è'?
Non ti ricordi?!
Te ne ho parlato prima che uscissi." rispose, alterato.
"Ah si, è la ragazza a cui hai dato una testata!
Quella dolce, stupenda, bellissima e tutto il resto." iniziai a ridere, vedendolo arrossire e sorridere.
"Si, lei." disse, con sguardo sognante.
Conoscevo bene quello sguardo.
Si stava innamorando di lei, anche se non lo avrebbe ammesso tanto facilmente.
Dalla fine della sua storia con Perrie non si era piú innamorato, e sapevo che sarebbe stato difficile per lui fidarsi di nuovo di una ragazza.
Era un ragazzo sensibile e dolce.
Si meritava di essere felice, di trovare una persona che lo rendesse felice.
Volevo parlare con questa Heaven.
"Hai il suo numero? Oppure sai dove vive o lavora?" gli domandai cercando un modo per contattarla.
"Si, oggi l'ho accompagnata a casa, aveva fretta perchè avrebbe visto suo fratello dopo 3 anni, quindi non ho avuto il tempo di chiederle il numero..
Perchè?" mi chiese, incuriosito.
"Hai intenzione di rivederla?" gli domandai, tentando di non rispondere alla sua domanda.
"Si. Ho bisogno di rivederla.
Anche se abbiamo parlato solo una volta, mi sembra di conoscerla da sempre.
Ora vado a letto, mi sta venendo sonno.
Buona notte Harry, e grazie per avermi ascoltato."
"Buona notte Zayn"
Andai a dormire anche io.
Il giorno dopo sarei andato a cercare la ragazza e le avrei parlato.

21 Giugno, Mullingar.

Mille pensieri mi vagavano per la testa.
Quello che peró mi premeva di piú era sempre lo stesso:
e se Ally non ce l'avesse fatta?!
Come avrei potuto continuare la mia vita a Mullingar senza di lei?
Era la mia ancora, la mia migliore amica, colei che mi aiutava sempre, ma soprattutto era la prima ragazza di cui mi fossi mai innamorato.
Non avrei mai superato quel trauma.

"Niall, ho chiamato Liam oggi.
Domani parti e vai a stare da lui fino a quando non ti sentirai meglio." mia madre mi distolse dai miei pensieri.
"Non voglio lasciare Ally qui, da sola." dissi tentando di essere convincente e deciso, ma ció che ne uscì sembrava un lamento.
Ero sfinito.
"Niall non puoi fare nulla.
Mi dispiace per ció che è successo ad Ally, ma ora accadrà quel che deve accadere.
E poi non ti lascio qui da solo.
Non in queste condizioni.
Adesso andiamo a casa e prepari le valige. Domani verrai a dare un ultimo saluto ad Ally." concluse lei.
Non potei fare altro che acconsentire e fare ció che voleva.
Il giorno dopo me ne sarei andato, e avrei iniziato una nuova vita. Senza Ally. E non avevo idea di come sarei riuscito ad andare avanti.

22 Giugno, Londra.

Arrivai davanti casa della ragazza.
Erano quasi le 11 di mattina.
Scesi dalla macchina e mi appoggiai alla portiera, aspettando che uscisse qualcuno.
Avevo pensato di citofonare ma non avevo idea di cosa avrei detto, quindi decisi di aspettare.
Qualcuno sarebbe uscito, prima o poi.
Passarono 5 minuti, poi 10, poi 20.
Decisi di andare a bussare.
Mi sarei inventato qualcosa da dire sul momento.
Ero bravo ad improvvisare.
Mi incamminai verso l'ingresso, quando mi caddero le chiavi a terra.
Mi chinai per raccoglierle e, ad un tratto, qualcosa mi spinse ad alzare lo sguardo.
Il mio cuore inizió a battere. Velocemente. Non aveva mai battuto cosí forte.
Non avevo mai provato nulla di simile.
Fu allora che lo vidi.

   
 
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