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Autore: ElsatherQueen    02/08/2014    2 recensioni
Amore, nasce tra due persone legate dal loro destino scritto sulle stelle.
Un destino pieno di insidie e di minacce.
Ma può un amore nascere tra bene e male?
Può un amore nascere tra un angelo e un diavolo?
Questa è la storia di Raf e Sulfus, due ragazzi con lo stesso sogno che sembra irraggiungibile.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' di tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi avviai alla porta dell`aula sfida ad attendere il mio patner-devil per cominciare.
Però, sapevo che i devil erano dei ritardatari ma non immaginavo cosi tanto!
Raf: Ah, ma non arriva nessuno?! –guardandosi intorno preoccupata- non voglio ricevere un`altra lamentela dal prof.
D`improvviso passò un uomo, aveva il volto coperto ed un aria da brividi.
Mi domandai chi fosse e proprio in quel momento sentii una voce, una voce sentita quella mattina..
Sulfus: Ancora non l`hai capito? Eppure è semplice, per i terreni siamo inv..- continuò la frase finchè non venne interrotto-
Raf: invisibili a meno che non ci trasformiamo, l`ho imparato poco fa..allora tu sei il devil con cui farò coppia per le sfide?
Sulfus: A quanto pare si angelo mio
Cominciò a guardarmi in un modo davvero affascinante ma non mi feci incantare.
Raf: Mi chiamo Raf e non sono il tuo angelo, puoi mettetelo in quella testolina?
Sulfus: che caratterino che abbiamo
Raf: Mmh..perchè non iniziamo la sfida ora? Siamo già molto in ritardo rispetto agli altri
Sulfus: Scegli tu la sfida... Raf-
Era una mia impressione o aveva indugiato fin troppo sul mio nome?
Sospirai esasperata e misi in moto il cervello per elaborare una sfida decente da proporgli.
Il "problemino" però era che appena pensavo a qualcosa, mille dubbi mi assalivano.
Dubbi del tipo: " E se è troppo facile per lui, oppure è troppo scontato e semplice?". Così scartavo subito l'idea.
Sbuffai, lo sguardo perso sul pavimento di lineolum, passandomi nervosamente una mano tra i capelli biondo grano.
Sulfus: Te la prendi comoda a quanto vedo...
La voce di Sulfus mi riscosse dai miei pensieri e mi fece sollevare automaticamente lo sguardo.
Si stava appoggiando al muro, le mani incrociate sul petto con l'ombra di un sorriso sulle labbra carnose. Wow...
Mi incantai un minuto di troppo a guardarle ma quando vidi che alzava un sopracciglio facendo brillare di malizia gli occhi dorati mi decisi a mettere in moto la lingua.
Raf: Ehm... no... sto pensando...- balbettai rimmergendomi nei miei pensieri.
Cavolo, ma perchè dovevo scegliere proprio io?!
Sulfus: Me?- mi chiese lui prendendomi in contro piede.
Raf: Cosa?- ribattei aggrottando la fronte.
Lui mi sorrise con aria divertita e chinando un po' la testa mi guardò di sottecchi, una ciocca di morbidi e folti capelli scuri gli ricadde sugli occhi ambrati.
Sentii le mie guance riscaldarsi tragicamente a quella domanda improvvisa e mi schiarii un po' la voce, a disagio.
Raf: No. Sei troppo montato secondo me.- gli risposi cercando di sembrare in qualche modo sicura. Non funzionò...
Rise, staccandosi dal muro con una leggera spinta e mi venne incontro, facendosi vicino... ehm... forse un po' troppo vicino.
Sulfus: Rassegnati, tanto l`ho capito che ti interesso angioletto.- mi sussurrò arrogante lui, quel sorriso malizioso non sembrava volersene andare nemmeno se lo avessi pregato in cantonese.
Raf: Ora ricominci a chiamarmi "angioletto"?- ribattei... perchè sinceramente era l'unica frase coerente che potesse elaborare il mio cervello in quel momento.
Lui si avvicinò ancora, inducendomi a indietreggiare. Di più... sempre di più, finche non andai a cozzare le spalle contro il muro.
Sulfus: Oh si...- sussurrò lui intrappolandomi, con le braccia, al muro. Il suo profumo mi avvolgeva... sapeva di buono.
E il che era strano... di solito non mi piacevano i profumi dei Devil.
Appena passavano, in corridoio, portavano con se una scia nauseante.
Sulfus:-...mi piace chiamarti cosi.- continuò lui, gli occhi dorati, fissi su di me. Eh... sì... era davvero molto buono.
Così tanto che non mi accorsi nemmeno di aver sporto un po' la testa verso di lui, quasi per sentire meglio quel profumo... e poi... la stella rossa, tatuata sull'occhio destro mi incuriosiva a dirla tutta.
Sulfus: Ti dico questo...- mormorò lui, un sorriso lento... sensuale gli nacque sulle labbra -... se vuoi baciarmi, ti lascio il permesso di farlo-
Era quasi, fin troppo chiaro..tutta una messa in scena.
Raf: Ho capito benissimo che stai cercando di tentarmi e farmi violare il veto ma questo accadrà soltanto nei tuoi sogni...o nei tuoi incubi.
Sul suo volto ricomparve di nuovo quel suo sorrisetto, cavoli era davvero stupendo.
Sulfus: Questo è tutto da vedere.
Il modo in cui mi guardava era davvero strano eppure mi piaceva.
Non dovevo cadere nella sua trappola, era un devil, tentare era la sua missione.
Probabilmente stava dicendo soltanto sciocchezze sul fatto che mi interessasse ma...se col tempo sarebbe stato cosi? No, non posso violare il veto.
Raf: Ho deciso la sfida, entriamo ora
Sulfus: Finalmente, quel muro non è cosi comodo come sembra – mi rispose con aria di sarcasmo, ma non ci trovai niente di divertente-.
Raf: Tu sei un tipo tutto fuoco e fiamme,giusto?
Sulfus: e quindi? – ribattè
Raf: e quindi..ti ci vuole un bagno! –andaii in acqua e salii di corsa sul surf , lasciandolo indietro-
Avevo optato per questa sfida, ero abbastanza brava e quindi ero convinta di poter vincere la gara.
Sulfus: ehi angioletto non lasciare il tuo amore cosi indietro – disse con fare presuntuoso come solo un devil sapeva dire-
Raf: smettila, io non provo niente per te! – mi girai dietro per replicare-
Sulfus: neanche io ma sei davvero bellissima –rispose quasi perdendo di vista il fatto che in quel momento ero la sua avversaria
A quelle parole arrossii di nuovo, quel diavoletto era davvero terribile. Ma non persi il controllo e proseguii la mia gara.
Notai che quel diavoletto era sempre dietro di me, avrebbe potuto superarmi in qualsiasi momento ma..stranamente..era sempre li, immobile..chissà cosa starà escogitando..
Sulfus: quella tipa è troppo in gambaa, è il caso di giocare sporco allora.
Terminate queste parole si gettò in acqua.
Sulfus: RAAAAAF AIUUUUTOOOOO –cominciando ad urlare-.
Sapeva benissimo che questo avrebbe urtato all’animo buono dell’angelo.
Sentendo urlare il mio nome, mi dirai di botto e vidi Sulfus che stava annegando. Tornai indietro per aiutarlo a risalire sul surf.
Raf: Sulfus resisti –affrettandosi ad arrivare da lui per soccorrerlo-.
Raf: Coraggio ti aiuto a risalire – porgendogli la mano per farlo risalire-.
In quel momento avevo dimenticato completamente il veto, pensavo solo ad aiutarlo. Lui no. Lo ricordava perfettamente.
Mi prese la mano con il suo solito sorrisetto e una carica di scossa elettrica partì da quelle mani unite. Caddì in acqua per il dolore e lui ne approfittò per tornare sul surf.
Sulfus: Ci si vede angioletto, tocca a me la prima mossa con Andrea –allontanandosi da Raf-.
Raf: Non ti aiuterò mai più, sei un`imbroglione! –risposi urlandogli contro -.
In quel momento notai uno strano segno sulla mia mano, una piccola stella rossa.
Raf: Il veto...vietato toccare



L'ho scritto stanotte e non vedevo l'ora di pubblicarlo.
Ovviamente mi sto attenendo alla storia originale ma "modificandola" un pò.
Ringrazio infinitamente i suggerimenti di Katherine Striges.
Spero sia di vostro gradimento
Elsather
  
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