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Autore: inirwinsarms    02/08/2014    2 recensioni
"Avrei voluto abbracciarlo un'ultima volta e avrei voluto posare di nuovo le mie labbra sulle sue.
Avrei dovuto impedire che tutto questo succedesse, ma non potevo saperlo, non potevo sapere che si sarebbe stancato di me, così presto."
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The story of us.
 
«Raccontami una storia.»
Sussurrai ad Ashton prima di appoggiare la mia testa sulla sua spalla e allungare un braccio verso il suo alla ricerca della sua mano, così da poterla stringere delicatamente tra la mia.
«Raccontami una storia che solo noi sappiamo, una storia che magari domani non ci ricorderemo nemmeno più.» Continuai a sussurrare, alzando leggermente il viso per poter parlare vicino al suo orecchio, «anzi raccontami di noi, Ash.»
Mi guardò, e mi rivolse uno dei suoi soliti sorrisi per poi avvolgere un braccio attorno alla mia vita ed io mi avvicinai a lui, accoccolandomi al suo petto.
«Però sappi che questa storia non ha una fine, o almeno, ancora non ce l’ha.» Mi disse lui con un filo di voce e mi baciò il capo, per poi riprendere a parlare quasi in un sussurro per paura che qualcuno potesse sentirlo, per paura che qualcuno potesse sentire quella storia che parlava di noi, quella storia che dovevamo conoscere solo io e lui.
«Era il 18 Maggio, ed io ancora me lo ricordo come se fosse ieri..» iniziò lui, riuscivo ad intuire che avesse il suo solito sorriso stampato sul viso, si capiva quando sorrideva, si capiva anche solo dalla sua voce.
Socchiusi gli occhi e strinsi maggiormente la sua mano, continuando ad ascoltare attentamente la sua voce.
«..ed era una giornata fredda, nonostante fosse Maggio. Ed io ero lì, seduto sotto il tronco di un albero a guardare il sole scomparire lentamente sotto un manto di nuvole, e poi qualcuno si fermò davanti a me impedendomi la visuale, ricordo che mi disse che si era perso perché era nuovo di qui, ed io ricordo che lo odiai con tutto me stesso in quel momento perché aveva interrotto i miei pensieri sconnessi, ma poi lo vidi in viso e capii che non me ne fregava un cazzo dei miei soliti pensieri, perché lui era qualcosa di più bello.» Si fermò per qualche secondo e mi accarezzò delicatamente la schiena, io sorrisi involontariamente alle sue parole e gli lasciai un dolce bacio sul petto da sopra il tessuto della sua maglia e rimasi in silenzio stretto tra le sue braccia.
«E poi si, ricordo che mi disse se poteva sedersi al mio fianco ed io annuii, cos’altro potevo fare? Quando si mise seduto sentii un profumo buonissimo, un profumo che mi fece pensare a mille altre cose, ma che al centro di ognuna di esse c’era sempre e solo lui, quel ragazzo di cui ancora non sapevo nulla, e sai cosa, in quel momento mi venne in mente una canzone.»
«Quale?» mormorai contro la sua pelle, chiudendo del tutto gli occhi.
Lui iniziò a cantare, ed io sorridevo, non riuscivo a togliermi quel dannato sorriso dal viso.
 
“You're the missing piece I need, the song inside of me..
You're the voice I hear inside my head, the reason that I'm singing..
You're the missing piece I need, the song inside of me
I need to find you, I gotta find you..
Been feeling lost, can't find the words to say
Spending all my time stuck in yesterday
Where you are is where I want to be
next to you, and you next to me.”
 
«Questa.» Mormorò dopo aver finito di intonare il pezzo della canzone. «Questa è stata la prima cosa che mi è venuta in mente non appena si mise seduto di fianco a me, e le nostre braccia si sfiorarono, ho pensato che quel pezzo mancante che mancava nella mia vita fosse lui. Ma tornando a noi..» prese un respiro per poi appoggiare la testa allo schienale del letto, riprendendo a parlare poco dopo.
«Dicevo, dopo iniziai a parlare con quel ragazzo e mi presentai, mormorai un timido “piacere, io sono Ashton.” E gli porsi la mano, lui la strinse e mi rivolse un piccolo sorriso per poi dirmi “ed io sono Luke, piacere mio.” Rimasi a guardarlo per un po’ prima di lasciare la sua mano, non sapevo cosa fare, ma poi iniziai a dire cose a caso e quel ragazzo rise, e dio cos’era la sua risata. Me ne innamorai, capii di amare la sua risata e continuai a parlare a vanvera pur di risentire ancora una volta quel suono meraviglioso, ma poco dopo gli squillò il cellulare e mi disse che se ne doveva andare, mi salutò e lo vidi allontanarsi. In quel momento avevo come un vuoto nel petto, come se quel Luke si fosse portato via con se un pezzo di me.» smise di parlare e mi guardò, ma io avevo ancora gli occhi chiusi e la guancia premuta contro il suo petto per accorgermene.
«E dopo cosa successe? Voglio dire, sei riuscito a rivedere quel Luke?»
Lui accennò una risata e portò una mano tra i miei capelli, intrecciandosi alcune ciocche tra le dita, riprendendo a parlare.
«Un passo alla volta, non essere impaziente.» si sistemò meglio sul materasso e continuò ad accarezzarmi dolcemente i capelli, ed io annuii appena, rimanendo in silenzio.
«Dopo che Luke se ne fu andato, mi alzai da terra e m’incamminai verso casa, infilai le cuffie cercando di togliermi quel ragazzo dalla mente ma fu tutto inutile, non riuscivo a non pensare a lui, speravo con tutto me stesso di rivederlo, e così successe qualche settimana dopo. Ero in un bar e mi sedetti nell’unico tavolo vuoto della stanza quando un ragazzo si fermò al mio fianco e mi disse che quel posto l’aveva visto prima lui, e che dovevo alzarmi. In quel momento non riconobbi subito la voce, ma poi ci guardammo e mi disse “ma aspetta, tu sei Ashton!” e scoppiò in una fragorosa risata, e gli feci cenno di accomodarsi al tavolo insieme a me. Ero felice in quel momento, ero felice perché non si era dimenticato di me.»
Lo interruppi per un attimo «Magari ci ha provato a dimenticarsi di te, ma capendo che era impossibile ci rinunciò e continuò a pensarti ogni giorno ed ogni notte prima di addormentarsi.» arrossii leggermente a scrollai le spalle, per poi stringere una mano sul suo fianco, riaprendo gli occhi per guardarlo e lo vidi sorridere. «Non pensavo fosse così difficile dimenticarsi di uno come me.» mi rispose, baciandomi la fronte.
«E invece lo è, ma dimmi..cosa successe dopo tra i due?»
«Da quel momento iniziarono ad uscire insieme, iniziarono a conoscersi meglio e capirono di avere diverse cose in comune. Non passò molto da loro primo bacio, sai?»
«Raccontamelo, raccontami come è successo.» lo incitai alzandomi appena a sedere, sistemandomi meglio al suo fianco.
Lui annuii e riprese la sua storia «Insomma, passò si e no una settimana, eravamo di nuovo sotto quell’albero dove ci eravamo incontrati la prima volta, lui appoggiò la testa sulla mia spalla ed iniziò a piangere senza motivo, cercai di consolarlo in tutti i modi ma niente, poi eravamo lì abbracciati e ad un certo punto lo sentii sussurrare un “magari un bacio sarebbe l’unica cosa che potrebbe farmi stare meglio, ora.”»
«Vi siete baciati?»
«Si Luke, ci siamo baciati. Ed è stato uno dei baci migliori di tutta la mia vita.»
«Mi è piaciuta questa storia.» annuii e gli rivolsi un ampio sorriso per poi stendermi a letto, chiudendo gli occhi. «Ma ora dormiamo, Ash?» mormorai senza lasciare la sua mano, lui non disse nulla e si stese subito di fianco a me avvolgendo il suo braccio attorno al mio corpo e mi lasciò un leggero bacio tra i capelli, prima di sussurrarmi un “buonanotte piccolo Luke, sei la cosa migliore che potesse capitarmi.” E ci addormentammo, stretti l’uno all’altro.















Mio  Angolino.

Okay ho deciso di continuare questa storia, ma continuarla con tante brevi one shot che quasi non c'entrano nulla l'una con l'altra, ma comunque riprendono tutte lo stesso argomento. Insomma, ho pensato che potrebbe essere una cosa carina, ma poi magari non ha senso e vabbe, rido.
Comunque, ho scritto questa One Shot a mezzanotte, diciamo che l'ho iniziata a quell'ora poi l'ho continuata il giorno dopo perché stavo morendo di sonno ed è venuta fuori sta cosa.
Mi scuro come sempre per eventuali errori e niente, spero vi piaccia.
Lasciate una recensione se vi va, mi farebbe davvero piacere.

Vi voglio bene, Jess
  
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