‘DRIIIIIIIIN DRIIIIIIIIIN’
Come ogni mattina, la sveglia mi buttò giù dal letto ricordandomi tristemente che anche quel giorno sarei dovuta andare a scuola. Per fortuna, però, quello era l’ultimo giorno! Mi alzai, mi vestii e andai  in cucina per fare colazione, ma il grande orologio appeso alla parete mi fece notare che si era già fatto tardi, quindi corsi, quasi inciampando sul tappeto del salotto, a prendere lo zaino ed uscii di casa salutando i miei. Come al solito, fuori dal cancello mi aspettavano  già Annabell e Betta.
 
“Non ti smentisci mai, anche l’ultimo giorno puntuale eh!” mi rimproverò Bella
 
“Ah ah ah divertente” dissi sorridendole ironicamente.
 
“non cominciate voi due!” ci zittì Elisabetta cercando come sempre di calmarci
 
“ okei!” rispondemmo all’unisono scambiandoci uno sguardo d’intesa. Scoppiammo a ridere.
 
La scuola era a circa due isolati da casa mia e, come sempre in quest’ultimo periodo, trascorremmo quei soliti dieci minuti a parlare degli esami e a organizzare il tanto atteso viaggio che sembrava sempre più vicino.
La giornata scolastica si svolse normalmente: due ore noiosissime di latino, una di fisica e le altre due di matematica con la professoressa che, non capimmo mai il perché, ci odiava da sempre. Dopodiché tornammo a casa. Salutai Bella ed Eli ed entrai. In quel periodo c’era un’aria molto tesa con i miei, per gli esami, per il futuro viaggio, per tutto insomma…
 
“Io sono a casa” dissi entrando
 
“Ehii” rispose mia madre. Mio padre era seduto in salotto e, come al solito suo, era preso a leggere il giornale e nemmeno mi salutò.
 
“Ciao papà” ribattei con un tono un po’ più forte
 
“ oh ciao Andrè! Già qui?” fece lui
 
“Si, oggi per fortuna uscivo all’una!”
 
Intanto mia madre ci chiamava dalla cucina per dirci che era pronto il pranzo. Ci sedemmo a tavola ed iniziammo a mangiare.
 
“Allora Andrea, in ansia per questi esami?” chiese mia madre
 
“Mamma, ti prego, è una giornata che i prof mi fanno una testa tanta per sti esami! Non ti ci mettere anche tu! Ne parliamo più tardi! Adesso voglio solo mangiare in santa pace!” le avevo risposto male, troppo male, nemmeno se mi avesse chiesto chissà che cosa.
 
“ok ma cerca di calmarti! Sei troppo nervosa!”
 
Non le risposi, continuai a mangiare e, quando finii, sempre senza dir niente me ne andai nella mia stanza, misi la musica a palla e me ne andai nel MIO mondo. Ah non vi ho ancora detto una cosa importantissima su di me: sono una Directioner e una Lovatic e quindi potete immaginare cosa abbia messo nello stereo, no?
 
Quel pomeriggio lo passai a ripassare la tesi degli esami. Studiai davvero molto e non uscii fino alle otto di sera da quella stanza. Quando finii, presi le mie cose e andai a farmi una doccia rilassante. Stesi circa mezz’ora sotto l’acqua bollente e, ovviamente, mi misi a cantare. Fatto ciò, misi il pigiama e scesi giù dai miei e cenammo assieme; quella sera nessuno aveva più toccato il tasto “ESAMI”.
 
CONTINUA…