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Autore: bokiboki2    06/08/2014    0 recensioni
Salve a tutti. Sono Allyson, la protagonista della storia che state per leggere. La mia storia.
In questa breve introduzione vi racconterò qualcosa di me;
Sono nata in Italia, ma per il poco lavoro e la crisi economica che iniziava a farsi sentire, ci siamo trasferiti dai miei nonni, a Londra.
È stato un bene per la famiglia, ma un duro colpo per me, sebbene in questi 18 anni di vita io abbia conosciuto persone che con il trascorrere del tempo sono diventate indispensabili, mentre altre un po' meno. Difatti, da questo punto di vista ero felice di andarmene. Sono una ragazza problematica, con un passato alle spalle che è per me devastante. Ho passato notti insonni fin da bambina, a causa dei miei genitori, che ormai non stavano più bene insieme. Ora vivo a Londra, sola con mia nonna.
Ma adesso basta parlare genericamente. Vi racconto tutto dal principio.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Al mio arrivo in aeroporto decido di cercare qualche panchina o almeno qualcosa su cui sedermi, siccome i bagagli sono pesanti. Aspettavo mio nonno che mi venisse a prendere dato che casa loro distava circa 90 minuti. Mentre mi facevo spazio tra le persone, anch'esse appena sbarcate, sbattei contro un'imponente figura maschile. «Sta attento a dove mett..» alzai lo sguardo per vedere chi fosse e rimasi a dir poco incantata. Capelli mori e ricci con degli occhi verde smeraldo, mozzafiato. «Mi dispiace se non sei attenta quando cammini.» farfuglia lui quasi sperando che io non lo senta. «Okay senti, ho già tanti problemi di mio, non metterti anche tu in mezzo.» rispondo irritata. Lo vedo un po' intimorito, come se lo avessi messo a disagio. «Scusami, ho reagito male alle tue parole..ero io distratta, scusami.» dico per poi voltarmi e andare via. «Io sono Harry.» dice pian piano mentre mi allontano. Sono una sciocca. Me la sono presa con quel ragazzo 'innocente' senza motivo. Spero solo di non ripetere questo errore. Mentre ero persa nei miei pensieri, ricevo una chiamata al cellulare: mio nonno. «Nonno?» rispondo. «Tesoro, ho avuto un problema con l'auto, però sta tranquilla, guarda caso il nostro vicino deve venire proprio lì per prendere suo figlio. Vai all'entrata dell'aeroporto, ti riconoscerà sicuramente, a dopo.» mi spiega lui staccando velocemente. Ci mancava solo questa! Chissà che razza di nerd mi ritroverò vicino. Meglio non farli aspettare, o farò altre brutte figure. Passano pressoché tra i 5 e 10 minuti e sento qualcuno chiamare il mio nome. Continuo a guardarmi intorno con la speranza di trovarlo. Di queste due voci una mi era familiare..ah sì! Sembra la voce di quel ragazzo, ehm..come si chiamava...Harry! Ma perché mai dovrebbe chiamarmi? Mi starò sbagliando, sicuramente. All'improvviso sento due grandi mani afferrarmi il braccio, mi volto e vedo proprio lui, il ragazzo con gli occhi più belli del mondo. «Devi dirmi qualcosa?» gli dico con aria indifferente. «Devo portarti con me.» ribatte. «Io con te non vado da nessuna parte, non so chi tu sia e non voglio scoprirlo.» a questo punto iniziavo ad innervosirmi. «Sono il figlio del tuo vicino.» Cosa? Oh no, questo proprio no. Come diavolo faccio a vivere tranquilla con un vicino come lui? Sono venuta per stare bene, non per innamorarmi. «Oh mi dispiace..non è mia intenzione trattarti così nonostante ciò che state facendo.» Non è possibile che non riesco a combinarne una giusta. Ci incamminiamo verso l'auto e continua a comportarsi dolcemente con me. Nel frattempo abbiamo parlato un po' di noi e devo dire che sono delle persone gentilissime. Arrivata a casa scendo dall'auto, li ringrazio e mi scaravento tra le morbide braccia di mia nonna. «Nonna mi sei mancata moltissimo! Il nonno dov'è?» dico entusiasta. «Anche tu mi sei mancata gioia, il nonno è di là che guarda la televisione, forza corri da lui.» facendomi l'occhiolino e indicando la camera in cui era il nonno. «Nonno, oddio quanto mi sei mancato anche tu!» per me gli abbracci più belli sono quelli delle persone anziane, sarà perché hanno le braccia morbide (?). «Piccola mia com'è andato il viaggio?» domanda abbracciandomi di nuovo. «È stato molto tranquillo! Ora vado a posare i bagagli, a tra poco.» Salgo velocemente le scale ed entro in quella che sarà camera mia. Sento dei colpetti sui vetri delle finestre, ma inizialmente non gli do peso. Sono passati però 5 minuti e il rumore si fa più insistente. Decido di affacciarmi per vedere chi sia e vedo Harry.
   
 
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