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Autore: HarlockedMamie    07/08/2014    12 recensioni
Questa storia è per le due vincitrici del TotoYama indetto da Harlocked nella sua storia Wonderwall.
Le fortunate, Danish e Oscartango, hanno ricevuto un ambitissimo invito a cena a bordo dell'Arcadia... solo che la serata non andrà proprio come previsto!
Ovviamente il titolo è "rubato" dal famosissimo film di Stanley Kramer.
Buona lettura!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dottor Zero, Harlock, Nuovo personaggio, Yuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota: Carissime, questo è l'ultimo capitolo. Soddisfatte le ragazze, non abbiamo resistito alla tentazione di ritagliarci una particina anche per noi... solo che i risultati saranno un po' diversi! Buona lettura e grazie a tutte coloro che ci hanno seguito in questa avventura demenziale!


4. Epilogo
 
Nel frattempo, mentre le due donzelle soddisfatte se ne ritornavano da dove erano venute, altre due losche figure si aggiravano guardinghe per l’Arcadia.
‒ Oh non c’eri già stata tu qui? ‒ domandò Harlocked a Mamie, che cercava di fare mente locale in quell’intricato dedalo di corridoi bui.[1]
‒ Sì, mi pareva per di qua… ‒ disse l’altra guardandosi intorno.
‒ Io voglio andare in Plancia eh! ‒ sentenziò Harlocked come se fosse a Mirabilandia ‒ Voglio acchiappare le caviglie della barra del timone e dare una bella strambata all’Arcadia!
‒ Sì! Contaci! Credo che Harlock sia lì che aspetta giusto te per farti guidare la nave! La strambata te la dà lui ‒ rispose Mamie scrollando la testa con disappunto. Lei voleva ricordarsi dove era la cabina più ambita del cosmo, altro che!
‒ Magari ‒ rispose Harlocked ‒ Tanto un ce lo darà mai! E poi sai che c’è, magari ce l’ha piccino, o un ci sa fare, che ne sappiamo noi? Le fanfic sono una cosa, ma la realtà è un'altra! E se un gli garbassero le donne?
‒ In effetti... qualche dubbio te lo fa venire… “amico mio” di qua e “amico mio” di là… ‒  ne convenne suo malgrado Mamie, ma preferiva constatarlo di persona.
Poi le venne un’idea brillante per liberarsi di quella chiacchierona di Harlocked. Erano andate lì per organizzare le cene per le ragazze, ma qualcuno vietava forse loro di trarne vantaggio personale?
No!
Doveva solo sbarazzarsi della concorrenza. E in amore, come in guerra, tutto è lecito!
‒ Senti dividiamoci, il tempo stringe e rischiamo di rimanere a becco asciutto. Tu vai in Plancia a vedere se ti riesce di mettere le mani sul timone e io vado in cucina, non posso davvero uscire di qui senza farmi dare la ricetta del tiramisù alla uova di fifit ‒  le disse per trarla in inganno.
L’altra la guardò un attimo e poi disse: ‒ Affare fatto! Ci ritroviamo qui tra mezz’ora!
‒ Ora non esageriamo, facciamo anche un’ora che scrivo piano! ‒ disse Mamie calcolando che tra arrivare in cabina e approfittare di Harlock, che sperava essere ancora abbambaciato, le ci sarebbe comunque voluto il suo tempo.
Accordatesi, alla fine si divisero: una imboccò un corridoio e l’altra sparì in direzione opposta.


Finalmente Mamie ricordò dove fosse il rifugio segreto del Capitano e senza perdere tempo a passo svelto raggiunse la cabina di Harlock.
Davanti alla porta indugiò qualche secondo. Si rassettò il vestito e si aggiustò i capelli, quindi fece per entrare ma si sentì picchiettare su una spalla.
Si girò di scatto e si ritrovò Harlocked che con le mani sui fianchi la guardava con disappunto.
‒ E… non te lo vorrei dire, ma non è questa la cucina!
Mamie la guardò torva: ‒ Neanche la Plancia se è per quello! ‒ ribatté.

‒ Invece io vi dico che se non vi levate di lì passerete anche un brutto guaio!
Si sentirono dire da Masu che in compagnia di Yama stava portando bicarbonato e borsa dell’acqua calda per il povero Capitano, che era decisamente indisposto ed insolitamente stanco, cosa che l’aveva messo di pessimo umore!
Le donne sconsolate fecero spazio a i due che entrarono in cabina e richiusero la porta.
‒ Mi sa che c’è andata male ‒ disse Mamie rassegnata.
‒ Sì, malissimo, oserei dire di sterco! ‒ rincarò Harlocked.
Poco dopo Masu-san e Yama uscirono di nuovo.

‒ Su, su! Cosa sono quelle facce? Dovreste essere contente che le vostre amiche hanno quagliato ‒ le rimproverò la cuoca.  ‒ Dai Mamie vieni in cucina con me che devo chiederti un consiglio! ‒ disse poi la vecchietta arzilla, e Mamie fece la ruota come un pavone dalla contentezza. Insomma non era mica da tutti dare consigli a Lady Mannaia in persona!
Harlocked guardò le due donne allontanarsi e rimase interdetta, poi si girò, vide Yama e pensò:  “Vabbe’, chi si accontenta…”.
Si avvicinò al ragazzo, che, insomma, diciamolo, non era mica un cesso con le manopole! E poi i puledri hanno più resistenza fisica… quindi lo prese a braccetto.
‒ Senti, Cosino, che ne dici se la zia ti fa vedere la sua collezione di fanfiction? ‒ gli disse arzilla mentre s’incamminavano insieme.
Cosa accadde dopo non è dato sapere…

(Perché in realtà non accadde NULLA! Yama non è mica votato al martirio!)
Ma il giovane pirata volle comunque affidare un messaggio alla zia da divulgare in rete.

“Sentite, sarò anche il più odiato del fandom, ma intanto se almeno due di voi hanno spupazzato il Capitano è merito MIO, che dovevo essere indovinato!  Così tanto per dire eh!”
FINE



 
 
[1] Nella terzo capitolo della storia di Danish “L’incontro”.
   
 
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