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Autore: Chrystal_93    07/08/2014    2 recensioni
[partecipa alla "Fluff Fest Challenge" indetta da Kim_92 | tabella inverno]
Belle era su una sedia e stava appendendo la stella in cima all'albero di Natale che invadeva tutto il salotto della loro casa.
"Dearie stai attenta o cadrai, e con tutto ciò che hai mangiato oggi potresti farmi male."
[...] Belle si ritrovò sopra Rumple che era ormai disteso a terra sorridente. L'orologio avvisò che erano appena entrati nel giorno di Natale.
"Buon Natale, amore mio" Belle sorrise e prima di baciarlo disse "Buon Natale, idiota."
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Chrystal_93
Fandom: Once Upon A Time
Titolo della fanfiction: Un caldo inverno insieme
Titolo del capitolo: Un regalo a tradimento
Personaggi: Belle, Signor Gold
Genere: Fluff, romantico, slice of life
Rating: Giallo.
Tabella: Inverno
Prompt: Maglione di lana
Disclaimer: “Personaggi, luoghi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Edward Kitsis e Adam Horowitz che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Once Upon A Time, appartengono solo a me.”
Note: questa fan fiction partecipa alla "Fluff Fest Challenge" indetta da Kim_92.

 
 

Un caldo inverno insieme

 

Un regalo a tradimento


Belle si stava ormai abituando a quella routine. Nel vecchio mondo, quelle delle favole, non aveva mai potuto avere la sua indipendenza né quand'era la principessa di Avonlea né quando faceva la governante al castello di Rumplestiltskin.

Ora che poteva gestire la biblioteca e che aveva persino avuto la possibilità di vivere da solo nel monolocale sopra la biblioteca aveva capito che la libertà era ben altro.

La libertà era poter avere i propri spazio sapendo però di poterli sempre condividere con chi davvero si ama. Forse era per questo che un bel giorno era entrata di buona mattina in casa di Gold, senza bussare, era salita nella camera da letto trovando l'uomo ancora sotto le coperte e, senza badare al chiasso che stava facendo, aveva aperto l'armadio, buttando qua e là alcuni completi dell'uomo. Poi, giratasi verso un Gold un po' assonnato e spettinato, aveva detto “Questa è la mia parte dell'armadio. Hai quasi venticinque cravatte! Temo che dovrai trovare loro un nuovo posto”.

Lui aveva sorriso ed era rimasto ad osservare quel dolce uragano, che tanto amava, mettergli a soqquadro il guardaroba.

Così era tornata a vivere da lui. La sera tornava a casa stanca ma contenta e, visto che chiudeva sempre prima di lui, si affrettava a preparargli la cena.

Tuttavia era ormai da una settimana che, ricansando, trovava Gold già a casa e, non appena la sentiva entrava, si metteva subito sull'attenti.

“Non so proprio cosa gli stia accadendo in questo periodo” disse Belle mentre Ruby le versava del tè freddo nel bicchiere da dietro il bancone.

“Appena torno a casa lo trovo come se l'avessi colto di sorpresa.”

“Ma gli hai chiesto se va tutto bene?”

“Si! E secondo te lui che ha detto? Mi saluta con un bacio e fa come se niente fosse.”

“Magari ti stai solo immaginando tutto”

“No Ruby. Di solito sono io che rincaso prima invece è ormai da una settimana che lui è già a casa. Ieri l'ho trovato al buio, in salotto, che correva via. Quando l'ho raggiunto era in cantina e non ha voluto dirmi cosa stava facendo al buio. Anzi mi ha detto che la lampadina del lampadario si era bruciato ed era corso in cantina per prendere delle candele, cosicché io non inciapassi in giro una volta tornata a casa”.

“Premuroso no?” disse l'amica mettendo nella lavastoviglie alcuni piatti.

“No! La lampadina si accendeva benissimo! Mi chiedo cosa mi stia nascondendo. Non prepara nemmeno la cena, almeno se stesse cucinando avrebbe una scusa plausibile.”

Ruby si girò un po' preoccupata verso l'amica.

“Ma le cose tra voi...vanno bene?”

“Si perchè?”

“No, niente...”

“Dici che c'è un'altra donna?” Ruby rimase per un attimo interdetta e poi scoppiò a ridere.

“Ma che ti salta in testa Belle! Io avrei più pensato a dei canali a pagamenti, delle strane riviste al massimo. Lui non è tipo da doppia vita.” si zittì un attimo e poi si corresse “cioè da amante.”

“Ma anche David quando era sposato con Kathrine...”

“Non dire sciocchezze Belle. Lui ti ama troppo. Non l'ho mai visto guardare nessuna nei 28 anni in cui non c'eri. E da quando sei apparsa tu ha occhi solo per te. E poi non pensa che qui ci sia qualcuna pronta a stare con lui...”

Belle la guardò storto.

“Si insomma, lascia stare il carattere e il fatto che è il Signore Oscuro, ha anche una certa età....” poi, vedendo che l'amica la stava letteralmente fulminando con gli occhi aggiunse “che gli conferisce ancora più fascino, si intende”.

“Va bene, ho capito. Vado a casa, ci vediamo domani Ruby. Non ti dimenticare di riconsegnare il libro che hai preso da ben due mesi.”

Ruby la salutò agitando in aria lo straccio e sperando che il mistero di Mr Gold le facesse dimenticare il libro, che aveva perso da qualche parte.


 

Durante il tragitto in macchina Belle cominciò a logorarsi pensando a un fantomatico ritorno di qualche ex fiamma del compagno.

E se una di loro si fosse rifatta viva? Una magari potente e con più interesse verso la magia?

“No, non può essere” disse lei scrollando la testa. Doveva assolutamente aggrapparsi a quella frase.

Parcheggiò ed entrò in casa.

Quando lo fece, invece di urlare un “Sono a casa!”, vedendo la luce del salotto accesa, si diresse il più silenziosamente possibile.

Gold stava armeggiando con qualcosa e quando la vide nascose ciò che aveva in mano dietro la schiena.

“Belle, amore, sei a casa, non ti avevo sentito”

“Rumple, cosa nascondi là dietro” non sembrava per niente una domanda.

“Cosa? Niente dearie. Ma dimmi, com'è andata al lavoro?”

Belle continuava ad avanzare mentre Gold stava lentamente indietreggiando.

A un certo punto la donna guardò per terra. C'erano alcuni fili di lana blu per terra.

“Non cambiare discorso Rumple!” continuò ma si fermò di nuovo. Sul divano c'erano molti più fili di lana -sembrava quasi che qualcuno vi si fosse disteso sopra e mosso parecchio- e inoltre c'era un fiocco d'oro, decisamente femminile e decisamente ornamentale per capelli.

Si avvicinò al divano e lo prese in mano.

“Tu...allora è vero. Come hai potuto?”

Belle ormai ne era certa. In casa c'era stata un'altra donna, che si era molto probabilmente divertita su quel divano.

“Belle, tesoro, lascia che ti spieghi.”

“Dov'è?!”

“Qui ma...”

“Qui! Sei proprio... e da quanto dura?” sibilò lei.

“Da poco più di una settimana. Ma Belle te l'avrei detto, volevo solo farti una sorpresa.”

“Una sorpresa? Bella sorpresa! Davvero una sorpresa coi fiocchi!” disse scagliandogli addosso il nastro oro.

“Come hai potuto tradirmi?! Bastardo!” Belle perse la testa e cominciò a scagliare tutti i cuscini del divano addosso all'uomo.

“Tradirti? Belle ma che dici! Io è da una settimana che ti sto facendo questo!”

Prima che la donna potesse prendere l'interno divano e scagliarglielo addosso Gold scoprì cosa stava nascondendo dietro la schiena. In mano aveva un pacchetto mal fatto, con carta beige e nastro oro.

“Ti stavo confezionando un regalo ma non potevo al negozio perchè mi avrebbe visto qualcuno. E così sono ritornato a casa prima di te per poterlo fare senza che tu te ne accorgessi.”

Belle rimase spiazzata.

Gold si avvicinò verso di lei e le porse il pacchetto.

“E' per te, aprilo. E se non ti piace potrai scagliarmi addosso l'intero mobilio del soggiorno”.

Belle aprì tremante il pacchetto.

Al suo interno c'era un bellissimo maglione di lana blu elettrico.

“Rumple ma è...” poi, stringendo il maglione al petto, abbassò la testa e si mise a piangere.

“O Belle, no ti prego, non fare così. Se non ti piace non sei costretta ad indossarlo.” disse Gold abbracciandola e stringendola a sé.

“E' splendido” disse lei tra un singhiozzo e l'altro “Ti prego amore mio, scusami. Pensavo che tu...che stupida sono stata!”

“Belle, non ti preoccupare. Hai frainteso, ma anche io ti ho dato di che fraintendere. Volevo solo farti una sorpresa. E poi voglio che tu sappia che ti amo e che non ti tradirei mai. Per nessun motivo.”

Belle si lasciò stringere.

Dopo alcuni minuti e dopo essersi calmata si staccò un po' da lui per poter osservare meglio il suo regalo.

“Ma lo hai fatto tu?”

“Certo! Forse non sai che prima di diventare il Signore Oscuro era un ottimo filatore. Spero di aver conservato un po' del mio talento”

“Oh si, tesoro, è bellissimo. Me lo provo subito”. Disse la ragazza cominciando a togliersi la giacca e sbottonarsi la camicetta.

“Mmm” mugugnò lui. “Senti perchè invece di provarlo non mi fai vedere se ho preso le misure giuste?” disse con un sorriso malizioso che la ragazza gli restituì prontamente.

Poi le prese di mano il maglione, la camicia e la giacca e li scaglìò dietro di sé, sullo scheletro del divano.

 

  
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