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Autore: ladyphantomhive    08/08/2014    1 recensioni
Dal testo:
“Quest’anno c’è veramente tanta gente!” Questo è il pensiero che mi corre in testa da tutto il giorno e io e le mie amiche siamo sommerse di foto..”è tutto stupendo...uno dei giorni più belli della mia vita” penso, “niente potrebbe renderlo più bello”..ma mi sbaglio..eccome se mi sbaglio. [...] ma ad un certo punto eccoli, li vedo, 5 ragazzi vestiti completamente di nero che si avvicinano sorridendo..”o mamma non possono essere loro”...
Salve a tutti, è la mia prima ff quindi mi dispiace se ci sarà qualche errore ma cercherò di fare del mio meglio :) spero vi piaccia, ditemi cosa ne pensate! Vi annuncio subito che è un po' strana come storia e forse potrebbe dar fastidio a qualcuno con lo stomaco un po' debole...ma volevo provare un cosa un po' diversa. Grazie in anticipo della lettura!
A.
Genere: Comico, Demenziale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Dopo qualche giorno mi permette di chiamare Andy, annunciando che sarà la prima e l’ultima volta, ma mi dice anche che potrò parlare con lui quanto voglio. Il solo pensiero di sentire la sua voce mi rincuora. Lui mi da il telefono con il numero già impostato. Suona. Mi risponde una voce molto assonnata ma è decisamente Andy. Io rido, dopo tanto tempo.
-Pronto? Pronto? Alice sei tu?
-Sì Andy, sono io.-dall’altra parte si sente che scatta in piedi, probabilmente dal divano.
-O mio Dio Alice! Come stai piccola mia?! Dove sei? Sei sola? Che ti hanno fatto?
-Adesso siamo passati anche al “piccola mia”-rido di nuovo-mi vuoi proprio bene eh?-una lacrima di gioia mi solca il viso-comunque sono in una specie di cella, credo sottoterra, ma non so dove, mi dispiace. Quando mi ha presa mi ha stordito con un colpo alla testa. Mi sono risvegliata qui, incatenata.
-Sei incatenata?-intanto sotto si sentono delle voci che gli parlano, probabilmente dei poliziotti che cercano di intercettare la telefonata che salta da un satellite all’altro.
-Descrivimi la persona che ti ha rapito.
-E’ un uomo, alto più o meno come Jake. Non è particolarmente muscoloso. Un tipo normale e tranquillo all’apparenza. Ha degli occhiali rotondi, con la montatura argentata, che diventano più scuri con il sole. Ha gli occhi marroni chiari, pochi capelli castani scuri. Non credo lavori perché sta tutto il giorno con me o a guardare la televisione. Credo che abbia circa 50 anni..più o meno.-dico tutto questo d’un fiato per paura che quell’uomo mi senta, ma non mi sono accorta che lui è lì, nell’ombra, che mi ascolta e appena lo vedo mi si raggela il sangue e mi blocco.
-Brava sorellina, sai come si chiama?
-Credo-continuo con voce tremante fissando quel luccichio nel buio, che poi si mostra e si avvicina.
-Dai diglielo, digli tutto su di me. Tanto io sono più furbo di tutti, non mi spaventa la polizia né tanto meno il tuo Andy. Nessuno ti verrà a salvare, vivremo per sempre felici e contenti, non è vero mia Angelica?-di nuovo quella maledetta carezza, ma vedo bene le sue mani. In effetti ha ragione, è uno in gamba perché mi ha spiegato che sarà quasi impossibile trovarmi, visto che siamo isolati, lui non è conosciuto da nessuno, non ha parenti da quello che so e ha comparto un sistema per rendere difficile la localizzazione della telefonata.
-Credo si chiami Adam, vedo che ha una tuta da lavoro, forse quella da meccanico e ha le mani rovinate, con una fede d’oro- lui inizia a ridere allontanandosi, andando nel “Paese delle Meraviglie” come viene chiamata una piccola cantina, dove tieni tutti i suoi strumenti che usa su di me. Sono terrorizzata ma mantengo la calma e continuo, fornendo più informazioni possibili.
-Nella medaglietta che ha sulla tuta c’è scritto Adam Benjamin Lee. Credo che sia sposato con una certa Angelica, ma non abbia figli.-torna dal suo antro con ancora un sorriso malizioso in volto e uno strano oggetto appuntito in mano.
-No, non ho figli, ma io e Angelica li avremmo voluti. Mi ha lasciato prima che potessimo vivere la nostra relazione. Sì, è vero ci siamo sposati, io l’amavo e lei mi amava, ma era cattiva con me e urlava sempre. Però era bellissima, proprio come te. Tu sei come lei. Ma adesso ho deciso che ci voglio riprovare, visto che la mia Angelica è tornata e non lascerò che me la portino via.
-Giuro che se le torci anche solo un capello ti uccido con le mie mani. Quindi adesso le stai lontano e ti costituisci.-Adam mi prende il telefono.
-Salve Andrew. Mi scuso se non ci siamo presentati bene prima, ma la situazione me lo ha impedito. E comunque noi stiamo vivendo la nostra storia d’amore e niente mi fermerà. Le ripasso la mia amata per darle l’ultimo addio. Non la rivedrà mai più. Non la sentirà mai più. Sarà mia per sempre. E le posso giurare che sentire la sua voce colma di rabbia e disperazione ma soprattutto di impotenza è una delle melodie più dolci che un pazzo possa sentire. Lei che è così famoso e ricco e ha tutto quello che vuole. E io che sono un misero malato di mente che, però, le sta per portare via una delle cose più importanti della vita. Arrivederci Andrew.-mi ripassa il telefono. Adam sapeva tutto di lui e di me, probabilmente aveva fatto ricerche sui social network da quando mi aveva vista sul bus la prima volta.
-Andy-sto piangendo-Andy ti voglio tanto bene, ricordatelo sempre. Se questa situazione finirà male, ti prego non sentirti in colpa, perché non ne hai nessuna, mi hai capito?-la mia voce è rotta dai singhiozzi e dall’altra parte sento che anche lui sta piangendo.
-Alice anche io ti voglio tanto bene e ti prometto che ti tirerò fuori da lì.-è veramente disperato..povero fratellone.-Alice ti prego resisti, noi arriveremo.-in quel momento Adam mi prende l’apparecchio e lo sbatte a terra. Probabilmente la mia fine è giunta. Urlo, al mio fratellone, urlo: “Addio, ti voglio bene, saluta gli altri da parte mia e dì a Martina, a mia madre e a tutti coloro che mi sono stati vicini che gli voglio bene.”-poi la telefonata si interrompe…..per sempre.

“In the end, as we fade into the night, 
Who will tell the story of your life? 

In the end, as my soul's laid to rest, 
What is left of my body? 
Or am I just a shell? 

I have fought, 
And with flesh and blood, I commanded an army. 
Through it all, I have given my heart for a moment of glory. 

In the end, as we fade into the night, 
Who will tell the story of your life? 
And who will remember your last goodbye? 
Cuz it’s the end and I’m not afraid, 
I’m not afraid to die. 

Born a saint. 
Though, with every sin I still want to be holy. 
I will live again. 
Who we are isn’t how we live, 
We are more than our bodies. 
If I fall, I will rise back up and relive my glory. 

In the end, as we fade into the night, 
Who will tell the story of your life? 
And who will remember your last goodbye? 
Cuz it’s the end and I’m not afraid, 
I’m not afraid to die. 

In the end, as we fade into the night. 
Who will tell the story of your life? 
And who will remember your last goodbye? 
Cuz it’s the end, and I’m not afraid, 
I’m not afraid to die. 

Who will remember this last goodbye? 

Cuz it’s the end, and I’m not afraid, 
I’m not afraid to die



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Apro gli occhi lentamente. La luce è accecante e bianchissima. Sarà questo l’aldilà? Pian piano metto meglio a fuoco quello che mi sta intorno. No, non sono morta, però sono molto stordita, ma niente più dolore. Sarà antidolorifico. Mi trovo in una stanza d’ospedale. Mi metto a sedere e appoggio la schiena al muro che è molto fresco in confronto alla temperatura torrida della stanza. Ho un camice bianco addosso che mi copre parzialmente, ma lo spettacolo che trovo nella parte del corpo non coperta non è molto bello. Tagli, ferite ricucite e bruciature sono ovunque facendomi sentire un piccolo Frankestein. Attorno a me ci sono cinque sedie, su cui dormono beatamente i Black Veil Brides. Rido…fa malissimo ridere…probabilmente ho qualcosa di rotto. Ashley si sveglia subito e mi guarda impietrito. Poi salta dalla sedia e inizia a urlare.
-RAGAZZI!!!! SVEGLIA!-dopo poco si rimette a sedere con un tonfo.
-Ma cosa cavolo urli?! Sei impazzito, siamo in un ospeda-Jake non finisce la frase perché mi vede e rimane a fissarmi nello stesso modo di Ashley. Anche gli altri si iniziano a destare uno dopo l’altro. Jinxx, CC e poi, scuotendolo più volte, Andy che era tutto raggomitolato sulla sedia troppo piccola per lui. Tutti sono basiti e mi osservano con facce da panda e i capelli scarmigliati.
-A..Alice sai chi siamo?-la voce di CC è tremolante e preoccupata. Lui ed Andy sono ai lati opposti del letto, ma sono quelli più vicini, poi ci sono Jinxx e Ashley ed esattamente di fronte a me Jake, ai piedi del letto.
-Certo che so chi siete..che domanda è?-la mia voce è un sibilo-ammazza che voce orribile che ho..-sorrido e tutti gli altri tirano un sospiro di sollievo sorridendo a loro volta.-scusate ma è normale che abbia un caldo pazzesco?
-Beh sei completamente coperta.-nel mentre penso che non dovevo dirlo…non voglio che vedano.
-Ti tolgo il lenzuolo-CC fa per scoprirmi.
-No aspetta!-tiro fuori un braccio da sotto la coperta. Un gesto quasi involontario. Ma è proprio la mano che Lui mi aveva parzialmente bruciato. CC la guarda prendendomela nella sua. Intanto mi sdraio di nuovo per nascondermi meglio.
-CC, scoprila del tutto.-Andy ha negli occhio odio puro e un pizzico di  preoccupazione. Fa quasi paura. Io non voglio vedere le loro facce e quindi mi giro, osservando il via vai dei medici nella stanza di fianco.
Ecco. Niente più lenzuolo. Sono praticamente nuda. Le braccia, il collo, il viso e quasi tutte le gambe sono scoperte, per fortuna il busto, una delle parti peggiori, è coperto. Mi fissano tutti sconcertati da ciò che vedono. Jake commenta con un filo di voce.
-Come…come un corpo così piccolo può sopportare tanto dolore..?-poi Jinxx continua la frase.
-E come può un uomo fare una cosa del genere?
-Beh almeno le parti che si possono mostrare di più, ovvero quelle che vedete, sono le meno rovinate.-ma perché non sto mai zitta?!
-Cosa vuoi dire?-Andy cerca i miei occhi ma non sono ancora pronta a girarmi verso di lui.
-Ormai il danno è fatto Alice-dico tra me e me-…si è divertito di più nella schiena e nella pancia. In particolare nella schiena. Almeno non ha fatto altro oltre a quello che è visibile.-hanno capito cosa intendo,ovvero che non ha abusato di me sessualmente, ma la cosa non sembra rassicurarli.
-Girati-la risposta di Andy è secca e colma di ira.
-No.
-Alice, voglio vedere.-mi giro di scatto verso di lui. Una lacrima mi scende.
-E per cosa? Andy, per cosa?! Per alimentare la tua rabbia e l’odio verso quel uomo? Bene se vuoi questo ti accontenterò.-mi volto rivolgendo la schiena alla vista, mi slaccio la camicia tenendo ovviamente coperto il sedere. Appoggio il viso sul cuscino verso Andy. I suoi occhi sono di fuoco. Mi accarezza con tocco leggero le ferite, percorrendo la spina dorsale. Sembra un campo di battaglia. C’è silenzio, troppo silenzio. Ho bisogno di voci. Sono stata troppo nell’oscurità e nella solitudine dei miei rari lamenti. Quando ha finito stacca il dito e si alza di scatto, uscendo sbattendo la porta, che rimbalza rimanendo aperta. Viene seguito da Jake e Jinxx. Si ferma davanti alla parete opposta alla mia stanza e rimane così, immobile, a fissarla, per poi tirarci un pugno. Si accascia a terra piangendo con gli altri due che cercano rialzarlo abbracciandolo. Vengono raggiunti anche da Ashley. Fanno un piccolo abbraccio di gruppo intorno al più piccolo. CC rimane con me. Ora sono voltata con tutto il corpo verso di lui, in posizione fetale. Sto piangendo silenziosamente. Solo lacrime. Lui mi accarezza la testa e la guancia con un sorriso triste e gli occhi lucidi.
-Lo sai che ti vogliamo bene? Andy ha bisogno di sfogarsi perché ha tenuto i nervi saldi per tutto il tempo. È arrivato al limite.
-Sì. Anche io ve ne voglio…e posso capirlo, però adesso voglio andare da lui. Mi aiuti, zio CC?-sorridiamo entrambi.
-Certo cara-mi alzo lentamente riuscendo a saltare giù dal letto sana e salva. Mi aggrappo a lui e usciamo anche noi dalla stanza. Gli altri quando ci vedono arrivare si staccano da Andy che si gira a guardarmi con i lacrimoni agli occhi. Sembra un bimbo che ha appena perso il suo giocattolo preferito. Mi avvio verso di lui lasciando indietro un CC sorridente. Traballo un po’ ma arrivo a destinazione. Andy si piega su di me e mi abbraccia continuando a piangere.
-Alice, mi dispiace tanto! Io non ho saputo proteggerti! E’ tutta colpa mia! Sono un pessimo fratello…- mi stacco da lui, che ora è quasi inginocchiato, essendo io molto più bassa di lui. Gli prendo il viso tra le mani e lo guardo negli occhi arrossati e stanchi.
-Che cosa ti ho detto al telefono? E poi scusa te lo devo dire io se sei un pessimo fratello e ti assicuro che sei il miglior fratellone del mondo.-sorridiamo e poi singhiozzando immerge il viso nel mio petto. Io gli abbraccio la testa cercando di calmarlo.
Dopo una settimana circa mi lasciano andare via. Appena entro a casa di Andy trovo i ragazzi che mi aspettano insieme alle mogli e fidanzate. Finalmente conosco Juliet, non vedevo l’ora. E via ad un'altra festa! Passiamo un giorno bellissimo tutti insieme.
Ad un certo punto Andy mi prende da parte e mi porta lontano dagli altri.
-Ti devo dare due notizie.
-Ok, spara.
-La prima è che hanno arrestato Adam e gli hanno dato l’ergastolo.
-Ottimo direi!
-Poi…ecco..io e Juliet abbiamo parlato…
-Di cosa?
-Di tante cose..ma in particolare di una cosa. Io voglio sposarla. E lei ha detto che mi direbbe di sì se glielo chiedessi. Oggi vorrei farle la proposta davanti a tutti.
-O MAMMA ANDY E’ UNA NOTIZIA FANTASTICA!!!!-inizio a saltare dalla gioia. In quel pomeriggio sono riuscita a conoscerla meglio ed è veramente una ragazza in gamba, intelligente e gentile.
-SHH! Non urlare, voglio che sia una sorpresa per gli altri. Riesci a tenere il segreto, sorellina?-inizia a ridere.
-Certo! Ma quando glielo vuoi chiedere?-sono veramente felice per lui e sprizzo gioia da tutti i pori.
-Stasera, appena prima di cena.-gli faccio l’occhiolino e ritorniamo alla festicciola.
-Ei, ma dove eravate?? Abbiamo aperto dell’altra birra e ho portato da mangiare fuori! Fra poco si cena.-io e Andy ci guardiamo di scatto, mentre Jinxx ci guarda perplesso per quella reazione.
-Ah..ok-Andy sembra avere un po’ di paura. Mi avvicino, gli prendo la mano e la stringo forte poi mi stacco e vado fuori, in giardino, dagli altri.
-Voi due non me la raccontate giusta-dice Jinxx seguendomi. Dopo poco arriva anche Andy. Io sorrido quando lo vedo. Gli altri sono un po’ perplessi. Si avvicina a Juliet e la fa alzare. Poi si inginocchia e le prende la mano. Lei si mette l’altra alla bocca con gli occhi lucidi dall’emozione.
-Juliet Nicole Simms, vuoi diventare la mia sposa?
-Sì!!!!-lui tira fuori dalla tasca un cofanetto di velluto rosso e ne estrae un anello con tanti piccoli diamanti incastonati. Poi si alza e lei gli salta al collo e si danno un bel bacio in mezzo agli applausi di tutti. Ashley sta piangendo abbracciato alla moglie di Jinxx, Sammi, anche lei in lacrime, e ad un altrettanto emozionato CC.
Finita la baldoria mi chiamano i miei genitori che stanno per arrivare e mi dicono di preparare le mie cose perché torneremo a casa la sera stessa. Sono un po’ triste di lasciarli ma nello stesso momento sono la persona più felice della terra, perché il mio fratellone ha trovato l’amore della sua vita.
Sparisco andando in camera a preparare la valigia e senza farmi notare la lascio davanti alla porta d’entrata. Poi torno dagli altri e gli annuncio che sto per tornare a casa e che però mi devono invitare al matrimonio. Juliet mi si avvicina abbracciandomi e chiedendomi se voglio essere una delle sue damigelle. Sono basita. Sono stata sì e no tre volte ad un matrimonio e adesso devo fare la damigella. Le dico di sì ma le dico anche che so a mala pena cosa sia. Mi risponde che non mi devo preoccupare, che me lo spiegherà più avanti e che non vede l’ora. Aggiunge che lei sa quanto io sia importante per Andy e, dopo aver passato il pomeriggio insieme, capisca il perché. Mi ringrazia di tutto quello che ho fatto per lui e per quello che continuerò a fare. Saluto anche gli altri e finalmente rivedo i miei.
Un anno dopo
Ed eccoci qui. In una radura nelle montagne americane per il loro meraviglioso matrimonio, tutto è stupendo, molti si commuovono. Io ho addirittura un vestito, cosa che non capitava da secoli. CC conosce una ragazza al matrimonio, una parente di Juliet. Ci manchiamo solo io e Ashley…stipuliamo un accordo: io devo fargli conoscere delle mie amiche (possibilmente più grandi) e lui i suoi vari cugini, di cui alcuni hanno la mia età.
E sì. I 18 sono arrivati anche per me. Però ora sono davvero felice perché ho finito la scuola bene e ho ricevuto una borsa di studio per l’università: medicina; poi la mia famiglia è felice, sia i miei che i ragazzi, i Black Veil Brides; e infine ho trovato un “boyfriend” tra questi famosi cugini di Ashley…assomiglia ad Andy da piccolo, azzarderei a dire che è quasi più bello e misterioso, come piacciono a me. Ma questa è un’altra storia.


Eccoci alla fine della nostra piccola storia. So che forse alcune cose le ho descritte male e in alcuni punti la storia rallenta ma è la prima ff e quindi è una "prova". Spero davvero che qualcuno l'abbia apprezzata almeno un pochino...grazie mille a tutti per aver letto! Sono immensamente grata a coloro che hanno recensito e che recensiranno in futuro. Grazie ancora! 
Saluti!
A.
  
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