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Autore: Neferikare    08/08/2014    3 recensioni
Dopo la battaglia di Marineford, Crocodile ha deciso di ritirarsi facendo perdere le proprie tracce per pianificare la sua vendetta: contro Doflamingo, contro il Governo, contro il mondo.
Poi un giorno incontra una ragazza poco più che adulta, che sembra sapere più cose lei sul suo passato di quante ne possa sapere lui e allora, forse per tornaconto personale o forse per semplice spirito di vendetta, accetta il suo aiuto.
Lei, l'affascinante principessa di una razza che custodisce il segreto dell'isola di Raftel, lui, ex membro della flotta dei sette arrogante e presuntuoso.
Ma d'altronde il loro è un amore strano, che va oltre i confini del mare e delle stelle.
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crocodile, Donquijote, Doflamingo, Nuovo, personaggio
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Come lo troviamo un uomo che si trasforma in sabbia in un deserto? E' un'impresa impossibile!- si lamentò Olymphia vedendo che erano ormai nei pressi di Alabasta
-Credevo che dovessimo trovare Crocodile, non cercarlo!-
Nova rimase impassibile: -Non lo cercheremo, sarà lui a trovare noi- rispose con calma -Prometheus, perchè non usi i tuoi poteri di metamorfosi per fare qualcosa di utile?- chiese al compagno vicino.
-Oh certo, e in cosa dovrei trasformarmi? Una mosca? Un cactus? Un ammiraglio della marina?- disse con sarcasmo -Ah no aspetta! Perchè non in Doflamingo così mi cercherà per uccidermi?- guardò il capitano in cerca di un segno di scherzo, invece Nova annuì a quelle parole.
Nonostante fosse abbastanza scosso da quell'idea rispettò gli ordini: ci vollero pochi secondi perchè dalla sua forma normale si tramutasse in una perfetta copia di Doflamingo.
Azure cadde a terra ridendo: -Oddio! Oddio!- esclamò asciugandosi le lacrime di divertimento -Quel piumino rosa ti dona!- fece notare ancora con le lacrime agli occhi mentre sbatteva i pugni per terra.
Prometheus si fece dubbioso: -Ah-ah-ah- rispose con tono offeso -Sono io quello che andrà a morire per colpa di un pugno di sabbia idioti! E poi questo coso pizzica, è scomodo e pesante!- disse iniziando a divincolarsi nel piumino -Ed ora?-
-Ed ora inizi a fare l'idiota, proprio come Doflamingo- rispose secca Olymphia mentre andava a nascondersi sotto una roccia con gli altri per non rischiare di mandare tutto a monte; il ragazzo, ormai stanco di tutte quelle risatine, obbedì: prese a cercare di controllare un cactus ma ebbe ben poca fortuna, poi ci riuscì con una lucertola che passava di lì fino a quando la poveretta non morì d'infarto.
Non passarono nemmeno venti minuti e sentì un fruscio alle sue spalle: pensò che finalmente Crocodile avesse deciso di farsi vedere e invece niente, era solo un mucchietto di sabbia che mossa dal vento si spostava da una duna per depositarsi su un'altra.
Sarebbe stato normale, se ci fosse stato vento.
Prometheus non abbassò le difese e non si lasciò distrarre, fino a quando la sabbia andò a creare un immenso drago che puntava dritto verso di lui.
-Sables Drako- sentì in lontananza.
Gli bastò fare un paio di salti per scansarsi dalla traiettoria del mostro, se non fosse che non si era ancora abituato a quel corpo e cadde a terra come un principiante e l'unica cosa che riuscì a fare fu gettare il piumino in faccia a quell'animale di sabbia.
La creatura, confusa, si fermò a qualche centimetro da lui facendogli respirare solo qualche particella di sabbia che, nel peggiore dei casi, gli avrebbe procurato solo un brutto mal di gola. Finalmente, dopo attimi che sembrarono eterni, vide ciò per cui erano andati fin lì: Crocodile era a cinque metri da lui, impassibile come al solito, a contemplare la scena senza dare un minimo segno di voler combattere; gli si avvicinò in modo circospetto, come se si aspettasse un attacco da un momento all'altro: -Che diavolo stai facendo?- fu l'unica cosa che gli disse con aria allibita.
Prometheus si rimise in piedi come riuscì, faticando a reggersi su quelle gambe che erano il doppio delle sue: -Ehm- cercò di trovare cosa dire -Ah sì!- continuò aggiustandosi gli occhiali -Sono qui per... ehm... ucciderti?- sibilò con falsa ironia.
Crocodile continuava a guardarlo sbigottito: -Questo non mi sembra un comportamento da te- sentenziò iniziando a studiarlo da capo a piedi -E infatti non lo è- continuò con aria saccente. Ci vollero pochi secondi perchè il dolore si diffondesse a tutto il corpo: la carne lacerata dall'uncino dell'uomo iniziò a bruciargli come se stesse andando a fuoco e così perse la concentrazione e tornò alla sua vera forma. Nova guardò la scena preoccupata: lo stava per ammazzare, doveva proteggere il suo compagno; prima di lei Neptune intervenì prontamente: -Eternal Waterfall!- disse innalzando un enorme muro d'acqua che sommerse letteralmente tutta la zona e l'orizzonte-
-Così lo ammazzi!- osservò iraconda Nova che non perse tempo e alzò le braccia al cielo e divaricò leggermente le gambe: -Shining Nova!- esclamò mentre apriva delle enormi ali bianche ed un immenso punto di luce bianca ed azzurra illuminò il cielo inaridendo l'acqua che prima sommergeva quel deserto.
Dovettero aspettare più di due minuti prima che la luce iniziasse a diradarsi, poi finalmente Nova poté correre in soccorso di Prometheus: iniziò a studiare la ferita e capì che era troppo profonda perchè potesse curarsela da solo; si girò verso Crocodile, a terra stremato che respirava a fatica, sicuramente consapevole che nemmeno le sue capacità avrebbero potuto tenere testa all'oceano d'acqua che Neptune gli aveva scagliato contro.
Nova gli si avvicinò lentamente e gli si sedette vicino: -Sapevi che non si trattava di Doflamingo fin dal momento in cui abbiamo messo piede in questo deserto vero?-; Crocodile iniziò a ridere -Siete bravi a quanto pare- confermò quasi soddisfatto; Nova lo guardò con aria di rimprovero:-Saresti potuto morire, eri consapevole che non saresti riuscito a prosciugare tutta quell'acqua vero?- cercò di sdrammatizzare in una situazione ormai più calma di prima; l'uomo si mise a sedere tenendosi una mano all'altezza del cuore: -Che devo dirti? Che lo sapevo? Tanto tu e la tua amica lo sapete già no?- disse rivolgendosi verso Olymphia: come sapeva della sua capacità di oracolo?
Possibile che lo sapesse davvero o stava solo andando a caso?
-Tu sai chi siamo?- chiese curiosa di sentire la risposta; Crocodile cercò di rimettersi in piedi alla bene e meglio con una certa fatica: -Dovrei saperlo?- rispose -Se siete della Marina potete dirlo subito così ho il tempo di decidere chi ammazzare per primo.- affermò sistemandosi il cappotto sulle spalle -Se non è così con il vostro permesso torno a fare ciò che stavo facendo prima che arrivaste voi con la vostra scenetta, poco convincente aggiungerei.- concluse mettendosi a ridere.
Nova stava per perdere la pazienza e pregava che non facesse caso alle ali che aveva ripirgato sulla schiena dopo il suo attacco: -Tu verrai con noi, per favore- gli disse con tono superiore -Non costringermi a convincerti con i miei metodi.- fece con tono intimidatorio.
Crocodile nemmeno la guardava: -Impressionante, ne hai di coraggio.-
Olymphia aspettava solo un cenno di Nova per attaccare: dovevano fare il modo che non potesse andarsene, era il minimo dopo aver girato mezzo mondo per trovarlo;
-Credi che non abbia capito ciò che avete in mente?- disse Crocodile girandosi divertito -Sono stata abbastanza tempo ad Impel Down per capire che quella è algamatolite. Se è combattere ciò che volete fare non ho tempo da perdere qui.-
Neptune perse la pazienza: -Non troverai Pluton!- gli urlò contro -Mio padre la nascose da quelli come te, per questo sei destinato a non poterla trovare, mai!-
L'uomo la guardò come se stessero per iniziare uno scontro: -Quindi sapete dove si trova Pluton?- chiese; Nova maledì il momento in cui l'amica aveva aperto la bocca, strinse i pugni e si fermò a riflettere: -Siamo shylar, sono stati i nostri antenati a costruire le armi ancestrali, è ovvio che sappiamo la loro collocazione. Ma non te la diremo, se è questo ciò che vuoi sapere.-
Sapeva di aver finalmente toccato un punto abbastanza delicato da fargli abbassare la guardia.
-Shylar, immaginavo.- riflettè Crocodile ad alta voce -Un popolo che si isola in un arcipelago sperduto nel nuovo mondo deve essere davvero terrorizzato se nemmeno con le armi ancestrali è in grado di difendersi.- la provocò e Nova rispose di tutto punto: -Abbiamo già dato abbastanza a voi uomini, non serve che vi consegniamo anche le armi ancestrali. Ma se ci tieni possiamo fare un patto.-
Crocodile alzò lo sguardo e stette ad ascoltarla: -Noi cerchiamo le undici supernove e la flotta dei sette, dobbiamo eliminarli tutti per motivi molto più seri di quanto pensi.
Tu sei stato nella flotta dei sette e conosci chi ne fa parte, sai meglio di me che non si possono sottovalutare soggetti come quelli, per questo siamo venuti fino ad Alabasta: abbiamo bisogno di alleati oltre al Governo e guarda caso sappiamo che sei in possesso dei poteri di un Rogia.
Chi si allea con noi è sotto la protezione del Governo Mondiale e della marina: tu aiuti noi a sconfiggerli e noi ti diamo tutto ciò che ti serve per vendicarti contro Doflamingo con l'aiuto della Marina. E soprattutto ti consegneremo Pluton se proprio ci tieni.- spiegò tutto d'un fiato –Ma devi venire con noi.-
Crocodile rimase in silenzio per qualche secondo: -Hai una minima idea delle persone a cui stai dando la caccia?- chiese in modo arrogante –Tu non sai nemmeno chi siano i membri della flotta dei sette né delle supernove, secondo te perché sono così famosi eh? Di certo non hanno fatto la fine del sottoscritto non ti pare?- disse mentre se ne stava andando, e questa volta non sarebbe tornato indietro.
Era ormai ad un paio di metri quando Olymphia gli bloccò la mano destra con la catena che teneva al fianco e lui iniziò a ridere –E brava ragazzina- si complimentò –Ed ora cosa pensate di fare?- chiese curioso di sapere la risposta.
Nova scosse la testa e lo guardò divertita: -Ora andiamo sulla nostra nave, e non provare a scappare-;
-Come pensi che possa fare?- gli fece notare Crocodile –Comunque va bene, mi comporterò come un ostaggio.-
-Non sei un ostaggio, un… ehm, passeggero ecco.- spiegò lei.
-Incatenato, interessante- concluse ridendo mentre con Nova e gli altri sia avviava alla nave.
Quando salì la ragazza gli bloccò entrambe le braccia all'albero maestro per assicurarsi che non sarebbe sparito nuovamente; ad aspettarlo c’erano i tre ammiragli della marina:
-Mi consegnate alla Marina- si lamentò - Non potevo chiedere di meglio che fare la fine di Ace.-
Nova fu sorpresa di quella reazione: fino a quel momento aveva visto Crocodile come quello che, dopo essere stato espulso dalla flotta dei sette e sbattuto ad Impel Down e dopo essere stato umiliato da Doflamingo, aveva rinunciato a riprendersi il suo posto ed era sparito da tutto e tutti, ed ora si preoccupava che lo riportassero ad Impel Down.
-Non preoccuparti Crocodile- lo rassicurò Kizaru –Non siamo qui per riportarti da Magellan, piuttosto è stata la signorina Nova a chiederci di assicurare ad entrambi che la Marina è disposta a considerarti, come dire, un alleato come loro.-
-E considerati fortunato che non ti abbiamo già eliminato quando potevamo- intervenne Akainu -Ciò che ho fatto ad Ace avrei potuto fartelo ad Impel Down. Dovresti ringraziarci.-
Azure, vedendo che la situazione si stava complicando, intervenne e fece calmare tutti: -Ehm, qui dovremmo sugellare un patto signori.- ricordò agli ammiragli.
Aokiji annuì per primo e si avvicinò a Crocodile: -Se dai loro una mano allora la Marina ed il Governo potrebbero chiudere un occhio sul tuo passato, e direi che ti potrebbe far comodo. In caso contrario Impel Down ha ancora posti liberi.- spiegò secco.
Crocodile vide di non avere molta scelta: poteva aiutare quel branco di ragazzini, ci avrebbe guadagnato l'umiliazione di Doflamingo dopo tutto qul tempo.
Ed avrebbe avuto Pluton, finalmente.
-E va bene, accetto di allearmi con la Marina.- rispose -ma niente scherzi.-; Akainu sorrise compiaciuto e fece ciò che aveva stabilito con Nova poichè con una mano afferrò il polso destro a Crocodile e con l'altra, che nel frattempo si era ricoperta  parzialmente di lava densa e rossa, glielo strinse fino a farlo sanguinare, fino a quando capì che il marchio degli shylar si era impresso sulla carne: si trattava di un piccolo drago stilizzato con le ali spiegate, ma non sapeva ancora bene di cosa si trattasse.
Crocodile trattenne a fatica il dolore e quando Aokiji intervenne con la sua lama di ghiaccio per evitare che morisse dissanguato gli sembrò di aver perso completamente la sensibilità alla mano: durò poco più di una decina di secondi che sembrarono eterni, poi Olymphia intervenì togliendogli la catena di algamatolite lo lasciò stare per qualche minuto per dargli il tempo di riprendersi.
-Da questo momento- spiegò Kizaru -Sei un alleato della Marina, e quando un membro della flotta dei sette verrà sconfitto prenderai il suo posto.
Con loro- continuò indicando Nova ed i suoi compagni -Dovrai arrivare alle supernove e, quando anche loro saranno stati eliminati, a Doflamingo e alla distruzione di Dressrosa.
Vedi di non ripensarci.- terminò quasi avesse fretta di tornare alla loro nave.
Quando se ne andarono tutti e tre Nova guardò Crocodile che cercava di rimettersi in piedi:
-Posso chiamarti Croco?- chiese curiosa;
-Provaci e giuro che appena riesco ad alzarmi ti apro in due come il tuo amico.- rispose guardandola offeso; lei non ci fece troppo caso e gli mise una mano sulla spalla: - Benvenuto a bordo, Croco.- terminò ridendo.

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Angolino dell'autrice
Non la considero la mia migliore fanfiction ,ma non è nemmeno malaccio xD
Che dire? Non molto dato che non sono successe molte cose D:
Va beh, se avete qualcosa da dire ditemi pure :D
   
 
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