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Autore: SkyFullOfStars_    09/08/2014    2 recensioni
Kurt è un'apprendista stilista in un delizioso appartamento a New York.
Ma il destino ha deciso di giocherellare un po' con lui, facendolo capitolare in un evento, che gli farà incontrare un certo Blaine.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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40. I Will Love You, Until The End of Time.
 
 
 
 














 
 
 
 
 
Pochi giorni prima.
 
 






-E’ permesso?-
Blaine fece capolino dal bordo della porta del Signor Cortes, il temuto capo di Kurt.
Un uomo dagli occhi profondi  sedeva dietro una grande scrivania, immerso tra vari fogli svolazzanti e cartelle multicolore.
Lo guardò e gli lanciò un’occhiataccia, pigiando poi con un dito tozzo sul piccolo tastino del telefono da ufficio.
-Sally, le avevo detto di non far entrare nessuno. Sono occupato.-
Una voce femminile piombò nel silenzio della stanza, proveniente dall’autoparlante del telefono..
-Mi perdoni Signore, ho tentato di trattenerlo, ma non sono riuscita a fermarlo…-
-Va bene.- rispose l’uomo con tono secco.
Blaine richiuse la porta dietro di sé non appena il capo gli fece il cenno di entrare, senza mai perderlo di vista.
-Si sieda. A cosa devo quest’irruzione?-
Blaine si sedette su una poltroncina stile antico.
-Io sono Blaine Anderson, Signore.- continuò poi porgendogli una mano.
L’uomo la scrutò, poi la strinse.
-Probabilmente lei non mi conosce, ma io sono il ragazzo vittima di un incidente avvenuto con un suo dipendente.-
Il Signor Cortes corrugò la fronte e si sistemò meglio sull’enorme poltrona marrone su cui sedeva.
-Ho capito…Quanto vuole di risarcimento? Mille, due milioni? Facciamo cinque?-
Il moretto sbatté le palpebre più volte.
-Signore,- lo interruppe il moro, -non sono qui per questo.-
Cortes lo guardò alzando le sopracciglia stupito.
Non gli era mai capitato di vedere qualcuno rifiutare dei soldi.
-Che cosa vuole allora?-
-Voglio che mi faccia un grande favore.-
-Un grande favore?- ripeté l’altro con un sopracciglio alzato.
Blaine annuì.
-So che forse è troppo chiederglielo…Ma sarebbe davvero importante. E le posso assicurare che non se ne pentirà.
L’uomo sospirò e si protese in avanti, poggiando i gomiti sulla scrivania ed unendo le punte delle dita.-
-Di che tipo di grande favore si tratta?-
Blaine sorrise.
 
 
 
 
 









 
 
 
 
 
 
 
 
 
-Allora? Sei pronto per passare una bella serata con il ragazzo più dolce del mondo?-
Kurt rise divertito.
-Certo che lo sono…A quanto pare ho un sacco di tempo libero da quando il mio boss mi ha sospeso…- alzò le spalle.
Blaine cercò di non mostrare il piccolo sorriso che era derivato da quell’affermazione.
Magari Kurt l’avrebbe visto e se la sarebbe presa a male pensando che lo trovasse divertente.
Ed addio serata.
Solo che moriva dalla voglia di dirgli tutto sulla sorpresa.
No, una cosa alla volta.
-Beh, andiamo?-
-Ehi, ehi, fermò là. Dove credi di andare con quel papillon stortignaccolo?!- lo riprese Kurt, ponendogli una mano sulla giacca blu elettrico.
Il biondino perse qualche minuto ad aggiustarglielo con mano abile, mentre il suo ragazzo lo guardava come se avesse scoperto il paradiso tutto ad un tratto.
-Piantala di guardarmi così.-
-Cosa?-
-Mi fai venir voglia di togliertelo questo papillon invece di aggiustartelo.-
Blaine rise.
-Più tardi ne riparleremo.-
Kurt ridacchiò, diede un ultimo tocco ai vestiti del moretto, prese il giacchetto, le chiavi della macchina del padre, anche se fu inutile, poiché con un veloce gesto il riccio gliele tolse di mano.
-Stavolta guido io.-
 
 
 
 

 
 
-Blaine…Questa non è la strada per il ristorante…-
-Lo so.-
Entrambi erano in macchina da dieci minuti, quando Kurt si era accorto che, di certo, quella sera non stavano andando a mangiare fuori.
Blaine accennò un sorriso notando la faccia preoccupata del compagno.
-Ma…ma quindi dove andiamo?-
-Niente domande.- lo zittì l’altro.
Ok, ora era confuso.
Il biondino iniziò a domandarsi dove lo stesse portando…
Forse aveva cambiato ristorante?
Oppure magari avrebbero trascorso la serata da un’altra parte?
Chissà.
I suoi pensieri furono interrotti quando l’auto si fermò pochi minuti dopnel parcheggio dell’azienda dove lavorava Kurt.
Panico.
Cosa ci facevano lì?
-Blaine…-
L’apprendista non fece neanche in tempo a continuare la frase che si ritrovò il moretto dalla parte opposta del guidatore, vicino la portiera spalancata che aveva aperto.
-Metti questa.- disse, lanciandogli una benda sulle ginocchia.
Kurt lo guardò con aria interrogativa.
-Non aver paura, non ti butterò giù da un burrone.- ridacchiò il moretto.
Il biondo sospirò ed ubbidì agli ordini del suo angioletto.
Uscì dall’automobile lentamente, appoggiandosi alle braccia di Blaine per capire dove andare.
-Fermo qui.- gli disse lui.
Poi sentì una portiera chiudersi e dei passi intorno a lui.
Altre macchine che parcheggiavano.
E poi il fiato di Blaine che gli parlava:
-Ok, possiamo andare. Vieni, stammi vicino.-
Dopo aver inciampato un paio di volte sulla strada imprecisa, l’apprendista stilista camminava ancora nella tarda sera, sostenuto dal suo ragazzo, il quale proprio non voleva dirgli perché diavolo si trovassero sul suo posto di lavoro.
Stava iniziando ad irritarsi.
Poi sentì una porta aprirsi e Blaine che imprecava per l’essersi schiacciato un dito.
Salirono degli scalini, fino a sentire una musica in lontananza.
Musica?
Kurt era in preda al panico, non vedendo e non capendo cosa stesse succedendo intorno a lui in quel momento.
L’altro ragazzo lo accompagnò lungo un breve corridoio fino a portarlo in un luogo che a Kurt sembrò parecchio familiare: tacchettii veloci qua e là, persone che parlavano e gridavano, odore di lacca e di capelli bruciati…
“Ma che diavolo…”
In quel momento Blaine gli tolse la benda portandolo alla luce, di nuovo.
Gli occhi del biondo vennero investiti da milioni di luci colorate, modelle che sgattaiolavano qua e là e tutti i suoi colleghi che correvano appresso a loro per gli ultimi ritocchi.
-Ma…Ma questa…-
-E’ una gara di sfilata.-
La voce di suo padre concluse la frase, sorridente.
-Papà! Ma che ci fai qui?!-
-Ti spiegheremo dopo! Ora devi aiutare Mercedes con quei capelli…vai su!
Mercedes?
Ma che diavolo stava succedendo?
Si guardò intorno confuso e solo allora riconobbe il posto che gli era stato assegnato l’ultima volta che aveva abbandonato la sua sfilata per…
Oddio.
Era di nuovo alla sfilata più importante della sua carriera?!
Blaine, il quale si era goduto le varie emozioni che passavano sul viso di Kurt, era accanto a lui e ridacchiava divertito.
-Ascoltami,- lo prese dolcemente per le spalle, -ti spiegherò tutto dopo…Ora fa un viaggio nel tempo e fa finta che io non ci sia e che sia ancora all’ospedale, come la sera che hai abbandonato tutto questo per venire da me.-
-Co-Come fai a sapere…?-
Blaine lo interruppe ponendogli un bacio sulle labbra.-
-Questa è la sfilata che aspettavi da una vita. I tuoi modelli sono di là…Va e conquista la giuria.-
Kurt era quasi in lacrime.
Non se lo aspettava.
Davvero Blaine aveva fatto tutto questo per lui?
Fece combaciare il suo sorriso con quello del riccioletto davanti a lui ancora una volta e poi si diresse con una corsetta verso i suoi modelli.
Trovò Carl con una spilla da balia in bocca, intento a sistemare un ciuffo ribelle dei capelli di Mercedes.
-Carl! Ma che ci fai qui?!-
L’uomo gli sorrise e poi corse ad abbracciarlo.
Si tolse la spilla dalla bocca ed esclamò:
-Ti spiegherò dopo! Ora credo che i tuoi modelli abbiano bisogno delle tue mani di fata!- e lo lasciò alla compagnia di Alex e Mercedes.
-Non è facile liberarsi di me!- gridò Alex, indossando un capo cucito da Kurt.
Il biondo lo abbracciò senza dire nulla e poi corse da Mercedes, iniziando a chiedersi come avessero fatto a tenerlo all’oscuro di tutto quello, rubando anche i suoi vestiti e piazzandoli addosso a due splendidi modelli.
-Oh mamma, ragazzi, quelli sono i mie abiti!-
-E sono fantastici, tesoro!- replicò la nera con un sorriso, mentre Kurt le sistemava i capelli.
-Ok, non ci sto capendo più nulla…Che cosa è successo a Cortes? Ha alzato troppo il gomito ed ha riorganizzato tutto solamente per me?! Mi ha sospeso!-
Mercedes ed Alex si guardarono.
-Beh, diciamo che non poi così insensibile come sembra.- irruppe la voce di Blaine.
Kurt finì con il vestito di Mercedes e lo guardò stupito.
Si avvicinò a lui ed al suo sguardo così giocondo e sensuale allo stesso tempo.
-Non volevo che tu perdessi quest’enorme opportunità per me…E così qualche giorno fa sono andato a parlare con il Signor Cortes e gli ho pregato di darti un’altra possibilità. Lui ha accettato a patto che organizzassi tutto questo da solo, modelli compresi.- sorrise indicando Alex e Mercedes.
-Poi ho avvisato Carl e tuo padre, perché mi serviva una mano ed ora…beh, eccoci qui. Niente serata romantica tra me e te.- ridacchiò.
-Ti amo, Kurt, e voglio solo che tu sia felice. Hai fatto così tanto per me e questo è solo un piccolo modo per ringraziarti di avermi salvato la vita.-
Kurt era commosso.
Gli aveva detto che l’amava.
I brividi avevano iniziato a scorrere indisturbati per tutta la linea della schiena, fino a raggiungere il cuore ed abbracciarlo in un’amorevole morsa.
-Ma io non ti ho salvato la vita, Blaine…Te l’ho rovinata.-
-No.- rispose l’altro con tono deciso. Poi avvicinò il suo viso a quello del biondino puntando lo sguardo dritto nei suoi occhi.
-E’ grazie alla tua esistenza se vivo. Senza di te non ce l’avrei mai fatta.-
Poi il moro accorciò le distanze e lo avvolse con un braccio per la vita, stringendolo a sé e baciandolo amabilmente.
-Si,si, e vissero felici e contenti, bla, bla, bla…Hummel! Ha una sfilata da affrontare!-
La voce del Signor Cortes tuonò per la stanzetta, costringendo i due piccioncini a dividersi.
-Signore,- gli si affiancò Kurt,- la ringrazio.-
L’uomo accennò appena un sorriso.
-Non ti ci abituare.- ed ammiccò al piccoletto.
 
 
 
 
 
 





 
 
 
 
-Mercedes , sei stata fantastica! Sei una modella nata!-
-Dimmi qualcosa che non so, tesoro!-
Kurt era completamente preso dall’euforia e dall’adrenalina: la sfilata era finita.
Era stato classificato come apprendista migliore dell’anno.
Wow.
Chi l’avrebbe mai detto.
Sette mesi prima era in una stanzetta di ospedale, a stringere la mano ad un ragazzo in coma.
Abbracciò entrambi i suoi fantastici modelli, versando appena una lacrimuccia per tutta la strada che aveva fatto.
Il boss che si era congratulato con lui poi, era stata la parte più divertente della serata.
In fondo non era poi così male. Una specie di gigante buono, ecco.
Se ne stava lì in quello che assomigliava ad un camerino a congratularsi con i suoi modelli quando Blaine fece irruzione con un sorriso, seguito da suo padre e Burt.
-Complimenti, piccolo!- lo baciò il riccio stringendolo a sé.
Era fiero di lui. E di essere lì con lui.
Blaine interruppe il piccolo bacio per abbracciarlo, ma il biondo lo fermò.
-Vieni qui tu…- gli sussurrò mostrando un sorriso malizioso e cingendogli il collo con le braccia.
Le loro bocche si toccarono di nuovo, trasformando quello che era un fugace bacio in uno più profondo e passionale.
-Ok, io vado a cambiarmi!- gridò Mercedes, col fine di concedere un po’ di privacy a quei due.
-I-io ti seguo!- continuò Alex,afferrando le sue intenzioni.
-Ehm, Burt, mi daresti una mano con la macchina…Credo che abbia qualche problema nel motore…- disse ponendo un braccio intorno al collo dell’uomo, inventando così una semplice scusa per entrambi, per lasciare soli soletti quei due piccioncini.
Blaine e Kurt sorrisero senza staccare le labbra l’uno dall’altro.
-Direi che siamo rimasti soli.-
-Direi proprio di si.-
Il biondo gli morse delicatamente un labbro, portando l’altro al culmine della malizia.
-Grazie per tutto questo.- mormorò poi, afferrandogli i lembi del colletto della camicia.
-Sono io che dovrei ringraziarti per essermi stato vicino dal giorno dell’incidente.- gli rispose il moro, carezzandogli una guancia.
Kurt sorrise dolcemente.
-Beh, allora diciamo che siamo pari.-
Il moro lo baciò ancora, fino a farsi venire voglia di non voler abbandonare mai più quelle labbra così invitanti.
Entrambi si staccarono l’uno dall’altro quando, dagli autoparlanti del camerino, una leggera musica volteggiò nel silenzio…
A Kurt sembrò parecchio familiare, e lo confermò quando le sue orecchie attente la riconobbero.
-Questa è la mia canzone preferita! “Breathe Me”, di Sia…la conosci?-
-…E’ anche la mia.- rispose Blaine alzando un sopracciglio.
Entrambi scoppiarono a ridere.
Incredibile. Semplicemente Incredibile.
-Ti amo da impazzire.- bisbigliò il moro accostando la fonte alla quella del suo splendido stilista.
-Ti amo anch’io.-                                                                                                                                          
I due ragazzi restarono lì, avvinghiati l’un l’altro, con occhi sognanti, e cullati da quella che era appena diventata la colonna sonora della loro storia d’amore. 































 

AnGoLo DeLl'AuTrIcE---------------------------------------------------------------------------------------------------------






EEEEEE STOP! Buona!




Ehilà fanfictioners!
Ebbene si, siamo arrivati al capolinea: devo annunciarvi che questa fanfiction è finita!!!!
Non so se sia una cosa buona o cattiva in realtà...
Comunque, volevo ringraziare tutti quelli che mi ha seguito fino a qui, impegnandosi a leggere le cavolate che scrivo :D
Scherzi a parte, GRAZIE veramente a voi che avete letto la mia storia, chi ha commentato ed anche a chi non ha fatto nessuna delle sue cose xD




Ma tranquilli, non vi libererete di me così facilmente U.U
Ho in lavorazione alcune OneShots, quindi state sicuri che mi rivedrete presto! Se siete interessati, le troverete sulla mia pagina!
Che dire ragazzi....GRAZIE E A PRESTOOOOOOOOOOO :)



 

P.S A tutti quelli che hanno avuto più volte l'istinto omicida contro di me....chiedo perdono e domando se possibile stipulare un patto di pace...*fa il faccino puccioso*
BASTA, LA FF E' FINITA, ANDATE IN PACE!

(Rendiamo grazie alle ships....)   


LOVE YOU ALL!                                                                                                         Quella rompiscatole di --------------------------->  -SkyFullOfStars_

  
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