La promessa
Lisa
termina di disegnare il suo progetto che consiste nel riprodurre un
illusione ottica usufruendo di un piccolo trucco usato dai
prestigiatori.
Terminato l'opera, strappa il foglio dal quaderno
per poi riporlo in tasca piegandolo su sé stesso formando un
quadrato compatto.
Esce dalla sala per poi chiedere al personale
se possiedono diversi oggetti che solitamente dovrebbero esserci in
uno spettacolo di magia. Le viene data l'informazione che lei brama,
e così dopo il sorpasso di qualche stanza trova l' aula da
lei
consigliata dagli assistenti del teatro.
Abbassa la maniglia, ma
la portiera non si apre. Inizia a correre vedendo che c'è
suo padre
che le chiede un po' sospettoso.
« Lisa, cosa ci fai da queste
parti? »
La ragazza nascondendo le sue vere intenzioni inventa.
«
Cercavo il bagno, sai ci sono tante stanze, e credo di essermi
persa.»
Il padre sospettoso informa con un sorriso.
« Ah ma
se cerchi il bagno, basta che vai verso la biglietteria e là
lo
trovi; se non sbaglio la seconda porta a destra. »
Lei per
cambiare discorso, decide di fare una domanda di curiosità.
« Tu
come mai sei qui? »
Il padre improvvisamente cambia tonalità
« Nulla... Ehm, a dopo! »
Ancora una volta Lisa avverte nei
confronti del padre freddezza senza un motivo valido. Ciò la
induce
a seguire il suo istinto che le dice di pedinarlo. Così,
furtivamente lo insegue per poi sentire a distanza una suoneria
particolare molto rara ed inquietante. Non una melodia,
bensì un
requiem funebre che fa salire l'ansia a chi l'ascolta se non tensione
e una forte malinconia.
Il signore mormora a distanza.
« Oh
no come l'hanno saputo? » Guarda il numero, si guarda a
destra e
sinistra rispondendo deglutendo « Pronto... »
Lisa curiosa
pensa – Perché papà sembra spaventato?
-
Sente il padre
rispondere all' interlocutore « No aspetti, che intende
dire?!-
Se
prima Lisa era sospettosa adesso diventa allarmata perchè
avverte
dalla tonalità del signor Elison che qualcosa lo sta
sorprendendo in
malo modo, solo che non riesce a comprendere da che argomento sia
dovuto.
Il padre risponde stavolta sempre più preoccupato al
mittente.
« Non so di che sta parlando! » Afferma lui con
gradiazione sempre più intimorita.
La ragazza sempre zitta, cerca
di comprendere meglio il discorso fino a sentire una parola “
Chiave ” che le fa capire almeno in parte di cosa stiano
discutendo
al telefono.
« È solo un diamante comune, non ha nulla di
speciale! » favella stavolta nascondendo le sue note tremanti
che il
suo cuore ansima.
La ragazza elabora – Diamante? Parla della
gemma che esporrò? Ma che cosa vogliono da papà?
E chi sono?! »
Mille domande e dubbi sormontano la castana.
Sempre lui dichiara
con decisione « Non ve la consegnerò mai!
»
La fanciulla lotta
con sé stessa per non avvicinarsi troppo a suo padre
poiché non
vuole che sia scoperta per poi causare il cessamento della chiamata
stessa.
« Ma è uno scherzo?! »
Lisa sta immobile, tremando
avvertendo per la prima volta nella sua vita il pericolo nella voce
sentita.
« Voi siete la causa della sua morte!? Uccidetemi, ma
non avrete mai Pandora! Io non voglio nulla a che farci! »
Poi altri
attimi di silenzio per una risposta secca che determina la fine della
chiamata « Scordatevelo! Addio. » Stacca la
chiamata, mentre Lisa
rimane in silenzio per poi correre lontana pensando – Cosa
sta
accadendo, ho sentito bene Pandora? Dove ho sentito questo nome?Non
mi è nuovo... Ma per di più, perché
mio padre ha detto di farlo
fuori!? E se fosse in pericolo?! Non capisco... Non posso avvisare la
mamma, la metterei in preoccupazione senza prove; potrebbe essere
stato un banale scherzo di qualcuno! Sì, probabilmente non
erano
seri, perché mai dovrebbe qualcuno uccidere mio padre? Non
ha
segreti ed è sempre stato pacifico con tutti.- Con questi
pensieri
riesce a calmarsi, almeno in parte per poi rimettersi davanti alla
porta dove di regola si trovano gli oggetti per eludere gli occhi
degli spettatori. Dato che nessuno ha la chiave, decide con una
forcina per i capelli di forzare di nascosto la serratura facendola
scattare. Compiaciuta della sua opera riuscita pensa – Un
gioco da
ragazzi! - Poi entra e trasporta con sé : un proiettore, due
specchi
e un computer portatile. Li trasporta nel suo camerino per poi
iniziare ad avviare il suo stratagemma trascritto in carta.
Kaito,
nel frattempo, ha comprato i biglietti dello spettacolo pensando
dubbioso – Ma perché li ho presi? Tanto non
l'aiuterò! È solo
per rubare quella pietra, anche se nessuno è stato
avvisato... -
Passeggia mettendo in tasca il ticket per poi mostrarli alla
biglietteria posta all' entrata del teatro.
Mostra il biglietto
prendendo posizione per poi dare uno sguardo al suo orologio, lo
legge pensando - 19:50, direi di essere in anticipo, lo spettacolo
inizierà alle 20: 30. -
Cammina tra le quinte addentrandosi
con facilità nell' aula che dovrebbe essere vietata al
pubblico; del
resto lui è abituato a mettersi in luoghi non autorizzati,
sopratutto per metterci qualche quo trucco magico.
Si guarda
attorno stando attento a non essere scoperto per poi essere mandato
via.
Passa tra le porte vedendo una persona addentrarsi
dentro in una di esse. Lui, vedendo solo di sfuggita la sagoma corsa
dentro ad essa, sceglie di curiosare aprendo lentamente la porta,
giusto per non far emettere cigoli durante l'atto. Fortunatamente
l'oggetto non provoca rumori obsoleti, e così lui riesce a
vedere
colei che ci sta dentro.; altri non è che Lisa. La vede
posizionare
una telecamera con l'obbiettivo su rivolto verso lei, l' accende per
poi iniziare a fare la sua presentazione.
Kaito dalla sua
postazione, nota una pellicola trasparente, degli specchi e un
proiettore. Questo lo fa incuriosire molto che gli fa sorgere una
domanda mentre pensa – Che si sarà inventata? -
Intanto il
signor Elison va da sua moglie, e con preoccupazione la porta in una
stanza isolandosi con ella.
La signora, accorgendosi che qualcosa
lo turba, decide di chiedere con tono calmo ma deiso.
« Caro,
perché sei così agitato? Mi preoccupi, non hai
mai sudato freddo in
tutti gli anni che ti ho frequentato! »
Il padre toglie gli
occhiali mormorando con stanchezza.
« Amore mio, ascoltami ho
scordato una cosa a casa; si tratta di una lettera, vorrei che la
dessi a Lisa, ma devi promettermi che tu non la leggerai mai!
»
La
signora sempre più in ansia chiede « Mi stai
nascondendo qualcosa?
»
« Per favore, preferirei che Lisa leggesse quella lettera! E
vorrei che tu non partecipassi allo Show! »
La signora si siede
chiedendo sempre con tono placido.
« Dammi un motivo valido per
cui io non debba partecipare! »
Il padre chiede con occhi
supplichevoli « Per una volta, potresti fare una cosa che ti
chiedo?
»
La trentenne risponde.
« Te lo concedo, è la prima volta
che non mi dici le cose, e cercherò di capirti . Non so cosa
ti stia
facendo stare così, pero' vorrei che me ne parlassi! Quindi
lascio a
te tutto?»
Il padre fa un sorriso fievole rispondendo «Amore ti
amo da impazzire. Sì per favore segui tutto dalla
televisione. »
la rossa si alza pensando – Perché parla
così? Eppure questa
sensazione diventa sempre più forte, e adesso sono
preoccupata. -
Lo guarda negli occhi asserendo con speranza « Ti aspetto
domani... »
Il signore risponde « A domani amore! »
La
signora chiude la porta per poi uscire, accendere la macchina per
andare a casa sua. Con la speranza di trovare quella lettera che deve
far leggere a Lisa.
Lisa
in questo lasso di tempo, ha terminato la ripresa dalla sua
videocamera presa in prestito da qualcuno. La raccoglie e ci aggiunge
su di esso un cavo Usb che lo collega alla porta Usb del PC portatile
preso precedentemente in quella stanza da lei scassata. Usa il
touchscreen per cercare con il puntatore un programma editing video
professionale tra le cartelle del disco rigido; fortuna vuole che ne
trova uno molto arricchito specie sugli effetti scenografici. Lo
accede importando il filmato sulla sua Timeline scritta sul monitor
per poi selezionare la clip accantonandoci diversi effetti in modo
che sembrino più reali rispetto al normale cambiandone la
gradazione
del colore e le sue imperfezioni.
Kaito da dietro la porta,
spia tutto.
Si allontana da essa nel momento in cui Lisa si
dirige per aprirla. Si nasconde appena in tempo dietro la porta che
la stessa ragazza apre da permettergli di usarlo come nascondiglio;
pero' La castana si ferma notando come la porta sia stata socchiusa
avendo la consapevolezza che l'aveva già serrata per bene
prima di
attuare il tutto. Perciò comincia a chiedersi di come si sia
riaperta da sola. Le sorge un dubbio che qualcuno l'abbia vista, c si
così si guarda attorno, a destra e a sinistra per poi fare
un
sospiro di sollievo in quanto non c'è traccia di nessuno.
Prende
il CD assieme al proiettore e gli specchi portandoli uno ad uno sul
palco, precisamente dietro ad un telone.
Kaito, aspettando la
prima occasione, sgattaiola fuori da quel minuscolo spazio per poi
tornare in sala. Prende posto guardando Lisa mettere su un angolo il
tutto seguendo con un righello le coordinate scritte su un foglio.
Basta solo questo per fargli scappare un minuscolo sorrisino seguito
da un pensiero di rasserenamento – Pare che sappia il fatto
suo.
Devo dire che non me l'aspettavo; se ho ben capito il suo piano,
vuole creare una illusione ottica. Devo ammetterlo mi ha sorpreso.
Ero convinto che avrebbe pianto, che si sentisse sola e disperata, ma
forse lei è più forte di quanto credessi. E qui
non parliamo di
Seya ma di Lisa! Beh, tanto non l'avrei comunque aiutata.
Devo
trovare quella gemma e testare se è ciò che cerco
oppure no!
-
Lisa dopo aver posizionato gli oggetti, in particolare il
proiettore e lo specchio coperto da un telo bianco, lascia il tutto
segnando i posti con lo scotch nel caso cui venissero spostati.
Basterebbe un centimetro sbagliato e verrebbe scoperto il suo
inganno.
Appena finisce il suo lavoro inizia ad avere fame,
così scende dal palco passando dal lato opposto rispetto a
dove si
trova Kaito, per poi uscire dalla sala lasciando il ragazzo solo.
Lui
si guarda attorno notando che è completamente isolato;
occasione
perfetta per lui.
Si alza raggiungendo ancora una volta il
palco per poi mettersi dietro le quinte nella parte sinistra per
trovarci in procinto, di fronte a lui, quel gioiello che alla sola
sua vista gli fa brillare gli occhi dallo stupore seguito da un
pensiero accattivante.
- In tutta la mia carriera, mai ho visto
un diamante così particolare ed unico, e se fosse Pandora?
Ma se lo
fosse allora Lisa sarebbe in pericolo, pero' potrei anche sbagliarmi;
devo sapere! - Alza la teca, prende quel gioiello e cammina cercando
un luogo dove si possa vere la luna. Guarda in alto e la trova solo
che non è piena, bensì a mezzo spicchio.
Prende la sua pistola
spara carte con l'intenzione di rompere il vetro colorato, ma viene
fermato da una voce che chiede con enfasi.
« Kaito, cosa stai
facendo con quel diamante? »
Il ragazzo si gira vedendo che è
il padre di Lisa. Sposta il suo sguardo verso la gemma tenuta in mano
asserendo con un sorrisino.
« Nulla, guardavo... È molto bella!
» mentre pensa – Maledizione c'ero quasi! -
Il signor Elison
prende la gemma dalle mani di Kaito, la rimette apposto per poi
chiedere.
« Sei amico di Lisa vero? »
Il ragazzo cambia
espressione affermando con indecisione e tono basso.
« Amico, non
direi... Ma le voglio ancora bene. » Ammette sapendo che Lisa
non
può' sentirlo.
Ciò gli basta per far dire al signore.« Sono
contento che abbia un amico che nonostante i diverbi le voglia bene.
Ascoltami Kaito potresti fare una promessa con me? »
Il ragazzo
stupito con occhi sbarrati chiede.
« Promessa? » Non ne capisce
il motivo, ma non riesce a dire di no a quello sguardo così
malinconico e serio. Lui aveva sempre creduto che quel uomo fosse un
tipo spensierato senza problemi. Ma evidentemente si era sbagliato;
perché ora di problemi ne aveva solo che Kaito non
può' capirlo
fino a fondo.
L'uomo con un sorriso che nasconde tutto mormora.
«
Non abbandonarla mai! Vorrei che mia figlia fosse tua amica.»
Il
castano dai capelli arruffati pensa – Cosa è
questa tensione? Non
capisco, perchè lo chiede proprio a me!? Ma cosa devo fare
per
scordarla? - e chiede con decisione.
« Di tutti, perché io!?
»
Il signore sempre sorridendo annuncia « Perché si
trova in
questa città scelta da me con una scusa... Perseguivo un
obbiettivo!
Mi dissi anni fa che se fossi tornato qui, avrei cercato con
espedienti ciò che cercava tuo padre. Se tu non lo sai a
cosa mi
riferisco va bene così! Pero', quando ho saputo che tuo
padre era
morto in un incidente, avevo iniziato a riflettere se ciò
che facevo
fosse un bene per me e la mia famiglia o un male. E poi da due giorni
mi hanno scoperto, non posso più tornare le ultime parole e
la mia
decisione l'ho già data.
Kaito ti prego non abbandonare Lisa,
specialmente se piange! Mi prometti che non la lascerai sola?»
Il
ragazzo colpito inizia a ricordarsi che questo uomo e suo padre erano
amici iniziando a elaborare qualcosa che d'istinto gli fa chiedere
«
Un momento, cosa sa di mio padre?! Perché dovrei stare
vicino a
Lisa!? Lei non sa come siamo in crisi e le decisioni che lei stessa
ha preso nei miei confronti! »
Il signore risponde « Questo è
un segreto che mai rivelerò a nessuno eccetto ad uno...
Io ti
chiedo una promessa, indipendentemente da tutto! »
Kaito comincia
a lottare tra cuore e mente. Una parte di lui vorrebbe accettare, un
altra rifiutare; quale scegliere?
- Assurdo, pazzesco, ma il
destino vuole incatenarmi a Lisa o cosa?! Allora rielaboriamo tutto,
altrimenti ne esco pazzo!
Lei è Seya ed io Kaito Kid. Io so che
Seya e Lisa ma lei non sa che io sia Kid. Io e lei ci siamo amati,
abbiamo condiviso baci, abbracci e anche il nostro primo rapporto
sessuale... Poi lei per paura di chissà che tipo ha deciso
di
scappare e dire di volermi dimenticare, ma allo stesso momento era
amica di kid che sono sempre io, così ho deciso di chiudere
i
rapporti con lei anche con quel immagine. E adesso il padre di Lisa
mi chiede di non lasciarla sola?! Assurdo, stravolge tutto! No non
posso, perché devo, non lo farò mai.
« Mi dispiace, ma non
posso prometterglielo! »
Il padre rattristato eloquia una frase
che fa strabuzzare gli occhi del ragazzo incredulo per poi domandare
con affermazione e sconcertamento « Ma vuole scherzare!?
» Inizia a
riflettere per poi aggiungere « Accetto solo in quel
occasione!
»
Il signor Elison accompagna il castano fuori per poi
salutarlo.
Kaito si rende conto che l'uomo lo sta allontanando
volutamente dal diamante, ma nonostante ciò lo lascia fare,
perché
non può' rubarlo ancora prima che si svolga la presentazione
che
dovrà fare Lisa.
Arrivano le 20:10 e Lisa finisce di cenare
per poi avviarsi presso il teatro, ma quando ci arriva trova una fila
che deve ancora entrare per prendere posto in sala.
Lei supera la
fila ma lo stesso riesce a sentire il discorso di una voce che a
parere suo è gelante.
« È un vero peccato che KaitoKid non si
farà vedere, ci scommettevo che volesse quel diamante.
»
La
ragazza a sentire il nome di Kid inizia a sentire la depressione
salirle oltreché l'angoscia e la preoccupazione del
perché lui
abbia voluto cambiare connotati con lei.
Poi sente un altra frase
detta da una ragazza.
« Meglio, almeno non ci saranno
interruzioni! »
Lisa alza lo sguardo per vedere tre persone:
Shinichi, Ran e una biondina dai capelli medi carina.
Ran guarda
chi la osserva salutando.
« Ciao Lisa, come stanno andando i
preparativi? »
La ragazza risponde « Bene, è tutto pronto!
»
Per un attimo lo sguardo di lei e di Shinichi si scontrano, ma
Lisa subito li distoglie. Ciò al detective non passa
inosservato che
domanda con spavalderia « Elison la mano anche oggi la copri?
»
La
ragazza risponde seccata « Non ho tempo per risponderti!
Ciao!»
Scappa approfittando della fila per superarla, ma un ragazzo la ferma
urlando a distanza.
« Lisa!! »
La ragazza si volta
raggiungendolo « Alan! Ciao, scusami ero a fare le prove
dello
spettacolo! » Il ragazzo un po' deluso.
«Ehm, quindi non lo
vedrai? »
« Si da dietro le quinte... Ehm, io vado! »
Il
ragazzo l' afferra in tempo per mano facendole sussultare il cuore
poi gli chiede
«Aspetteresti con me che entro? »
La ragazza
sbalordita da tale proposta acconsente per poi dire.
« Beh,di
che parliamo? » pensando – Non so cosa dirgli... -
Il ragazzo
risponde « Mmm non ne ho idea, dimmi tu qualcosa! Ad esempio
va
tutto bene? »
La ragazza lo guarda pensando – No, non va
bene... Kaito mi odia, Kid mi odia... Non ho più nessuno se
non te.
Papà è minacciato, ho paura che il mio piano
fallisca... Ecco –
E mente.
« Tutto bene, vedrai i miei saranno i migliori in
trucchi di magia! »
Il ragazzo con un sorriso.
« Ami proprio
il prestigio, sai t'invidio! Io non amerò mai qualcosa per
poi dirne
di essere bravo!»
Lisa stranita asserisce « Se non ti piace
perché sei un detective!? »
Il ragazzo risponde senza pensarci «
Per Seya!» Un nome basta per farle crollare il castello di
carte.
«Già... Senti non smetterai mai questo gioco?
»
Il ragazzo
deciso afferma.
« Mai mai, è l'unico modo che ho per vederla,
non lo dire a Shinichi, ma per me è come un' amica! Anche se
devo
farle male, e catturarla con l'inganno! »
La ragazza sempre più
triste « E tu cosa farai una volta catturata? » Non
glielo aveva
mai chiesto per paura di sapere la sua sorte.
« Mi pare ovvio,
prima di tutto scoprirò la sua identità, e poi
finirà in prigione,
almeno per qualche mese dato che non ha commesso veri reati, e poi
è
minorenne quindi avrà una pena molto bassa! »
La castana a
sentirlo parlare così si sente sempre più
infelice.
« E dimmi
se Seya fosse... la tua migliore amica in realtà, che
faresti?! »
«
Uhm, beh le parlerei, le chiederei perché non me lo abbia
detto, e
poi credo che non glielo perdonerei! »
« Ah... Ehm, guarda
adesso devo parlare con papà... Ciao! » Non riesce
a scappare,
perché viene trattenuta dal ragazzo che chiede.
« Mi spieghi
perché scappi ancora una volta? »
La ragazza fa scivolare una
lacrima per poi rispondere « Perché è
impossibile! Credo che mai
potrò avere un amore possibile! Né con Kaito
né con te... Sono
tutti a senso unico! »
Alan chiede « Ma che stai dicendo!? Non è
nulla impossibile se lo vuoi veramente. Stai solo scappando con delle
scuse! »
« Non è vero! E poi parli tu che non smetti di
pensare
a Seya! Sappi una cosa, Seya non si farà mai catturare da
te! Ora
lasciami che devo andare da papà! »
Il ragazzo la trattiene «
Non ti lasciò finché non mi dici che ti prende!
Prima al parco
scappi e ora lo rifai; mi spieghi che ti ho fatto!? »
la ragazza
gli urla « Non capirai mai la verità, sciocco
detective! Non mi
capirai mai! Non vedi che sono triste; ma tu pensi che mi sia
piaciuto sentirmi chiedere da te di catturare Seya!? Sei un
poliziotto! Io sono una ragazza qualunque, non puoi condividere con
me questo carico, soprattutto per le circostanze che tu non capirai
mai se uno non te le dice in faccia! »
Il ragazzo ribatte « Se
tu fossi più espressiva e non ti tenessi tutto anche
cercherei di
comprenderti! Non ti accorgi nemmeno di quanto mi piaci! »
«
Piacerti!? Bugiardo! Seya qui, Seya là, ogni attimo solo
Seya! Non
ti credo! »
Il ragazzo la trascina a sé e con tutto il suo
coraggio gli strappa un bacio lasciandola senza parole. Poi si stacca
sussurrandogli « Ti parlo di Seya perché sei
identica a lei... »
La ragazza presa alla sprovvista si accorge della verità, si
allontana mormorando a voce sottile « Lo sai Alan tu le
ragazze non
le capirai mai, forse non sei furbo, non hai ciò che cerco
in un
ragazzo... pero'» singhiozza piangendo asciugandosi gli occhi
mentre
aggiunge « Pero', questo bacio non ha il sapore che desidero,
è
solo un bacio... Alan queste labbra che hai toccato sono identiche a
quelle di Seya? »
Il ragazzo stupito riflette per poi
rispondere.
« No, cioè... Ma che domande sono? »
La ragazza
sempre più ferita.
« Mi auguro almeno che le chiederai scusa,
altrimenti hai perso! Adesso vado ciao! » Riesce a liberarsi
dalla
presa del del ragazzo correndo piangendo provando in sé
sconforto,
il suo cuore vacilla, accompagnata dalla solitudine e incomprensione
pensando – Ero io, ero io!! Perché? Io non ci
credo... Come può'
non capire che il suo primo bacio l'ha dato a me e non a Seya! Come
può' dirmi che se sapesse chi sono non mi perdonerebbe
mai... Io ci
ho provato, ma siamo troppo diversi! E poi lui non ama me,
bensì
Seya, come può' dirmi che seguiva Seya solo
perché siamo identiche;
ci ho sperato che lo capisse, ma non può', non
vedrà mai che siamo
la stessa persona, tutto perché è innamorato e
non accetta la
realtà! » Corre raggiungendo la sala finendo
contro qualcuno.
«
Ma guarda dove vai razza d'imbranata! » Urla una ragazza dai
capelli
rossi appena spinta giù da Lisa.
Singhiozza la ragazza ancora in
lacrime.
« Mi scusi, non volevo..»
Si sente un' altra voce
rimproverare la sua conoscente « Non si tratta
così una ragazza...»
Lisa riconoscendo la voce si asciuga gli occhi per poi sentire da
costui.
« Lisiuccia mia!! Come sei bella con quel completino da
maga! »
La ragazza dai capelli rossi accompagnati da occhi
marroni domanda curiosa « Fratellone la conosci? »
il ragazzo «
Ma certo è una mia compagna di classe, Lisa Elison! Sai
quella che
mi piace! »
«Capisco... Ah, spero venga Kid! Verrà vero?
»
«
Non ne ho idea... »
Lisa si rialza, si spolvera il vestito
salutando i due pensando – Henry, Tra tutti proprio lui
dovevo
incontrare!- Pensa con disdetta per poi rifuggirsi dietro le quinte.
Dopo un paio di minuti Ran e gli altri passano il biglietto
per poi andare a compare le bibite.
Ran con in mano le bibite
comprate chiede .
« Shinichi vuoi caffè con zucchero o
dolcificante? »
Il ragazzo « Al normale, non mi piace tanto lo
zucchero, eccetto per i dolci!
Il caffè Liscio senza zucchero è
il mio preferito! »
Ran da a lui la bibita, poi prende un
catalogo e mormora « Adesso c'è la presentazione
del padre di Lisa
in un gioco di carte! »
Il ragazzo a fianco pensa – Quando lo
capiranno che ad ogni magia c'è un trucco logico? -
Chiede
sorseggiando il suo caffè « E che cosa ci farebbe
con queste carte?
»
Sonoko vestita in modo sgargiante legge sulla locandina.
«
Non lo specifica, dice solo che chiameranno dal pubblico qualcuno!
»
Shinichi risponde « Una comparsa che sa già cosa
accadrà!
»
Ran un po' infastidita rimprovera « Perché devi
sempre
rovinare la sospance, guastafeste! »
Il ragazzo annoiato «
Perché funziona così! Ma se volete, me ne sto
zitto... » Per poi
pensare - Anche perché non ho voglia di litigare con lei. -
Ran
mormora « Ecco, appunto non rovinarci le sorprese »
mentre medita -
Certe volte è insopportabile, pero' sono felice che sia qui!
Ah,
chissà se mi darà un altro bacio. Ma penso che
con Sonoko intorno
non accadrà. In effetti io e lui, non siamo fidanzati
ufficialmente,
stiamo insieme ma di nascosto... Mi chiedo poi il perché...
Va
beh, non è importante! Basta che Shinichi stia vicino a me,
il resto
non conta! So che mi ama e mi basta ciò! -
Kaito, torna in
sala prendendo posto nelle ultime file maledicendosi di avere
lasciato libero il posto precedente
Intanto le luci si
affievoliscono per dare inizia allo spettacolo.
Musica
allegra, quasi simile a quella di un circo proviene dalle casse
acustiche. Le tende si sollevano per mostrare tutta la troupe :Il
signor Elison e sua figlia più altri due che probabilmente
sono gli
assistenti.
Lisa notando che manca sua madre inizia a
chiedersi di dove sia finita.
Shinichi legge la locandina
notando che c'è un errore pensando – Qui dice che
c'è anche la
signora Elison, come mai non si presenta? Molto strano... Forse ha
avuto un imprevisto, o forse ha paura del pubblico? Beh, almeno Lisa
c'è e così vedrò se fa magie a livello
di Seya! -
Lisa
rimane dietro le quinte guardando lo spettacolo per poi controllare
che il suo trucco d'illusione non sia toccato.
Intanto il padre
fa il suo spettacolo.
Kaito anche se da lontano, usa un
cannocchiale per vedere meglio riuscendo a scoprire ogni trucco
nascosto dalle carte, del resto lui e suo padre ne sapevano una
più
del diavolo. Ma la cosa che più lo sorprende è la
tecnica del
signor Elison molto simile a quella di Toichi Kuroba. Lui lo sa che
erano amici, ma non pensava che fossero così simili nella
tecnica.
Proprio da questo gli viene quasi in mente di voler parlare
più
profondamente con quella persona riguardo suo padre.
Passa
mezzora e il gioco con le carte finisce per dare spazio a quello
delle spade.
Stavolta arriva un assistente che si mette dentro una
scatola cosicché il signor Elison infilzi la scatola con
delle
spade.
Quasi tutto il pubblico trepida e rimane a bocca
spalancata, mentre Kaito e Shincihi pensano – E questo
dovrebbe
interessare al pubblico? -
il risultato termina in positivo,
dentro la scatola non c'era più l'aiutante. Mentre lo si
vede
apparire da dietro le quinte.
Tutta la platea da enormi applausi
così pure Ran e Sonoko che urlano « Siete
fantastici! »
Shinichi
con la mano destra sulla guancia pensa – Ma occorre andare in
visibilio? Mah... -
Ran guarda Shinichi e chiede « Non ti
diverti? »
Il ragazzo risponde « Oh, sì certo divertente.
Ran
io esco un po' mi sento irrigidito...»
La ragazza chiede
arrossendo « Posso venire con te? »
Il ragazzo sorpreso risponde
« Sì...»
I due si allontanano ed escono dalla sala mentre
lo spettacolo prosegue.
Sonoko che è così presa dallo show resta
a guardarlo con occhi a stelline.
Kaito invece, osserva lo
spettacolo con noia, capendo che non c'è nulla di
strabiliante.
Ran e Shinichi invece, escono all' aria aperta mentre
guardano il cielo ormai scuro con la luna nascosta per metà
dalle
nuvole
« Ah che bella serata! Mi sono divertita! Pero' tu stai
bene vero? » Chiede Ran apprensiva
« Sì certo, e solo che fa
caldo là dentro, e quindi avevo bisogno di aria. »
« Sai siamo
in cinquecento là, quindi è normale che faccia
caldo! E poi siamo
tutti con vestiti pesanti »
« Non solo, là c'è pure un
condizionatore d'aria che riscalda l'ambiente! »
« Come lo sai?
»
« È una condizione che si usano nei negozi,
cinema, teatri e
quant'altro! Basterebbe solo uscire ed entrare nel luogo dove
c'è il
cambiamento d'aria per capire la differenza. Non ti è mai
successo?
»
« Ora che ci penso, in estate quando fa caldo, io e Sonoko ci
rifugiamo nei centri commerciali dove là fa più
fresco! »
« La
stessa procedura è usata nei teatri, non tutti ma alcuni. E
so di
certo che qui lo usano! Comunque volevo anche complimentarmi con te
per aver vinto il torneo... Sai sei forte! »
« Così forte che
nessuno può' toccarmi! »
« Eh eh, dico seriamente, sei forte
anche di carattere!»
« Pero' non sono molto femminile. Sai
Sonoko me lo dice spesso, che dovrei essere più aggraziata.
»
«
E perché dovresti essere ciò che non sei?
»
« Eh? »
« Ah,
cioè... Per me sei giusta così come
sei...»
« Grazie! »
«Ok
ehm.. entriamo? »
la ragazza prende per mano il ragazzo per poi
abbracciarlo da dietro dicendo « Stiamo così per
un po? »
Il
ragazzo rimane immobile pensando – Che devo fare? Che si fa
in
questi casi?! Aiuto, dovrò leggermi dei libri d'amore, non
so cosa
fare!! -
« Ehm... ok... »
La ragazza felice gli sussurra
solo « Ti amo Shinichi! »
Il ragazzo arrossisce pensando con
difficoltà – E adesso che gli dico? Mi vergogno
aiuto! - Si guarda
attorno vedendo che non c'è nessuno, strizza gli occhi
asserendo «
Anche io! Ti amo! O-Ora possiamo entrare? » Mentre pensa
– Che
imbarazzo!! Non ci riesco a stare così con lei, è
dolcissima non
capisco più nulla, ma è un sogno? -
La ragazza si stacca,
lo raggiunge a con un sorriso, lo prende e gli da un bacio che lui
rimane senza fiato per poi socchiudere gli occhi e lasciarsi andare a
quel sentimento dolce puro chiamato amore.
Si sente un rumore
di esplosione provenire dal teatro. Shinichi si stacca in quel bacio
per ad occhi increduli correre vedendo la gente nel panico scappare.
Kaito invece con un tonfo al cuore si precipita da Lisa che
rimane impietrita dalla scena cruenta presentatosi davanti agli
occhi. Una visione mai accaduta prima. Stavolta non piange, solo
rimane impallidita,con pupille dilatate verso il vuoto rimanendo in
piedi sul muro che per poco le fiamme si dirigono verso di lei
«
Papà è- è...» Non riesce ad
esprimersi, la sua coscienza ancora
non vuole accettare l'incidente.
Il ragazzo digrigna i denti
pensando – Lo sapeva... Perché!? - Poi prende per
mano Lisa
asserendo «Vieni con me! » La ragazza si lascia
trascinare con gli
occhi fissi nel vuoto fino a raggiungere l'uscita principale.
Arrivano i vigili del fuoco per fermare l'incendio, mentre
Lisa non versa lacrime ma rimane paralizzata, furibonda. Non sa
nemmeno lei che cosa provi: rabbia, paura, desolazione, distruzione.
Qualcosa si è spezzato nel suo cuore, una divisione che le
distrugge
l'anima peggio della morte. Se ne sta zitta senza asserire nulla del
suo stato emotivo.
Alan corre verso Lisa anche lui incredulo
dell' accaduto mormorando con disgrazia.
«Lisa, mi dispiace... ma
come è accaduto? »
Shinichi raggiunge Alan chiedendo « Mi
racconti i fatti? Ero fuori con Ran! »
Il ragazzo risponde in
agitazione « Ecco, non so come sia accaduto, ma qualcuno gli
ha dato
una valigia e quando l'ha aperta c'è stata un esplosione che
l'ha
colpito in pieno per poi avvolgerlo nelle fiamme...ecco non so
come...»
Shinichi asserisce con tono deciso freddo
«
Questo è un omicidio senza colpevole! Ora costui
sarà scappato! E
se ha agito così significa che non è stato
registrato! Che è
entrato di nascosto eludendo la sorveglianza! »
Lisa urla «
Omicidio!? Chi? Chi ha ucciso papà !? » Urla
disperata scuotendo
Shinichi che non riesce a guardarla in faccia.
Kaito a vederla
in quello stato rammenta il suo passato capendo come stia. Forse
è
proprio da questo che lui lascia da parte il suo rancore per lei, i
suoi diverbi e decisioni; per poi tranquillizzarla con un abbraccio
di conforto lasciandola distucco che lentamente realizza tutto.
Alan
rimane immobile a maledirsi di non essere così
intraprendente
pensando che questo gesto fatto da Kaito possa farla innamorare di
lui.
Kaito con occhi chiusi non pensa a nulla, gli viene solo
spontaneo sussurrarle quello che prima cercava di nascondere a
sé
stesso. Quale occasione migliore se non questa?
« Scusami. »
La ragazza sente l'echeggio di quelle parole così semplici
ma
che la fanno sbloccare del tutto. Troppe cose ha dovuto sopportare da
sola e questo Kaito lo capisce.
Poi aggiunge sempre in un
sussurro triste che rivelano tutte le più piccole parti dei
suoi
sentimenti « Davvero scusami, non ti lascio più
sola... Scusami!-
Un altra frase le fa fare un gemito di pianto per poi
lasciarsi andare completamente.
Bastano solo queste parole per
farla urlare dal dolore trattenuto e piangere sulla spalla del
ragazzo.
Kaito se ne sta zitto d ascoltare le sue urla disperate
mentre la tiene in un forte abbraccio di conforto per non farla
sentire sola.
Tutti guardano Lisa. Ran piange dispiaciuta per
lei. Shinichi conforta Ran per farla stare meglio. Alan invece si
sente sempre più inutile, incapace di fare qualcosa per Lisa
che
davanti ai suoi occhi è stato preceduto da Kaito.
Henry
dispiaciuto del accaduto se ne sta zitto mentre sua sorella dice.
«
E ti pareva, adesso Kid non lo vedrò mai più!
»
Il ragazzo la
rimprovera « Ma non vedi che una persona ha perso la vita,
insensibile!? »
la ragazza « E allora? Mica la conosciamo;
comunque il diamante è salvo, le nostre guardie l'hanno
raccolto in
tempo! »
Il ragazzo dispiaciuto per diversi fattori scrive un
messaggio alla sua amica Carolyne dicendole in inglese che il suo
regalo di compleanno lo avrà in ritardo.
Intanto lontano
da tutti una macchina si ferma chiedendo « Eliminato?
»
l'uomo
entra in auto rispondendo « Sì, ma la pietra non
è quella che
cerchiamo! »
Una donna risponde « Fa nulla, alla fine è stato
un vero spettacolo! »
« E di KaitoKid e Seya dovremmo
preoccuparcene? »
« No, sono solo due ragazzini e se anche
trovassero ciò che cerchiamo non saprebbero cosa farci!
»
«
Giusto! “
Angolo autrice:
Finito anche questo capitolo, devo ammetterlo è stata una
grande
decisione. Avevo tre versioni ma ho scelto questa, perché mi
sembra
la migliore! Spero vi sia piaciuto^^ Dovevo creare una morte
altrimenti mancava tutto...
Traete da
soli le conclusioni e fatemi sapere ciao :D