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Autore: danza99    10/08/2014    5 recensioni
-Ehi principessa- Mi salutò il ragazzo
-Ciao Et-
-Come va?-
-Tutto bene, te?-
-Bene grazie.. Finalmente sono libero- ....
-Ci incontreremo presto. Te lo prometto principessa-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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P.S. IMPORTANTISSIMO:
Non sono morta! So che magari avete istinti omicidi verso la sottoscritta e non posso che darvi ragione. Mi ucciderei da sola eheh. Maaaa è tutto spiegato nel *MY SPACE* per cui, se volete spiegazioni di questa mia sparizione è tutto scritto li sotto. Vabbè ora vado e vi lascio leggere il capitolo. A più sotto :)



-D'accordo tesoro. O ci dici cosa ti succede o te lo tiriamo fuori con la forza.- Rimasi a bocca aperta. Ok, negli ultimi 20 minuti non avevo aperto bocca e ok, essere in giro con una mummia forse era più divertente di essere in giro con me, ma diamine, come fa a sapere che mi succede qualcosa? 
-N-non ho niente mamma.- Mentii pregando tutti gli astri celesti che mi credessero. Ma a quanto pare dovevo aver offeso qualcuno di molto importante.
-Eh no. Non ci provare neanche a mentirci Paris. Siamo i tuoi genitori e non ci freghi.- Imprecai a mezza voce e, fortunatamente, i miei non sentirono.
Ok Paris, calma e respira, inventi qualcosa e la dici. Fine del discorso, non è difficile.
-Ehm.. Ho... Ecco io... E' difficile...- Inventati qualcosa Paris. Subito. -Ho litigato con Ethan.- Grande colpo di genio. Davvero i miei complimenti. D'accordo lo ammetto, potevo inventarmi qualsiasi altra cosa e adesso arriveranno le domande.
-No, davvero? Come mai?- Chiese mia madre preoccupata
-Oh... Una cavolata. Davvero, niente che non possa essere risolto. Vedrai che quando arriveremo a casa, faremo pace.-
-Bravi, se cominciate a litigare adesso vorrei vedere alla nostra età.- Affermò mia madre riprendendo a camminare. 
-Già..- 
-Come va con il ragazzo?-
-Il ragazzo ha un nome papà. E il suo nome è Ethan.-
-Come va con Ethan? Sei più contenta ora?-
-Molto grazie.- Ma quando mi resi conto dell'effettiva domanda cominciai a balbettare. -Beh, sì.. Ehm.. Con lui va.. Bene?- Dissi anche se effettivamente era più una domanda che un' affermazione.
-Caro, hanno appena litigato. Magari Paris non ne vuole parlare per il momento.- Che tu sia benedetta, donna.
-Vabbé, chiederò a lui il motivo di questo litigio.- Cosa?! NO!
-NO!- Urlai, tutti e due mi guardarono straniti.
-Cioè... Non è necessario. Ora dovrei... Andare a casa, si è fatto tardi-
-Va bene, ti accompagniamo.- 
Per tutto il tragitto non smisi di pregare il cielo che almeno quella volta me la mandasse buona. Ma dovevo averlo fatto arrabbiare davvero tanto visto che quando aprii la porta in salotto ad aspettarmi c'era proprio Ethan.
-Perché avete litigato?- Quando quest'uomo chiamato anche mio padre imparerà a tenere la bocca chiusa?
-Scusi?- Et fece scorrere uno sguardo confuso su ognuno per infine posarsi su di me. Dovevo assolutamente far qualcosa per salvare la situazione. 
-Ho chiesto perc..- Ma non lo feci finire di parlare perché mi buttai tra le braccia del mio ragazzo chiedendogli scusa. Lui ricambiò titubante l'abbraccio mentre l'espressione confusa non accennava ad abbandonare il suo volto.
-Fai finta che abbiamo litigato. Ti spiego dopo. Ti prego.- Gli sussurrai.
-Sì ehm.. Tranquilla Paris, è tutto a posto, odio litigare con te.- 
-Anche io.- Mi voltai verso i miei che ci guardavano con orgoglio.
-Sapete ragazzi, al giorno d'oggi è davvero difficile trovare qualcuno che sa chiedere scusa.- Disse mio papà.
-Eh già... Ora però se dovete scusarci dobbiamo... Preparare la cena.- Cercai di inventare una scusa che reggesse, ma, come al solito, avevo fallito. Ero veramente negata nell'inventare scuse.
-Ok abbiamo capito il messaggio. Vi lasciamo soli, fate i bravi.- Non voleva dire quello. Vero? Oddio e se l'ha capito? 
E se l'ha capito pace. Meglio no?
Oddio ancora tu? Sai, mi sembrava strano che mi stessi lasciando in pace.
Non l'hai ancora capito che io non ho intenzione di andarmene?
E tu non l'hai ancora capito che io qui non ti ci voglio?
Come se mi odiassi veramente
Infatti non ho mai detto di odiarti. Semplicemente non ti sopporto.
Dopo che i miei se ne furono andati Ethan non perse tempo ad afferrarmi il polso e a trascinarmi in camera.
-Pretendo una spiegazione.- Disse piantandosi davanti a me con le braccia incrociate.
-Beh, mi avevano chiesto come andava con te...- Spiegai
-Ok, e allora? Dove sta il problema?-
-Beh cosa dovevo dirgli scusa? Che tu mi hai... Che io non sono più... Che noi avevamo... Insomma hai capito.- 
-In realtà non ho capito una parola- Replicò lui divertito ed io nonostante le sue parole ebbi come la sensazione che avesse capito eccome. 
-Sì che hai capito.- Lo fulminai con un'occhiataccia
-Te l'ho detto non ho capito. Spiegati meglio.- Si vedeva che tratteneva a stento una risata. Sbuffai.
-Gli ho detto che abbiamo litigato perché non potevo di certo dire la verità.-
-Quale verità scusa?- 
-Ma lo fai apposta?- Chiesi esasperata
-Fare cosa esattamente?- Niente da fare, si stava divertendo troppo.
-La verità cioè che loro figlia non è più "pura"- A quel punto non si trattenne più e scoppiò a ridere.
-Oh andiamo Paris, sembri così vecchia. Si dice che non sei più vergine. E comunque anche se nelle parole sei piuttosto, anzi, molto pudica, a letto diventi una vera e propria leonessa.- 
-ETHAN!- Esclamai indignata e viola per l'imbarazzo. Il ragazzo ormai stava ridendo a crepapelle e non ce la faceva più a smettere. Gli mollai un pugno sul braccio borbottando un "deficiente"
-E comunque questa leonessa mi piace. E' aggressiva.- 
-D'accordo. Ora però piantala Ethan.-
-Non ti preoccupare, tirerò fuori il meglio della mia leonessa.-
-Ti stai divertendo vero?- 
-Da morire.- Bene, se è così.. Allora giochiamo secondo le sue di regole. Mi avvicinai piano al suo viso.
-Beh, se la metti così.. La tua leonessa ha bisogno di una dimostrazione, per vedere.. Sai... Se l'addestratore riuscirà nel suo compito di ammaestrarla o se si farà divorare in un batter d'occhio.- Mormorai piano.
-E' una specie di sfida?-
-Vedila come vuoi. Attento però che se se scendi in arena non ne potrai più uscire.-
-Non vedo l'ora di mettermi alla prova e provare a placare questo spirito selvaggio della mia leonessa.-
-Perfetto. E quando credi di esser pronto a correre questo rischio?-
-Che ne dici di... Adesso?- Chiese prendendomi in braccio.
-Forza mio bellissimo addestratore, fammi vedere cosa sei capace di fare.- 
E l'addestratore passò a pieni voti l'esame.


Il tempo scorreva e nessuno dei due accennava ad alzarsi da quel groviglio di lenzuola che avevamo creato. Mi sentivo così in pace con me stessa che avrei congelato quell'attimo e l'avrei vissuto per il resto dei miei giorni.
-Allora, la mia leonessa ora si è sfogata?- Chiese il mio ragazzo ridacchiando.
-Direi di sì.- Risposi sorridendo.
-E ora?- Alzai la testa dal suo petto per guardarlo confusa.
-Che intendi?-
-Resterai la leonessa selvaggia o ridiventerai la principessina pudica?-
-Tu quale preferisci?- 
-Entrambe. Perché entrambe fanno parte di quella ragazza meravigliosa di cui mi sono innamorato.- Sorrisi abbassandomi per baciarlo. Subito dopo un dubbio si fece spazio nella mia mente.
-Eravamo soli in casa. Vero?- Domandai con voce stridula
-Che c'è? Hai paura che qualcuno abbia sentito quanto hai urlato?- Chiese ridendo
-Io non ho urlato. E rispondimi per l'amor del cielo.- Risposi avvampando.
-Oh ti assicuro che hai urlato. E comunque no, credo che qualcuno c'era...-
-COSA?!- Strillai alzandomi di scatto in piedi e lasciando cadere il lenzuolo che in quel momento era l'unico "indumento" che indossavo. Mentre lui se la rideva come un pazzo capii. 
-Non c'è nessuno. Vero Et?- Il ragazzo scosse la testa.
-No Par, non c'è nessuno in casa. Secondo te gioco con la mia ragazza e faccio sentire a qualcun'altro lei che urla il mio nome? Ma neanche morto.- Presi un cuscino e glielo sbattei in faccia.
-Sei uno stronzo Ethan. Mi hai fatto perdere 10 anni di vita. E per la milionesima volta non ho urlato.-
-Oh andiamo Paris. Non puoi averci creduto davvero. Avresti dovuto vederti. Davvero, facevi morire. E per la milionesima volta sì che hai urlato. Ah e ti consiglio di coprirti.-
-Altrimenti?- Gli chiesi risalendo sul letto ma non muovendomi da sopra le lenzuola.
-Ti faccio risentire che avevo ragione e che hai urlato.- Rispose lui bruciando con uno sguardo infuocato tutto il mio corpo. Sentivo l'imbarazzo risalire in superficie ma questa volta non mi lasciai vincere e lo chiusi fuori dalla porta.
Leonessa, non è ancora ora di rientrare in gabbia. 

-Secondo te cosa intendeva mia madre con "fate i bravi?"- Gli chiesi spezzando il silenzio rotto solo dai nostri respiri che piano piano stavano tornando regolari.
-Di sicuro non questo.- Ridacchiò lui muovendo le dita nei miei capelli sparpagliati sul cuscino. Mi misi a ridere contagiata dal suo buon umore.
-Siamo felici signor Harris?-
-Più che felici signorina Swift. C'è una serie di aggettivi per descrivermi in questo momento.-
-Spero che siano tutti positivi. E potrei sentirne qualcuno?- 
-Oh non c'è dubbio. Euforico, soddisfatto... Ma credo che il più importante sia... Come si dice? Ah si, innamorato.-
-Le andrebbe signor Harris di parlare della fortunata che ha rubato il suo cuore?- Chiesi fingendomi una giornalista, cosa che, tra l'altro, un giorno mi sarebbe piaciuto diventare.
-Beh, di solito non rilascio informazioni su di lei, ma credo che per questa volta potrei fare un' eccezione. Vediamo... Si chiama come una città famosa, è bellissima, intelligente e ingannevole.-  Aggrottai le sopracciglia confusa.
-In che senso ingannevole?-
-All'apparenza può sembrare una dolce gattina, una principessina... Ma poi ci sono situazioni in cui diventa una vera leonessa. Per esempio nel gioco con cui ci siamo intrattenuti nell'ultima ora.-
-Che tipo di gioco era?- 
-Non vuole veramente sentirlo dire.- Rispose lui con un sorrisetto.
-No, infatti. Mi bastano i ricordi. E ora forza signor Harris, stasera tocca a noi preparare la cena.- Mi alzai e infilai la maglietta (sua) e l'intimo.
-Ma mi devi sempre fregare le magliette te?- Chiese il mio ragazzo esasperato.
-Amo il loro profumo. Amo il profumo del loro proprietario. Amo il loro proprietario.- Lui si alzò e mi prese il viso tra le mani.
-E io amo alla follia la persona che le sta indossando in questo preciso istante. Forza principessina, è tempo di preparare la cena a quei rompiballe dei nostri amici.-
-Rompiballe eh?- Chiesi divertita.
-Se non fosse per loro a quest'ora saremmo ancora a letto.-
-Andiamo, ragazzo instancabile. Vestiti che ti aspetto giù.- E sorrisi uscendo dalla stanza e dirigendomi vero la cucina.

*MY SPACE*
Ok, riponete le armi grazie. 
Detto questo SCUSATEMI, SCUSATEMI, SCUSATEMI, SCUSATEMI, MI DISPIACE DA MORIRE AVERVI FATTO ASPETTARE COSI' TANTO. GIURO CHE NON ERA MIA INTENZIONE.
*Ok Sara, hanno capito che ti dispiace, ora spieghi le tua ragioni e capiranno. Sono brave ragazze loro*
Hai ragione. Sono splendide ragazze direi.
Ora. Credo di dovervi delle spiegazioni. 
1)La prima settimana di luglio ero al mare, quindi non potevo aggiornare.
2) Tornata dal mare EFP mi è letteralmente impazzito e non mi faceva pubblicare, quindi questo capitolo lo avrò scritto come minimo 26 volte.
3) Una volta che EFP ha smesso di farmi i dispetti, ho perso i fogli su cui avevo scritto i capitoli. Quindi un'altra settimana a cercarli.
Bene, ed ora che è tutto sistemato mi sono detta:" Ok Sara. Ora porti il tuo fondoschiena sulla sedia. Ti metti davanti al computer e scrivi, perché le hai fatte aspettare già davvero troppo tempo. Quindi eccomi qui.
Se per caso avete pensato che io vi avessi abbandonate... BEH, NON FATELO MAI PIU' PERCHE' DI SICURO NON VI LASCIO COSì A META' DELLA STORIA.
*Si calmati però. Dovrebbero essere loro ad essere arrabbiate con te. Non il contrario* Io non sono arrabbiata. Stavo solo puntualizzando :)
Comunque... Passando alle cose serie. Non credo che manchi molto alla fine. In ogni caso sto già scrivendo il seguito, solo che non ho idee per il titolo. Voi avete qualche proposta?
Spero davvero di riuscire a postare con regolarità una volta a settimana. E grazie a tutte coloro che non mi hanno abbandonata e che continueranno a leggere la mia storia. Vi aspetto nelle recensioni ok?
A presto (LO GIURO)
Baci :*
  
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