Sei divertente, Jules.
Sei la nuova canzone che vorrei comporre,
sei il luogo in cui vorrei rifugiarmi.
Proporrei un toast fra amici
e magari un altro giro di applausi.
Sei come una parata giù in strada,
vivi fra il disordine ma sei esilarante.
E mi ritrovo davanti al pianoforte e penso
‘Ti prego non lasciarmi’.
Il tuo ricordo si fa più appiccicoso
e sei Parigi sotto la pioggia.
Sei Parigi sotto la pioggia,
io amo la pioggia.
Io amo la pioggia.
Siamo come fuoco che cerca di bruciare,
non ci riesce.
Il mio pianoforte non è legna da ardere,
non ancora.
Non scioccarti se dico che il mio cuore ti spia,
se il mio cuore batte in tre tempi appena ti vede.
Con te mi sento in attesa e le mie dita tremano,
sospesa e aperta.
Sospesa e aperta.