Verso le sei iniziammo a prendere sonno quando qualcuno entrò in camera, ci girammo e vedemmo 3 poliziotti..
“Chi sono Zayn Malik e Louis Tomlinson?”
Mi alzai e mi avvicinai a loro dicendo a Louis di rimanere lì..sapevo risolvere queste questioni..non era la prima volta..
“Sono io..cosa c’è?”
“Ci è stato riferito che ieri avete alzato le mani ad un signore in un luogo pubblico..e quindi dobbiamo portarvi in questura per fare alcune domande”
“Tomlinson non ha fatto nulla..lui non era nemmeno presente!”
“Bene..allora mi segua in centrale..”
Mi girai e guardai Louis e Fel..
“Io vado..se..se non ritorno dite agli altri quello che è successo..”
“Zayn..mi dispiace..io..io..”
“No..Fel, no! Non è colpa tua! Sono fiero di quello che ho fatto e non me ne pento..tranquilla..ci vediamo..a non so quando..”
Andai con i poliziotti in questura. Salutai alcuni poliziotti..li conoscevo per tutte le volte che erano venuti a prendermi perché facevo qualche rissa alle feste..mi portarono nella stanza delle interrogazioni, e di fronte a me c’erano il poliziotto bravo e quello cattivo..tipico.
“Allora signor Malik..cosa è successo?”
“Vorrei prima sentire quello che vi ha raccontato quel signore..”
“Signore?! Non sa come si chiama?!”
“No..non l’ho mai visto prima d’ora! Allora..cosa vi ha detto?”
“Qui le domande le facciamo noi!”
Ecco il cattivo.
“E le risposte le do io. Ma se non so cosa ha detto lui come faccio a dire dove ha sbagliato?!”
“Tu raccontaci la tua versione..che poi al processo saprai anche la sua..”
“Ok.”
“Mi dica innanzitutto nome, cognome, età e lavoro..”
“Mi chiamo Zayn Malik, ho 21 anni e vado ancora a scuola..si, sono stato bocciato un paio di volte”
“Bene..ora ci racconti cosa è successo”
“Allora, ero in ospedale a trovare la mia amica Felicita..”
“E perché l’è andata a trovare?”
“Perché è così che si fa?! Lei quando ha una persona in ospedale che fa?!”
“…continui”
“Ad un tratto è entrato il dottore dicendo che c’erano delle persone per lei..io ho ricevuto una chiamata e sono uscito..mentre ero al telefono ho sentito urlare il mio nome da Fel così sono entrato in stanza e ho visto quel tizio sulla mamma della mia amica che la prendeva a schiaffi..o forse pugni. L’ho spinto lontano dalla signora e lui si è avvicinato alla mia amica dicendo che l’avrebbe uccisa e così l’ho picchiato.”
“La sua amica conosceva quell’uomo?!”
“Si.”
“Continui!”
“Credo che questo dovrebbe chiederlo a lei..non dirò nulla per il semplice fatto che deve essere lei a dirlo..era una questione tra loro due.”
“Bene. Signor Malik lei non può lasciare la città fino al processo.”
“Lo so. Ciao”
Presi il giubbino ed uscii da lì. Chiamai Louis e gli raccontai tutto e poi gli dissi che presto avrebbe interrogato anche Fel e la mamma. Poi tornai a casa. Ero stanchissimo così mi addormentai.
 

• Fel’s pov. –

Quando Zayn andò via con i poliziotti pensai subito al peggio..per colpa mia! Mi sentivo una merda..stava passando i guai per colpa mia, e del mio silenzio..sono una cretina!
“Andrà tutto bene..vero, Lou?!”
Lui mi guardò e annuì..non ne era convinto neanche lui. Poi arrivò la chiamata e subito ci sentimmo meglio. Louis decise di andare a casa perché era stanco ma mi disse che stavano arrivando Liam e Harry. Nel pomeriggio ritornarono i poliziotti e fecero uscire tutti dalla stanza..
“Signorina Brown..possiamo farle due domande?”
“Certo..ma prima..non l’avete arrestato vero?!”
“No..tranquilla. E’ stato un atto eroico, non credo che ci finirà..è fortunata! Non ci sono più in giro ragazzi così..”
Sorrisi. “Non è il mio ragazzo”
Lui mi sorrise.
“Bene. Lui ha detto che lei conosceva quel signore..chi era?!”
Lo guardai. Forse era arrivato finalmente il momento! Zayn aveva fatto tanto per me..dovevo raccontarlo..ma non riuscivo..non sapevo cosa dire. Alzai lo sguardo e vidi Louis, Greta, Harry, Liam e Zayn fuori dalla porta che mi guardavano incitandomi a parlare..mi feci forza e dopo aver preso un lungo respiro, abbassai lo sguardo e iniziai a guardare come era bello il mio smalto verde consumato dal tempo..
“Non so come si chiama..era un amico di mio padre. Quando avevo 6 anni lui..lui abusò di me. E lo fece con la complicità di mio padre per 5 anni. Dopo grazie alla mia migliore amica sono riuscita a cacciarlo e a riprendermi. Ultimamente era tornato, diceva che mi rivoleva..”
“E perché quel giorno era qui? Con chi era? E come faceva a sapere che eri qui?”
“Era con i miei. Sapeva che ero qui perché è stato lui a mandar mici..quella sera raccontai la storia al mio migliore amico che andò da lui per dirgli che doveva lasciarmi in pace, lui ha iniziato a picchiarlo, e poi voleva colpirlo con una sedia ma mi misi in mezzo e colpì me. Era qui perché voleva riavermi e quando ho detto che avrei raccontato tutto alla polizia lui ha cercato di uccidermi, poi è entrata mia madre e lui si avventato contro di lei e poi..il resto lo sapete già.”
Finito di raccontare tutto alzai lo sguardo e vidi che i poliziotti mi guardavano sbalorditi.
“Non so come tu abbia fatto, ragazzina. Ma..hai avuto molto coraggio..tu e il tuo amico, o ragazzo..complimenti..”
“In realtà io non sono coraggiosa. Non ho mai voluto parlare perché avevo paura..ma ora che li vedo tutti lì, dietro al vetro..so che loro ci saranno sempre per me e mi sono fatta forza…e poi non potevo permettere che Zayn finisse in prigione per colpa mia..”
I poliziotti si guardarono “Andiamo ad arrestare quel tipo!”
E andarono via. I ragazzi entrarono e ci abbracciammo. In quel momento mi sentii felice..felice davvero..era finito tutto!
“Ragazzi..è finita!”
Tutti sorrisero e io non riuscii a trattenere le lacrime..di gioia questa volta.
 
Dopo un mese tornai a casa..o meglio, a casa di Louis e tutto tornò alla normalità. Non tutto, in realtà! Io e Zayn eravamo amici ora..niente più odio! Ed io ero felice. Entrai nella mia stanza e lasciai la valigia. Poi andai a casa mia, dovevo vedere mia madre. Entrai e vidi mia madre seduta sul divano, sguardo rivolto verso il nulla e un cerotto a punti sul sopracciglio..mi sedetti accanto a lei..
“Ehi..come va?”
“Non mi sono mai resa conto di nulla..bastardo! Mia figlia..”
Poi i suoi occhi si riempirono di lacrime..le presi le mani
“Ehi ehi ehi..non è colpa tua! Tu sei stata la mamma migliore del mondo per me..! io ti voglio bene!”
“Non lo perdonerò mai! Mai. E non me lo perdonerò mai..”
“Tu non devi perdonarti niente. La colpa è stata solo di quel tizio e..di papà. Ma tu non hai fatto nulla! Io non ce l’ho con te!”
Mi guardò facendo cadere qualche lacrima
“Davvero?!”
“Si. Ti voglio bene e so che se l’avessi saputo non saresti rimasta con le mani in mani..dovevo dirtelo prima..lo so! Però..avevo paura..avrebbe potuto ucciderti..”
Mi abbracciò e poi pianse. Di un pianto liberatorio. Parlammo un altro po’ e poi tornai da Louis..per quanto amassi mia madre..non volevo tornare a casa. Ricordavo troppe cose spiacevoli..e io non volevo ricordare. Entrai in stanza e trovai Greta seduta sul letto..
“Ehi..che c’è?”
“Fel..in questi giorni sei proprio la felicità fatta persona!”
“Già..spero duri..”
“Durerà! E sai cosa ti dico?! L’unica differenza da felicità e Felicita è l’accento..e questo accento arriverà..e lì sarai felice per sempre nonostante tutti i problemi..perchè sarà sempre lì con te..”
Poi mi abbracciò ed uscì. Mi allungai sul letto..
L’accento..si, mi mancava l’accento.. ma chi poteva mai essere il mio accento?!
Nella mia mente comparve Zayn, ma lo scacciai subito..insomma..amici ok! Ma..sarebbe troppo prematuro dire di provare qualcosa di più verso di lui… o no?!