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Autore: Nana_Hale    14/08/2014    2 recensioni
Attenzione: Questa fan fiction è ispirata al film "Al di là dei sogni"
Quattro anni dopo la morte improvvisa di Sam, anche Dean trova la sua fine dopo un'imboscata e si ritrova in un bizzarro aldilà, popolato da immagini e luoghi della sua vita perduta o del suo desiderato futuro. Ma il ricordo di Castiel rimasto solo è troppo forte per permettergli di godersi quel luogo fino a quando qualcosa di tremendo accade...
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Bobby, Castiel, Crowley, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Nel futuro, Contesto generale/vago
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EPILOGO
LOVE WILL STAND WHEN ALL ELSE FALLS.
 
Le strade sono piene di persone travestite in tutti i modi più bizzarri, con i costumi che variano dai più originali ai più classici dell'orrore. La sera di Halloween tutto si tinge di nero e arancione e mille luci compaiono alle porte e alle finestre, sulle strade e nelle vie illuminando ogni angolo della città.
Una famiglia con due bambini passeggia in mezzo alla gente per il quartiere; portano i figli a fare dolcetto o scherzetto. 
Il più piccolo, 3 anni, vestito da Dracula sta per mano alla mamma, vicino vicino alle sue gambe, mentre il più grande, 7 anni, indossa una divisa da cowboy e preferisce scorrazzare da solo sparando con il suo fucile di plastica.
Si stacca dal gruppo non appena la sua attenzione viene rapita da un capannone con la porta aperta, e il piccolo si mette a correre.
La madre gli intima di stare attento, ma lui è troppo preso dalla curiostà per sentirla. 
"Dean! Attento a non cadere!"
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Il lago nel loro paradiso era il posto migliore vicino a cui passeggiare e fu il primo che Dean mostrò a Cas.
Camminavano fianco a fianco a piedi nudi sulla sabbia fredda e pungente della riva ricordando vecchie storie e immaginandone di nuove.
Ma Dean sembrava pensieroso, quasi preoccupato e l'angelo ne ebbe la conferma quando questi si fermò con i piedi nell'acqua a guardare un punto all'orizzonte.
Cas gli si avvicinò senza parlare, aspettando con pazienza.
"E' possibile invecchiare, qui?" 
Chiese dopo qualche attimo Dean, voltandosi verso l'angelo.
"Qui tutto è possibile. Non sarebbe male invecchiare qui, insieme." 
Rispose Cas un po' incuriosito da quella strana domanda, ma decisamente soddisfatto dalla risposta sotto tutti i punti di vista.
Ma il cacciatore non replicò, anzi si fece più serio in volto e si girò completamente spingendo l'angelo a fare lo stesso fino a che non si ritrovarono uno di fronte all'altro.
"E se invece tornassimo indietro?"
Più che una domanda sembrava una richiesta sulla quale il biondo si era evidentemente soffermato parecchio; i suoi occhi verdi  scintillavano in attesa di una risposta, non importava quale fosse.
"Rinascere?"
Replicò Cas come a chiedere una conferma sulle intenzioni del cacciatore.
"Questa è l'unica cosa che non si può fare qui."
Dean si avvicinò a lui, infervorato dalla curiosità che l'angelo aveva espresso verso la sua domanda.
"Ritrovarsi di nuovo. Ricominciare."
Lo afferrò per le braccia mentre il suo viso si illuminava di gioia.
"Magari capire di amarsi prima di crepare."
Aggiunse sarcasticamente alla fine, facendo una smorfia con la bocca per la quale entrambi si misero a ridere.
"Fare scelte diverse..."
Cas fece un passo in avanti, abbassando la voce.
"Evitare demoni e apocalissi."
Continuò Dean scendendo anch'egli col volume della voce e riuscendo a tenere acceso il sorriso dell'angelo che gli afferrò il retro del collo con la mano per abbassargli leggermente il viso un po' impacciatamente.
"Sam è già d'accordo con me. Vuole che andiamo. Tutta una vita sulla terra è solo un battito di ciglia e poi torneremo tutti qui."
Il cacciatore spostò le braccia avvolgendo Cas per la vita e tirandoselo vicino.
"E come faremo a ritrovarci?"
Domandò l'angelo sollevando un sopracciglio, divertito, mentre il suo volto si avvicinava a quello del cacciatore. 
Dean si bloccò allontanado di nuovo il viso, quanto bastava per guardare Cas negli occhi; fece spallucce divertito dal pensiero di aver sfidato tutto l'aldilà per potersi riprendere l'uomo che ora era finalmente fra le sue braccia.
Sorrise senza più alcun timore, senza nessun dubbio, stringedo Cas contro di sè con più forza.
"Ti ho trovato all'inferno... dici che non ti trovo nel Kansas?"
Quando le loro labbra si toccarono per la prima volta un po' esitanti, i loro corpi iniziarono ad illuminarsi di una flebile luce bianca che li avvolse come una nebbia. 
Si staccarono per un secondo, sorridendosi, per poi riprendere a baciarsi con più ardore, con più passione; e più i loro corpi si stringevano e le loro labbra si sfioravano, più l'intensità della nebbia cresceva fino a quando non rimase altro che un manto candido che abbracciò ogni angolo di quel mondo al di là dei sogni.
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Arrivato vicino all'ingresso del capanno, il bambino si toglie il cappello da cowboy, lasciandolo a terra, e apre subito la porta con uno spintone; questa scricchiola rumorosamente aprendosi a fatica.
All'interno è tutto molto scuro e solo il fascio di luce che entra dalla porta illumina uno spicchio del capanno.
Nel buio, il piccolo vede una figura seduta a terra: un altro bambino accovacciato sul pavimento, che si nasconde dalla folla.
Appena la luce lo colpisce, questo si alza di scatto e il giovane cowboy lo può vedere bene dallo spiraglio di luce. 
Indossa un piccolo impermeabile beige da detective decisamente più grande della sua taglia; ha circa la sua età, i capelli neri, scuri come la notte, e due grandi occhi blu che brillano anche nell'oscurità di quel posto. 
Fa un passo avanti andando verso di lui e, incuriosito, l'altro bambino lo imita, entrando completamente nella luce.
I due si fermano l'uno di fronte all'altro e per qualche istante si scrutano, si osservano, si studiano; poi, il piccolo cowboy lascia cadere il suo fucile per terra e si mette a frugare nelle sue larghe tasche fino a quando, tutto soddisfatto, non estrae il pugno chiuso. Molto lentamente porge la mano, aprendola a palmo in sù, mostrando all'altro bambino una caramella colorata, mentre un sorriso luminoso si disegna sul suo visino tondo.
Il piccolo angelo resta stupito, guardandolo per un attimo, per poi allungare timidamente la mano, afferrare il dono e ricambiare con gioia il sorriso.

Quando ero giovane incontrai un ragazzo staordinario, in un capanno abbandonato...
 
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Buonsalve a tutti!!! Anche questa avventura è finita. Per tutti quelli che sono arrivati in fondo lascio un piccolo disegno che ho fatto, inspirandomi ad una bravissima artista (Soviets), come rappresentazione di quest'ultimo capitolo.
Grazie a tutti quanti per i commenti e per avermi seguito in questa storia. Spero vi sia piaciuto e vi abbia fatto emozionare quanto ha emozionato me scriverla.
Alla prossima! 
Bacio
Nana
Se vi va di leggere un'altra Destiel (più breve, allegra e meno complicata) eccola QUI

  
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