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Autore: Dimea    16/08/2014    1 recensioni
Possa la buona sorte essere sempre a vostro favore...
E quando mai lo è stata?!?
Nella mia vita, la fortuna è sempre stata una presenza evanescente.
Ed il mio carattere non mi ha mai aiutato.
Distruggo tutto ciò che tocco... ma lui non se ne cura, anzi cerca di farsi toccare.
Lui, che è pronto a morire per me.
Io ora sono pronta a morire per lui.
Ed io... io che non mo sono mai chiesta cosa provassi in realtà per lui.
Per quelle lunghissime ciglia chiare che più di una volta mi sono ritrovata a fissare.
Per quelle labbra che troppe volte ho baciato senza peso.
Per quei suoi modi gentili, ed il suo modo di farmi sentire perfetta... anche se non lo sono mai stata.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
Spark




When we first came here,

We were cold and we were clear,
With no colors on our skin,
We were light and paper-thin.
And when we first came here,
We were cold and we were clear,
With no colors on our skin,
Til you let the spectrum in.

Say my name,
And every color illuminates,
We are shining,
And we'll never be afraid again.
[...]
And when we come back we'll be dressed in black!
And you'll scream our names aloud!
And we won?t eat and we won?t sleep!
We'll drag bodies from their graves!
So say my name,
And every color illuminates,
And we are shining,
And we'll never be afraid again,
Say my name,
As every color illuminates.
[Spectrum (Say my Name)]

Sospiro mentre l'ascensore mi porta giù... sempre più giù.
Sento l'oblio soffocarmi, mentre mi osservo nello specchio.
Odio questo abito in seta, troppo pomposo, troppo elaborato.
Cerco di deglutire la rabbia: agli occhi di Panem, questo è un giorno gioioso, al limite della catastrofe dell'indomani..
I pensieri felici della sera prima si sono dissolti. Evaporati con le lacrime.
Non mi è stato permesso di vedere Peeta, per la stupida tradizione che lo sposo non deve vedere la sposa prima della cerimonia.
E la domanda sorge spontanea: Se il nome di Prim non fosse stato estratto, se non mi fossi offerta volontaria, e se quello di Peeta fosse rimasto intrappolato nell'urna... ora saremo qui? Non a Capitol, ma ad un passo dal sì eterno... che durerà qualche giorno.
Non posso che esser combattuta.
Voglio?
Oppure no?
Ma ha senso pensarci ora?
Senza rendermene conto, sono già dietro le quinte.
E le mani cominciano a sudare.
Johanna mi osserva stranita, prima di sussurrare un insulto rivolto a Snow.
-Fagliela pagare!- sussurra prima di esser chiamata da Caesar.
E resto qui, in attesa di sentire la voce di Peeta, che si fa attendere meno del previsto.
-Caesar, buona sera!-
-Peeta! Questo ragazzo ce l'ha fatta, signori!- Esulta l'uomo dall'acconciatura impomatata -Allora, sappiamo che stasera, in accordo con il nostro Presidente, tu e Katniss avete una sorpresa per noi.-
-Ebbene sì, i nostri Sfortunati amanti, tra poco non saranno più solo "amanti"- questa voce la conosco, l'ho già sentita...
-Spiegati Plutarch- Ma certo! Heavensbee, il Primo Stratega!
Mi sento sfiorare la spalla.
E' Haymitch che mi sorride tristemente.
Indossa un abito da cerimonia. Probabilmente Snow deve averlo obbligato ad accompagnarmi all'altare.
Tutto sommato sono felice che ci sia lui.
-Sei pronta Dolcezza?- annuisco e lui mi asciuga una lacrima - Ricordati la giravolta- mi sorride.
-Direi di far entrare la sposa, invece di spiegare...-
Parte una strana marcia nuziale, ed il mio Mentore mi prende sotto braccio, ed insieme attraversiamo le quinte.
Lo scroscio di applausi che arriva, mi stordisce... ma Haymitch mi guida.
Incontro gli occhi di Caesar e del Primo Stratega, carichi di qualcosa di simile all'orgoglio e alla commozione. Dagli spalti, Cinna, Portia ed il mio Staff, si asciugano una lacrima. Ma io sto cercando un altro sguardo.
Eccolo lì, nonostante la situazione ha gli occhi lucidi e sorride.
Ed il mondo si scioglie.
Peeta è lì, ed ora capisco il suo "Per Sempre", detto prima che mi addormentassi.
E lo vorrei davvero quel "Per Sempre", lo vorrei davvero.
Non me ne rendo conto, ma sto sorridendo.
Arrivo accanto a lui, ed il nostro Mentore mi affida alle sue braccia.
-Sei bellissima- sussurra commosso.
-Anche tu non sei niente male- ridacchio.
E pensare che un anno prima, dopo la nostra intervista, lo avevo spinto su un'urna...
ed ora eccoci qui.
Chi se ne importa che domani partiremo per l'arena.
Cosa importa che tra qualche giorno potrei esser morta.
Ora ci siamo solo noi.
Per un attimo mi perdo.
Il Primo Stratega si schiarisce la voce e ci richiama all'attenzione.
-Ebbene ragazzi, non abbiamo tutta la sera- la gente ride in sala.
Heavensbee inizia con le solite parole sul rispetto, sull'eternità... ecc. Peccato che a causa, anche SUA, ci serviranno ben poco.
Il pubblico trattiene il fiato, si emoziona e sospira.
Ed arriviamo alle promesse.
NO, NON HO PREPARATO NULLA!
-Katniss- Inizia Peeta - Ancora ricordo quella bambina con il vestito rosso, che più di undici anni fa mi ha rubato il cuore... Oddio, quasi non riesco a credere che ora sia qui davanti a me- Sospira- Non importa quanto tempo ho avuto a mia disposizione, o quanto ne avrò in futuro... tu ricorda solo che ti ho amato e ti amerò Per sempre.- Si ferma e fa un profondo respiro- Ti amo Katniss Everdeen- la sua mano tremante fa scivolare una fedina sul mio anulare sinistro.
Quella frase mi coglie impreparata, forse Perchè la pronuncia guardandomi... o forse Perchè mi riporta a galla le emozioni della sera prima.
Ora lo so...
-Peeta.- Qualcosa mi bagna la guancia. No ti prego stupida lacrima, non ora- Io ed i discorsi andiamo ben poco d'accordo... Ma, non mi importa del tempo, ne ora ne mai. - sto singhiozzando e quello che sto per dire, peggiorerà il mio stato - Ti amo-
Lui sgrana gli occhi, evidentemente sorpreso.
Le lacrime scorrono copiose sulle mie guance mentre lascio scivolare la fede sul suo dito.
Mi guarda negli occhi e si rende conto che non sto mentendo.
E Prima ancora che Plutarch possa dire "puoi baciare la sposa", le sue labbra sono sulle mie.
Il pubblico singhiozza con noi.
Peeta mi guarda negli occhi, mentre Caesar incita la folla urlando "Il signore e la signora Mellark".
-Per Sempre...- sussurra con gli occhi lucidi.
-Peeta, Ora una breve intervista ad entrambi è d'obbligo!- Esulta Caesar.
Lui sorride sornione
-Penso di sì.-
-Bene, bene. Ora che siete sposati.... Avete altri rimpianti?-
Peeta si rabbuia.
-Tempo a parte... beh, il...- ma si blocca e scuote la testa.
-"il" cosa, Peeta.-
-Il Bambino, Caesar, il bambino.-
Il gelo cala nello studio.
-B...Bambino? Oh, beh, è una notizia stupenda!- Caesar sbianca e cambia discorso, cerca di focalizzarsi su di me, ma la folla impazza: vogliono l'annullamento dei giochi.
Parte una canzone in lontananza.
Vogliono che avvenga il primo ballo.
Peeta mi afferra tra le sue braccia e mi fa volteggiare.
Non mi stacca gli occhi di dosso.
Ha inventato quella bugia con Haymitch per salvarci, proprio come feci io con i morsi della Notte...
Le sue braccia mi avvolgono... la mia fortezza.
E la giravolta arriva... ed il mio abito prende fuoco, e viene sostituito da un abito in piume, compreso di ali.
-Cinna ha superato se stesso!- grida Caesar estasiato. - Sembri una sorta di uccello...-
Osservo le piume scure e lucide
Realizzo solo ora di cosa si tratta.
-E' una Ghiandaia Imitatrice.-
BOOM!
In un minuto scoppia il caos, e tutto si perde.







Continua..














   
 
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