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Autore: spava_mcr    15/09/2008    3 recensioni
La mia vita non era mai stata così. Finalmente avevo tra le mani tutto ciò che avevo sempre sognato, Avevo lasciato l' Italia, dopo anni di studio, anni di lacrime e lotte con la famiglia.Il motivo? Semplicemente io. Io che ero così diversa dalle persone della mia età, io che suonavo, io che avevo un gruppo, io che non ero certo una persona che passasse inosservata, io e la mia voglia di indipendenza, la decisione di non frequentare l'università e di partire alla volta dell'America con la band. La mia band.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3 Grazie a tutti quelli che hanno letto sino ad ora i miei due capitoletti! e Grazie alle tre persone che hanno commentato, un grazie speciale a FuckingChemicalGirl <3.

Sono circa le quattro di pomeriggio, Danilo, il secondo chitarrista della band, insieme a Domenico, il bassista sono appena passati da casa mia. Prima ha telefonato Mary anche a loro, per comunicargli data e luogo dell'incontro. Andremo in macchina assieme, e passeremo a prendere Elena e Mary. Priscilla e Fioranna invece ci aspettano direttamente là.
Non nascondo che sono un pò agitata, forse mi agita il fatto che questa misteriosa casa discografica ha ascoltato proprio i nostri demo senza che Mary l'abbia contattata, perchè forse sono stata io a contattarla. No, Spava non fare la testa di cazzo, di sicuro Mary si è scordata il nome e l'aveva di sicuro già contattata lei. Si, sarà sicuro così, mi ripeto tra me e me, poi con tutti gli impegni che ha Mary in questo periodo, lei è manager di due band, i ''The Smiles" che siamo noi, e quella del suo ragazzo, i ''Last Resonance''.
Viaggia spesso tra l'Italia e l'America per questo motivo.
Sono parecchio agitata e mi sa che anche i ragazzi se ne sono accorti, mentre io saltello per la casa Domenico e Danilo si lanciano delle occhiate come per dire '' Ma che cazzo le è preso a quella là?" Si, dai loro volti si capisce benissimo.
"Ragazzi, che ore sono?" Esclamo io, quasi risvegliandomi.
"Saranno le quattro passate" Dice Danilo tranquillamente, Domenico sembra entrare nel panico anche lui.
"Le quattro?" Esclama infatti poco dopo in presa all'ansia.
"Si, perchè?"
"Danilo come fai ad essere così tranquillo!" Ecco, come al solito intervengo io, la rompiscatole.
"Ti ricordo che ci dobbiamo anche esibire, e cioè suonare i nostri pezzi davanti a delle persone che ci spianeranno la strada per il nostro futuro!" Ecco adesso Domenico è allarmato, totalmente allarmato.
"Che ne dite di muoverci allora?" Con la sua solita calma Danilo prende le chiavi della macchina e ci conduce con lui.
Gli strumenti sono già caricati, abbiamo il nostro furgoncino che contiene anche i cavi di riserva e altre cose indispensabili per noi artisti.
Domenico sale davanti, accanto a Danilo che guida. Io salgo dietro, ed inevitabilmente mi perdo tra i miei pensieri.
Avrò fatto bene a lasciare l'Italia? In pochi secondi di ansia le preoccupazioni che non ho mai avuto non tardano ad arrivare.
Ma adesso devo pensare solo a suonare. La macchina corre veloce tra le strade, a piedi la strada è molto corta, mentre in macchina dobbiamo attraversare delle zone un pò piu' intasate. Arriviamo sotto casa di Ele, Danilo comincia a suonare il clacson all'impazzata finchè non esce una ragazza bionda un pò affannata che solleva la sua enorme Tastiera e aprendo le porte del camioncino la sistema accanto gli altri strumenti, seguita da una fresca e pettinata Mary, nel suo professionale tailleur rosa con dei teschietti bianchi.
C'è silenzio tra noi, poichè tutti sappiamo che le nostre vite stanno per cambiare.
Arriviamo al luogo dell'incontro. Priscilla e Fioranna sono già là davanti, ci troviamo difronte ad un enorme palazzo con delle gigantesche vetrate, per il resto è bianco.
L'insegna è coperta da un telo, per ristrutturazione credo.
 Si scorgono degli uffici e molte sale prove, Cavolo!
Mary, in quanto manager avanza nella portineria, sicura di se, con noi sei al seguito.
Un tizio al quanto strano sta in portineria, Mary si rivolge dicendo che i ''The Smiles'' sono arrivati.
Ci viene indicato l'ascensore, quinto piano, prima porta a destra. Saliamo un pò agitati..
Mary bussa alla porta, ci apre una ragazza e ci fa segno di entrare. Ci accomodiamo in un salottino, io mi accendo una sigaretta e nervosa inizio a fumare. Tra poco ci chiameranno per andare direttamente a provare, infatti degli addetti stanno già sistemando i nostri strumenti. Fà uno strano effetto essere considerati così importanti.
Subito dopo Mary torna, già a suo agio, e ci conduce verso la sala prove. Molta gente è ferma a guardarci.
Priscilla prende in mano il microfono, io, Danilo e Domenico attacchiamo chitarre e bassi agli amplificatori, Elena si prepara davanti alla sua tastiera e Fioranna da il tempo con le bacchette. Così cominciamo a suonare.
Mi perdo in accordi e assoli, seguendo la voce della nostra mitica cantante, che nemmeno mi accorgo che la ragazza di prima porta in mano delle carpette, ed in ognuna di queste vi sta scritto sopra '' Skeleton Crew''.
Così continuo a suonare, un pezzo dopo l'altro, e mentre suono, mi accorgo  di una persona, una persona che ci guarda con aria soddisfatta dall'altro lato della sala, guarda ogni movimento che faccio, guarda ogni accordo ed ogni nota, e sembre perdersi nella nostra musica, mentre con i piede batte il ritmo delle canzoni. No, mi dico tra me e me, non può essere chi sembra.
Ma quegli occhi, io, me li ricordo benissimo. Sono grandi e verdi, e mentre mi fissa quasi mi ci perdo. Ha un bellissimo sguardo, che io conosco molto bene. . . si, è proprio lui, Frank Iero, il secondo chitarrista dei My Chemical Romance. . .
Allora, penso tra me e me, questa è davvero la ''Skeleton Crew'', la casa discografica creata da lui e la moglie, a cui ho mandato i nostri demo, allora se siamo qui' è solo ed esclusivamente merito mio.
Appena finiamo di suonare Frank si avvicina a noi, ed anche gli altri sembrano accorgersi della sua presenza.
Sono tutti un pò confusi, nessuno si aspettava che ci trovassimo davanti proprio lui, chitarrista dei My  Chemical Romance, a Domenico quasi cade il basso dalle mani per lo spavento, e Frank non tarda a soffocare una risata.
Sembra simpatico. E di sicuro non è neanche male, i suoi occhi sono meravigliosi.
Si avvicina a noi, " Bravi, i The Smiles", ci guarda compiaciuto e sorride. "Beh, grazie" mormora Danilo.
"Ragazzi, devo dire che dal vivo suonate molto bene, e vi annuncio così che siete con noi". Non smette mai di sorridere, sarà sempre così allegro, mi chiedo io? Tutti sono felici e si scambiano chiacchiere e io? Io, idiota, rimango di sasso davanti tutto cio'.
 Chi l'avrebbe mai detto, chi se lo sarebbe mai aspettato..

Eccolo che torna a parlare "Quando mi hanno detto che avevamo ricevuto dei demo abbastanza buoni da una band Italiana che pero' sta a New York ho voluto ascoltarvi io stesso, e così ho contattato la vostra manager e vi ho chiesto di venire a suonare per vedere se c'era davvero tutto questo talento, e devo dire che c'è.."
Siamo tutti ancora un po scioccati ed intimiditi, Priscilla prende parola e con entusiasmo inizia a parlare della band, di come abbiamo iniziato a suonare, e del perchè abbiamo deciso di venire quà. La ringrazio mentalmente per aver preso parola, io mi sarei sentita male al solo pensiero. Domenico invece si rivolge a me "Ma allora davvero sei stata tu a mandargli i demo" "Così credo" rispondo io.
"E non cel'hai detto" " Si che vel'ho detto, ma mi avete preso in giro".
Priscilla si gira velocemente verso noi altri, rimasti in disparte, " io sono Priscilla, cantante.. e loro sono.." Così ci induce a presentarci.. Stringe la mano ad ognuno di noi, io rimango per ultima, finchè si avvicina a me e sono costretta a parlare.."Francesca, prima chitarrista... meglio nota come Spava". Danilo mi fulmina con lo sguardo, sono io la prima chitarrista e non si discute v.v
Non lo guardo negli occhi poichè rischierei di impazzire o di perdermici, ma sono costretta ad alzare lo sguardo, mentre lui mi regala un bellissimo sorriso, ed io mi perdo in quell'istante. "Brava, non c'è che dire, mi piace come suoni".
Okaaaaaay adesso posso anche morire, o no?
Frank si rivolge ad una segretaria che ci fa accomodare nel suo ufficio, lui si diede dietro la sua scrivania, nella parete vi è un poster con il logo dei Leathermouth, prevedibile penso tra me e me.
Decido così di stare zitta, per evitare di fare figuracce, e di fare parlare gli altri.
Sto attenta a tutto quello che dicono, parlano di noi e del nostro futuro, della possibilità di aprire il tour di qualche band famosa e se tutto va bene, entro qualche mese, di far uscire un nostro singolo.
Siamo tutti un pò scossi alla notizia..ma d'altronde è quello che sognavamo, no?
Ora stiamo per firmare il nostro primo contratto, non sembra vero a nessuno di noi, lui è contento e crede in noi, e così il gioco è fatto, noi, i The Smiles, ci siamo finalmente ritagliati un posto.
Frank mette tutti a suo agio, poi diventa serio e inizia a parlare dicendo che ''ci sarà da lavorare". "Per la musica questo ed altro".
Sono io a rispondere, senza nemmeno accorgermene, gli altri mi assecondano subito, ma io..perchè ho aperto bocca?
Lui mi guarda sorridente, credo che potrei svenire da un momento all'altro.
"Voi avete ottime possibilità per farcela, non vi manca niente"
"Grazie mille per tutto.." mormora Domenico.
Scrive velocemente il suo numero di telefono di casa, di cellulare, dell'azienda e l'indirizzo email su un pezzo di carta e lo da a  Mary.
 "Per qualsiasi cosa chiamatemi".
Ci alziamo e a turno gli stringiamo la mano. Sarà lui a farsi sentire per tutte le comunicazioni, Mary gli ha lasciato un foglio con tutti i nostri recapiti.
Arrivata al mio turno stavolta alzo lo sguardo, e mi perdo nei suoi occhi. Anche lui sembra perdersi nei miei, ma poi io distolgo in fretta lo sguardo e seguo gli altri. Uscendo dalla porta una donna ci viene incontro, allegra e sorridente, Jamia, sua moglie.
Già, Frank, perdendomi nei tuoi occhi mi ero completamente dimenticata che fossi sposato. Così usciamo di scena, mentre il ricordo dei tuoi occhi mi perseguita. Devo smetterla di fare la bambina idiota, smetterla di farmi fantasie in testa, stupida Spava, stupidissima Spava.
Usciamo in fretta da quel palazzo, dove per noi è cambiato tutto.
"Ragazziii, ma ci credete, eh?Non vedo l'ora di dirlo a tutti, noi siamo i The Smiles..!" Non poteva che essere Fioranna, la nostra batterista. "Gente, arrivano i The Smiles, tremate!" E questa volta sono io, che mi faccio trascinare da questa strana allegria che ci prende un pò a tutti. "Che ne dite di festeggiare?" mormora Ele, timida tastierista.
"Okaaay" esclamiamo tutti in coro. "Allora ci vediamo questa sera nel pub di fronte casa di Ele,?" è Mary a parlare.
Siamo tutti d'accordo, così ci dividiamo come all'andata e proseguiamo. Mentre Danilo fa partire la macchina mi volto verso l'enorme palazzo della Skeleton Crew, che mi provoca un tuffo al cuore. Vi ricordo, ragazzi miei, che è merito mio e del mio My Space.
I ragazzi lasciano Ele a casa, e poi lasciano me, insieme a Mary. Scendiamo dalla macchina e ci avviamo nel vialetto di casa mia.
"Maaaaaaaaary ti rendi contoooo?" Okay comincio a fare la pazza . . .
"Si, Frauzzaaaa, è grandioso.."
"E non chiamarmi Frauzza -.- "
"Okaaaay Spavuccia"
"Adesso va meglio"
Prendo le chiavi dalla tasca della felpa e corro ad aprire la porta, ma cos'è questa euforia che ci circonda?
Dopo aver sistemato la mia amata chitarra blu e bianca torno da Mary saltellando...
"Ma a che servo io se gli agganci ce li hai procurati tu?"
"Ma daaaai Mary, ho solo tentato una cosa, eh beh, ci sono riuscita".
Non so se si nota, ma sono davvero contenta...
Mary svuota la sua borsa sul tavolo del salotto, sta cercando qualcosa...e tira fuori un foglietto.
Oddio, alla vista di quel foglietto quasi mi sento male, e le farfalle con le loro ali variopinte cominciano a svolazzare nel mio stomaco, me lo sento, e con le loro vocine non possono che dire '' Guaaarda Spava guardaaaa chi l'ha scritto "
Con un gesto della mano scaccio l'aria attorno a me.
" Ma che hai?" mormora Mary. "Mmm niente, provo a scacciare le farfalle che mi perseguitano nello stomaco".
"Ahaha, Spava, non ti smentisci mai, aspettavo proprio questo..."
"Questo cosa?"
"Niente Niente.." mormora soddisfatta.
"Mi devi fare incazzare? Guarda che oggi è una splendida giornata, sono la chitarrista di una band che sta per diventare qualcuno!"
"Solo per questo, ehh?"
"Si"
"Convinta...ma non hai visto come ti guardava?"
"Smettila Mary, smettila e non dire cazzate...punto. Se vuoi saperlo sono contenta di aver conosciuto il chitarrista della mia band preferita, tutto quì..."
"Okay..."
Prende quel dannato foglietto e se lo mette in tasca...
Da una parte vorrei supplicarla di farmi tenere quel foglietto, dall'altra mi sento una perfetta idiota e decido di rinunciare..
Nella mia mente c'è una grande confusione, mi dirigo nella mia camera, dove dominano su tutti i poster dei My Chemical Romance..
Ecco, oggi è un giorno importante poichè ho conosciuto uno di loro, e sicuramente non ci vorrà molto per conoscere anche gli altri quattro. Cosa? Che ho detto? Conoscere gli altri quattro. Quando mai capita di conoscere la propria band preferita? E soprattutto da "collega"..Oddio, e oggi ho conosciuto Frank, non mi sembra vero.
Mi siedo sul letto, continuando a fissare quei poster, sicuro che oggi non è stato tutto un sogno?
Probabile, molto probabile...
Non vedo l'ora di trovarmi su un vero palco, e di suonare.
Così comincio a provare i nostri pezzi...
Quasi ripenso alle parole di Mary, che cazzate. Pero' nei suoi occhi io mi ci sono persa, non posso negarlo, e avrei voluto che quegli attimi fossero durati per sempre. . .
"Spavaaaa è tardi, dobbiamo andare, posa quella dannata chitarra peruna volta.."
E' Mary che mi chiama, esco dalla mia stanza in fretta, prendendo una giacca, e ci avviamo verso il locale dove ci aspettano gli altri, fanno sempre della buona musica là.
Mary mi aspetta davanti alla porta.."Cazzo, ma come ti sei conciata?"
"Modera il linguaggio, cara, sono la vostra manager".
No, non è la Mary che conosco io, indossa i miei vestiti, le mie scarpe, ha addosso il mio smalto..che le è preso?
"Che ti è preso?"
"Niente..tanto lo so che Spavuccia è tanto buona e mi presta le sue cose.."
Faccia da schiaffi.
Usciamo insieme da casa e prendiamo la mia macchina..
Accendiamo la radio, che passa ''I'm Not Okay" dei My Chemical Romance, e a questo punto non posso fare a meno di mettermi a cantare nonostante stia guidando..
Mary tenta di seguirmi, ma sa solo il ritornello, sono io quella che li ascolta da troppo tempo.
Non posso fare a meno di pensare a chi ci aiuterà a diventare qualcuno, e tutto questo è successo proprio a noi, gente, si, a noi!!!
Posteggio la macchina e mi dirigo con Mary verso il locale, dove troviamo già gli altri ad un tavolo e li raggiungiamo.
L'allegria ci circonda e non sembra volerci abbandonare...
Non dimenticheremo mai quella sera passata a scherzare tra una birra e l'altra, passata a fantasticare su come sarebbe girare un video o aprire il tour di qualche band famosa, passata a pensare al nostro futuro.
  
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