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Autore: Aliak    20/08/2014    1 recensioni
250 anni sono passati dalla distruzione della sfera degli Shikion e l'eleminazione di Naraku, pian piano era tornata la pace in quelle terre, e tutto sembrava aver preso una buona piega, si eran creati accordi tra umani e alcuni demoni portando così una convivenza serena, anche se rimanevano alcuni focolai accesi fra le tante fila di entrambi. Qualcosa sta per cambiare, chi riporterà ora la pace, quando ormai i nostri vecchi eroi non ci sono più, e chi è rimasto sembra essersi estraniato dal mondo...
NB:Il personaggio principale di questa Fanfiction, sarà il figlio di Sesshomaru e Rin, saranno presenti anche altri personaggi presenti nel manga, anche se visto il periodo in cui si presenta la storia tutti i personaggi umani, saranno morti. Principalmente quindi saranno presenti quasi unicamente personaggi nuovi, o comunque secondari della storia, spero che piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Jaken, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Passato - Presente - Futuro'
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Avevo ormai perso la cognizione del tempo, non so per quanto vagai in lungo e in largo, distruggendo tutto quello che mi si parava davanti ai miei occhi, umani demoni villaggi ormai non mi importava nulla, non mi importava di nessuno non era solo perchè avevo perso la ragione, ma bensì perchè ormai non avevo più nulla da perdere, volevo in quel periodo morire io stesso, volevo trovare qualcuno che mi togliesse finalmente la vita in modo tale, da non soffrire più dicono che i demoni non provano sentimenti questo non è vero, anzi li provano più intensamente degli umani, e soffrono ancor di più proprio per questo cercano di rimanere impassibile, di non legarsi a nessuno ora capiva la freddezza di mio fratello era il suo modo di sfuggire al dolore, ignorarlo chiudendosi a tutto e a tutti. Non c'era demone alla mia altezza, tutti quelli che incontravo che mi minacciavano di morte, venivano spazzati via come se fossero inutili formiche che camminavano sulla terra, e venivano schiacciate eternamente, vivendo una vita corta ma intensa lavoravano tutta la loro vita, per poi morire così, avrei voluto in quel momento essere al loro posto. Il luogo in cui arrivai quel giorno, mi sapeva di qualcosa di  familiare, gli odori e le creature che vivevano in quel villaggio, ero arrivato fino al villaggio degli sterminatori, li avevo attaccati sperando che almeno loro potessero spazzarmi via, una volta per tutte, ma non c'era nessuno all'altezza a un certo punto mi si parò davanti ai miei occhi un uomo, aveva qualcosa di familiare, non sapevo il perchè ma mi sembrava di conoscerlo il suo odore i suoi lineamenti -Inuyasha- pronunciò il mio nome, lo attaccai lui cercava in tutti i modi di parare i miei attacchi, ma non mi attaccava a sua volta -inuyasha torna in te ti prego- mi ripeteva quelle parole, altri sterminatori cercarono di aiutarlo, ma lui li scacciò via dicendo di non immischiarsi che se ne sarebbe occupato lui, a un certo punto sentì un miagolio che mi era assai familiare, l'avrei riconosciuto tra mille, mi voltai verso la piccola figura di Kirara, che mi si avvicinava sempre di più, cercai di attaccarla non mi importava nemmeno di lei, Kohaku si parò a proteggerla, e venne ferito gravemente a una spalla, quando sentì l'odore del suo sangue sui miei artigli lo riconobbi, ebbi un momento di lucidità, e scappai di corsa da li lasciandomi alle spalle il villaggio, e Kohaku che mi gridava di tornare indietro.
Nemmeno io sapevo il perchè ero rimasto nei pressi del villaggio dei sterminatori, qualcosa mi diceva di non andarmene, guardavo quel villaggio da lontano, avevano cominciato a far i lavori, per risanare i danni che avevo fatto, mi era sembrato di vedere Kohaku con Kirara andarsene dal villaggio, non capivo perchè. Avevo chiuso gli occhi mi ero addormentato, non so da quanto non avevo chiuso occhio, mi ero rilassato contro quella corteccia dell'albero, il ramo sorreggeva il mio corpo, tutti i sensi si erano attutiti seppur rimanessero all'erta, sentì l'odore di mio fratello, ero sicuro che fosse il suo ma cosa ci faceva lì, no era impossibile nemmeno mi degnai di aprire gli occhi, probabilmente mi ero sbagliato eppure mi scansai appena in tempo per non essere colpito dalle sue unghie avvelenate -cosa ci fai qui maledetto?- gli ringhiai contro -sono venuto per farti ritornare in te- mi mossi rapido cercando di colpirlo -cosa te ne frega, lasciami in pace- gli urlai contro, mentre lui schivava i miei attacchi come se nulla fosse, era solo furia cieca quella che mi guidava lo sapevo anche io però, quando stava per colpirmi mi scansai velocemente salendo su un albero, mentre l'odore di Kagome si faceva sempre più vicino -maledetto hai portato anche lei- volevo scappare non volevo rivederla, sentivo anche l'odore di Sango, e di miroku  erano tutti lì per cercare di fermarmi -Inuyasha- la sentì gridare quella voce l'avrei riconosciuta tra mille, era quella della mia Kagome -padrone- c'era anche myoga, si stava avvicinando tenendo tra le mani tessaiga -vattene non ti voglio più vedere- gli urlai la vidi trasalire di colpo, l'avevo ferita con quelle parole, vedevo quello che ne rimaneva di quella donna che amavo lentamente i capelli si stavano facendo bianchi, alcune rughe sul suo viso, ma la vedevo dietro quella maschera che non gli apparteneva -padrone, tornate in voi vi prego- urlava quel maledetto demone pulce, ma senza avvicinarsi temendo di essere ucciso da me, per quanto ero ancora mutato ero cosciente riconoscevo tutti, e in quel momento non volevo ucciderli ma se mi avrebbero costretto, l'avrei fatto. -Inuyasha, mi hai promesso di starmi vicino fino alla fine dei miei giorni, nel bene e nel male,l'hai anche promesso a mio nonno, non è stata colpa tua non avresti potuto saperlo..- quelle parole mi facevano ancor di più crescere la rabbia -se fossi stato lì in quel momento avrei potuto salvarvi- ammisi, sentivo io stesso il dolore nel mio tono di voce, in quelle parole, che avevo appena pronunciato, ero sceso dall'albero quando lei mi si era avvicinata, e fissavo sesshomaru che si era fermato non mi attaccava più lasciava fare a Kagome, eppure era all'erta in caso l'avessi attaccata, mi era così vicina potevo sentire il suo cuore battere, il suo odore mi mancava per quanto mi ero spinto così lontano cercando di dimenticarla,non l'avevo dimenticata affatto no non l'avevo fatto. -Ti prego Inuyasha torniamo a casa- mi disse quelle semplici parole, e io annui mi ero arreso, l'abbracciai forte a me. -si- dissi semplicemente.
Qualcosa era cambiato, ero tornato me stesso eppure alcuni tratti mi erano rimasti, i segni viola sul volto e sugli avambracci, seppur i miei occhi non fossero più rossi, la nostra casa, era stata ricostruita interamente dagli abitanti del villaggio che ci accolsero come sempre, sembravano felice di rivedermi, mi faceva strano non sapevano dopotutto quanti villaggi, e umani fino a ora avevo sterminato, non sapevano nulla, avevano taciuto tutti su quello che era successo, io guardavo ormai diversamente quel luogo, come anche gli esseri umani qualcosa nel mio animo era cambiato, e non sarei più tornato a essere quello di prima. Si stava avvicinando l'inverno e giungevano notizie brutte, dai villaggi vicini sembrava esserci una epidemia e si stava espandendo velocemente come una macchia d'olio sull'acqua, stavano morendo molte persone, e non sembrava esser ancora trovata una cura per fermarla. Arrivò pure al nostro villaggio, per prima fù Shiori, la figlia di Sango una delle due gemelle rimaste in quel villaggio, a essere colpita dalla stessa Kagome, e Sango si occupavano di lei, cercando in tutti i modi di salvarla, ma quella malattia la stava uccidendo dall'interno corrodendo gli organi, senza lasciargli via di scampo, ormai anche i polmoni stavano cominciando a rifiutarsi di collaborare, tossiva spesso, e tossiva sangue cercava di nasconderlo alle due, ma io me n'ero accorto, e lei mi aveva chiesto di non dirglielo ma era veramente una dura lotta farlo. Alla fine si ammalò anche Kagome, me ne accorsi in un giorno in cui era al fiume a prendere l'acqua fresca, all'improvviso crollo  riversando l'acqua del secchio per terra, aveva la febbre altissima, e quello era il primo sintomo. La lasciai alle cure di Orimi, per poi mettermi in viaggio, non sapevo dove andare, ma sapevo solo che ero alla ricerca di un modo per curare, la mia compagna, sentì parlare nel mio viaggio di una potente demone strega, sembrava aver poteri eccezionali, e sembrava riuscir a curare ogni cosa, ma a caro prezzo, non sapeva esattamente cosa avrebbe chiesto ma non gli importava, tutto pur di salvare kagome. Raggiunsi la sua abitazione -Ben venuto Inuyasha- mi accolse, ero stupito dal fatto che mi conoscesse, e che mi avesse chiamato per nome -io so tutto, so anche perchè sei venuto qui, e cosa vuoi da me- sorrisi -allora non serve che te lo dico- si voltò verso un calderone da cui usciva del fumo verde, ma privo di odore si sedette di fronte allo stesso rimanendo per ora in silenzio -quello che mi chiedi però, ti costerà molto caro- non mi importava -qualsiasi cosa pur di non perdere anche lei- la vidi sorridere malignamente -mi dovrai dare tutta la tua essenza demoniaca, e diventerai un umano e non come prima per solo una notte, ma per sempre, se riuscirà a bere l'infuso sopravviverà, e vivrà fino alla fine dei suoi giorni, senza che nessuna malattia possa ucciderla, solo la vecchiaia, lo farà- era un duro costo, ma alla fine lo accettai, la mia natura metà demoniaca mi aveva recato già abbastanza danni, nella mia vita liberarmene non mi interessava, se avrei avuto modo di stare con lei, di nuovo  -sarà pronta tra tre giorni- mi avvertì, mi allontanai da quel luogo, tutto mi sembrava completamente diverso, ormai non sentivo più gli odori come prima, si era fatto notte e non riuscivo a vedere a un palmo dal naso, era rischioso quel luogo pieno di demoni ma non mi interessava, ma mi resi anche conto che come sarei tornato da Kagome? Ora ero umano, e non potevo correre come facevo allora da mezzo demone, ne mi ricordavo che strada avevo percorso non avrei potuto seguire, le mie stesse tracce usando il fine orfatto che avevo fatto.. Ora mi rendevo conto che non avevo tenuto conto, del resto che sarebbe stato pericoloso il viaggio di ritorno, se non impossibile. Passarono quei tre giorni, tornai dalla strega che mi donò il suo infuso miracoloso, ora dovevo trovare un modo per tornare al villaggio Musashi, incontrai una carovana di nomadi che mi diedero un passaggio fino a metà strada, una settimana di viaggio solo per arrivare a metà del tragitto questo voleva dire, un'altra settimana o di più per arrivare fino alla mia meta, cominciavo a temere di non riuscir a arrivare in tempo per salvarla, dovevo trovare un modo più veloce per arrivare al villaggio.
   
 
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