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Autore: jellyfish    17/09/2008    0 recensioni
salve! questa è la mia prima ffc! Sana deve partire per la Francia con Charles e... Bred! si proprio lui! e la cosa a Heric fa poco piacere! leggete se vi ho incuriosito!
Genere: Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due giorni dopo Sana partì, senza salutare Heric e i suoi amici

Due giorni dopo Sana partì, senza salutare Heric e i suoi amici.

Non ci credo, non ci voglio credere, non è possibile che ci siamo salutati davvero così. Ma perché non gli ho detto cosa provo? Quanto lo amo…non gliel’ho detto e adesso crede che in Francia io lo dimenticherò. Ma non è così, lo so benissimo! Non lo posso dimenticare! Anche se starò via 3 anni nel mio cuore e nella mia mente ci sarà sempre e solo lui. Sì, solo tu.

Sana sull’aereo non riusciva a non pensare a lui; intanto Charles e Bred parlavano tra di loro del futuro, di quello che li avrebbe aspettati in Europa e ogni tanto cercavano di coinvolgere Sana nel loro discorso, ma si vedeva lontano un miglio che lei non era dell’umore giusto per parlare. Charles aveva capito che qualcosa era andato storto con Heric, ma non aveva voglia di chiederle cosa non andava se lei non voleva parlarne, soprattutto non l’avrebbe mai fatto davanti a Bred che era quasi un estraneo rispetto a lui nei confronti della ragazza. Eppure Sana non poteva fare altro che pensare al suo Heric! E la presenza di una sua fotocopia precisa ed identica, almeno dal punto di vista estetico, non l’aiutava e non l’avrebbe mai fatto. La sola figura di Bred avrebbe reso a Sana le cose molto più difficili del previsto. Intanto il viaggio stava per finire.

Charles: ehi guarda Sana! Stiamo per atterrare! Siamo in Francia! Ragazzi che meraviglia!

Bred: già.

Come al solito nemmeno Bred, come Heric d’altronde, era di molte parole, tra loro quel giorno parlava solo Charles che era esaltato per quel viaggio come un bambino dell’asilo.

Sana: sì che bello Charles.

Non rispose con molto entusiasmo. Ma non aveva molto entusiasmo da esprimere al momento. All’aeroporto i ragazzi vennero accolti dalla solita folla inferocita di fan e giornalisti pronti a fare ai due attori tutte le domande possibile e immaginabili. Per fortuna però c’era il solito salvatore di Sana, ormai la salvava da una vita da quei terribili giornalisti: Robbie. Subito con un “per favore, niente domande adesso, i ragazzi sono stanchi!” riuscì a liquidare gli accaniti giornalisti, tranne alcuni che continuarono a seguirli fino alla macchina. Entrata nella vettura Sana si accasciò contro il finestrino mentre Charles e Bred si sedettero con un’aria un po’ meno stanca e osservarono il paesaggio durante il tragitto. Arrivarono in albergo dopo una mezz’oretta. Robbie aiutò i ragazzi a sistemare le valigie di Sana e Charles, Bred invece doveva fare un altro breve tragitto in taxi per raggiungere la casa di un suo amico dove avrebbe alloggiato durante il periodo di studio. Uscì comunque per salutare i suoi compagni di viaggio.     

Bred: beh ragazzi, ci vediamo in giro!

E poi rivolto a Sana in particolare, come a voler sottintendere qualcosa che sfuggì alla ragazza ma non a Charles che ricambiò con uno sguardo glaciale: la casa del mio amico non è molto lontana da qui, a piedi ci si arriva in 20 minuti circa.

Sana: addio Bred. Buona fortuna per i tuoi studi.

Aveva cercato di essere il meno glaciale possibile ma non le era riuscito molto bene, in fondo era anche  un po’ per colpa sua se aveva litigato con Heric. Ma la sua colpa principale era il suo essere identico a lui, questo Sana non lo poteva sopportare! Come avrebbe fatto a vivere a Parigi sapendo che a soli 20 minuti dal suo albergo c’era una fotocopia di Heric? Del suo Heric, che invece stava a chilometri e chilometri di distanza!

Charles: Sana, lo so che magari non ne vuoi parlare, ma ho capito che è successo qualcosa con Heric, non mi sembri giù solo per la partenza. Ti va se più tardi passo da te e ci facciamo una bella chiacchierata?

Sana: ecco…veramente io sarei un po’ stanca, avevo intenzione di farmi un bagno caldo e poi di dormire un po’.

Charles: certo lo capisco. Allora passo dopo cena da te! A dopo!

Sana: mh…ok.

Quanto sapeva essere insistente quel ragazzo, ma in fondo lo stava facendo solo per il bene della sua cara Sana; ne era stato innamorato in passato, ma ora che aveva capito l’amore che c’era tra lei e il suo ragazzo, aveva imparato a vederla solo come un’amica.

Sana era davvero distrutta. Il viaggio l’aveva devastata, non tanto fisicamente ma psicologicamente. Aveva avuto il tempo per pensare ed era stato questo che l’aveva annientata. Doveva tenersi occupata e infatti non vedeva l’ora di dover iniziare con il nuovo lavoro per tenersi occupata il più possibile, soprattutto mentalmente. Iniziò a prepararsi un bel bagno caldo, mise tanta schiuma nell’acqua e soprattutto i sali profumati alla ciliegia, quelli che le piacevano tanto.

Che meraviglia…mi sento molto meglio adesso…se solo fosse la vasca della mia casa a Tokyo invece che quella di un albergo di Parigi! Oh Heric…quanto mi manchi! E chissà se tu stai pensando a me?

Ovviamente si che lui le stava pensando, ma questo lei non poteva saperlo.

Il bagno durò quasi un’ora, ci rimase dentro fino a che l’acqua divenne fredda e solo a quel punto uscì. Si stese un attimo sul letto con l’intento di dormire per almeno una mezz’ora, ma il suo cercapersone vibrò nella sua tasca. Per un attimo il cuore di Sana si fermò. Solo poche persone potevano contattarla con quello! E una di quelle era Heric! Guardò lo schermo…

Maledizione! Ma cosa vuole adesso? Gliel’ho detto che non può venire adesso perché voglio farmi un bagno e dormire! Cosa!? È già ora di cena?! Ma a che ore cenano in questo paese?! Sono solo le 18:30!!!

Era Charles…a quanto pare doveva scendere al ristorante perché erano tutti giù ad aspettarla.

Sana: scusate se vi ho fatto aspettare…ero sotto la doccia e non pensavo che avremmo cenato così presto.

Charles: non preoccuparti!

Robbie: scusa Sana! È colpa mia, ho visto quanto eravate stanchi tutti e due e ho pensato di farci servire la cena presto per stasera.

Sana: ah…si grazie Robbie, hai avuto una buona idea.

La cena non si svolse molto allegramente, Robbie non sospettava nulla del motivo della “stanchezza” improvvisa di Sana, quindi continuava a parlare come se niente fosse di cose che non interessavano minimamente i ragazzi. Charles invece che ormai aveva capito che era meglio lasciarla mangiare tranquilla aveva smesso di dire cose senza senso e di rispondere a Robbie. Quando la cena finì, finalmente, Sana si diresse subito verso la sua camera per scappare dall’interrogatorio dell’amico, ma in fondo sapeva che non ce l’avrebbe fatta. Infatti. Charles la raggiunse un attimo prima che lei entrasse in camera.

Charles: Sana! Dobbiamo parlare, non sopporto di vederti così!

Sana: va bene, ma veloce perché sono molto stanca.

Entrarono nella camera di Sana e la ragazza si preparò a dirgli tutto.

 

  
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