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Autore: Misery007    22/08/2014    1 recensioni
Dopo averla pubblicata sul forum del sito Dolce Flirt provo a pubblicare il mio primo scritto anche qui.
Spero vi piaccia e se volete recensite pure, accetto sia complimenti che critiche costruttive, detto questo buona lettura a partire dalla trama qui sotto.
- è la storia di una ragazza di 17 anni, (quasi 18) che dopo svariati avvenimenti che hanno influenzato negativamente il suo passato, decide di cambiare aspetto, nome, città e liceo ripetendo l'anno, anche se non ne aveva bisogno dati i suoi voti, per cambiare vita. Tutto ciò avviene perché lei ha deciso di smettere di amare, ma un ragazzo biondo con gli occhi color dell'oro cambierà la sua vita! -
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Nathaniel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dell'autrice del tentativo di scrittrice
 
Ciao a tutti dato che per circa cinque giorni non potrò ne scrivere ne pubblicare quindi ho deciso di pubblicare un secondo capitolo oggi, spero vi faccia piacere. Come sempre prima di lasciarvi alla lettura di quest'altro capitolo devo ringraziare tutti coloro che leggono e recensiscono, ma anche chi legge semplicemente e chi capita per caso sul mio piccolo tentativo di scrittura, soprattuto un grazie speciale alla mia ormai unica seguace sabrinacaione, sei unica. T^T Voglio avvertirvi che invece questo capitolo è più lungo degli altri, come lo sarà quello a seguire, anche qui l'illustrazione non è opera mia, ma non disperate a breve i miei orribili disegni torneranno. Detto questo vi auguro buona lettura, aspetto ansiosa le vostre recensioni. Baci...

...Misery007!
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L'amore ha lo sguardo color oro.


 
Capitolo 4 Prima Parte: Confusione in sala delegati.

Mi dirigo verso quell'aula e una volta entrata sento Nathaniel che chiude a chiave.
C-c-c-che vuoi fare? P-p-p-perché hai chiuso a chiave? L-l-l-lasciami uscire di qui.
Comincio ad allarmarmi, anche se stranamente non ho paura. Non ho mai sofferto di claustrofobia, ma dopo quella terribile serata con Mark non potevo più sopportare di rimanere rinchiusa in una stanza da sola con un ragazzo. 
Calmati, ho chiuso a chiave solo perché non voglio che tu te ne vada mentre sto cercando di parlarti come oggi, ma aspetta un secondo che hai?
Il suo sguardo si rivolge a me mentre il mio respiro diventa affannoso e io cado a terra sulle ginocchia tenendomi il petto, se solo avesse lasciato la finestra aperta tutto sarebbe stato diverso. 
Lui si avvicina a me sedendosi al mio fianco e cercando in qualche modo di aiutarmi. Io sento uno strano calore provenire da lui, qualcosa di nuovo, qualcosa di inaspettato e che non avevo mai provato prima, o almeno che non avevo mai provato in modo così forte prima d’ora. 
“È come una sensazione di protezione e di affetto, sembra quasi amore. Ma non può esserlo, non potrà esserlo mai più. Io non amerò più, l’ho promesso e non intendo cambiare idea neanche se ho le farfalle nello stomaco e il calore mi pervade.”
Ma mentre sto provando tutte queste sensazioni in brevi istanti ho un altro attacco di panico e mi ritrovo distesa sul pavimento. Nathaniel è ancora più allarmato e si porta le mani alla nuca cercando di ricordare cosa fare in questi casi. Mentre lo vedo un po’ spaesato prendo un attimo fiato e, con un filo di voce, gli dico…
Se non vuoi aprire la porta almeno apri la finestra e fai entrare un po’ d’aria. Ti supplico.
Sì, scusami, corro, non ci avevo pensato.
Si alza e corre ad aprire le finestre, mentre l’aria sta entrando il mio attacco di panico si placa ed io resto distesa sul pavimento, ma mi rilasso e torno a respirare regolarmente. Lui torna da me, si siede al mio fianco e ancora preoccupato mi chiede…
Ora ti senti meglio? È tutto apposto? 
Sì, ora lasciami solo un secondo qui distesa, se mi alzo troppo in fratta rischio di avere un capogiro e di svenire, quindi resto qui distesa ancora un po’.
Lui china la testa, poi abbassando la voce mi dice…
Scusami, non sapevo fossi claustrofobica. Io volevo solo parlarti e tentare di spiegarti perché mi sono comportato come un cretino questa mattina, ma vedi tu mi hai colpito dal primo momento in cui ti ho visto questa mattina, dopo lo scontro con mia sorella, e dato che tutti mi considerano troppo serio e rigido per fare colpo ho pensato che fare il simpatico fosse più efficace, ma mi sbagliavo, avrei soltanto dovuto essere me stesso.
Per iniziare non sono claustrofobica, il perché mi è successo questo non posso spiegartelo e quello che hai capito è molto importante, non scordarlo mai. Comunque grazie infinite per il complimento.
Gli rispondo io poi mi volto verso di lui e gli chiedo…
Ti va di farmi un paio di favori?
Certo, di cosa hai bisogno dimmi tutto, in qualche modo devo farmi perdonare per la stupidaggine che ho fatto.
Prima cosa mi aiuti a rialzarmi? Ora è un po’ strano parlarti distesa sul pavimento.
Certo, vieni.
Poi mi tende la mano e mi aiuta a rialzarmi, le sue mani sono così calde e morbide, così vellutate e grandi. 
G-g-g-grazie infinite.
Di nulla, sai che hai delle bellissime mani, sono piccole, candide e con lunghe dite affusolate, solo che sono molto fredde.
Grazie, ho sempre avuto le mani gelide, anche se non so perché.
Tranquilla, avere le mani fredde è sintomo di cuore caldo. 
Mi sorride e poi aggiunge…
Ti serviva qualcos’altro? 
Sì, altri due favori e poi ho finito.
Ok, dimmi tutto.
Prima cosa ti supplico di non dire a nessuno di questa mia reazione di panico, ma non chiedermi perché mi è successo e perché non ne voglio parlare e come secondo favore volevo chiedere se ti va di ricominciare tutto da capo, come se fosse la prima volta che ci parliamo? Infondo questa mattina io ero già arrabbiata e non ho pesato le parole che pronunciavo.
Certo come vuoi. Sai era esattamente il motivo per cui ti avevo chiamato in questa stanza. Ricominciamo da capo, piacere mi chiamo Nathaniel Janh e sono il segretario delegato, ma puoi chiamarmi Nath se ti va.
Il piacere è tutto mio. Mi chiamo Misery Kuoko, ma puoi chiamarmi May se ti va Nath. 
Poi entrambi ci sorridiamo finché lui non spezza il silenzio dicendo…
Sai sei molto simpatica e molto bella.
Detto ciò io arrossisco e un po’ balbettante rispondo…
G-g-grazie, anche tu sei molto simpatico e anche molto c-c-carino.
Poi abbasso lo sguardo e divento ancora più rossa in volto. 
“Ma perché mi comporto così? Sembro una dodicenne al primo amore, non è da me comportarmi in modo così, così, così impacciato ecco. Devo fare qualcosa prima di scoppiare in altro travolgente momento di infinita stupidità con la fine della mia felicità e il successivo frantumarsi del mio povero cuore.”
Mentre pensavo a tutto ciò lui si avvicina mi sposta un ciuffo di capelli, mi alza il viso e mi dice…
Grazie, sei ancora più carina quando arrossisci, ma i tuoi occhi sono così profondi e malinconici qualcosa non va May?
Io mi tiro indietro un secondo da lui e poi guardando l’orologio appeso al muro con il volto che divampa sempre più così mi accorgo che sono già arrivate le due di pomeriggio. “Come è potuta passare un  ora così velocemente?” Notando che ancora attende una mia risposta affermo…
No, no. Tranquillo non preoccuparti è tutto ok.
Sicura? Se vuoi parlare con qualcuno io sono qui a tua disposizione per qualsiasi cosa. 
Poi vedendo che non rispondo cambia discorso dicendo…
So che sei in grado di orientarti, ma ti va comunque se ti faccio fare un giro della scuola per mostrarti i vari luoghi di maggior interesse di questo istituto?
Mi piacerebbe davvero tanto, ma è tardi e devo tornare a casa a sistemare delle faccende personali, se vuoi il giro possiamo farlo domani.
Ok, ci vediamo domani allora, Vuoi che ti accompagno a casa?
Non serve grazie abito a soli 20 minuti da qui e camminare mi fa bene, non preoccuparti. 
Ok, come desideri, ma insisto per accompagnarti domani dopo il giro della scuola. 
Detto ciò mi apre la porta e aggiunge…
Prego. 
Grazie mille, a domani allora. 
A domani.

Ci sorridiamo e io mi avvio verso l’uscita, lui chiude la porta e non molto dopo io mi ritrovo davanti a…
  
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