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Autore: tini fray    23/08/2014    5 recensioni
TRATTO DAL 18esimo CAPITOLO
"Alec sorrise in modo beffardo e lo stregone non riuscì a ribattere quando si avvicinò lentamente fronteggiandolo.
Il cervello di Magnus aveva staccato la spina ed era andato alle Hawaii con un volo diretto da Idris.
Alec non sembrava... Alec."
Ambientato alla fine di COLS.
E se nuove persone entrassero a fare parte della vita del cacciatore moro e Magnus, geloso più che mai, non fosse più così sicuro della sua decisione?
Malec/Clace/Sizzy
SPOILER DI TMI E DI TID
*FANFICTION IN REVISIONE DAL PRIMO CAPITOLO*
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Jace Lightwood, Jonathan, Magnus Bane, Nuovo personaggio, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Sommo stregone di Vladivostock?
Oh per Lilith.
"Senti, razza di omino glitteroso, avrei bisogno di entrare, ho un compito da svolgere, per giunta più urgente delle tue riflessioni inconcludenti"
Magnus sentì le orecchie avvampare e per un momento credette di sapere cosa provava Jace ad avere nelle vene il fuoco angelico.
Si spostò per farlo entrare e senza alcuna grazia sbattè le porte che stavano quasi chiedendo pietà.
Cosa diamine voleva lì uno stregone?
A Jia Pennhalow non bastava il sottoscritto? Impossibile.
Magnus era sì o no uno dei più importanti e competenti stregoni del mondo?
 Sì, eccome.
Perchè ritenevano necessaria la presenza di un'altro stregone?
Notò che il ragazzo/stregone si stava guardando intorno con aria strana e a Magnus sembrò quasi di notare una nota di tristezza nei suoi occhi.
Che non volesse accettare o svolgere quell'incarico?
Vide lo sguardo del biondo posarsi su una porta un pò dopo la sala da pranzo e Magnus si chiese come mai la stesse osservando con tanto interesse.
Lo vide scuotere impercettibilmente la testa e girarsi verso di lui.
"Ora... Dato che a quanto pare non avrò nessun aiuto da te, cercherò Jia Pennhalow da solo, nel suo ufficio" disse David, seccato, mentre con uno sbuffo faceva spostare i lunghi capelli biondi dai suoi occhi.
Fece per girarsi per andare nel corridoio dove si trovava la stanza che Jia usava come ufficio personale e Magnus trovò alquanto strano il fatto che sapesse già dove si trovava.
Poi Magnus si diede dello stupido, magari Dolohov era già stato lì grazie ad una convocazione del Conclave.
Si insultò nuovamente per aver creduto di essere l'unico stregone che veniva chiamato in aiuto dai Nephilim.
"Non è nel suo ufficio" esclamò Magnus quando David si era allontanato un bel pò.
Dolohov tornò indietro, si guardò intorno, ma non vide nulla che potesse simboleggiare la presenza del Console.
Magnus, nonostante già odiasse quell'antipatico e presuntuoso, nonchè sò-tutto-io, decise di condurlo da Jia.
"Seguimi" disse lo stregone senza fare alcuno sforzo per non apparire seccato.
Salì le scale che conducevano al corridoio dei dormitori e sentì qualcosa che da molto tempo non aveva il piacere di ascoltare: il silenzio.
Magari le persone che erano d'avanti alla porta di Alec avevano sentito il baccano di sotto ed erano fermi ad ascoltare?
Non credeva che a tutti potesse importare granchè in un momento come quello, neanche a Magnus sarebbe importato.
Era sceso ad aprire a quel presuntuoso solamente perchè doveva distrarsi, ma se avesse saputo cosa lo aspettava, non si sarebbe sicuramente scomodato per andare ad "accogliere" quella sottospecie di ragazzo.
Arrivò nel corridoio destinato ai dormitori e vide che la piccola folla di persone si era raggruppata attorno a Jia Pennhalow che stava iniziando proprio in quel momento a tenere un discorso, probabilmente un elogio ad Alec, alle sue grandi abilità e doti (su quest'ultima parola Magnus pensò a lungo e si diede dell'idiota pervertito per anche solo lontanamente aver pensato a quelle cose su Alec in un momento così triste) per ricommemorarlo.
Sentì delle persone girarsi per vedere di chi fossero quei passi e vide Jia farsi strada fra la folla per correre verso Dolohov.
Magnus notò che il Console aveva ancora le guance rigate dalle lacrime ma si stava ricomponendo abbastanza in fretta.
Dopo che arrivò di fronte a David, sembrò che stesse sforzandosi di ricordare il suo nome.
"Dolohov" disse improvvisamente Jia come se l'avesse ricordato all'improvviso "grazie per essere venuto così presto, io..." 
Lo sguardò del Console saettò dietro di lei, sulla porta che tutti vegliavano con tanta amarezza, come un lampo di luce e neanche Magnus fu così sicuro di averlo notato davvero.
"So già quello che devo fare Jia, ma noi dopo dobbiamo fare un discorso molto serio" disse David con un modo così autoritario che sembrava stesse parlando con un bambino troppo capriccioso.
Magnus non aveva mai sentito nessuno parlare a quel modo al Console, ma sembrò che Jia ci fosse quasi abituata.
Lo stregone non potè non chiedersi da quanto si conoscessero, poichè se dalle occhiate che si rivolgevano sembrava che si fossero visti in altre occasioni.
"Certo, ovviamente! Ma ti prego, fai in fretta" disse ansiosa e Magnus vide le sue mani sottili tremare.
David la superò senza guardarla e si avvicinò alla folla.
Un mormorio indisposto si levò nel gruppetto quando il ragazzo lo attraversò, avvicinandosi alla porta, tutti si scambiavano sguardi spaventati e confusi.
Magnus rabbrividì: cosa voleva fare QUELLO nella camera di Alec?
 Perchè era entrato come niente, non sentendo minimamente il dolore dei presenti spezzarsi mentre lui varcava la soglia?
Lo stregone guardò Jia che, al contrario di tutti, sembrava sapere esattamente cosa stava facendo.
"Per piacere, spostiamoci nella Sala del Consiglio, grazie. Devo aggiornarvi su molte novità"
Jace, Isabelle e Simon fecero per andarsene ancora scossi per l'apparsa di quello straniero, ma Jia li indicò.
"Voi tre, seguitemi, ho bisogno anche della vostra presenza."
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Cosa sta succedendo Jia?"
"Chi era quel ragazzino?"
"Cosa ci faceva lì?" 
"Vuole degnarci almeno di un informazione o sono argomenti top secret?" 
Mentre i Nephilim infuriati urlavano contro Jia, quest'ultima sembrava che stesse raccogliendo i fiori in un prato, per quanto era serena.
"Calma, vi spiegheró tutto un pó alla volta" disse prendendo posto nella sua sedia al tavolo del Consiglio mentre Robert Lightwood si sistemava accanto a lei.
Si notava la stanchezza dell'Inquisitore dal modo in cui osservava i fogli che aveva nelle mani, come se non li stesse leggendo realmente, ma ci stesse guardando attraverso.
Magnus alzó lo sguardo su Jia che sembrava si stesse schiarendo la voce, ma tutto quello che ottenne fu un rumore secco, perció prese la bottiglietta d'acqua di lato a lei e bevve un sorso.
La posó e ricominció a parlare.
"Prima dobbiamo fare il resoconto della guerra che si è appena conclusa"
Jia tese la mano verso Robert senza neanche guardarlo, come se l'attenzione di quest'ultimo dovesse essere completamente concentrata su di lei.
Ci volle un pó di tempo prima che Jia si accorgesse che Robert le stava prestando la stessa attenzione che ad un oggetto invisibile.
Jia tossì rumorosamente e l'Inquisitore alzó lo sguardo, confuso, vide la mano tesa del Console e, dopo qualche secondo in cui si rese conto della situazione e si ricompose, le porse i fogli.
"Molto bene, allora. Dobbiamo fare i punti della situazione." Esordì dando un'occhiata ai fogli.
"Le torri antidemoni sono ridotte al lastrico, ma ci sono dei volontari che si occuperanno della ricostruzione"
Jia indicò tre uomini abbastanza massicci, che ricambiarono con un sorriso sghembo, non sembravano essere molto intelligenti.
"Punto secondo, la battaglia ha provocato solamente due morti e alcuni feriti gravi. Ora, per pura questione di tempo, non farò i soliti tributi nè elencherò i caduti. Abbiamo cose più serie di cui parlare"
Seguì un sussurro spaventato del Consiglio. 
Cosa poteva esserci peggio della morte?
Jia osservò le reazioni della sala, come se stesse cercando di captare le loro emozioni e registrarle.
"Jonathan Morgenstern ha messo fine alla battaglia scappando in ritirata con i suoi demoni" disse Jia ma fu interrotta da una voce abbastanza conosciuta, anche se sembrava essere più spenta e meno sicura del solito.
"Ma allora abbiamo vinto, no?" Esclamò Jace.
Isabelle, seduta di lato a lui, gli tirò una gomitata e lui la guardò truce.
"Questa non si potrà definire vittoria fino a quando non capiremo perchè è andato in ritirata" esclamò Jia seccata.
"Non stava nascendo il sole perciò i demoni non erano costretti a rtirarsi, dev'essere stata una scelta di Sebastian" fece notare Raphael, che di sole se ne intendeva.
"Io credo che sia stato qualcosa che è stato fatto a LUI, che l'ha costretto a ritirarsi" disse un uomo con la barba accanto a Maryse. 
"Malik, sai qualcosa che noi non sappiamo?" Chiese Robert, con un velo di scherno nella voce.
Malik alzò lo sguardo su di lui e strinse i denti dietro le labbra serrate.
"Mentre stavo combattendo contro un Ottenebrato ne ho visti altri due dietro di me, pensavo che mi volessero attaccare, invece stavano guardando un punto lontano, sopra una collina, non so cosa, fatto stà che li ho sentiti sussurrare "il padrone ha bisogno, il signore ci sta chiamando". Sono comunque molto dubbioso, chi potrebbe mai fare male a Jonathan Morgenstern?" Disse Malik tutto d'un fiato guardando i componenti del consiglio, fermandosi alla fine del discorso su Jia, che lo osservava attentamente.
"Hai pienamente ragione, Malik, questa questione dovrebbe essere accuratamente presa da parte ed esaminata immediatamente e..." disse Robert Lightwood, ampiamente colpito dal racconto, ma venne interroto da nientemeno che Jia.
"Purtroppo non è il momento, non abbiamo tempo" disse seccamente e con un velo di preoccupazione Jia.
"Tempo per che cosa??" Esclamò Magnus, seccato, mostrando la sua presenza per la prima volta da quando erano arrivati nella sala del Consiglio.
Jia lo guardò attentamente e poi sussurrò.
"Tempo per capire"
Magnus la guardò confuso.
Jia fece una pausa per respirare più aria possibile.
"Siamo riusciti a prendere in 'ostaggio' alcuni Ottenebrati durante la guerra" continuò Jia.
Seguì un segno di sgomento generale.
"Vi starete chiedendo perchè Jocelyn Fairchild e Lucian non sono qui" tutti si guardarono intorno notando i due posti vuoti e ritornarono a osservare il Console.
"Bene, ve lo dirò io. Uno degli ostaggi è proprio Clarissa Morgenstern"
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Clary?!" Esclamò Jace alzandosi in piedi e rovesciando la sedia. 
"Dov'è? La voglio vedere subito!! Non potete impedirmelo" Il biondo serrò i pugni.
"Purtroppo prima devo dare un annuncio e ti conviene, Herondale, calmarti e non andare troppo in ebollizione o qui finiremo tutti arrosto, non so se mi spiego" disse Jia con un cenno di sarcasmo.
Jace non si sedette.
"Bene, se preferisci stare in piedi... Stavo dicendo,il ragazzo che avete visto oggi è uno stregone, per di più Sommo stregone di Vladivostock".
Tutti emisero versi sorpresi, tutti tranne Magnus, Isabelle e Jace.
"È venuto qui perché sembra abbia trovato un'efficente cura per gli Ottenebrati" disse Jia, aprì la bocca per continuare ma..
"Che ci faceva nella camera di mio fratello??" Esclamò Isabelle più seria che mai ponendo la domanda che più doleva a quasi tutto il Consiglio.
Jia serrò immediatamente le labbra sottili.
Isabelle imperterrita non distolse lo sguardo da quello di Jia che sorrise, sembrava un ghigno malefico a prima vista, ma poi notò che era un sorriso dolce, quasi.
"Perchè non lo chiedi direttamente a lui?"
Le porte della sala di spalancarono e Isabelle spostò lo sguardo da Jia alle porte e una maschera di stupore, dolore e felicità prese forma nel suo volto.
Guardarono tutti verso l'entrata e un concerto di "non ci posso credere" e "non è possibile" serpeggiò nel tavolo.
Magnus guardò fra le miriadi di teste dei membri del Consiglio e li vide.
Capelli neri e occhi azzurri. 
Alec.
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo delle crazy:
Scusateci per questo obrobrio, davvero, è una cosa orrenda. Purtroppo non è stata una settimana facile, per nulla, e non siamo riuscite a revisionarlo meglio di così.
Ed ecco le due sorprese:
-Clary è "tornata"
-Alec, anche lui, è "tornato" nel mondo dei vivi.
Io (Tini) avevo pensato seriamente di lasciarlo morto, ma, leggendo le vostre recensioni (comeal solito toccanti e meravigliose *-*), mi sono resa conto che sarebbe stato più utile da vivo.
Anche perché kiakkiera mi avrebbe Avada Kedavrizzato, o meglio, Cruciato.
Bene, nel prossimo capitolo si inizieranno a comprendere alcune cose e confonderne altre :)
Perciò prestate attenzione :)
Vi ringraziamo nuovamente per tutte le vostre recensioni che ci fanno comprendere i nostri errori e ci aiutano a migliorare ^-^
Non ho tempo stasera per citare tutte le meravigliose persone che recensiscono ma, anche senza nominare, speriamo che capiate quanto siete importanti per noi :)
"Non vi scambierei per tutti i lustrini del loft di Magnus"
~Cassandra Clare
Grazie a tutti e alla prossima :)
~Tini e kiakkiera
  
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