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Autore: Letty Cullen    24/08/2014    2 recensioni
Isabella è una ragazza 17 enne che si appresta a partire per le vacanze estive insieme ai suoi genitori. Passera' tre divertenti settimane, fara' nuove conoscenze e forse trovera' anche l'amore...
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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19^  capitolo
Bella
Dalla suite dei miei genitori non proveniva alcun rumore, che fossero ancora a letto? No impossibile, sono sempre stati molto mattinieri ed ero sicura che non avrebbero perso tempo a dormire in un posto come quello!
Aprii piano la porta ed entrai. Mi sedetti al centro del divano e la mia mente inizio’ a galoppare. Certo che come prima notte al villaggio era stata davvero entusiasmante: avevo legato da subito,la mia camera era una reggia e ancora doveva iniziare il divertimento.
Non avevo immaginato che mi potessero accadere tutte quelle cose in cosi poco tempo.Due giorni prima mi trovavo nella mia casetta in un paesino sperduto e due giorni dopo in quel paradiso terrestre. Ero su di giri. Mi decisi a riaffiorare dal mio momentaneo sogno accorgendomi che si era fatto tardi. Mi feci una doccia al volo e indossato l’accappatoio mi piazzai davanti all’armadio: e ora cosa mi infilo?Allora, ieri pomeriggio vestitino giallo sobrio,ieri sera vestitino nero elegante,oggi…oggi… mini di jeans e camicetta bianca a mezza manica con due piccole rouches sul davanti.Ai piedi un paio di sandali legati alla caviglia.Ora veniva il bello:i capelli.
Non avevo mai avuto tanta fantasia con le acconciature,quindi per non perdere troppo tempo raccolsi i capelli in una coda e la tirai di lato legandola e lasciando ricadere i capelli sulla mia spalla destra. Ottimo. Ora potevo scendere.Presi la borsa e richiusi la porta alle mie spalle.Mi diressi verso la sala colazioni e subito girato l’angolo vidi Jacob conversare con alcuni ragazzi.
Cavolo.
Mi bloccai e la mia mente penso’ subito a come sfuggirgli.Di certo non volevo dover fare colazione con lui o peggio sopportarlo tutta la mattinata.Nell’attimo in cui cercai di scappare mi sentii chiamare. Oh no no.BECCATA!
“Ehi Bella buongiorno!Non ti ho piu’ vista ieri sera!” mi disse affabilmente.
“Ciao Jacob.Si sono andata a letto presto”cercai di essere piu’ naturale possibile,non volevo raccontargli le mie faccende.
“Stai andando a fare colazione?” chiese
“Ehm si…in teoria si..mmm..”
E proprio in quel momento venni salvata in extremis da una vocina squillante anche a quell’ora del mattino:Alice.
“Bella dove ti eri cacciata,ti stavamo cercando.Ciao Jacob,buongiorno.”disse abbracciandomi con veemenza
“Ciao Alice,ragazzi”per tutta risposta gli altri lo salutarono con un gesto del capo.
“Alice,ragazzi.Ciao vi aspettavo qui”
Inaspettatamente quanto piacevolmente Edward mi venne accanto cingendomi la vita con un braccio e mi diede un delicato bacio su una guancia.Tutto sotto gli occhi sgranati di Jacob e quelli gongolanti di Alice.Sentii mancarmi la terra sotto i piedi e Edward mi sostenne appena in tempo.
“Bella tutto bene?”mi chiede visibilmente impaurito
“Si si tutto bene grazie,è stata colpa del tuo bacio inaspettato”gli dissi pentendomi subito di cio’ che mi era uscito dalla bocca e tappandomela con una mano.
A quelle parole rise sommessamente e sospirando rispose al mio orecchio:”Beh se è per il mio bacio,lo faro’ ogni volta che tu avrai desiderio!”
Sentii di nuovo le gambe come gelatina e lui fu di nuovo pronto ad accogliermi fra le sue braccia.Quando,dopo quell’attimo di sbandamento mi voltai,mi accorsi che Jacob era scomparso.Probabilmente aveva ritenuto la scena troppo sdolcinata e stomachevole solo perché voleva essere lui al posto di Edward.Ma come diceva mio nonno:E’ passata a Napoleone,passera’ anche a lui.
Doveva proprio bruciargli molto la mia amicizia,se cosi si puo’ chiamare,con Edward e la sua famiglia.Chissa’ perché.
Edward mi riscosse dai pensieri invitandomi a fare colazione.Oh si, ma chi se ne importa di Jacob,ora devo pensare a me,a divertirmi e ai miei nuovi amici!
“Si andiamo!Scusate ero sopra pensiero!”Solo allora voltandomi verso i miei amici,mi accorsi di quanto risplendesse di bellezza nella sua semplicita’:jeans e camicia nera con le maniche rivoltate a meta’ braccia.Bastava a darmi la tremarella,di nuovo.
Facemmo colazione all’italiana,cappuccino e brioche calda e un succo d’arancia,una goduria.Ci alzammo e uscimmo nel parco.Gli stand che il pomeriggio precedente erano occupati dal rinfresco,ora erano allestiti per la scelta delle attivita’.Le attivita’ spaziavano da quelle sportive,a quelle artistiche,volontariato,giochi di squadra,corsi di poesia,lezioni di ballo.C’era davvero l’imbarazzo della scelta.
“Beh ragazzi penso che adesso dovremo dividerci”
“Si Edward,penso proprio di si.Jasper ed io vorremmo imparare a dipingere..quindi dobbiamo raggiungere quel gazebo laggiu’”
“Ah bello Alice,magari ci faccio un pensierino!E tu Rosalie che attivita’ hai scelto?”dissi
“A me piacerebbe seguire le lezioni di tennis o di golf,è una passione che porto avanti fin da piccola e ho scoperto che anche a Emmett piace molto.Che ne dici Emm ci buttiamo?”
“Oh oh ma certo mia cara,non chiedevo altro!Andiamo!A dopo ragazzi!Vieni mia bella donzella!”le rispose prendendole dolcemente una mano.Scoppiammo a ridere per le parole di Emmett.Alice e Jasper si mossero per primi,poi andarono anche Rosalie ed Emmett.
“Allora Bella,da cosa iniziamo?Balli,equitazione o musica?”
“Mmm direi balli!Che ne dici?”
“Si benissimo!”
Ci guardammo un po’ attorno per individuare lo stand e quando lo vidi dissi.”Eccolo è laggiu’,andiamo dai!”
Lo raggiungemmo e una esile ragazza ci saluto’ calorosamente.
“Ciao ragazzi,come posso aiutarvi?Vi lascio un volantino con tutti i corsi di ballo previsti.Trovate tutte le informazioni qui.Se avete delle domande sono qui per voi.”
“Grazie!”
Accanto alla ragazza vi era una tv in cui scorrevano le immagini dei corsi passati,con i ballerini dilettanti e gli insegnanti che si cimentavano nel saggio di fine corso (eh si la ragazza ci aveva anche detto che avremmo fatto un saggio a fine corso!) tremavo gia’ di paura.
Iniziammo a sfogliare il volantino.Balli da sala,liscio,moderno,latino-americano,classico…c’era praticamente di tutto e per tutte le eta’ con corsi ad ogni ora.Sapevo gia’ cosa volevo fare e nel momento in cui esternai la mia scelta,la mia voce si amalgamo’ a quella di Edward:”Latino-americani e caraibici!”
Ridemmo di nuovo per quella situazione.Pensammo di sederci per riflettere un po’ su quale orario scegliere.Optammo per quello dalle 17,00 alle 18,30.La prima lezione era il giorno stesso.
“Oh Edward sono elettrizzata da questa nuova esperienza,sono cosi contenta di essere qui e ancora non credo che tutto questo stia accadendo a me!Non ho passato un anno felice e questa vacanza mi servira’,lo so,per stare meglio!”
“Io non posso lamentarmi,la mia vita mi piace,sono felice,amato,l’unica cosa è che non mi piace dove abito,non c’è quasi mai il sole e le temperature sono piuttosto basse… ma col tempo mi ci abituero’”
“Si anche a me non piace dove abito,un luogo freddo,buio ma credo che dovro’ fare come te,abituarmi.”
“Beh che ne dici di lasciarci alle spalle queste cose tristi e di tuffarci in un altro stand? Che dici facciamo musica e poi equitazione?”
“Certo,hai ragione,andiamo”gli risposi
E con occhi sorridenti partimmo.
 
   
 
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