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Autore: BornOfVengeance    24/08/2014    0 recensioni
Avevo mai avuto un amico in vita mia? Avevo quattordici anni e non riuscivo a ricordare una sola persona che avesse avuto, almeno per qualche tempo, il ruolo di amico nella mia vita, nemmeno una fottuta persona. Io ero timido, solitario e non spiccicavo più di cento parole in un anno, a molti dovevo sembrare stupido, ad altri dovevo sembrare un antipatico che non parla con nessuno perché si sente troppo fico per farlo, e altri ancora avevano solo paura di me, perché ero alto 1.80m e apparivo sempre imbronciato, come se potessi scoppiare da un momento all’altro, quindi in sintesi tutti mi stavano alla larga. Nessuno mi aveva mai capito
Storia di un'amicizia inossidabile fra James e Cliff.
Solo amicizia? Scopritelo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Love You

Il resto della giornata lo passammo quasi interamente a letto a giocare come due dementi, non avrei mai immaginato di poter amare un uomo in questo modo, ma lui non era un uomo come tutti gli altri, lui era Cliff, il mio Cliff! Dopo cena suonammo un po’, ma con un’intesa diversa, mentre inventavamo nuove melodie fra un bacio e l’altro. Era successo tutto molto in fretta ed io ero ancora convinto di essere etero, ma consideravo Cliff come l’eccezione della mia vita, lui era l’unico ragazzo che avessi mai guardato con interesse. Soprattutto non ero pronto a rendere pubblico il fatto che io e lui...che cos’eravamo io e lui? Si, eravamo andati a letto insieme e avevamo pomiciato tutto il giorno, ma non c’era niente di ufficiale fra noi due...o bastava il fatto di esserci detti che ci amavamo? Quando dopo aver suonato andammo a letto ero indeciso su come esporre la questione dei miei dubbi, ma non arrivai nemmeno a pensare come formulare la domanda che Cliff mi tolse le parole di bocca. Mi guardò negli occhi con aria preoccupata e poi parlò.

<< James...adesso...beh, noi cosa siamo adesso? Io che cosa sono per te? >>
<< Mi chiedevo anch’io cosa fossi per te. Tu sei la persona che ha reso la mia vita felice, che non mi ha più fatto sentire solo e che voglio avere sempre accanto, se non ti vedo per un giorno intero mi sento morire , io ti amo Cliff, mi dispiace di averlo capito solo adesso e di averti fatto soffrire per tutti questi anni >>
<< Nemmeno io riesco a stare senza di te, sei stato l’unico che mi abbia accettato per quello che sono, anche se prima hai dovuto evitarmi per tre settimane, ma mi hai sempre voluto bene in modo incondizionato e sei sempre stato ai miei scherzetti sconci, anche quando non pensavi che un giorno mi avresti sbattuto il culo in faccia e che saresti venuto a letto con me finalmente. Anch’io ti amo e voglio stare con te >>
<< Ma quanto sei romantico! >>

Dissi, poi gli saltai addosso e ricominciammo a...beh, avete capito. Dopo aver finito, Cliff ebbe la forza di farmi anche un terzo grado in piena regola.

<< Scommetto che non vuoi che ci vedano in pubblico >>
<< In effetti no, non sono pronto, deve prima passare un po’ di tempo >>
<< Ma cosa c’è da vergognarsi? >>
<< Nessuno si aspetta che io stia con un uomo >>
<< Quindi pensi ancora che sia sbagliato essere gay...>>
<< No, non sono gay, sono solo innamorato di te >>
<< Non so se ti sei accorto, ma io sono un uomo James...>>
<< Si, ma non sei un uomo come tutti gli altri, tu sei mio >>

Dissi baciandolo, mettendo fine al terzo grado. Eravamo d’accordo di non farci vedere in pubblico, certo, avremmo continuato a stare insieme come facevamo prima, ma niente effusioni in pubblico, questo era certo, Cliff non sembrava molto convinto, ma non ero pronto a rendere pubblica la mia relazione con lui, non ancora.
***
L’indomani a scuola fu più difficile del previsto non mettergli la lingua in bocca davanti a tutti, sentivo di poterlo violentare in pubblico davanti di fronte a tutta la scuola, ma sapevo di non poterlo fare, a lui sarebbe andato bene di sicuro, ma non a me. Per complicare di più la faccenda, Cliff mi si strusciava addosso in continuazione e poi ridacchiava delle smorfie che facevo. Ad ora di pranzo non riuscii più a trattenermi, trascinai Cliff in bagno ed entrambi ci chiudemmo in una cabina ed iniziammo a baciarci, non in modo calmo come avevamo fatto il giorno  prima, ma con più passione e foga, augurandoci vivamente che nessuno entrasse.

<< Sono sicuro che un giorno cederai, caro il mio Hetfield >>
<< Ne sono sicuro anch’io! >>

Entrambi scoppiammo a ridere e ci abbracciammo forte. Come avevo fatto a vivere tutto quel tempo senza quel contatto? Come avevo fatto a resistere a quella bellezza per tutto quel tempo? Ma soprattutto, come avevo fatto a non rompere il culo a tutti quelli che se lo portavano a letto?
Quel giorno Ricky venne a cercarlo alla fine della giornata, eravamo agli armadietti a sistemare le nostre cose e ad un certo punto lo vidi arrivare, ma non lo dissi a Cliff, perché pensai che non sarebbe venuto a rompere il cazzo, visto che lui aveva la sua figura da macho da mantenere...ovviamente mi spagliai, venne dritto verso di noi e richiamò l’attenzione di Cliff schiarendosi la voce. a quel punto il mio splendido ragazzo, che ne aveva piene le palle di lui, si girò svogliatamente.

<< Che vuoi, Ricky? >>
<< Voglio parlare con te...in privato. >>
<< Tranquillo, non dirò niente a nessuno, ora smamma >>
<< No, non è questo che voglio >>

 Disse guadandolo con un’espressione ammiccante. Cliff lo guardò stranito, scosse la testa e tornò a sistemare l’armadietto, ma Ricky non cedette, lo afferrò per il braccio e lo fece voltare verso di se.

<< Cliff dai, lo so che ti è piaciuto >>
<< E’ piaciuto di più a te...e io ero ubriaco. >>
<< Ma anche se eri ubriaco ricordo il modo in cui gridavi, si vedeva che godevi! >>

A quel punto ne ebbi abbastanza, chiusi con violenza l’armadietto e lo fulminai con lo sguardo, che lui ricambiò con altrettanta antipatia, poi presi la mano che stringeva il braccio di Cliff e la staccai.

<< E tu che vuoi Hetfield? È una cosa fra me e lui. >>
<< Lascialo in pace, non gli interessi >>

Chiusi l’armadietto di Cliff e lo tirai via ed entrambi uscimmo e ci mettemmo in macchina. Non appena fummo seduti in macchina lui mi guardò compiaciuto e mi fece uno dei suoi sorrisi inquisitori.

<< Tu sei geloso! >>
<< No, che te lo fa pensare? >>
<< Non sai che faccia avevi mentre quello mi parlava >>
<< Io sono geloso delle tue scopate occasionali da sempre, vedi di mettertelo in testa >>

Lui sorrise, quasi fosse fiero di me, poi mi circondò le spalle con un braccio e mi diede un bacio sulla guancia. Io lo guardai e gli sorrisi, poi ricambiai il bacio.

<< E già che ci siamo, il prossimo che viene a romperti il cazzo è già da considerarsi morto>>
<< Come sei dolce! >>

Disse mettendo in moto per poi partire. Quello era stato uno dei giorni migliori della mia vita, il cuore avrebbe potuto scoppiarmi di felicità, e per migliorare le cose, dopo scuola andammo dritti a casa di Cliff a fare l’amore. Mi sentivo libero.



EEEEECCOMIIIIII!!!!
Salve a tutti bella gente!! Eccovi un capitolo della mia sdolcinatissima ff!! Spero che il sito non abbia smerdato per l'ennesima volta il testo del capitolo e spero anche che vi sia piaciuto!!
  
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