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Autore: Thar Aisling    26/08/2014    0 recensioni
Il Bene Supremo ha generato il Male Assoluto. Due progenie in eterno contrasto. Il potere della creazione prevarrà sui suoi stessi figli?
Tra magia e natura, mito e realtà, immergiti nel fantastico mondo di Gea e viaggia insieme ad Anam, Gran Sacerdote di Adoxia e ai suoi amici. Addentrati nella foresta di Yle-Dendrum e nei mondi oscuri resi cupi dalla passione umana. Scopri cosa nasconde Conca Arura e che cosa tramano gli Dei per l'umanità. In un mondo in declino dove anche la Natura è contro i suo figli, sarà l'uomo a prevalere?
"La Genesi si era conclusa. Conclusa con un’Apocalisse dettato dal destino, ma che avrebbe cambiato la storia di Gea e di tutte le sue forme di vita. Un viaggio, dove gli Dei avrebbero trovato poco spazio."
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai, Crack Pairing
Note: Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il corpo morente di Gea giaceva inerte nel nulla più assoluto. Un cuore palpitante di pura energia roteava nelle sue viscere. Potere della vita, potere della guarigione, potere dell’immortalità.

Gea poteva creare e plasmare la materia, renderla viva o inerte, senziente o semplicemente statica.

Un’oscuro male però la attanagliava; la sua sopravvivenza dipendeva da un’enorme desiderio che in ogni istante della sua eterna esistenza trafiggeva il suo essere: la maternità.

Percepiva che il momento della trasmigrazione era vicino: presto avrebbe perso il suo potere, il suo corpo sarebbe collassato su sè stesso e la sua sofferenza placata dall’oblio.

Prese perciò una decisione cruciale: dare alla luce i suoi figli attingendo dalla poco energia residua, ben conscia che ciò l’avrebbe avvicinata ulteriormente e inesorabilmente alla fine.

Creò Kyrios e Anassa I due Eoni primi, depositari di tutto il potere e il sapere di Gea.

Poco prima di essere liberata dalla sua eterna sofferenza, Gea incaricò I due Eoni Primi di tenere in vita il suo nucleo, dal quale avrebbero attinto sufficiente potere per svolgere il delicato compito per il quale essi vennero creati: dare vita ai Figli di Gea, coloro che l’avrebbero custodita, difesa e rispettata in attesa della sua reincarnazione.

Quando il momento giunse, I due Eoni piansero la dipartita della Prima Madre; versarono così tante lacrime che sommersero Gea di un profondo ed esteso strato d’acqua e decisero che era giunto il momento di rendere onore alle ultime parole della progenitrice.

Anassa fece spirare un vento di fuoco sulla coltre d’acqua e con il vapore che si sprigionò creò il cielo, il quale poteva dare la vita con le sue piogge, riscaldare con la sua stella e incantare con la sua bellezza. Decise che era arrivato il momento di dare la luce il primo figlio di Gea. Nacque così Zoe, Colei che nacque sotto la benedizione degli Elementi.

Kyrios scosse lo strato superficiale del corpo di Gea e fece emergere I continenti, sui quali distribuì verdi foreste, alte montagne e sconfinate pianure.

Rese fertile il suolo emerso e creò il secondo Figlio di Gea, Antheo, Colui che nacque sotto la benedizione della Natura.

Zoe e Antheo erano di una bellezza abbagliante. Antheo era la perfetta incarnazione di Kyrios; lunghi capelli neri incorniciavano un viso perfettamente ovale, incastonato da due grandi occhi verdi. Lo sguardo volitivo e il corpo scultoreo attraevano immensamente Zoe, la cui bellezza non era meno sorprendente.

Il suo corpo esile e aggraziato era accarezzato da una lunga chioma bionda che faceva da cornice ad un viso eburneo; nei suoi bellissimi occhi blu brillava la scintilla della Vita, la fiamma del Desiderio.

Entrambi possedevano il dono di Gea: l’uso dell’Energia Vitale per continuare a percepire di quanto di divino esisteva in loro.

Il bruciante desiderio reciproco portò Antheo e Zoe a fondersi. I loro corpi si unirono, avvolti da quel sentimento quasi oscuro chiamato passione. Si persero nell’oblio del piacere e raggiunsero le vette della felicità.

Compresero quanto il donarsi sia appagante.

Gli Eterni Figli di Gea si unirono molte volte, diedero origine all’Amore,alla Felicità e al Dono. Nacque così la Progenie di Gea, Coloro che nacquero sotto la benedizione della Magia.

Ma un seme oscuro stava per essere piantato nel mondo còsì faticosamente creato dalla Prima Madre. Il suo sacrificio supremo sarebbe stato reso vano.

I Primi Figli di Gea non erano scevri dalla dualità del libero arbitrio. Essi vollero perseguire il loro desiderio di avere un figlio che unisse entrambi I loro poteri. Nacque perciò Andro, il Figlio della Colpa.

Era un semidio mortale, detentore di poteri identici ai Primi Eoni, suoi antenati.
Una chioma nera corvina incastonava un viso pallido, con occhi di ghiaccio e uno sguardo cupo e pieno malevolenza.

Volse immediatamente la sua attenzione alla cupidigia e al desiderio di essere adorato dalle masse come unico e grande Dio; attingendo anch’esso al potere di Gea diede alla luce la razza Umana liberandola dal legame con la magia per renderla sottomessa al suo volere e al suo capriccio.

Ecco che uno dei frutti della passione marcì improvvisamente.

Nella generazione di Andro non germogliarono le sublimi caratteristiche volute dalla Prima Madre; nacquero piuttosto individui bellicosi, dove ogni forma di solidarietà era nulla e la percezione era materialistica.

Benchè tali, gli uomini, possedevano ancora quella indelebile traccia divina che li avrebbe potuti rendere liberi e puri avvicinandoli alla loro natura così come progettata da Gea; ma erano schiavi di loro stessi perchè così voleva Andro.

Essi incarnavano il seme della cupidigia, lo stesso che diede forma e vita al loro Dio.

La coscienza di Andro era superiore e tutto ciò rientrava perfettamente nei suoi piani; assoggettò l’intera sua progenie con l’illusione della salvezza, profetizzata da individui scelti chiamati Gran Sacerdoti e unici figli della Progenie della Colpa a utilizzare la Magia.

Zoe e Antheo, il Bene supremo che diede origine al Male, cercarono di fermare Andro e di redimerlo dai suoi errori dettati dall’egoismo ma il mondo stava per conoscere per la prima volta la Morte.

Venerato dalle masse, Andro crebbe di potere e creò dallo stesso corpo della Prima Madre gli Uros, una razza di potenti creature assoggettate al suo volere.

Antlos, guardiano di tutte le acque di Gea.

Epeiros, protettore di tutte le terre emerse.

Aktys, custode della Luce.

Nyx, servo dell’Oscurità.

Enormi creature senzienti nate dall’essenza stessa della violenza, pura apoteosi 
dell’ istinto di distruzione e depositarie delle energie che davano la vita a tutti I Figli di Gea.

   
 
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