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Autore: hinayuki    20/09/2008    3 recensioni
Sono tornata con la mia seconda ficcy su Acquarion, dopo essermi rivista tutte le puntate dell'anime(l'ultima puntata ho pianto). Questa raccolta(devo ancora decidere il numero di capitoli) racconta un possibile seguito(felice) dell'anime.
Il primo capitolo è ispirato alla bellissima canzone "Wherever you will go" e ripercorre, tramite i pensieri di un personaggio, alcuni momenti delle utime puntate del cartone.
Genere: Romantico, Triste, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Apollo, Silvia de Alisia
Note: What if? (E se ...), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Stories

Wherever you will go

 

So lately, been wondering
Who will be there to take my place
When I'm gone you'll need love

to light the shadows on your face

Ultimamente sto immaginando

Chi ci sarà lì, a prendere il mio posto...

Quando me ne sarò andato avrai bisogno d’amore

Per dissipare le tenebre dal tuo viso

 

Sai, Silvia, che ultimamente ripenso a ciò che è accaduto a Celian e Apollonius?

Ho paura che quello sarà anche il nostro destino e lo temo. Anche se effettivamente il nostro rapporto è un po’ diverso dal loro.

Anche se ancora non sai ciò che provo per te, perché non lo so bene nemmeno io.

Anche se non sai che probabilmente ti amo.

 

E se accadesse anche a noi?

Se anche io dovessi scomparire lasciandoti da sola?

Chi ci sarebbe a prendere il mio posto accanto a te?

Perché ormai, anche se forse non te ne rendi bene conto, io sono sempre lì.

 

Sicuramente ci sarà tuo fratello Sirius.

Lui saprà darti tutto l’amore di cui hai bisogno per andare avanti, ne sono sicuro...

Ma allo stesso tempo lo odio per questo, perché lui si e io no!

Se prima lo detestavo perché mi disprezzava e mi denigrava, ora è perché sono geloso di te: Perché ti amo. Perché ti ama. Perché lo ami.

 

Ti osservo dal terrazzo mentre gli giri attorno ridendo e scherzando ed una morsa mi chiude lo stomaco, maledizione, non voglio lasciarti, ma soprattutto non voglio lasciarti in mano sua.

Eppure dentro di me c’è qualcosa che mi urla che ciò avverrà presto.

E più ci penso, più mi rendo conto che non voglio che ciò accada.

 

Distolgo lo sguardo e me ne vado prima di diventare del tutto patetico.

Andrò a caccia, magari pensare ad altro mi rilasserà.

Magari mettere qualcosa sotto i denti mi farà pensare con un po’ di razionalità.

Quando ho fame non riesco a ragionare con lucidità e la riprova sono questi pensieri assurdi.

 

If a great wave shall fall

And fall upon us all

Than between the sand and stone

Could you make on your own?

Se cadesse una grande onda

E cadesse sopra tutti noi

Allora tra sabbia e le rocce

Potrai farcela da sola?

 

Presto la resa dei conti sarà vicina, lo so perché ogni mio muscolo freme.

Sirius ci ha traditi e sei così triste e non sai quanto mi fa male.

Non avrei mai voluto vederti addosso quell’espressione, soprattutto non rivolta a lui.

E tanto meno rivolta a me. I tuoi occhi sono meravigliosi quando sorridono.

 

Ti vedo vagare per il roseto, che coltivava tuo fratello, con un’espressione assente.

Lo cerchi lì, disperatamente, ma non lo trovi.

Cercheresti anche me così spasmodicamente?

Ti stai avviando verso il boschetto che circonda il campo di addestramento.

 

Prendo un pacchetto e ti seguo, senza farmi vedere.

Se bastasse sciacquarsi il viso per cancellare quell’espressione...

Se bastasse un acquazzone torrenziale a scacciare via la tristezza...

Se bastasse un’onda a lavare via le ferite...

Farei l’impossibile per lenire la tua sofferenza e farti tornare il sorriso.

 

Eppure sono sicuro che non servirebbe a nulla.

Tra poco anche io me ne andrò, lo so, e la cosa mi distrugge, perché adesso so di amarti.

E so che mi ami. Mi darai forza.

Sono sicuro che riuscirai ad andare avanti da sola. Sei forte, Silvia e nulla potrà abbatterti.

 

If I could, than I would

I’ll go wherever you will go

Way up high and down low

I’ll go wherever you will go

Se potessi, allora lo farei

Andrei dovunque tu andrai

Su in alto e giù in fondo

Andrò dovunque tu andrai

 

Ti ho seguita d’istinto e ora ti ho persa di vista, però il tuo odore mi dice che sei vicina.

Trovo qualcosa per distrarmi e do da mangiare a dei passerotti ed eccoti.

Triste e spaesata, si vede che non hai una meta.

Mi noti e rimani interdetta.

 

Parliamo e finalmente sembri ritrovare un po’ di serenità.

E ritrovo serenità anche io, benché sappia che durerà poco.

Ma siccome sono ottimista di natura, scaccio via quei pensieri.

Devo essere sicuro e forte per entrambi.

 

Mi confessi che ti piacerebbe volare tra terra e cielo come gli uccelli.

Non ti accorgi che sei già in grado di farlo, Silvia?

E ci troviamo a parlare di un passato vecchio di 12.000 anni.

Un passato che terrorizza tanto me quanto te, e lo capisco solo ora.

 

Mi chiedi di giurarti che non ti lascerò più, ma è una promessa che non posso mantenere...

Però sappi che sarò con te ovunque tu andrai!

Ed ecco che sei tu che scompari lasciandomi da solo...

Con ancora il desiderio di un tuo bacio...

 

And maybe I’ll find out

A way to make it back someday

To watch you, to guide you

Through the darkest of your days

E forse troverò un modo

Per tornare in dietro un giorno

Per guardarti, per guidarti

Nei tuoi giorni più oscuri

 

Ed eccoci qua...

Quando sei sparita da davanti i miei occhi, ho temuto che saresti scomparsa tu per sempre...

Ed invece, a dare ragione alle mie più oscure sensazioni, sono io ad andarmene...

A lasciarti da sola.

 

Dio, come mi sento in colpa.

Non ti sono stato vicino.

Non ho mantenuto la promessa che inconsciamente ti avevo fatto.

Non potrò più rivederti.

 

Ma spero che presto potremo rivederci e che non ci tocchi aspettare davvero 12.000 anni.

Perché vorrei esserci io a guardarti, e non solo da lontano.

Perché vorrei essere io a guidarti quando ti troverai spaesata e non saprai dove andare...

Quando sarai triste.

 

Vorrei essere io ad illuminarti la via nei momenti più oscuri...

Infondo porto il nome del Dio del sole.

Vorrei prenderti per mano e condurti alla luce.

Anche se forse sono io quello che ha bisogno di una guida per arrivare da te!

 

If a great wave shall fall

And fall upon us all

Than I hope there someone out there

Who can bring me back to you

Se dovesse cadere una grande onda

E cadesse sopra di noi

Allora spero che ci sia qualcuno là fuori

Che possa portarmi di nuovo da te

 

 

Eppure non posso...

Ora sei irraggiungibile ed io sono rinchiuso in questa specie di limbo dal quale non so come uscire!

Mi manchi e mi sento come se fossi stato schiacciato da una pressa.

 

Mi sento soffocare...

Vorrei così tanto rivederti, sentire la tua voce, il tuo calore...

Te!

Vorrei che mi tirassero fuori da questo posto, dove non c’è nessuno, e mi portassero di nuovo da te!

 

Run away with my heart

Run away with my love

Run away with mi hope

Corri via con il mio cuore

Corri via con il mio amore

Corri via con le mie speranze

 

Ma tu, Silvia, scappa via, tanto io ti ritroverò e allora potremo stare assieme per sempre!

Con te hai tutto ciò di cui hai bisogno.

Il mio cuore, il mio amore...

E la speranza di rivederci presto.

 

I know now, just a quite how

My life and love may still go on

In your heart, in your mind

I’ll stay with you for all of time!

Adesso so, più o meno,

Come la mia vita ed il mio amore potranno andare avanti

Nel tuo cuore, nella tua mente

Starò con te per tutto il tempo!

 

Io starò con te per sempre!

Il mio cuore è nel tuo...

La mia mente è legata alla tua...

Sapendo ciò credo che potrò aspettare ancora un po’...

 

If I could than I would

I’ll go wherever you will go

Way up high, or down law

I’ll go wherever you will go!

Se potessi lo farei

Andrei ovunque tu andrai

Su in alto o giù nel profondo

Andrò ovunque tu andrai!

 

Se potessi ti starei vicino dal vivo,

Ma spero che, per adesso ti basti il pensiero

Che sarò con te per sempre e...

Che sarò con te dovunque andrai!

 

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

La luce artificiale dei neon gli oltrepassò le palpebre bruciandogli gli occhi, ormai non più abituati alla luce.

C’erano delle persone attorno a lui e gli sembrava che stessero parlando, ma non capiva cosa stessero dicendo. Era troppo stordito. Tanto da non ricordare nemmeno cosa fosse successo, chi fosse o come mai, fino a poco prima, si sentisse soffocare.

A ronzargli in testa solamente un nome: Silvia.

Le figure gli apparivano sfuocate.

Tutto attorno a sé vedeva un bianco confuso e sporco: quelle persone, probabilmente, indossavano dei camici.

Che fossero dottori?

Un’incomprensibile paura si impossessò di lui, ma appena provò a muovere un muscolo, una dolorosissima fitta gli tolse il fiato, facendolo desistere dal fare un secondo tentativo.

 

-Il ragazzo si sta riprendendo!- Affermò una voce femminile dietro la sua testa. Evidentemente era steso su un lettino o su una barella.

-E’ incredibile che sia ancora vivo, dopo quello che gli è successo...!- Commentò un’altra, questa volta maschile, al suo fianco.

-Già!- Un terzo gli diede ragione. -Ma pare che anche l’altro stia reagendo bene...- Concluse. Poi osservò il paziente e prese a fasciargli le ferite.

 

Chi era l’altro?

Cos’era successo?

Un’altra stilettata, seguita da una serie innumerevole di fitte.

Ormai non riusciva nemmeno a capire quali erano le parti del corpo che non gli facevano male.

Forse la testa.

No!

Gli avevano bendato anche quella.

Una sensazione di quiete lo pervase e prese nuovamente sonno.

I sedativi che gli erano stati iniettati avevano cominciato a fare effetto.

Si trovò nuovamente nell’oscurità.

Ma questa volta non era fredda e penetrante come quella in cui era stato fino a poco prima.

Era un’oscurità da cui si poteva fare ritorno.

 

Sbatté numerose volte le palpebre per cercare di rendersi conto di dov’era.

La stanza era bianca e disadorna.

Anonima.

Vuota, se non fosse stato per quel letto, sfatto privo di proprietario, che stava accanto al suo.

Quello era il primo giorno, dopo chissà quanto tempo, che non gli davano sonniferi e palliativi per i dolori dovuti alle innumerevoli fratture.

Di fianco al suo lettino c’era un comò. Sopra, assieme al contenitore delle medicine, un fiore, dentro un vasetto di vetro, attorno al quale era stato avvolto un drappo blu.

Aveva un qualcosa di familiare.

Il suo odore gli era noto.

Lo fissò con gli occhi leggermente vacui.

Non era l’odore che, inconsciamente, voleva sentire.

Poi eccolo avvicinarsi.

 

Una ragazza dai lunghi capelli biondi, sciolti, si affacciò alla porta della stanza.

Guardò verso la sua direzione e quando lo vide gli occhi le si riempirono di lacrime.

Si catapultò verso di lui, abbracciandolo con forza, non tenendo conto delle ferite che gli tappezzavano il corpo.

-Apollo, meno male, sei vivo!- Gridò tra le lacrime, quasi incredula. Quando avvertì un gemito di dolore provenire da dentro il suo abbraccio si staccò, allontanandosi.

Lui la fissò con gli occhi vuoti e un’espressione incomprensibile dipinta in volto.

La ragazza lo osservò interrogativa.

-Chi sei tu?- Domandò Apollo, spiazzandola completamente.

La bionda lo fissò attonita e poi, invece di iniziare a piangere e singhiozzare, gli rifilò un pugno che, per poco, non gli fece decollare tutti i denti e staccare la testa dal suo posto.

 

 

 

 

Hallo Leute!

Ed eccomi con l'ennesima song-fiction! Strano vero?!

Ma cosa volete farci? La musica, per me è fonte di vita! ^-^

Spero che piacci come sono piaciute quelle precedenti...

a tal proposito volevo ringraziare:

 

Roby the best: Sei stata la prima a commentare e sono contenta che la ficcy ti sia piaciuta! ^-^ Grazie!

                       Personalmente ho sempre immaginato e visto Apollo come una persona molto dolce e buona di cuore!

                      

Laicachan: Grazie mille dei commenti! Visto che ti ho accontentata scrivendone un'altra?

                 Spero veramente di non deluderti! ^-^

 

Dreamer21: Addirittura le lacrime agli occhi??? *.*

                  Scusa il sadidmo, ma sono davvero felicissima che la mia ficci ti abbia fatto questo effetto!!! ^-^

 

Grazie ancora e alla prossima!!!

 

Hina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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