Wherever you will go
So lately, been wondering
Who
will be there to take my place
When I'm gone you'll need love
to light the shadows on your
face
Ultimamente sto
immaginando
Chi ci sarà lì, a prendere il mio posto...
Quando me ne sarò andato avrai
bisogno d’amore
Per dissipare le tenebre dal tuo viso
Sai, Silvia,
che ultimamente ripenso a ciò che è accaduto a Celian e
Apollonius?
Ho paura che
quello sarà anche il nostro destino e lo temo. Anche se effettivamente il nostro
rapporto è un po’ diverso dal loro.
Anche se ancora
non sai ciò che provo per te, perché non lo so bene nemmeno
io.
Anche se non sai che probabilmente ti amo.
E se accadesse
anche a noi?
Se anche io
dovessi scomparire lasciandoti da sola?
Chi ci sarebbe
a prendere il mio posto accanto a te?
Perché ormai,
anche se forse non te ne rendi bene conto, io sono sempre lì.
Sicuramente ci
sarà tuo fratello Sirius.
Lui saprà darti
tutto l’amore di cui hai bisogno per andare avanti, ne sono
sicuro...
Ma allo stesso
tempo lo odio per questo, perché lui si e io no!
Se prima lo detestavo perché mi disprezzava e mi denigrava, ora è perché sono geloso di te: Perché ti amo. Perché ti ama. Perché lo ami.
Ti osservo dal
terrazzo mentre gli giri attorno ridendo e scherzando ed una morsa mi chiude lo
stomaco, maledizione, non voglio lasciarti, ma soprattutto non voglio lasciarti
in mano sua.
Eppure dentro
di me c’è qualcosa che mi urla che ciò avverrà presto.
E più ci penso,
più mi rendo conto che non voglio che ciò accada.
Distolgo lo
sguardo e me ne vado prima di diventare del tutto
patetico.
Andrò a caccia,
magari pensare ad altro mi rilasserà.
Magari mettere
qualcosa sotto i denti mi farà pensare con un po’ di
razionalità.
Quando ho fame non riesco a ragionare con lucidità e la riprova sono questi pensieri assurdi.
If a great wave shall
fall
And fall upon us
all
Than between the sand and stone
Could you make on your
own?
Se cadesse una grande
onda
E cadesse sopra tutti
noi
Allora tra sabbia e le
rocce
Potrai farcela da sola?
Presto la resa dei conti
sarà vicina, lo so perché ogni mio muscolo freme.
Sirius ci ha
traditi e sei così triste e non sai quanto mi fa male.
Non avrei mai
voluto vederti addosso quell’espressione, soprattutto non rivolta a
lui.
E tanto meno
rivolta a me. I tuoi occhi sono meravigliosi quando
sorridono.
Ti vedo vagare
per il roseto, che coltivava tuo fratello, con un’espressione
assente.
Lo cerchi lì, disperatamente, ma non lo trovi.
Cercheresti anche me così
spasmodicamente?
Ti stai
avviando verso il boschetto che circonda il campo di
addestramento.
Prendo un
pacchetto e ti seguo, senza farmi vedere.
Se bastasse
sciacquarsi il viso per cancellare
quell’espressione...
Se bastasse un
acquazzone torrenziale a scacciare via la tristezza...
Se bastasse
un’onda a lavare via le ferite...
Farei
l’impossibile per lenire la tua sofferenza e farti tornare il
sorriso.
Eppure sono
sicuro che non servirebbe a nulla.
Tra poco anche
io me ne andrò, lo so, e la cosa mi distrugge, perché adesso so di
amarti.
E so che mi
ami. Mi darai forza.
Sono sicuro che riuscirai ad andare avanti da sola. Sei forte, Silvia e nulla potrà abbatterti.
If I could, than I
would
I’ll go wherever you will
go
Way up high and down
low
I’ll go wherever you will
go
Se potessi, allora lo
farei
Andrei dovunque tu
andrai
Su in alto e giù in
fondo
Andrò dovunque tu andrai
Ti ho seguita
d’istinto e ora ti ho persa di vista, però il tuo odore mi dice che sei
vicina.
Trovo qualcosa
per distrarmi e do da mangiare a dei passerotti ed
eccoti.
Triste e
spaesata, si vede che non hai una meta.
Mi noti e rimani interdetta.
Parliamo e
finalmente sembri ritrovare un po’ di serenità.
E ritrovo
serenità anche io, benché sappia che durerà poco.
Ma siccome sono
ottimista di natura, scaccio via quei pensieri.
Devo essere sicuro e forte per entrambi.
Mi confessi che
ti piacerebbe volare tra terra e cielo come gli
uccelli.
Non ti accorgi
che sei già in grado di farlo, Silvia?
E ci troviamo a
parlare di un passato vecchio di 12.000 anni.
Un passato che
terrorizza tanto me quanto te, e lo capisco solo ora.
Mi chiedi di
giurarti che non ti lascerò più, ma è una promessa che non posso
mantenere...
Però sappi che
sarò con te ovunque tu andrai!
Ed ecco che sei
tu che scompari lasciandomi da solo...
Con ancora il desiderio di un tuo bacio...
And maybe I’ll find out
A way to make it back
someday
To watch you, to guide
you
Through the darkest of your days
E forse troverò un modo
Per tornare in dietro un
giorno
Per guardarti, per
guidarti
Nei tuoi giorni più
oscuri
Ed eccoci
qua...
Quando sei
sparita da davanti i miei occhi, ho temuto che saresti scomparsa tu per
sempre...
Ed invece, a
dare ragione alle mie più oscure sensazioni, sono io ad
andarmene...
A lasciarti da sola.
Dio, come mi
sento in colpa.
Non ti sono
stato vicino.
Non ho
mantenuto la promessa che inconsciamente ti avevo
fatto.
Non potrò più
rivederti.
Ma spero che
presto potremo rivederci e che non ci tocchi aspettare davvero 12.000
anni.
Perché vorrei
esserci io a guardarti, e non solo da lontano.
Perché vorrei
essere io a guidarti quando ti troverai spaesata e non saprai dove
andare...
Quando sarai
triste.
Vorrei essere
io ad illuminarti la via nei momenti più oscuri...
Infondo porto
il nome del Dio del sole.
Vorrei
prenderti per mano e condurti alla luce.
Anche se forse sono io quello che ha bisogno di una guida per arrivare da te!
If a great wave shall
fall
And fall upon us
all
Than I hope there someone out
there
Who can bring me back to
you
Se dovesse cadere una grande
onda
E cadesse sopra di
noi
Allora spero che ci sia
qualcuno là fuori
Che possa portarmi di nuovo da
te
Eppure non
posso...
Ora sei
irraggiungibile ed io sono rinchiuso in questa specie di limbo dal quale non so
come uscire!
Mi manchi e mi
sento come se fossi stato schiacciato da una pressa.
Mi sento
soffocare...
Vorrei così
tanto rivederti, sentire la tua voce, il tuo calore...
Te!
Vorrei che mi tirassero fuori da questo posto, dove non c’è nessuno, e mi portassero di nuovo da te!
Run away with my
heart
Run away with my
love
Run away with mi
hope
Corri via con il mio
cuore
Corri via con il mio
amore
Corri via con le mie
speranze
Ma tu, Silvia,
scappa via, tanto io ti ritroverò e allora potremo stare assieme per
sempre!
Con te hai
tutto ciò di cui hai bisogno.
Il mio cuore,
il mio amore...
E la speranza
di rivederci presto.
I know now, just a quite
how
My life and love may still go
on
In your heart, in your
mind
I’ll stay with you for all of
time!
Adesso so, più o meno,
Come la mia vita ed il mio
amore potranno andare avanti
Nel tuo cuore, nella tua
mente
Starò con te per tutto il
tempo!
Io starò con te
per sempre!
Il mio cuore è
nel tuo...
La mia mente è
legata alla tua...
Sapendo ciò
credo che potrò aspettare ancora un po’...
If I could than I
would
I’ll go wherever you will
go
Way up high, or down
law
I’ll go wherever you will
go!
Se potessi lo
farei
Andrei ovunque tu
andrai
Su in alto o giù nel
profondo
Andrò ovunque tu
andrai!
Se potessi ti
starei vicino dal vivo,
Ma spero che,
per adesso ti basti il pensiero
Che sarò con te
per sempre e...
Che sarò con te dovunque andrai!
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
La luce artificiale dei neon gli oltrepassò le palpebre bruciandogli gli occhi, ormai non più abituati alla luce.
C’erano delle persone attorno a lui e gli sembrava che stessero parlando, ma non capiva cosa stessero dicendo. Era troppo stordito. Tanto da non ricordare nemmeno cosa fosse successo, chi fosse o come mai, fino a poco prima, si sentisse soffocare.
A ronzargli in testa solamente un nome: Silvia.
Le figure gli apparivano sfuocate.
Tutto attorno a sé vedeva un bianco confuso e sporco: quelle persone, probabilmente, indossavano dei camici.
Che fossero dottori?
Un’incomprensibile paura si impossessò di lui, ma appena provò a muovere un muscolo, una dolorosissima fitta gli tolse il fiato, facendolo desistere dal fare un secondo tentativo.
-Il ragazzo si sta riprendendo!- Affermò una voce femminile dietro la sua testa. Evidentemente era steso su un lettino o su una barella.
-E’ incredibile che sia ancora vivo, dopo quello che gli è successo...!- Commentò un’altra, questa volta maschile, al suo fianco.
-Già!- Un terzo gli diede ragione. -Ma pare che anche l’altro stia reagendo bene...- Concluse. Poi osservò il paziente e prese a fasciargli le ferite.
Chi era l’altro?
Cos’era successo?
Un’altra stilettata, seguita da una serie innumerevole di fitte.
Ormai non riusciva nemmeno a capire quali erano le parti del corpo che non gli facevano male.
Forse la testa.
No!
Gli avevano bendato anche quella.
Una sensazione di quiete lo pervase e prese nuovamente sonno.
I sedativi che gli erano stati iniettati avevano cominciato a fare effetto.
Si trovò nuovamente nell’oscurità.
Ma questa volta non era fredda e penetrante come quella in cui era stato fino a poco prima.
Era un’oscurità da cui si poteva fare ritorno.
Sbatté numerose volte le palpebre per cercare di rendersi conto di dov’era.
La stanza era bianca e disadorna.
Anonima.
Vuota, se non fosse stato per quel letto, sfatto privo di proprietario, che stava accanto al suo.
Quello era il primo giorno, dopo chissà quanto tempo, che non gli davano sonniferi e palliativi per i dolori dovuti alle innumerevoli fratture.
Di fianco al suo lettino c’era un comò. Sopra, assieme al contenitore delle medicine, un fiore, dentro un vasetto di vetro, attorno al quale era stato avvolto un drappo blu.
Aveva un qualcosa di familiare.
Il suo odore gli era noto.
Lo fissò con gli occhi leggermente vacui.
Non era l’odore che, inconsciamente, voleva sentire.
Poi eccolo avvicinarsi.
Una ragazza dai lunghi capelli biondi, sciolti, si affacciò alla porta della stanza.
Guardò verso la sua direzione e quando lo vide gli occhi le si riempirono di lacrime.
Si catapultò verso di lui, abbracciandolo con forza, non tenendo conto delle ferite che gli tappezzavano il corpo.
-Apollo, meno male, sei vivo!- Gridò tra le lacrime, quasi incredula. Quando avvertì un gemito di dolore provenire da dentro il suo abbraccio si staccò, allontanandosi.
Lui la fissò con gli occhi vuoti e un’espressione incomprensibile dipinta in volto.
La ragazza lo osservò interrogativa.
-Chi sei tu?- Domandò Apollo, spiazzandola completamente.
La bionda lo fissò attonita e poi, invece di iniziare a piangere e singhiozzare, gli rifilò un pugno che, per poco, non gli fece decollare tutti i denti e staccare la testa dal suo posto.
Hallo Leute!
Ed eccomi con l'ennesima song-fiction! Strano vero?!
Ma cosa volete farci? La musica, per me è fonte di vita! ^-^
Spero che piacci come sono piaciute quelle precedenti...
a tal proposito volevo ringraziare:
Roby the best: Sei stata la prima a commentare e sono contenta che la ficcy ti sia piaciuta! ^-^ Grazie!
Personalmente ho sempre immaginato e visto Apollo come una persona molto dolce e buona di cuore!
Laicachan: Grazie mille dei commenti! Visto che ti ho accontentata scrivendone un'altra?
Spero veramente di non deluderti! ^-^
Dreamer21: Addirittura le lacrime agli occhi??? *.*
Scusa il sadidmo, ma sono davvero felicissima che la mia ficci ti abbia fatto questo effetto!!! ^-^
Grazie ancora e alla prossima!!!
Hina.
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