-Questi compiti mi stanno divorando- si lamentò James uscendo da casa.
Ero passata da lui, avevamo deciso di fare una passeggiata. -Esagerato!-
-Esagerato?! Mi ci sono volute due ore solo per fare matematica! E stasera mi tocca studiare metà libro di storia! Dimmi te se questa è vita!-
-Povero James.. la dura vita di un liceale, eh?!- dissi io ridendo.
Lui annuì ridendo a sua volta
-puoi dirlo forte!-. Mise poi il suo braccio sopra le mie spalle e il mio cuore iniziò a battere fortissimo.
Sentirlo così vicino mi faceva stare benissimo. James era davvero bellissimo: capelli scuri, molto più alto e magro di me. Portava gli occhiali da sole quel pomeriggio
-ma sai che sei proprio un figo con quei Ray Ban?-
-mmm..tu dici?!- ridendo mi baciò.
Ero tremendamente felice quando mi baciava. Sentire le sue labbra sulle mie mi faceva venire i brividi, era un' emozione troppo forte.
-Andiamo a prendere un gelato dai!- disse poi James e io annuii.
-Laure.. non so se te l'ho ancora detto ma... sei speciale- disse James prendendomi le mani.
-Lo sei anche tu..per me.. sei importante..- non riuscivo più a sostenere il suo sguardo ,troppo bello per rimanere indifferenti a occhi stupendi come i suoi così guardai in basso.
-Ci tengo a dirti che con te sto benissimo e anche se ci conosciamo da davvero poco..mi sembra di conoscerti da una vita.. - sorrise poi continuò -si...so che sembra una frase banale che dicono tutti ma è proprio la verità.. -
presi il suo viso tra le mie mani e lo baciai -ehi..per me è la stessa cosa- dissi io sottovoce.
Ci abbracciammo. Quell abbraccio mi fece sentire protetta. Protetta da qualsiasi male, qualsiasi dolore, da chiunque mi volesse triste. Protetta e difesa dalle cose brutte della vita. Non c' era bisogno di altre parole in quel momento: un abbraccio valeva davvero molto di più e rendeva anche meglio l'idea dei sentimenti che provavo per James. Ora sapevo che era James ciò che volevo. La persona giusta per me e con lui ogni problema veniva dimenticato. Tutto questo mi fece capire che davvero non bisogna mai guardare indietro, mai arrendersi perchè prima o poi si torna a sorridere. Con James ce la stavo facendo, stavo dimenticando il dolore e tornavo ad essere serena. Non avrei dimenticato di certo Andy, non volevo nemmeno farlo, ma il dolore che provai in tutti quei mesi, stavo riuscendo a metterlo da parte. Alcune ferite si stanno riemarginando. Tutto grazie a James perchè con lui non potevo che essere felice. Presi un cono con fragola e limone mentre lui cioccolato e crema.
-Certo che siamo proprio diversi in fatto di gelato!- scoppiai a ridere
-hai proprio ragione!-.
Fu un pomeriggio fantastico.
-Cavolo, sono già le sette, devo tornare a casa!-
-Ti accompagno se vuoi!- mi propose James e io ovviamente, non potei che accettare.
Prima di rientrare a casa ci baciammo a lungo.
-Non voglio entrare, voglio stare qua con te!- dissi io
-ci possiamo vedere domani sera se ti va!-
-mmm..fantastico!-
-perfetto! Ma adesso è meglio che rientri sennò i tuoi poi pensano che ti ho rapita!-
-posso confessarti una cosa?-
-spara!-
-i miei non sanno di “noi”- dissi io ridendo.
-Ah si?! Allora forse non dovrei nemmeno essere qui!- disse lui ridendo.
Gli diedi un ultimo bacio sulla guancia ed entrai in casa. Ero troppo felice. Troppo,troppo,troppo. E in casa qualcuno se ne era accorto.
-Allora chi è?- disse mia sorella vedendomi entrare in camera.
-Di chi stai parlando?-
-conosco quel sorriso! Su sputa il rospo!-
-Elena..non ti si puo' proprio nascondere nulla!- ridemmo poi lei si avvicinò e io continuai -ok, si chiama James. L ho incontrato dieci giorni fa in un pub e..ecco.. mi piace!-
-e brava la mia sorellina!-.
— Gemitaiz