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Autore: ragazzaindipendente    28/08/2014    1 recensioni
Cathrine, 16 anni, distretto 7.
In tutta la sua vita ha sempre cercato di rimanere in vita lottando contro la fame e ha vissuto nella speranza di non essere mai estratta agli Hunger Games, un relaity show organizzato da Capitol City con la sola regola: uccidi o muori. Ma se fino a questo momento il fogliettino col suo nome non è mai stato pescato adesso deve affrontare il suo crudele destino di tributo nei sessantaduesimi Hunger Games e farà di tutto per ritornare a casa da suo fratello e dal suo migliore amico, Harry, e riempire di orgoglio il suo distretto vincendo questa edizione.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mangio con calma e noto anche lo stress nei movimenti di mia madre e mio fratello. Sto malissimo. Anzi -stiamo- malissimo. Tutti quanti. E domani staremo anche peggio. Questo grazie a loro, Capitol City. Mai vista e mai la vorrò vedere. Motivo? gli unici ragazzi dei distretti che l'hanno vista sono stati quelli che dovevano andare incontro alla morte, ovvero quelli estratti nel giorno della Mietitura, i tributi. Quando abbiamo finito salgo in camera mia e mi metto dentro le coperte. Speravo di dormire ma cambio idea non appena i primi incubi si fanno sentire. Sono sudata e voglio soltanto che tutto questo finisca. Quasi quasi rimpiango di essere nata in questo mondo ingiusto., diviso in ricchi e poveri, in tributi e spettatori. In questo mondo che ha provocato tante morti. Mi convinco che dormire non servirà a nulla perciò rimango sveglia. Prendo il ciondolo appoggiato sulla sedia di legno accanto alla porta; lo apro e lo rigiro tra le dita. Dentro c'è la foto di Alex, di Harry e di mia madre. -Se dovessi essere estratta.. ritornerò a casa per voi. E' mattina presto. Dovrebbe essere una noiosissima mattina come tante ma non è così. Oggi è il giorno della Mietitura. Prendo il vestito bianco panna, nuovissimo, che la mamma mi ha preparato. Lo indosso e vado da Alex, che è in camera sua. Quando entro vedo dalle borse che ha sotto gli occhi che neanche lui ha dormito molto. Immagino quanto sia stressato, terrorizzato e immagino anche quante immagini si siano fatte strada nella sua mente. Non mi ero accorta delle lacrime. E' bianco come il latte e la mia faccia dovrebbe essere molto simile. E' comunque molto carino anche se piange ma non sopporto di vederlo in quello stato. -hey.. Non mi guarda mentre si mette la camicia bianca e i pantaloni beje. Comiciano a scendergli le lacrime e dallo specchio vedo anche io sto piangendo, quindi mi asciugo le lacrime e cerco di ricompormi. -ascoltami, ci sono almeno mille striscioline di carta in quella boccia okay? non sarà la tua a venire fuori. Ne sono sicura. -se uscisse.. -non uscirà. -ma se venissi estratto cosa dovrei fare.. Sospiro. -Guardando gli Hunger games ho imparato tanti trucchi. Quelli più promettenti sono: farsi vedere debole, magari sembrare uno smidollato.. così non ti prendono di mira. Oppure, assolutamente non devi piangere, sembrare duro e non avere paura di entrare nell'arena. Okay.. io ti ho detto queste cose ma tu non andrai là dentro. Lo sento. Stai tranquillo. Le ultime parole sembravano una bugia. Come puoi dire di essere sicura che non verrai pescato. Non sono nessuno per dirlo.. ma che altro dovrei fare!? Lo abbraccio,poi scendiamo le scale e salutiamo mamma. Faccio un respiro profondo e entro nella folla. Ci dividono, ma con lo sguardo seguo mio fratello. La faccia dura. Poi cerco Harry e penso a cosa farei se lui venisse estratto. Niente, non potrei fare niente, solo sperare. Lo guardo e sorrido. Entra la presentatrice. Ha una parrucca viola con boccoli, trucco viola e dell'uva sul vestito. Non faccio che pensare a quanto sia ridicola. Ci fa vedere il solito video e parte l'inno di Capitol City a tutto volume. -e adesso, come sempre, prima le signore. Ha la voce carica di energia. Si avvicina alla boccia delle ragazze e lancia un sorriso raggiante a tutte. Fa girare la mano in mezzo ai fogliettini di carta ed estrae una strisciolina con velocità incredibile. Lancia un'altro sguardo, in cera della ragazza. Di sicura non sa qual'è..ma comunque mi spaventa il fatto che guardi nella mia direzione. Sospira. -Cathrine Mcchase Ho il fiato corto, il cuore martella fortissimo, e io sto per svenire perchè una ragazza andrà a morire. Questa ragazza si chiama Cathrine Mcchase.... pover.. aspetta. Guardo Harry. E' sconvolto. Guardo Alex. Sembra un fantasma. Guardo mia madre. Sembra sul punto di morte. Il mio cervello va a scatti. Non capisco. Io. Su mille fogliettini. Io. Quindi sono io la povera ragazza che andrà nell'arena. Sono io la povera ragazza che va incontro alla morte.
   
 
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