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Autore: Theresa    29/08/2014    0 recensioni
_STORIA IN REVISIONE_
Questo è il seguito della altra fan fiction intitolata Hanabi.
Hanabi e finalmente tornata a casa con Hero ma ovviamente la sua vita non sarò tranquilla e felice.
Lily non è stata catturata e comincia il sospetto che non fosse solo una sottoposta, Hero deve aprire una fatidica lettera da parte della sua famiglia e quando tutto sembra andare per il verso giusto Hanabi non potrà più essere l'arma di Hero.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Death the Kid, Elka Frog, Hiro Shimono, Liz Thompson, Nuovo Personaggio | Coppie: Black*Star/Tsubaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Hanabi'
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PROLOGO
 
Hero se ne stava seduto al tavolo della cucina con un sorriso stampato in volto.
Il fatto che Hanabi fosse di nuovo a casa voleva dire che ce l’aveva fatta, che era riuscita a salvarla.
Probabilmente non era andata come aveva immaginato lui, anzi non era proprio successo come se lo era immaginato ma l’importante era che lei fosse di nuovo a casa anche se era grazie a lei che lui ci era tornato a casa.
-Smettila di sorridere come un’idiota.- Si lamentò lei.
-Non ci riesco.- Rispose il ragazzo.
-Almeno non fissarmi mentre cucino, è irritante.-
-Sei tu che hai voluto cucinare.-
-E’ il minimo che potessi fare dopo quello che hai fatto per me.-
-Non puoi venire fuori con queste frasi in un momento così, Hanabi!-
-E smettila di ripetere quel nome!-
-E’ il tuo nome.- ad Hero piaceva il suono di quel nome, gli piaceva conoscerlo.
-E’ un nome come un altro.- Fu la secca risposta della ragazza.
-Ora vedi di mangiare.-
Gli disse posandogli d’avanti il suo piatto di Ramen e poi sedendosi di fronte a lui con il suo.
Lei mangiò in fretta come sua abitudine e mentre aspettava che finisse anche lui si voltò a guardare il salotto attraverso l’apertura quadrata sul muro che fungeva da finestra tra le due stanze.
Sorrise divertita dello scenario che vedeva, il salotto era ancora come il giorno in cui se ne era andata da quella casa, solo il telo in plastica che copriva l’enorme apertura si era aggiunto al disordine di quella stanza.
Lui cominciò a fissarla cercando di capire cosa pensasse in quel momento ma non ci riuscì.
Prima che se ne andasse era un libro aperto per lui quella ragazza ma ora che aveva conosciuto il suo passato tutto in lei era diventato sfuggente e sbiadito, come se non volesse essere notata o vista se non dalle persone giuste.
-Smettila di fissarmi per favore.- Gli disse alzandosi e prendendo i due piatti ormai vuoi per metterli nella lavastoviglie.
Cominciò a spreparare il tavolo mentre Hero continuava a guardala ben sapendo che in pochi secondi si sarebbe arrabbiata e lo avrebbe rimproverato.
-Allora la smetti!-
Lui distolse lo sguardo sorridendo, i suo comportamenti in certe cose erano ancora simili a prima.
Si ritrovò a pensare che le persone erano più semplici quando non avevano un passato da ricordare e da portarsi dietro.
-Stai bene?- Gli chiese alla fine, ma non si aspettava una risposta, Hanabi non era tipo da fermarsi a parlare ci ciò che provava, neanche prima di tutta quella storia lo era.
-La tua curiosità mi irrita parecchio. Comunque si sto bene, sono addirittura felice. Spero ti basti perché non ne ho voglia di parlarne oggi.-
Lui lasciò cadere l’argomento, il fatto che non ne avesse voglia quel giorno non voleva dire che non l’avrebbe fatto in futuro e lui avrebbe aspettato e come si ripeteva da qualche giorno che diritto aveva lui di pretendere che lei gli raccontasse del suo passato quando lui non lo faceva? Nessuno era la risposta che continuava a darsi eppure voleva sapere.
Non voleva sapere per pura curiosità ma perché nessuno si poteva tenere dentro tutto e lui avrebbe solo voluto aiutarla e rassicurarla, dirgli che non avrebbe più passato periodi del genere o semplicemente starla a sentire.
Lei aprì il frigo probabilmente cercando una birra o un dolce ma a parte una bottiglia di latte le altre cose erano state usate per il ramen.
-Vado a fare la spesa, vieni?- Chiese.
-Certo.- Rispose prontamente lui alzandosi dalla sedia.
Hanabi aspettò che Hero prendesse la giacca e i soldi e poi uscirono.
Tonando  in dietro dal super mercato passarono davanti al campo da basket.
Lei si fermò a guardare chi stava giocando e fermò Hero tirandolo per la manica della giacca.
Per un motivo che non seppe spiegarsi la sua mente tornò al bacio che lei gli aveva dato prima di andarsene.
-Hei, Tsubaki!- Disse Hanabi salutando la ragazza dai capelli lunghi e corvini seduta sulla panchina che guardava sorridente il giocatore in campo.
-Ciao Ragazzi.- Disse con il suo solito tono dolce e cordiale.
-Lo ammiri da molto vero?- Chiese ad Hanabi riferendosi al giocatore.
-Non da molto.- Disse la ragazza arrossendo.
-Solo da quando lo conosci.- Hanabi rise mentre la ragazza arrossiva ancora di più.
-Hey, Black Star!- Gridò Hanabi per attirare l’attenzione del giocatore che si fermò per rispondere al saluto.
-Ciao Hanabi!- Lei corse verso di lui chiedendogli di farla giocare e lui accettò esultando.
-Sei in forma.- le disse stupito quando le fu arrivata più vicina e la poté vedere meglio.
-Anche tu. Non pensavo ne uscissi così bene contro Tash.- Disse riferendosi all’uovo di kishin che Black Star aveva sconfitto.
-Un po’ di gelatina non fermerà IL GRANDE BLACK STAR! IO SUPERERO’ GLI IDEI! YAHOOOOO!-
I due cominciarono a giocare mentre Hero si sedette di fianco a Tsubaki.
Appoggiò le borse per terra, Hanabi gliele aveva lasciate appena uscita dal supermercato.
-Mi dispiace per il poco tatto di Hanabi.- Disse a Tsubaki.
-Non ti preoccupare, in fondo si nota abbastanza.- Rispose lei continuando a guardare il suo master.
Anche Hero era tornato ad ammirare la sua arma e per qualche minuto i due rimasero in silenzio mentre i gli altri si contendevano la palla.
-Ma guarda quell’idiota. Gli hanno detto di non sforzarsi e lei cosa fa? Si mete a giocare a basket e con Black Star!-
-Nessuno dei due è fatto per stare fermo e non fare niente. Devono mettersi in movimento per mantenere la mente occupata, capisci?-
-Credo di si. – Rispose il ragazzo.-Tanto vale che disputino una partita vera.- Hero estrasse dalle tasche dei pantaloni il cellulare e mandò un messaggio agli altri.
Soul e Maka arrivarono per primi mentre Kid e le gemelle si fecero aspettare un po’ di più.
-Facciamo una scommessa!- Propose Black Star sempre pronto a rendere più interessante il gioco.
-Non voglio avere il cappello del capitano, Black Star!- Si lamentò Maka.
-Te lo cedo perché ti ho lasciato da sola contro quella specie di lancia petali.- le rispose lui.
-Allora le scommesse?- Chiese Soul riportando il dio alla realtà.
-Giusto! Se perde la squadra di Kid...-
-No, no, no. La squadra non è mia così non sposterete niente in casa. Hanabi fa il capitano.-
-Perché non sono io capitano!- Piagnucolò Black Star.
-Ti cedo il posto, Black.- Si affrettò a dire Maka ma il ragazzo stava già pensando ad altro e non la badò neppure.
-Allora, se perde Hanabi dovrà rispondere a qualsiasi nostra domanda. Se perdiamo noi, Maka dovrà trascorrere una giornata con suo padre e Hanabi.-
-Perché devo trascorrere una giornata con mio padre?-
-Perché io devo pagare pegno sia se vinco che se perdo?-
I ragazzi iniziarono a giocare. Alla fine il punteggio fu di 82 a 32 per la squadra della strega.
 
Hanabi e Hero erano rimasti gli unici al campo da basket, Maka e Soul se ne erano andati da pochi secondi.
Entrambi erano seduti sulla panchina al margine del campo.
Lei si stringeva le gambe con le braccia ma non sembrava avere freddo mentre lui se ne stava seduto tranquillamente mentre ammirava le stelle.
-La lettera?- Chiese Hanabi.
Lui non rispose subito, il lampione sopra di loro lampeggiò per qualche secondo prima di tornare a funzionare normalmente.
-La leggerò domani.- le rispose lui.
L’aveva ancora in tasca da quella mattina quando Spirit gliela aveva consegnata ma non aveva avuto il coraggio di leggerla, le cose stavano andando bene, con Hanabi fuori dal coma tutto era perfetto ma aprire quella busta significava ripiombare nella realtà.
-E’ già domani.- Gli fece notare lei.
Lui prese la busta della tasca, era nera chiusa con la cera oro dove era raffigurato lo stemma della famiglia Pendragon.
L’aprì cercando di non romperla e ne estrasse un foglio bianco.
Per un attimo si limitò a guardare la scrittura elegante di suo fratello, non pensava che l’avrebbe rivista, non pensava che avrebbe rivisto la sua famiglia in generale dopo il furto della spada. Ma se suo fratello gli scriveva doveva voler dire che era successo qualcosa.
 
caro Hero,
ho il doveroso compito di scriverti per informati che nostro padre è deceduto.
Ha avuto un infarto, sebbene abbia lottato, non è riuscito a superarlo ed è morto poche ore più tardi.
Ho chiesto al Sommo Shinigami di darti questa lettera dopo la ripresa di Kiara/Hanabi per non caricare troppo il peso che già portavi.
Tutti, o almeno io e Ben, ci terremmo a vederti alla cerimonia funebre, e porta pure i tuoi compagni o chiunque tu voglia, sono i ben venuti.
Il funerale si terrà nella residenza dello York Shire Mercoledì 20 Gennaio alle 3.00 p. m.
 
P.S : Siamo una famiglia e sebbene io me ne sia dimenticato per molto tempo vorrei tornassimo ad esserlo, o almeno che mi considerassi di nuovo come un fratello io cercherò di esser un buon fratello maggiore.
 
La lettera cadde dalle mani del ragazzo.
Continuava a guardare con gli occhi sbarrati ciò che aveva letto, non riusciva a capacitarsi che suo padre non ci fosse più.
Fin da piccolo non era mai riuscito ad immaginare che qualcosa potesse ferirlo o anche solo scalfirlo, quando pensava a lui a volte gli veniva in mente un’enorme scoglio, l’acqua del mare lo assaliva ma lui resisteva come se non venisse neanche scalfito ma alla fine l’acqua lo aveva portato via, suo fratello non avrebbe mai scritto una cosa del genere se non fosse stata vera.
Hanabi lo abbracciò mentre lui non riusciva a realizzare ciò che era successo.


Mi scuso per gli eventuali errori e ringrazio già chi abbia la voglia di leggerlo.
E così il capitolo che era apparentemente felice finisce in modo triste, capita.
Dai prossimi capitoli scriverò delle curiosità sui personaggi, soprattutto quelli che tratto e probabilmente ho stravolto, buona lettura (dovevo scriverlo all'inizio).

ps: aggiornerò ogni due settimane dato che sto portando avanti due storie contemporaneamente, cercherò di essere puntuale.
  
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