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Autore: Elly_46    30/08/2014    8 recensioni
Cosa accadrebbe se Silente fosse stanco delle continue lotte tra grifondoro e serperverde e decidesse come punizione di far scambiare di casa due ragazze ? Cosa succederebbe se il principe delle serpi passasse più tempo a contatto con una Weasley ? Soprattutto,se hanno già una guerra tutta loro in corso. La storia inizia dopo la fine della II guerra magica,unica differenza,Silente non è morto. Paring: DracoxGinny
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Ginny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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<< Ginny,per la barba di Merlino vuoi alzarti ? >>
La voce di  Hermione le risuonava nelle orecchie,e come se non bastasse ci mancava poco che iniziasse ad urlare.
<< Herm,ancora cinque minuti >> disse Ginny con la voce impastata dal sonno.
<< Non esistono i cinque minuti Ginny. Hai già saltato la colazione >>  rispose la riccia incrociando le braccia la petto.
<< Cosa ? >>  disse la  rossa saltando a sedere sul letto.
<< Si,pensavo stessi per arrivare,ma alla fine ho capito che non ti eri ancora svegliata e sono venuta io. >>
<< Devo ancora abituarmi ai tempi di Hogwarts >>  sospirò Ginny.
<< Lo so – sorrise Hermione – ma ora dovresti sbrigarti,tra venti minuti iniziano le lezioni >>
<< OK OK Herm,tranquilla mi alzo >>
<< D’accordo ci vediamo dopo >> 
<< Si >>  disse la ragazza e mentre l’amica usciva dalla stanza. Ginny si alzò velocemente e corse sotto la doccia. La fece fredda per svegliarsi del tutto e non arrivare a lezione da Piton con due occhiaie enormi. Uscì,infilò la divisa e si voltò verso lo specchio sistemando i capelli,lasciandoli sciolti.
<< Arnold, tu resta qui e non fare casini. Intesi ? >>  disse rivolta alla sua puffola che squittì. Lei gli sorrise e uscì dalla stanza. Scese velocemente le scale,poi ritornò di sopra,aveva scordato la borsa,la prese e scese di nuovo varcando il  quadro della Signora Grassa. Fece in tempo ad arrivare nell’aula di pozioni prima di Piton e tirò un sospiro di sollievo. Aveva lezione coi tassorosso che erano completamente spaventati dal tetro professore. Uscì dall’aula e si diresse a incantesimi,era già stanca e come se non bastasse anche affamata,per aver saltato la colazione. Nonostante questo le due ore di quella materia che poco le piaceva passarono veloci,e arrivò l’ora di pranzo. Si sedette accanto ad Hermione iniziando a mangiare lentamente. A un tratto si sentì osservata e alzando gli occhi si scontrò con due occhi di ghiaccio che la stavano fissando. Draco Malfoy la stava fissando con un mano sotto al mento,come se stesse meditando,e Ginny sapeva anche cosa. Era Malfoy,ovvio che meditasse vendetta per quello che gli aveva fatto il giorno prima,il punto è che non sapeva cosa aspettarsi. Hermione intercettò lo sguardo di Ginny e quando vide che lei e Malfoy si stavano fissando trasalì leggermente.
<< Ginny,tutto bene ? >>  le chiese.
<< Si Herm – rispose quella rompendo il contatto con il biondo e voltandosi nella direzione della riccia – stavo solo pensando cosa stesse pensando Malfoy >> 
<< Si vuole vendicare per ieri è ovvio >>  disse Hermione.
<< Questo lo so,solo non so cosa aspettarmi. E’ pur sempre Mlafoy >>
<< Ginny,io te lo avevo detto che era rischioso iniziare una guerra con Malfoy. Perché,per quanto mi spiaccia ammetterlo,anche perché anche tu sei piuttosto forte caratterialmente,ma è lui a condurre questa guerra. Certo,tu gli hai dato inizio,ma nella sua testa è lui che la conduce e sarà così anche nella realtà,perché è una serpe e di trappole e tranelli la sua testa ne è piena. >>  disse Hermione guardando negli occhi l’amica. Non si preoccupò nemmeno di Harry e Ron,troppo occupati ad abbuffarsi.
<< Herm,almeno tu abbi fiducia in me >>  disse Ginny.
<< Io mi fido di te Gin! E’ di Malfoy che non mi fido. Non si può mai sapere cosa gli passi in quella testa >>  insistette la riccia.
<< Lo so Herm,ma ormai la guerra è finita. Che vuoi che mi faccia ? E poi ho i miei dubbi sulla sua funzione in tutta la faccenda di Voldemort >>   disse Ginny abbassando la voce.
<< Che intendi ? >>  le chiese Hermione curiosa.
<< Non sappiamo come siano realmente andate le cose,solo lui lo sa. E poi se non erro,ha salvato la vita ad Harry >>  disse la rossa.
<< Si Ginny,ma ciò non cambia quello che era diventato e di cui sicuramente porta ancora il segno >>   disse Hermione alludendo al marchio.
<< Questo lo so,ma Hermione sul serio,chi di noi sa come ha ricevuto quel marchio ? Chi sa che intenzioni avesse lui ? E,soprattutto,lui quando ha salvato la vita ad Harry ha rischiato tantissimo. Era a casa sua,circondato da Mangiamorte e se qualcuno avesse capito che stava mentendo,gli avrebbero fatto la pelle >>    disse Ginny.
<< Ginny ? >>  chiese Hermione.
<< Si ? >> 
<< Perché lo stai difendendo ? >>
<< Io non lo sto difendendo Hermione. Sto solo mettendo in chiaro come io vedo le cose e come di fatto esse siano. E non mi sembra sia stato nominato colpevole al processo. Infatti,è lì davanti che medita vendetta al mio scherzo. >>  rispose la rossa e la riccia le sorrise.
<< Cosa c’è ? >>>  chiese Ginny.
<< E’ solo che non avevo visto la situazione in questa ottica. Proprio io,che ragiono sempre,non ho considerato le cose come hai fatto tu,e invece,l’ho subito giudicato >>
<< Capita  a tutti di sbagliare Hermione,ma quando non si conoscono le circostanze di alcune azioni e scelte,non si può giudicare >> disse Ginny.
<< Sei maturata  Ginny,davvero >>  le disse Hermione e lei gli sorrise.
<< La guerra cambia molte cose,noi in primis. E la morte di Fred,mi ha fatto crescere per certi versi >>
<< Ti manca molto,vero ? >>
<< A chi non manca >>  disse Ginny. Si asciugò una lacrima e si alzò per uscire dalla Sala grande.
 
 
 
 
 
 
 



<< Dovresti smetterla di fissarla così, sai ?  Sembra quasi te ne sia innamorato >>  gli sussurrò Nott all’orecchio. Draco lo scostò in malo modo. Che diamine gli prendeva a quei due idioti che aveva come amici. Ora oltre a Blaise,ci mancava anche Theo e le sue teorie. La guardava e lei ricambiava il suo sguardo,poi la Granger,le aveva detto qualcosa e avevano iniziato a parlare fitto. Lui aveva continuato a guardarla cercando di capire come poteva vendicarsi,poi a un certo punto la vide dire qualcosa con lo sguardo perso e asciugarsi una lacrima,andando via. Era rimasto a fissare il punto in cui era sparita. Perché stava piangendo ? Ma poi a lui che gliene importava se lei piangesse o no.
<< Draco ci sei ? >>  gli disse Blaise.
<< Ehi Zab,mi sa che l’abbiamo perso >>   disse Theo.
<< Lo credo anche io >>  continuò l’altro.
<< Piantatela,tutti e due,ora >>  sussurrò il biondo facendoli zittire all’istante. Se usava quel tono c’era qualcosa che non andava.
<< Che ti prende ? >>  chiese Theo.
<< Sto pensando >>  disse Draco.
<< A Ginny ? >>  tentò Blaise,beccandosi un’occhiata glaciale  << Come non detto,sto zitto >>
<< Che hai intenzione di fare ? >>  disse il moretto.
<< Ho un’idea >>  e così dicendo si alzò,seguito dagli altri due.
Stavano camminando per i corridoi,quando si fermò intravedendo una chioma ramata parlare con una chioma bionda. Vide la Weasley e la Lovegood parlare e ridere animatamente. Poi vennero raggiunte dal magico trio. Sentì Lenticchia dire alla sorella dove era stata e cosa aveva fatto,come faceva a sopportare quel terzo grado. Potter la guardava con una faccia da ebete,che a Daco venne il voltastomaco.
<< Avete visto la faccia di Potter ? >>  disse Blaise ridendo.
<< Già,quello se la sogna la notte. Ma a quanto pare alla Weasley non piace proprio il salvatore del mondo >>  rise Theo.
<< Che intendi ? Non è la sua cara fidanzatina ? >>   chiese Draco alzando un sopracciglio.
<< Per Merlino,No! Quella lì è sprecata per uno come Potter. Guarda che gambe >>   disse Blaise sognando.
<< Bhe,bella è molto bella >>  disse Theo.
<< La finite ? >>  disse il biondo scocciato.
<< Che c’è Dra ? Non pensi sia bella ? >>  chiese Blaise.
<< Non si pensa come sia il nemico in guerra >> 
<< Ma la guerra ce la fai tu,mica noi – disse Nott – io ci farei altro >>  
<< Sta zitto >>  ringhiò il biondo. Poi si voltò ancora una volta in loro direzione e sussurrò qualcosa muovendo la bacchetta. Sorrise iniziando a vedere i primi risultati. Vide la faccia di Lenticchia sbiancare e non potè trattenere le risate,mentre Potter cacciava gli occhi di fuori. La Granger non parlava più,l’unica che sembrava tranquilla era la Lovegood,che la guardava sorridendo. Quella lì era fuori,decisamente. Decise di avvicinarsi e con lui anche Blaise e Theo che stentavano a trattenere la risate. Quando le fu alle spalle,le espressioni del magico trio cambiò,mentre iniziavano a capirci qualcosa.
<< Ginny non sapevo ti piacesse il verde  >>  disse Luna e la ragazza la guardò accigliata,poi si voltò e si accorse che lui era alla sue spalle ormai.
<< Il verde ? – chiese confusa – che vuoi Malfoy ? >>
<< Nulla Weasley. A proposito direi che il verde ti dona molto >>  rispose il biondo.
<< Ma che…. – disse lei alzando il pugno e allora capì – che diamine mi hai fatto Malfoy ? >>
<< Niente,sei sempre così pallida,non credevo un po’ di colore ti avrebbe fatto male >>   ghignò lui. Ginny traboccava di rabbia,era visibile. Quel dannato furetto l’aveva fatta diventare completamente verde,la faccia,le gambe,il viso,tutto. Gli studenti che passavano ridevano a crepapelle e Draco notò come lei stesse per scoppiare.
<< Malfoy >>  sibillò
<< Dimmi Weasley >>
<< Quanto dura l’effetto ? >>   chiese sorridendo e lui non ne capiva il motivo.
<< Più o meno tre ore >>  disse lui ridendo.
<< Tre ore ? Io devo andare a lezione >>  urlò lei fuori di se.
<< Puoi sempre marinarle le lezioni >> 
<< Io ti ammazzo >>  disse lei.
<< Questa me l’hai già detta. Riprova Weasley >>  disse ancora Draco provocandola.
<< Non provocarmi Malfoy >>
<< Perché ? Che fai sennò ? >> continuò il biondo.
<< Oh,lo vedrai >>  disse Ginny con un sorriso cattivo,che a Draco piacque parecchio. Si allontanò seguita da Luna e dagli altri tre ancora incapaci di parlare. Draco rise,più che poteva,ma quel sorriso cattivo,sul quel visino,gli era piaciuto tantissimo. 
 
 
 
 
 



<< Giuro che me la pagherà >>  ringhiò la rossa,quando entrò nella sala comune.
<< Posso trovare una pozione per velocizzare il processo se vuoi >>  disse Hermione,che solo in quel momento si era ripresa. Non per lo scherzo in se,ma più per il fatto che non fosse nulla di pericoloso o altro.
<< Oh Herm,grazie. >>  disse Ginny.
<< Ok,corro in biblioteca >>  e così dicendo uscì,lasciando da soli Harry,Ron,e Ginny. Il fratello e Harry la fissavano,ancora in capaci di parlare. Dopo qualche minuto,li fissò stizzita.
<< La smettete di guardarmi come se fossi un alieno ? >>
<< Bhe,un po’ lo sembri Gin >>   disse Ron.
<< Un po’,molto >>  aggiunse Harry,ed entrambi si beccarono un’occhiataccia.
<< Me la pagherà >>  disse lei.
<< Ginny,perché vuoi farti uccidere da Malfoy ? >>  le chiese il fratello.
<< Ron per Merlino,è solo Malfoy. Non iniziate con le prediche. >> disse lei.
<< Ok,ma solo per chiarezza chi ha iniziato tutto questo ? Lo hai offeso ? Ti ha offeso lui ? >>   chiese il moro.
<< No,io gli ho fatto ricadere addosso dell’acqua gelata,e lui da lì mi ha dichiarato guerra >>  spiegò lei. I due si guardarono.
<< Guerra ? >>   disse Ron.
<< Si Ron,guerra >>
<< Ma sei impazzita ? E se ti facesse del male ? E’ Malfoy >>  urlò il rosso.
<< So chi è,ma da qui a farmi del male. Ti si è bevuto il cervello ? >>   gridò Ginny.
<< Ragazzi calmatevi >>   disse Harry,ma fu un errore,poiché entrambi i fratelli si voltarono a guardarlo e fulminarlo. Harry alzò le mani in segno di resa e si sistemò meglio a guardare lo spettacolo. Ron le urlava che quella serpe le avrebbe potuto fare del male,e Ginny gli rispondeva che era una cosa assurda.
<< Questa guerra finisce qui >>  urlò Ron.
<< Scordatelo >>  ringhiò la rossa. A quel punto il moro intervenne.
<< Ok,ho visto abbastanza adesso sedetevi – ordinò il moro – allora Ron,credo che tu stia esagerando,non credo che Malfoy le faccia del male. In quel caso ci saremmo noi – disse fissando l’amico – e tu,sta attenta >>  concluse Harry e entrambi i rossi annuirono. Si misero comodi e dopo un’ora videro Hermione correre verso di loro.
<< Tieni Ginny,prendila e svanirà all’istante il verde >>  disse la riccia. La rossa la guardò e sorrise. Prese la pozione e come aveva detto l’amica,l’effetto fu immediato. Il verde era sparito completamente. Si guardò allo specchio e poi saltò addosso alla ragazza.
<< Hermione sei la migliore >>   disse Ginny.
<< Lo so >> rispose quella sorridendo.
<< Ora devo andare. Qualcuno deve ricevere una vendetta >> 
<< A cosa hai pensato ? >>  le chiese Harry.
<< Qualcosa,per la quale credo mi vorrà uccidere dopo >> disse lei con un sorrisetto che non prometteva nulla di buono ed uscì dalla sala comune.
<< Mi fa paura quando fa quella faccia >>  disse Ron.
<< Io dico di seguirla. Non mi perderei lo spettacolo per nulla al mondo. >>  disse Harry. Hermione li guardò male,ma poi li seguì. Era quasi ora di cena e raggiunsero Ginny che era accerchiata dall’intera scolaresca. Era già iniziato,pensarono.
<< Weasley,già passato il tuo nuovo look ? >>  disse Draco.
<< Deluso Malfoy ? >>  chiese Ginny.
<< Certo,che no. Folletto >>  la chiamò lui e lei divenne fumante di rabbia.
<< Ho detto qualcosa che non va ? Scusami,ma ci somigliavi tanto. >>   continuò lui,mentre le serpi dietro il ragazzo ridevano.
<< L’hai voluto tu Malfoy >>  e così dicendo gli puntò la bacchetta contro.
<< Che vuoi fare Weasley ? >> ,ma lei non rispose, sorrise.
<< Tarantallegra >>  disse e il biondo iniziò a muovere le gambe contro la sua volontà in una specie di ballo,che era troppo imbarazzante. Tutti i presenti iniziarono a ridere e Malfoy voleva solo fermarsi e ucciderla.
<< Malfoy,qualche problema ? >>  chiese Ginny.
<< Lo vedrai Weasley >>  ma non riusciva a muoversi. Ginny puntò di nuovo la bacchetta e pronuncio un’altra formula. Delle biglie di vetro apparvero sotto i piedi del ragazzo che cadde rovinosamente a terra,sotto le risate generali. Il biondo alzò lo sguardo.
<< Se devo andare a fondo,tu vieni con me >>  ringhiò lui e lei non capì il senso delle parole,finchè non lo vide alzare la bacchetta e pronunciare un’altra formula,simile alla sua,ma cambiava una parola. Nemmeno il tempo di riflettere che si ritrovò a terra anche lei,quel bastardo le aveva fatto apparire delle palline da tennis,sotto i piedi e lei era capitolata a terra. Poi Malfoy urlò.
<< Finite Incantate >>  disse. Liberò anche lei e Ginny lo fissò sconcertata,perché l’aveva liberata ?  Le risate continuavano.
<< Questa volta hai passato il limite Weasley >>  le disse il biondo che si era già alzato in piedi.
<< Cosa te lo fa credere ? >>  rispose lei. Ma lui ghignò. Poi agitò la bacchetta.
<< Accio Ginny Weasley >>  disse e Ginny si sentì tirare da una forza,impossibile da contrastare. Si fermò solo quando si ritrovò schiacciata contro il petto di Malfoy,che ora ghignava.  Tutti gli sguardi erano sconcertati. Ginny alzò il viso e lo trovò a pochissima distanza da quello del biondo,si guardarono negli occhi,poi lui le fece un sorrisetto cattivo.
<< Allora Weasley,come la mettiamo ora ? Sei nelle mie mani >>   disse lui.
<< Mollami >>  ringhiò lei.
<< No >>  disse il biondo.
<< Malfoy,mollami adesso >>
<< Prova ad allontanarti e uso di nuovo L’accio per riprenderti >>  disse lui.
<< Cosa ? >>  Ginny era confusa,ma poi la voce del preside richiamò tutti.
<< Cosa succede qui ? >> disse Silente e Draco velocemente si staccò da Ginny,che venne immediatamente raggiunta da Harry.
<< Nulla professore >>  rispose quest’ultimo.
<< Allora andiamo a mangiare >>  disse Silente e gli studenti lo seguirono.
<< Vieni Ginny >>  disse Harry.
<< Potter sparisci. Io e la Weasley,abbiamo un conto in sospeso >>   disse Malfoy.
<< Va pure Harry >>  gli sorrise la rossa e il moro andò via.
<< Cosa vuoi ? >>  gli chiese Ginny quando furono soli.
<< Non finisce qui Weasley,questo affronto me lo paghi >>  ringhiò il biondo.
<< Cosa Malfoy ? L’averti umiliato davanti a tutti ? >>
<< Esattamente >>
<< Lo rifarei altre mille volte >>  disse Ginny affrontandolo a viso aperto e voltandosi per andare via,non riuscì a fare più di un paio di metri,che Draco usò di nuovo l’incantesimo di prima e lei si ritrovò di nuovo tra le sue braccia.
<< Malfoy,ci stai prendendo gusto ad abbracciarmi ? >>  chiese lei.
<< Potrei dirti di si Weasley,ma ti avevo avvisato >>  disse lui.
<< Quindi dovrei restare qui con te per quanto ancora ? >>
<< Lo decido io questo >>  disse Draco.
<< Cos’altro vuoi ? >>  disse Ginny.
<< Non credevo tu fossi così Weasley. Sei una scoperta >>   disse Draco.
<< Perché come sarei ? >> chiese la rossa,guardandolo negli occhi. Quel paio di occhi cerulei erano calamite,appena si trovavano a poca distanza,sembravano chiamarla.
<< Credevo fossi la piccola sorellina di Lenticchia innamorata di Potter,invece,sei l’esatto opposto >>  disse lui.
<< Avevo undici anni quando avevo una cotta per Harry, Malfoy – disse  lei – e poi le persone crescono >>
<< Lo so,nel tuo caso anche bene direi >>
<< Sai di essere viscido,vero ? >> 
<< Lo so,non per niente sono una serpe >>  constatò lui.
<< Non mi hai ancora risposto alla domanda Malfoy >> disse Ginny. E lui la guardò confuso.
<< Non mi hai detto come sono. Hai detto come credevi che fossi >>  continuò e lui ridacchiò.
<< Sei una scoperta,e questo te l’ho già detto. Sei vendicativa,sai rispondere a tono e farlo ad uno come me richiede fegato,hai una lingua biforcuta,e poi sei bella >>   le disse Draco. Ginny arrossì di colpo. Draco Malfoy le aveva appena detto che pensava che lei fosse bella ?
<< Sicuro che la caduta non ti abbia provocato dei danni ? >>  disse la rossa.
<< Perché ? >>  disse lui.
<< Malfoy,mi hai appena fatto un complimento. A me. Una Weasley >>   spiegò Ginny con ovvietà.
<< Dico quello che penso >>  rispose Draco e poi si allontanò un po’,mantenendo il contatto visivo,che non era mai cessato per tutto il tempo. Gli occhi azzurri di quella ragazza lo chiamavano sempre.  In silenzio si avviarono verso la sala grande,e quando entrarono avevano gli occhi di tutti addosso. Non si guardarono,ma si diressero ognuno al proprio tavolo. Ginny stava per sedersi,quando si sentì tirare con forza.
<< Parkinson ,che diavolo vuoi ? >>
<< Sta lontana dal mio Dracuccio >>  urlò quella come se fosse impazzita,facendo voltare l’intera sala nella loro direzione.
<< Tu ti sei completamente rincretinita >> gli disse Ginny.
<< Ultimamente gli stai girando troppo attorno e questo non mi piace,lui è mio capito ? >>   urlò la mora e Ginny stava andando verso il limite della sopportazione. Senza degnare di uno sguardo il carlino si voltò verso il tavolo della serpi,dove Draco guardava la scena e attendeva una sua reazione,ma lei lo guardò solamente.
<< Malfoy,mi faresti il favore di richiamarti il tuo carlino ? >>  gli disse Ginny e l’intera sala iniziò a ridere. Il biondo alzò un sopracciglio e ricambiò lo sguardo.
<< Pansy finiscila >>  disse alla mora.
<< Cosa ? Ora ti fai dare ordini da questa pezzente ? >>  sbraitò quella. Draco indurì lo sguardo.
<< Ti ho detto di finirla e ora torna subito qui se non vuoi passare un brutto quarto d’ora >>   ringhiò il biondo,mentre Theo e Blaise si guardarono con uno sguardo eloquente.
<< No,non ci credo – disse Pansy – tu stai difendendo questa stracciona,invece che me >> ,nel mentre Ginny si era seduta annoiata,mente parecchi la fissavano allibiti.
<< Signorina Parkinson,la pregherei di tornare al suo tavolo immediatamente – disse il preside – credevo di essere stato chiaro già ieri sera. Non voglio più vedere simili liti inutili >> . La Parkinson tornò a sedersi,il più lontano possibile dal biondo,con il quale era offesa,e per il resto della cena non fiatò più.
 
 
 
 




La mattinata seguente passò abbastanza tranquilla,tra colazione e lezioni. Draco aveva appena finito due ore di trasfigurazione assieme ai corvonero,e stava per scendere la scale del secondo piano,mentre pensava alla cena della sera prima. Aveva difeso la Weasley davanti a tutti,e non gli importava più di tanto,probabilmente qualche anno prima,non lo avrebbe mai fatto,anche perché avrebbe dovuto sopportare il peso del padre,ma adesso no. Si sentiva bene,nonostante ricevesse ancora occhiate di odio da parecchie parti. Non gli dava molta importanza,ormai era libero,poteva fare quello che voleva,eh si,anche difendere una Weasley,per quanto la cosa potesse sembrare strana. Theo e Blaise avevano riso tutta la sera sulle facce di Pansy,e gli avevano persino detto che aveva fatto bene a difendere Ginny. Merlino,da quando la chiamava Ginny ? Certo,c’era una guerra tra loro,ma non poteva negare che non provava odio verso quella ragazza. Oh dio,Potter e company non li tollerava e lo irritavano a morte,ma lei no. La sera prima gli aveva addirittura fatto dei complimenti,e non era una cosa comune per uno come lui,non aveva mai fatto complimenti a nessuno,eppure c’era qualcosa in quella ragazza che ai suoi occhi la stava facendo apparire diversa. Non l’aveva mai presa molto in considerazione negli anni,in fondo non l’aveva nemmeno mai offesa ora che ci pensava. Stava per mettere un piede sul primo scalino per scendere,quando una voce,ormai molto conosciuta richiamò la sua attenzione.
<< Non fate un altro passo o temo che vi farete male >>  disse Ginny.
<< Che intenzioni hai Weasley ? >>  disse il biondo ghignando.
<< Nessuna,ho solo avvisato >>  disse lei e fece un occhiolino ai corvonero,che non si avvicinarono alla scala,le serpi la guardavano sospettosi. Draco avanzò e posò il piede sul primo gradino e poi il secondo.
<< Io non vedo niente Weasley,che succede ? >> chiese ancora,ma Ginny sorrise e con un colpo di bacchette le scale divennero uno scivolo,che condusse un Malfoy urlante ai suoi piedi.
<< Tutto bene Malfoy  ? >>  disse Ginny ridendo e poi fece ricomparire la scala.
<< Dannata ragazzina – imprecò lui – se ti prendo io… >>
<< Appunto – sorrise Ginny – devi prima prendermi >> e si allontanò di scatto,lui si alzò e puntò la bacchetta,ma lei gli si fece vicina e gliela sfilò.
<< Adesso è mia >> concluse.
<< Weasley la mia bacchetta,ora >>  disse Draco ringhiando.
<< No >> rispose lei.
<< Weasley adesso >>
<< No >>  
<< Weasley >> 
<< Ho detto no >>
<< Non farmi arrabbiare,razza di vipera >> 
<< Le vipere sono nella tua casa,non nella mia >>  disse Ginny.
<< La bacchetta >>  continuò lui.
<< No >> e detto questo iniziò a correre. Draco la guardò e la rincorse. Arrivarono in un corridoio vuoto e lui riuscì ad afferrarla per un polso,facendola voltare verso di lui.
<< La mia bacchetta Weasley >>   disse ancora il biondo.
<< Non voglio dartela >> rispose Ginny.
<< Weasley >>
<< Si,lo so,lo so. Non farmi arrabbiare >>  gli disse lei interrompendolo e lui a quelle parole sorrise. Ginny si distrasse un attimo e lui tentò di afferrare la bacchetta,ma la rossa per farsi indietro inciampò e il suo unico appiglio,fu il braccio del bel Malfoy,che si ritrovò a terra sopra di lei.
<< Malfoy spostati >>  urlò Ginny.
<< Prima la bacchetta >>  ringhiò lui.
<< Allora staremo qui tutto il giorno >>  rispose lei.
<< Non che mi dispiaccia averti sotto di me Weasley,ma sai io avrei fame >>  disse il biondo facendola arrossire,più dei suoi capelli. La distanza dei loro visi era pochissima e continuavano a non muoversi,fissandosi negli occhi. All’improvviso da un lato del corridoio apparve la Parkinson che lanciò un urlo disumano,quando vide quella scena e richiamati dall’urlo, dall’altra parte del corridoio apparve il magico trio.
<< Che diamine stai facendo a mia sorella Malfoy ? >>  urlò la voce di Ron.
<< Lurida pezzente,molla il mio Dracuccio subito >>  urlò Pansy,ma Ginny la ignorò,quando ebbe sentito la voce di Ron le venne un’idea e sorrise vittoriosa a Malfoy,che alzò il sopracciglio a mo di domanda. Fu solo un attimo,poiché prima che potesse chiedergli perché sorridesse,lei posò le sue labbra sulle sue,in un bacio a stampo. Draco si irrigidì all’istante,mentre un forte odore di fragola lo avvolse. Durò qualche secondo,quel contatto,quanto bastava a far imprimere nella sua testa la morbidezza di quelle labbra. Ginny si allontanò e approfittando del momento di sorpresa del ragazzo sgusciò da lui e corse via. Gli occhi del magico trio erano quasi a terra e non riuscivano a parlare,così come la Parkinson. Draco ritornò in se e si alzò correndo nella direzione che aveva preso la ragazza. In lontananza sentì l’urlo di Lenticchia.
<< Malfoy >>  urlò Ron fuori di se,mentre Hermione cercava di calmarlo. Lo ignorò del tutto e la vide,appoggiata a un muro che lo fissava. Da quando era così sfacciata ?
<< Vipera >> l’appellò lui.
<< Dimmi Malfoy >>,ma il ragazzo si mise di fronte a lei e mise le mani ai lati della sua testa,sul muro,per impedirle ogni via di fuga.
<< Ora mi spieghi cos’era quello >>  decretò il biondo ghignando.
<< Un modo per scappare e poi avrò un’altra vendetta,dato che Ron ti ucciderà >> disse Ginny.
<< Sbaglio o sei stata tu a darmi un bacio a stampo Weasley ? >>   disse Draco.
<< Per Ron è uguale,ucciderà comunque te e non me >>
<< Credi abbia paura di Lenticchia ? >>  disse Draco con un sopracciglio alzato.
<< No affatto >>  sorrise lei.
<< La bacchetta Weasley >>  disse lui.
<< Ti ho già dato una risposta >>
<< Non farmi usare le maniere forti >>  le disse glaciale.
<< Non so,farti arrabbiare è qualcosa di estremamente divertente >>   disse Ginny.
<< Penso la stessa cosa,ma non ti piacerebbe vedermi arrabbiato >>  disse Draco  << Ora la bacchetta Weasley >>.  La ragazza ci pensò su e poi gliela diede. Si staccò dal muro e iniziò a camminare in direzione della sala grande per il pranzo,mentre Draco la affiancò,come il giorno prima ed entrarono insieme. Tutti si voltarono a fissarli,ma in modo diverso dalla sera prima. Li guardavano,come se si aspettassero qualcosa.
<< Perché hanno quelle facce ? >>  disse Ginny. Il biondo si voltò verso di lei e ghignò.
<< Pansy lo ha detto a tutti >>  disse.
<< Come fai ad esserne così sicuro ? >>  gli chiese la rossa.
<< Sono una serpe e Pansy lo è. Non potrebbe mai tenere la bocca chiusa >> disse il ragazzo e poi si diresse al suo tavolo,dove le ragazze lo guardavano piuttosto accigliate e i ragazzi ghignavano.
<< Allora Dra,com’è stato ? >>  disse Blaise.
<< Com’è stato cosa ? >>  fece finta di nulla.
<< Oh andiamo,sai benissimo cosa >>  disse Theo.
<< E’stato solo un bacio  a stampo. E poi è stata lei,perché crede che Lenticchia mi ucciderà >>
<< In effetti,la Granger sta tentando di mantenerlo fermo da almeno un quarto d’ora,mentre Potter sembra voglia ucciderti con lo sguardo >>  e alle parole di Theo,Draco alzò lo sguardo e vide che effettivamente Potter,sembrava volesse trucidarlo. Lui per tutta risposta gli fece un sorriso strafottente e vide chiaramente San Potter,stringere il coltello tra le mani.
 
 
 
 





<< Ginny io ammazzo te e poi a costo di andare nei sotterranei ammazzo anche Malfoy >>  urlava Ron in sala comune.
<< Ronald smettila >>  disse Hermione.
<< Come faccio ? >>  disse lui afflosciandosi sulla poltrona,mentre la fidanzata gli passava una mano sulle spalle. Ginny era seduta di fronte a lui con un libro tra le mani,come se nulla fosse mai accaduto. Si,insomma era Malfoy,ma era un bacio a stampo,per Merlino.
<< Ginny perché hai baciato Malfoy ? >>  chiese Hermione.
<< E’ stato solo un bacio a stampo,durato quanto ? Cinque secondi ? L’ho fatto per  distrarlo e scappare >>  disse la rossa. Hermione fece per aprire bocca,ma il moro che era stato zitto fino a quel momento con i nervi a fior di pelle,al pensiero che la ragazza che amava,aveva dato un bacio,anche se a stampo,al suo peggior nemico.
<< Perché scappavi da lui ? >>  chiese Harry.
<< Perché avevo la sua bacchetta e lui la rivoleva >>  spiegò lei ed Hermione spalancò la bocca.
<< Avevi la sua bacchetta ? Ginny era questo che intendevo con il non esagerare >>  disse la riccia.
<< Oh andiamo,che vuoi che sia ? >> 
<< Ma come hai fatto a prenderla ? >> chiese Ron.
<< L’ho presa dopo averlo fatto cadere dalla scale >>  disse lei.
<< Ginny >> urlarono in coro i tre.
<< OK,ho capito. Ora vado da Luna,glielo avevo promesso.>>  e così dicendo uscì da lì,con i loro sguardi addosso.
 
 
 
 
 
 


Stava camminando per raggiungere la sala comune di corvonero,quando Pansy Parkinson le si piazzò davanti.
<< Cosa vuoi Parkinson ? >>  disse Ginny scocciata.
<< Tu – disse lei puntandole contro la bacchetta – hai osato toccare il mio fidanzato >> 
<< Malfoy non è il tuo fidanzato,lo sanno tutti. E poi,tranquilla non lo toccherei mai >>
<< Tu l’hai baciato >>  urlò quella fuori di se.
<< Già,per togliermelo di dosso >>  ribeccò Ginny. 
<< Sei una piccola,sudicia,pezzente >>  disse Pansy.
<< Parkinson metti via quella bacchetta >>  ringhiò Ginny.
 << Nemmeno per sogno >>  urlò  << Stupeficium >>  disse e fece volare Ginny dalla parte opposta del corridoio. La rossa si alzò,ma venne schiantata di nuovo. Al terzo tentativo Ginny però ulrò
<< Protego >>  disse  << Stupeficium >>  e scaraventò la Parkinson a terra. Continuarono a lanciarsi incantesimi,ma la mora non destava a fermarsi e la rossa iniziava a stancarsi. Ginny pensava a proteggersi più che ad attaccare. Furono interrotte dalla Mcgranitt che le guardò accigliata e le condusse da Silente. Entrano nello studio del preside e lui si sedette guardandole severo.
<< Sono molto deluso dal vostro comportamento. Signorina Weasley e Signorina Parkinson,a quanto mi risulta siete entrambi dei prefetti e se qualche studente vi avesse visto,avreste dato un pessimo esempio. Sono stanco di queste continue liti tra le vostre due case,e ne sono profondamente dispiaciuto,in quanto le ritengo entrambe ottime case,ma così non si può continuare. Non è giusto che ci sia ancora tutta questa concorrenza tra di voi e soprattutto soprusi da parte di entrambe le parti. Sono tutte e due case di Hogwarts e dovreste collaborare,non fare una guerra. Ci sono passato sopra per molto tempo,ma adesso non più,non dopo tutta la crudeltà a cui abbiamo assistito durante la guerra,non devono più esserci distinzioni,e io non posso fare a meno che darvi una punizione,in quanto avete anche avuto la brillante idea di scontrarvi in una guerra di incantesimi – disse il preside,mentre la Mcgranitt annuiva alle sue parole – A partire da domani mattina a colazione,vi scambierete di casa >>  e a quelle parole sia Ginny che la Parkinson,sbarrarono gli occhi.
<< Cosa ? >>  dissero all’unisono.
<< Esattamente quello che ho detto signorine. Da domattina,la Signorina Weasley passerà a Serpeverde per il resto dell’anno,mantenendo la sua funzione di prefetto ovviamente nella nuova casa. E lei Signorina Parkinson farà lo stesso,passando a Grifondoro >>  concluse il preside.
<< Ma la scuola è iniziata da una settimana >>  replicò Pansy,ma Silente la ignorò.
<< Potete andare ora,spiegherò io la situazione a tutti domani a colazione >>. La due ragazze uscirono dall’ufficio di Silente e si guardarono.
<< L’abbiamo fatta grossa >>  disse Ginny.
<< Dovrò passare tutto l’anno con i grifondoro >>  disse Pansy piagnucolando.
<< E io in un covo di serpi >>  disse Ginny,ma la parte peggiore fu realizzare che sarebbe stata nella stessa casa di Malfoy tutto l’anno.  Si guardarono e poi si divisero. Ginny andò da Luna e le raccontò tutto. La bionda le rivolse un sorriso gentile e le disse di non preoccuparsi e che poi i serpeverde,togliendo la Parkinson almeno,non erano più come prima.
 
 
 
 



Il mattino dopo si svegliò e prese Arnold con se. Si voltò e vide la sua divisa. Era di serpeverde,ma si trovava ancora nel dormitorio di grifondoro,voleva dire che una volta uscita di li,non ci avrebbe messo più piede. Si vestì,sebbene le parve strano indossare quella divisa e avere lo stemma della serpe sul petto,senza contare il cravattino verde. Uscì dalla sua ex stanza,mentre le sue cose si smaterializzarono davanti ai suoi occhi e ne apparvero altre. Su una valigia c’erano le iniziali della Parkinson,quindi constatò che lei sue dovevano già essere nei sotterranei. Uscì dalla sala comune guardandola una sola volta, e scese di corsa le scale. Incontrò la Parkinson nel corridoio antecedente la Sala grande.
<< Ti sta bene il rosso >>  le disse Ginny ridendo e la mora la guardò sconcertata.
<< Siamo sulla stessa barca Weasley,quindi a te sta bene il verde,direi >>  disse Pansy, e Ginny le sorrise. La mora scosse la testa e arrivarono all’ingresso della sala grande. Si guardarono.
<< A quanto pare ci sono tutti >>  disse Pansy.
<< Sembra di si >>  commentò Ginny. Nel mentre molti sguardi si erano fermati sulle due e avevano gli occhi sbarrati. Pian piano tutti le guardavano e non capivano che stava succedendo. Draco quando vide Pansy con la divisa di grifondoro e Ginny con quella di serpeverde,rimase di sasso.
<< Ma che diavol… >>  stava dicendo,quando la voce del preside lo interruppe.
 << Buongiorno a tutti ragazzi – disse Silente – come avete potuto notato la Signorina Weasley e la Signorina Parkinson hanno le divise opposte alle rispettive case. Bene,questa è una punizione e sarà così fino a fine anno,in quanto le due signorine ieri pomeriggio hanno avuto la brillante idea di scontrarsi con degli incantesimi e io non accetto questo,non dopo quello che abbiamo passato in guerra – e a quelle parole,molti abbassarono la faccia – quindi non c’è bisogno che esista questo scontro inutile,una casa vale l’altra >>  disse Silente.  << Fino alla fine dell’anno la Signorina Weasley farà parte dei serpeverde e la Signorina Parkinson di grifondoro >>  concluse il preside e si sedette.
<< Non può mandare mia sorella tra quelle serpi,e poi c’è Malfoy >>  urlò Ron.
<< Si lenticchia,tranquillo. Guardo io tua sorella >>  ghignò Malfoy.
<< Temo sia così signor Weasley – disse Silente – e questo è quanto,a meno che lei non voglia fare un giro nei sotterranei >>  e Ron sbiancò. Il preside sorrise bonario. Le due ragazze si guardarono e poi facendosi un cenno con la testa si avviarono ai loro nuovi tavoli. Pansy si sedette lontano da tutti,mentre Ginny stava per fare lo stesso,quando Malfoy la chiamò.
<< Ehy Weasley,lo avevo detto che era un vipera >>  e gli fece segno di andare accanto a lui. Ginny si avvicinò e si sedette accanto a lui e a Nott.
<< Ciao Ginny >>  le disse Blaise,che era seduto accanto a Draco.
<< Oh,ciao Blaise >>  disse Ginny facendogli un sorriso,e il biondo fissò l’amico leggermente infastidito,senza capirne il motivo.
<< Io sono Theo, Weasley >>  le disse il moro accanto a lei.
<< So chi sei, Nott >>  rispose lei e il moro rise del suo atteggiamento. Iniziò a fare colazione come niente fosse,poi Draco si avvicinò al suo orecchio.
<< E comunque Weasley,il verde ti dona davvero >>  le disse sorridendo e tornando a bere il suo caffè nero,mentre Ginny sorrise scuotendo la testa,e Theo e Blaise li guardavano,mentre ridacchiavano tra di loro.  

 
 



Ciaoo a tutti,eccomi di nuovo qui…Vorrei ringraziare chi segue la storia e chi ha recensito lo scorso capitolo,in particolare le mie due ragazze preferite a cui dedico questo capitolo.. FannyBlack e LilyMP  vi adoro… Ok,detto questo datemi le vostre impressioni su capitolo e storia..Al prossimo.
Baci Elly.

  
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