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Autore: Xandalphon    30/08/2014    4 recensioni
Terza classificata al contest "Summer in Love" indetto da Tomoko_chan sul forum di EFP.
Hanabi è cresciuta ormai, diventando una kunoichi temuta. Ma c'è una cosa che ancora non è riuscita bene a capire. Per quale diavolo di motivo Naruto e Hinata non si sono messi ancora insieme? Cosa celano quei due tardoni del suo sensei (sì, avete capito bene!) e di sua sorella?
(NOTA IMPORTANTE: sebbene ci siano delle somiglianze, questa mini-long NON rappresenta un possibile futuro di "A new generation".)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Han, Hanabi Hyuuga, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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III – Doppelganger o terzo incomodo?

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Se c'era una cosa che Hanabi non si aspettava (perlomeno, non in misura così preoccupante) era che Naruto, in fatto di questioni sentimentali, fosse timido quanto e più di sua sorella. Che, per inciso (ma quello tutto sommato c'era da aspettarselo), al concreto approssimarsi di una VERA vacanza assieme al suo adorato Naruto – Kun, era parzialmente tornata la tredicenne dallo svenimento facile.

 

Lasciar fare da soli quei due avrebbe voluto significare un completo disastro. Per un istante venne seriamente tentata di chiedere la consulenza di Ino Yamanaka. Ma un misto di orgoglio e, soprattutto, sano terrore per le trovate che avrebbe potuto avere quella fuori di testa dalla coda bionda, la fecero recedere dal proposito.

 

Fortuna che frugando nelle tasche dei suoi pantaloni c'erano ancora i due biglietti omaggio che le aveva regalato otō-san per la sua promozione nella squadra ANBU. Vero, erano di cinque anni avanti nel futuro. Ma non c'era segnata nessuna data, per cui potevano essere benissimo utilizzabili. Certo, se avesse lasciato fare al sensei, con la sua cronica mancanza di liquidità, avrebbe portato sua sorella in un campeggio di terz'ordine, poco ma sicuro. D'altro canto, poteva anche comprendere il rigurgito di virilità che gli imponeva di non lasciar pagare Hinata. Perciò, le venne un'idea. Glieli avrebbe fatti 'casualmente' trovare in casa. Tanto sapeva dove teneva nascoste le chiavi di riserva dell'appartamento. Bastava aspettare che andasse da qualche parte, intrufolarsi e mettergliele sul comodino. Semplice, no?

 

A quanto pare non esattamente.

 

Perché, appena varcò l'ingresso, venne seriamente traumatizzata dal caos interdimensionale di quel posto, che solo con una buona dose di immaginazione sarebbe stato definibile come 'abitabile'. No, davvero, il disordine di quel posto sfidava le leggi fisiche sull'entropia!

 

Mettergli i biglietti sul comodino? Tsk... Ingenua. Prima avrebbe dovuto trovarlo, sepolto da carte bomba usate, kunai, vecchie riviste, soprammobili dal dubbio gusto e dall'uso sconosciuto, diverse sveglie fracassate...

 

Stava ancora rimuginando su tutto questo, quando il baka biondo oggetto delle sue molteplici maledizioni in diverse lingue, apparve all'improvviso davanti a lei, balzando dentro dalla finestra aperta.

 

Naturalmente, puntandole in tempo zero un kunai alla gola con fare minaccioso.

 

Cazzo... Non di nuovo.

 

“Ahem... Buon giorno baka-sens... Naruto sama...”

 

“Chi sei, e cosa ci fai nella mia casa?”

 

Per un qualche arcano istinto, Hanabi decise di non rivelare la sua identità, al contrario di quel che aveva fatto con la sorella.

 

“So-sono Hanako Hyūga... Una cugina di secondo grado di Hinata.”

 

“Ah. Wow. Non mi aveva mai detto di avere una cugina più o meno della nostra età.”

 

No, davvero se l'era bevuta così facilmente? Ahhh, sensei! Per quanto il teme mi possa stare sulle palle che non ho, va detto che a volte ha proprio ragione a chiamarti dobe...

 

“Ahem... Già, le coincidenze della vita. Senti Naruto (posso darti del tu, vero?), sarò franca, visto che non ho molta voglia di arrampicarmi sui vetri con scuse assurde, in questo momento: ho vinto due biglietti per un week end tutto compreso al Rakuen no Ike1... E beh, volevo regalarteli, visto che ne hai bisogno più tu di me, in questo momento.”

 

“E perché ne avrei bisogno?”

 

Baka...

 

“Prova a chiederlo a Kurama.” Ah, le ultime parole famose... Ormai, dopo anni di convivenza con Naruto, Hanabi considerava la vecchia volpe un alleato prezioso. Perlopiù per prendere pesantemente per i fondelli il proprio maestro (aveva sorprendentemente scoperto che il Kyuubi aveva un senso dell'umorismo simile al suo) ma ogni tanto anche per inculcargli un minimo di sale in zucca.

 

Per un breve attimo, le pupille di Naruto si ridussero a fessure, per poi tornare normali come se nulla fosse accaduto.

 

“Ah, ecco.”

 

“Immagino che tu non sia molto d'accordo con l'accettare un dono del genere da parte di una sconosciuta, ma giuro che lo faccio nel tuo miglior interesse. E, ovviamente per il bene di mia... Cugina. Allora, accetti?”

 

“Uff... Beh, tanto Kurama mi ha già detto che sarei stato un idiota di proporzioni cosmiche se avessi rifiutato... Però...”

 

“Guarda che non devi necessariamente dire ad Hinata che te li ha dati qualcuno.”

 

“Non è che mi piaccia nemmeno mentirle.”

 

Eccolo qui, il mio baka sensei. Onesto e sincero fino al masochismo spinto...

 

“Vedila così: Se non le dirai nulla, non sarai costretto a raccontarle bugie.”

 

“Mah... E va bene, e va bene, ok... Hanako?”

 

“Sì?”

 

“Grazie mille!” Le fece il biondo con un ampio sorriso.

 

Involontariamente Hanabi arrossì, poi disse, leggermente ironica: “Tsk... Quel genere di sorrisi ti conviene usarli su mia cugina! A presto Naruto sensei!”

 

Detto questo, con un cenno di saluto infilò la porta e prese la via di casa.

 

Naruto rimase per un attimo perplesso: “Kurama, me lo sono sognato o mi ha chiamato sensei?”

 

Testa quadra... Si limitò a comunicargli la volpe, con un sorrisetto sul muso e l'aria di chi la sapeva lunga.

 

***

 

“Ha-Hanako? Questo secondo te va bene?”

 

“Hinata nee... Lungi da me costringerti a comprare qualcosa di esageratamente minuscolo, trasparente e provocante, come farebbe miss coda bionda, ma ti prego, TI SCONGIURO, almeno qualcosa che non sia un costume intero sportivo no, eh?”

 

“E' che non mi sento comoda, con il due pezzi.”

 

Hanabi a quell'affermazione si spalmò direttamente la mano sulla faccia per la disperazione. Poi, dopo un lungo sospiro, trovò la forza di ribattere: “Non è questione di comodità, è questione di timidezza patologica, per tutti i kami! Cavolo, guarda me! Anche se volessi, certe cose non potrei metterle, dato che gli dei degli shinobi hanno deciso che dopo aver fatto le tue, in famiglia c'erano già abbastanza tette... Quindi, adesso, fammi il benedetto favore di provarti un normalissimo bikini, va bene?”

 

“Ma...”

 

“Guarda che a Naruto piacciono i davanzali in mostra. Dopotutto è un normale maschio adulto... Ed è allievo di Jiraiya, tanto per dirne una.”

 

Che palle doverle mentire così. Già, ma se non le forzo la mano, finisce che la mia nee- san si compra la tuta da palombaro...

 

“Ne-ne-ne sei sicura?”

 

“ASSOLUTAMENTE, sorella, ahem... Cugina.”

 

Beh, dopotutto è anche vero che LE MIE non le ha mai degnate di uno sguardo, per cui...

 

Lo sforzo titanico con cui era riuscita a convincerla a comprare un innocente costume a due pezzi fece sembrare facile lo scontro con Sas'ke, ma a quanto pare, per quel giorno, le fatiche di Hanabi non erano affatto concluse.

 

Appena uscite dal negozio, infatti, si trovarono davanti Naruto... E Hanabi.

 

Hinata per un istante fece balenare il suo sguardo da una 'versione' all'altra di sua sorella, lasciandosi scappare un lieve sorriso.

 

Anche per il fatto che l'Hanabi tredicenne fissava l'Hanabi diciottenne con un concentrato di stupore, dubbio e sospetto.

 

Viceversa, appena l'Hanabi diciottenne si rese conto della potenziale catastrofe che si profilava all'orizzonte, alzò gli occhi al cielo.

 

Olé... Anche una situazione da doppelganger mi doveva capitare. E adesso che faccio?

 

Prima che quel visetto imbronciato sputasse una sentenza delle sue (chi meglio di lei poteva sapere cosa aveva in canna?), o che il suo baka-sensei sparasse qualche vaccata atomica, Hanabi/Hanako, decise di giocarsi subito le sue carte.

Si lanciò in un profondo inchino ed un sorriso dei più falsi, per poi presentarsi: “Salute Hanabi chan... Forse non mi conosci, ma sono una vostra lontana cugina, Hanako. Lieta di conoscerti!”

 

“Mmm... Com'è che non ho mai sentito parlare di te, né da Hinata nee, né da Oto-san?”

 

“Vedi... è una lunga storia.”

 

E muoviti a portarmi al campo d'allenamento, Naruto sensei...

 

In suo ausilio, inaspettatamente, giunse la stessa Hinata, che disse: “Buongiorno Naruto kun! Hana chan... - poi riprese, sottovoce e con un insolito fare cospiratorio – Devi sapere che Hanako fa parte della 'squadra nera' delle ANBU, per cui, oltre a dover stare lontana da Konoha per molto tempo, spesso è costretta a tenere celata la propria identità!”

 

Lo sguardo di Hanabi (anni tredici) si riempì di rispetto e ammirazione, tanto che le fece la fatidica domanda: “Allora sei persino più forte di Neji?”

 

Ah, già... Vero, a quell'età avevo la fissa monomaniaca di superare il povero Neji, pace all'anima sua. Va beh, non distruggiamo un mito alla piccola me...

 

“Non saprei. Ma molto probabilmente no.” Le rispose Hanabi (anni diciotto).

 

A quel punto, decise di intervenire Naruto, con una delle sue solite uscite geniali: “Ben trovata, cugina di Hinata chan. Ti devo ancora fare i miei ringraziamenti per...”

 

E taci, idiota!

 

Hanabi(anni diciotto) lo fulminò con uno sguardo assassino, fermando Naruto appena in tempo.

 

“...Aver raccolto i biglietti che mi erano volati fuori dalla finestra, poco fa, ahahah!”

 

Pfffiuuu... Siamo salvi.

 

“Biglietti per COSA di preciso?” Chiese all'improvviso Hanabi(anni tredici)

 

Cavolo, non mi ricordavo di essere così rompicoglioni, cinque anni fa...

 

“Vedi Hana chan, sono riuscito a prendere dei biglietti per il Rakuen no Ike, per... Beh, per portarci Hinata chan que-questo fi-fine se-se-settimana.”

 

Hanabi(anni diciotto) percependo alla sua sinistra un inizio di mancamento ed un processo di ebollizione con temperature prossime ai seimila gradi, che probabilmente avrebbe causato la nascita di una nuova stella, decise di stringere con forza il braccio della sorella maggiore per evitarle uno svenimento. L'eroica impresa fortunatamente riuscì, ma il supplizio non era ancora terminato.

 

“COSA!? Non se ne parla neanche! Lei DA SOLO con la mia Nee-san? Stiamo scherzando? Non ho intenzione di approvarlo!” Esclamò a quel punto Hanabi (anni tredici).

 

“Hanabi san... Credo che tua sorella e Naruto san siano maggiorenni e grandi abbastanza per poter decidere da soli come vogliono trascorrere le loro vacanze.” Ribatté prontamente Hanabi(anni diciotto) con un sorriso(falso).

 

Oh, dei, giuro che la ammazzo. Questa ragazzina mi istiga all'omicidio... No, aspetta, tecnicamente sarebbe suicidio, dato che ammazzerei me stessa...

 

Ed alla fine, eccola, la frase che scatenò l'apocalisse. Hanabi(anni tredici), dopo un breve rimuginare pensoso, colta da una (secondo il suo personalissimo punto di vista) geniale intuizione, disse: “Trovato! Vada con loro Hanako san! Potrà fare la guardia a mia sorella e evitare che Naruto sensei faccia qualcosa di 'improprio'!”

 

“Eh, no cosa stai dic...” Prima che Hanabi(anni diciotto) potesse finire la frase, Hinata si intromise:

“Beh, non sa-sarebbe una cattiva idea, in fondo...”

 

Hinata nee, ma sei scema?

 

“Mmm... Massì, più si è più ci si diverte, in fondo! No?”

 

Oh no! Baka di un baka-sensei! Ma hai la segatura nel cervello? O ti si è addormentato il criceto sulla ruota? Ti prego Kurama, fallo ragionare, prima che sia troppo tardi!

 

Ma Kurama, per una volta, decise di stare zitto. Naturalmente perché divertirsi a spese della sua testa quadra preferita era il suo sport prediletto.

 

E così, dopo una strenua battaglia, alla fine Hanabi(anni diciotto) fu costretta ad arrendersi. Sarebbe partita anche lei con loro. Nome in codice della missione: reggi moccolo.

1Rakuen no ike: Lago del paradiso

  
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