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Autore: sakura182blast    22/09/2008    8 recensioni
E così una delle sorelle di Shaoran sta per compiere il grande passo. Ma questo avvenimento non inciderà in modo positivo solo sulla sua vita, andrà anche ad influenzare le decisioni di qualcuno che le sta molto a cuore. -Non lasciatevi ingannare dal titolo, Fei Mei c'entra poi poco XD - *Dedicata alla mia carissima Francy91, per il suo compleanno. AUGURI!*
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura, Un pò tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Buonanotte a tutti voi! XD
Insomma… E’ l’una passata, domani c’è scuola ed io cosa faccio? Aggiorno!
Logico? No…  -____-   dovrei dormire ma non mi va… Ho addosso un terrore pazzesco perché domani c’è una lezione abbastanza spaventosa alla prima ora con una prof. terribile: latino… A.P.  (<- la mia prof  ç___ç  è cattivissima! Pensate che la prima a fare un’interrogazione ufficiale è lei!)
Come vorrei che ci fosse Fabi qui ora… ç__ç  l’altra volta, il giorno prima di iniziare la scuola, era riuscita a calmarmi, togliendomi di dosso quell’ansia pazzesca!
E invece sono qui, abbandonata a me stessa… Però ancora mi scappa da ridere  XDXD  un paio di orette fa ho visto una cosa TROPPO divertente (la Sele-pon sa di cosa parlo XD) e non riesco a smettere di canticchiare  *uh-uh-uha-uha!*
Stasera avrei proprio bisogno di ballare la Caramelldansen… Chi la balla con me??
Nesshuno…  ç___ç   shono proprio sola stasera: contatti in linea:0!
(Beh, Moko, rifletti…   -___-  domani è lunedì e tutti andranno al lavoro o a scuola, solo tu sei ancora in piedi! Nd Soju)
Ok, basta! +w+  per combattere la solitudine ballo da shola la Caramelldansen!

Buaaaah! Non è la stessa cosa fare la pirla con la Caramell senza la Sele-pon  ç___ç   pupazzetto di Kero-chan, balla con me!
Adesso mi canto “All by Myself” dei Green Day (Tre Cool only!) e vi lascio al capitolo.
Francy, sono riuscita ad aggiornarla  *___*  spero ti faccia piacere!
*I was alone, I was all by myself*
Buona lettura!

Capitolo due


Quella mattina Sakura si svegliò agitata, pensando che sarebbe dovuta andare con la madre di Shaoran e Fei Mei, la sua sorella maggiore, a Tokyo per le prove degli abiti.
Passare del tempo sola con la sua semi-suocera e la semi-cognata le metteva ansia, soprattutto perché la più giovane delle due, Fei, la sommergeva di domande su Shaoran, spesso anche parecchio intime.
L’apice dell’imbarazzo la castana l’aveva raggiunto quando la ragazza le aveva chiesto quanto suo fratello a letto fosse bravo… Domanda alla quale, ovviamente, Kinomoto si era rifiutata di rispondere, sviando il discorso su  altro.
La famiglia Li sapeva essere piuttosto imbarazzante a volte, ma, nonostante questo, a lei piaceva così: semplice, fresca, spontanea. Era proprio fortunata a fare quasi parte di una famiglia simile.
Con questi ultimi pensieri si alzò dal letto e cominciò a prepararsi frettolosamente, non desiderosa di arrivare in ritardo anche ad un appuntamento importante come quello che aveva con Yelan e la figlia maggiore quella stessa mattina.
Si vestì in modo semplice ma elegante, lasciò i capelli mielati, ormai di media lunghezza, sciolti sulle spalle e non si diede nemmeno una mano di trucco. In men che non si dica, con una rapidità che poche e rare volte aveva avuto, era pronta ad uscire.
Scese le scale e senza nemmeno premurarsi di fare colazione uscì, fiondandosi di corsa verso casa di Shaoran.
Una volta che vi arrivò davanti notò che Yelan e Fei Mei erano già uscite e stavano entrambe in piedi accanto alla loro macchina, intente a parlare di chissà quale argomento.
Sakura si avvicinò alle due e si scusò, temendo di essere nuovamente arrivata in ritardo.
“No, tesoro, non preoccuparti!” La tranquillizzò la donna, sventolando per aria una mano. “Siamo proprio appena uscite. Non ci hai fatto aspettare nemmeno cinque minuti.”
Tranquillizzata da ciò la ragazza sorrise, portandosi una mano all’altezza del petto. “Mi dispiace comunque avervi fatto aspettare, anche se solo per poco.”
“Non c’è problema Sakura, davvero!” Esclamò Fei Mei rassettandosi i lunghi capelli castani. “Vogliamo andare, ora?”
Le altre due annuirono e tutte entrarono in auto; Fei si sedette, come al solito, nei sedili posteriori accanto alla castana e prese a farle parecchie domande sin dall’inizio del viaggio che avevano, ovviamente, come protagonista Shaoran.
Kinomoto sospirò rassegnata, sapendo che la ragazza mai e poi mai sarebbe cambiata. Fu consolata dal fatto che, almeno quella volta, le domando erano serie… Seppur comunque imbarazzanti, come sempre.
Ma tu e Shaoran avete mai parlato di matrimonio?
Come la pensa lui al riguardo?
Secondo te mio fratello sta pensando di chiederti di sposarlo?
Eccetera, eccetera.
Sakura si limitò ad annuire o a dissentire ad ogni domanda della ragazza seduta al suo fianco, troppo agitata per poterle rispondere con frasi di senso compiuto. La giovane potè rilassarsi solo quando Yelan aveva dichiarato di essere giunte a destinazione, proprio davanti a quel bel negozio di abiti da sposa in cui Fei Mei aveva intravisto il vestito che avrebbe indossato nel giorno più importante della sua vita.
Le tre donne scesero dall’auto ed entrarono leste nel negozio, avendo troppe cose da fare e poco tempo per farle in quei pochi giorni che mancavano al matrimonio della giovane Li.
Una volta dentro alla sontuosa boutique Yelan si congedò dalle due ragazze, asserendo che sarebbe tornata entro cinque minuti con l’addetta ai vestiti del matrimonio. Le due castane, quindi, presero a guardarsi distrattamente intorno, cercando di tenere la mente occupata in quei pochi attimi di attesa.
Sakura si ritrovò ad osservare estasiata quei sontuosissimi abiti candidi, così puri e bianchi da far invidia alla neve stessa; cominciò ad aggirarsi per il costoso negozio con passi incerti, troppo presa dalla vista di quei bellissimi vestiti che tante e tante volte, da bambina, aveva sognato di indossare.
Fei Mei, che infine aveva optato per lo sfogliare distrattamente una rivista di cuttering, alzò immediatamente gli occhi sulla giovane ragazza, che vagava da un lato all’altro del negozio completamente rapita dal fascino che quegli abiti emanavano.
Sorridendo, la cinese si alzò in piedi e raggiunse la cognata, ferma davanti ad un dispendioso vestito rosa pesco di Gucci, poggiandole entrambe le mani sulle spalle.
Ma Kinomoto quasi non si era nemmeno accorta della sua presenza, troppo intenta a fantasticare.
“Sono belli, vero?” Le domandò allora la giovane Li, sussurrandole le parole in un orecchio.
Sakura non aveva parole per risponderle, si limitò ad annuire con ancora la bocca spalancata per lo stupore.
“Un giorno ne indosserai uno anche tu.” Sorrise l’altra, dandole una pacca affettuosa sulla schiena.
La castana non aveva nemmeno avuto il tempo di ribattere qualcosa, Yelan aveva già fatto ritorno accompagnata da una ragazza mora dai capelli corti, alta e slanciata e con la pelle leggermente olivastra, che fra le mani reggeva la stampella con l’abito da damigella che Sakura avrebbe indossato.
Fei Mei corse incontro alla nuova arrivata e la salutò calorosamente; erano ormai mesi che si occupava della ricerca dei vestiti per il suo matrimonio ed avevano così sviluppato un lieve rapporto di amicizia.
Dopo essersi scambiata qualche parola con la cinese, la mora fece un sorriso smagliante a Kinomoto e le si avvicinò, tendendole una mano.
“Molto piacere, io sono Souma.” Le disse.
La castana allungò il braccio e strinse le dita un po’ fredde della ragazza. “Io sono Sakura.”
“Bene, Sakura, suppongo che questo vestito sia il tuo!” Sorrise Souma, mostrando all’altra un corto abito color pesco, probabilmente arrivava poco sopra il ginocchio.
La giovane lo afferrò e fece scivolare le dita sulla frusciante seta, così liscia sotto il suo tocco.
“E’ bellissimo!” Proferì entusiasta, rivolgendosi alla cognata. “Anche Fanren, Fuutie e Shiefa saranno contentissime di indossarlo.”
“Lo spero!” Dichiarò l’altra, sbuffando contrariata. “Si sarebbero dovute degnare almeno di venire a provarselo oggi.”
La cinese sarebbe voluta rimanere lì ad insultare le sue sorelle almeno un’altra mezz’ora buona, ma la commessa, Souma, mise fretta sia a lei che a Sakura, asserendo che dovevano provarsi leste i loro vestiti in quanto, nel caso avessero bisogno di qualche risistemazione, ci sarebbe rimasto il tempo necessario per farla.
Così le due ragazze si separarono, entrando in due camerini diversi ma confinanti.
Sakura si tolse i vestiti che indossava quell mattina e li posò accuratamente su uno sgabello che si trovò accanto, prendendo poi dalla stampella il corto vestito color pesco.
Impiegò almeno dieci minuti per riuscire ad indossarlo: tra volant, stoffe e nastri non riusciva ad identificare quale fosse il foro attraverso il quale far passare il capo; quando finalmente lo scovò emise un gridolino trionfante che lasciò abbastanza perplessa la ragazza che, nello stanzino accanto a lei, era già riuscita a mettersi il proprio abito.
“Sakura…” Le chiese improvvisamente, abbastanza preoccupata per la sorte della cognata. “Va… Tutto bene?”
“S-sì!” Rispose ansante l’altra; la spilletta infilata ad uno dei nastri le si era impigliata nei capelli ed ora lei stava cercando, a strattoni, di sciogliere quel groviglio. Conseguenza di ciò era, logicamente, un dolore tremendo provocato alla sua povera testa. “Qualche problema di tipo tecnico… Stiamo calme, è tutto sotto controllo! Non ti devi pr…”
Non aveva nemmeno fatto in tempo a terminare la frase che Fei Mei, uscita dal proprio camerino, si era avvicinata al suo ed aveva aperto la porta, nonostante Sakura fosse mezza nuda, con un vestito da damigella impigliato fra i suoi capelli ed indossato per metà.
La giovane Kinomoto lanciò un urlo disumano.
“FEI MEI!! Per favore, non vedi che sono mezza nuda?!” Si lamentò la castana. “Potevi bussare!”
La cinese non la stette nemmeno a sentire. Allungò le sue mani verso la spilla e sbrogliò l’intricata rete di capelli che vi si era formata intorno.
Sakura, riuscita finalmente ad infilarsi il vestito, la ringraziò.
“Scusa se ho alzato la voce… Ero abbastanza innervosita.” Si giustificò infine, facendo un leggero inchino nei confronti della ragazza.
“Dai, non preoccuparti!” Le disse Li, dandole una leggera pacca sulla spalla. “Piuttosto… Questo vestito ti sta d’incanto! S’intona perfettamente con il bellissimo colore della tua pelle.”
La castana si guardò nello specchio, ammettendo perfino con sé che quell’abito davvero le stava benissimo, nonostante fosse sempre severa nel giudicare sé stessa e ciò che indossava.
“Dato che a te dona così tanto sono sicura che a quelle tre sconsiderate delle mie sorelle non starà affatto bene…” Rimuginò l’altra ragazza, portandosi una mano, stretta in un candido guanto, al mento. “Tanto meglio così!”
Kinomoto fece una giravolta su sé stessa, molto felice dall’ottima scelta di Fei per il vestito delle damigelle.
“E’ davvero delizioso quest’abito Fei!” Esclamò, prendendole le mani. “Hai fatto davvero un’ottima scelta.”
“Grazie.” Sorrise la cinese. “Ma ora c’è qualcos’altro che dobbiamo fare...”
Sakura non fece nemmeno in tempo a chiedere di cosa si trattasse che la ragazza già l’aveva trascinata assieme a sé nel proprio camerino.
“Fei… Ma che stai facendo?” Domandò la giapponese, un po’ imbarazzata. “Si sta strette qui dentro in due.”
Li si calò la cerniera dietro al suo sontuoso abito da sposa, stravolgendo l’altra ragazza.
“Ora io ti lascio qui con questo gioiellino.” Proferì allora la cinese, porgendo all’altra il candido vestito ed allungandosi poi verso la t-shirt rosa ed i jeans che indossava prima. “Io esco, vado a parlare con mia madre e con Souma, la commessa… Le misure del tuo abito vanno bene, giusto?”
Kinomoto si ritrovò ad assentire senza nemmeno aver capito esattamente la domanda.
“Perfetto!” Esclamò Fei Mei, rivestitasi. “Io e te abbiamo più o meno la stessa taglia, che divertente! Le mie altre sorelle invece sono un po’ più rotondette… Quindi devo far allargare un po’ i loro abiti. Tu provati pure il mio vestito, ho visto che prima fissavi gli altri con un’espressione persa.”
Sakura strinse l’abito bianco fra le sue braccia, bloccando la cognata prima che potesse uscire. “Ma… Fei Mei, questo è il tuo vestito… Non voglio indossarlo, è solo tuo, per una giornata davvero speciale…”
“Dai, non preoccuparti!” Rispose la cinese, sventolando per aria una mano. “Mica ti andrai a sposare al posto mio poi, giusto? Provatelo pure e divertiti! Torno fra un po’.”
Uscita la ragazza, la castana rimase sola in quell’angusto camerino mentre reggeva fra le mani quel capolavoro d’alta sartoria; era indecisa se seguire il consiglio di Li, e quindi provarlo, oppure se lasciarlo stare, forse timorosa di rovinarlo o di sporcarlo.
Ma si rese improvvisamente conto che ciò che la bloccava non era il timore di poterlo sgualcire, bensì la paura di sapere, con un vestito da sposa, come sarebbe stata.
Certo, non era sicuramente la prima volta che pensava ad un ipotetico matrimonio, ma con quel vestito fra le mani la cosa le sembrava relativamente più tangibile delle sue vecchie supposizioni. Cercò di superare le sue suggestioni e si tolse l’abito da damigella, appendendolo accuratamente ai due ganci attaccati alla liscia parete dipinta di azzurro chiaro del piccolo stanzino.
Pian piano, un passo alla volta, si infilò il vestito bianco, lasciandolo scivolare sulla propria pelle mentre lo sollevava con le mani; una volta che tutto fu al posto giusto, la ragazza allungò le mani dietro la propria schiena e, a fatica, fece scorrere la cerniera verso l’altro, allacciandola.
Si osservò, un po’ a disagio.
I capelli castani le incorniciavano il viso e ricadevano sul bianco abito, carezzandolo; il corpetto le aveva chiuso il busto in una morsa mentre la liscia seta della lunga gonna panna candida le sfiorava delicatamente le gambe.
Non riuscì a guardarsi per più di una trentina di secondi, troppo a disagio per indugiare oltre sulla propria figura.
Si volse verso la parte del camerino totalmente opposta allo specchio e chiuse gli occhi, reclinando il capo in avanti.
Cercò di immaginarselo, il giorno del suo matrimonio…
Tutte le persone che per lei contavano qualcosa erano presenti: suo padre, suo fratello, Tomoyo, i suoi amici…
Lei che percorreva con lenti, lentissimi passi la navata centrale di una bellissima chiesa, ornata di fiori bianchi e rosa per quell’occasione così speciale..
Suo padre che, commosso fino alle lacrime, la accompagnava con un sorriso malinconico dipinto sul volto lungo quel tappeto rosso sgargiante steso sul pavimento solo per quel giorno particolare…
L’uomo che amava voltato verso l’altare, che impaziente l’attendeva per pronunciare insieme a lei un giuramento di amore eterno e poi il fatidico
D’improvviso, nella sua fervida immaginazione, quell’uomo si volse verso di lei sorridente mentre le porgeva una mano e solo allora Sakura potè vederlo in viso.
Shaoran…
La giovane Kinomoto sobbalzò, spalancando gli occhi.
Non era nemmeno la prima volta che fantasticava sul giorno più importante della sua vita, ma poteva giurare che mai e poi mai l’uomo che all’altare l’attendeva trepidante aveva assunto un’identità definita.
Certo, senza contare quella volta in cui aveva vagato con la fantasia su Orlando Bloom…
Non aveva mai pensato all’eventualità che potesse essere proprio Shaoran l’uomo che un giorno le avrebbe chiesto di sposarlo.
E nel caso fosse stato davvero così? Che cosa avrebbe detto? Sarebbe stata sicura della risposta che gli avrebbe dato?
Sorrise, voltandosi nuovamente verso lo specchio e resa davvero veramente felice dall’espressione che si vedeva in volto: sicura, serena, senza la minima incertezza.
“Se un giorno mai dovessi chiedermelo, Shaoran…” Proferì in un sussurro, abbassando sorridente il capo per poi arrossire. “Ti direi di sì. Cento, mille volte sì.”


Arrivarono di nuovo a Tomoeda che era già passato mezzogiorno.
Yelan, in macchina, propose a Sakura di fermarsi da loro per pranzo, asserendo che Shaoran ne sarebbe stato entusiasta.
Così la ragazza accettò, ben più che felice di poter rivedere il proprio ragazzo dopo una mattinata senza di lui. Certo, non gli avrebbe detto niente riguardo alle sue considerazioni, anche solo parlrne sarebbe stato troppo imbarazzante.
Il tempo sarebbe comunque trascorso al solito modo, e ciò che sarebbe dovuto capitare sarebbe successo. Punto.
Una volta giunte davanti a casa Li, le tre scesero dall’auto ritrovandosi davanti uno Shaoran abbastanza alterato.
“Ehy voi!” Esclamò il ragazzo contro la madre e la sorella, contrariato. “Non avevate accennato al fatto che vi sareste rapite Sakura per tutta, e dico tutta, la mattinata!”
Yelan si grattò una guancia, perplessa. “Pensavo fosse sottinteso! Hai idea di quanto disti Tokyo da qui?”
Il giovane castano emise qualcosa simile ad un ringhio, stavolta rivolgendosi alla sorella maggiore. “E tu non potevi trovare un posto più vicino per sposarti?”
“Ma quella chiesetta appena fuori Tokyo è deliziosa!” Proferì l’altra, portandosi le mani al viso e sorridendo.
Li decise di non dare retta a quelle due, avvicinandosi invece a Sakura ed afferrandola per un braccio, trascinandola poi dentro casa.
Lì la portò dentro alla propria stanza, facendola accomodare sul letto.
Rimasero per qualche istante in silenzio, infine il castano, ansioso, prese la parola.
“Cosa ti hanno fatto quelle due megere?!” Le chiese, preoccupato. “Ti hanno fatto altre domande strane? Ti hanno offesa? Ti hanno tartassata con i loro discorsi illogici?”
Sakura rise, levandosi in piedi ed avvicinandosi al ragazzo, che era in piedi accanto alla scrivania.
“No, no ed ancora no.” Disse, rispondendo in breve alle ultime tre domande. “Non mi hanno fatto niente di strano, anzi! Mi hanno invitata a pranzo.”
Shaoran sospirò, cingendo i fianchi della propria ragazza con le braccia ed attirandola a sé, stringendola forte.
“Molto meglio così.” Sospirò accanto al suo orecchio, sollevato. “Allora dimmi, cosa avete fatto? Qualcosa di interessante?”
Kinomoto ricambiò l’abbraccio, appoggiando il proprio capo sulla spalla di Li mentre chiudeva gli occhi. “Non immagini neanche quanto.”
La castana si lasciò sfuggire una leggera risata, mentre accarezzava la schiena di lui con lenti movimenti della sua mano destra.
“Mi sembri davvero felice.” Constatò Li, sfiorandole una guancia con le labbra.
“Lo sono… Davvero, davvero felice.”


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*I was all by myself
All by myself
All by myself*
Ok, la smetto! XD  muhaha!! (rido per la solitudine…)
Quella canzone è troppo scema! XD
Allora, vi ringrazio immensamente per aver letto anche il secondo capitolo di questa mini-fic! Arigatou gozaimasu!
Mi sa che il prossimo sarà l’ultimo… Almeno, nei miei piani, ora come ora, le cose stanno così, ma vi ricordo che nelle mie intenzioni, all’inizio, questa storia doveva essere una one shot, per cui…  -____-‘’’
Mai fidarsi delle proprie dita, soprattutto quando hanno lo smalto nero sulle unghie  è.é  (come ce l’ho io adesso… Non mi fido di voi, dita! *me addita le mie unghie come la scimmia dei Griffin additava Chris*) –però vi lovvo lo stesso *rosss*-
Ok, passiamo ai ringraziamenti, camon!
Sakura Bethovina: ciau carotina! Con la Soju sempre “non al computer” è diventato quasi impossibile parlarsi  ç__ç  sigh! Comunque sono contenta che l’inizio ti sia piaciuto!  ^^  Sayonara amora mia, tvtttttttttttttttttttttttttttb
Dany92: ciau e-mail friend, carissima! Peccato che con la scuola l’e-mail time per me si sia ridotto  -____-  school sucks! Cmq… Hahaha! Oddei, a me invece è tornata in mente quella puntata di quando Phoebe vede Chandler e Monica dalla finestra dell’appartamento di Ross XDXD  Osshao, era sconvolta! Troppo ridere XDXD  Sayonara Dany-chan, spero di risentirti presto in tempo reale!
Sakura93thebest: amò, non ci sentiamo da un secolo  ç___ç  caspita, la scuola è diventata proprio un grande impedimento quest’anno! Spero davvero di beccarti presto su msn  ç___ç  sayonara amò, tadbtttttttttttttttttttttttttttt
Katy92: ciau amò! Pure io e te non ci sentiamo da tanto… Come sta il tuo societto? Uff… Vorrei tanto tornare quest’estate, quando facevamo le nostre conversazioni notturne  ç___ç  sayonara amò, tv1mdbxs!
Francy91: ciau cara! Ricordi, ti avevo detto che ero poco ispirata… Ebbene, l’ispirazione è tornata! ^^  effettivamente in quanto a porcaggine non differiamo XDXD davvero tornerai con una storia?? Spero sarà presto, è tanto che non leggo qualcosa di tuo  *___*  riguardo a Shao Zannuto… Sta un po’ male, in effetti… Almeno, sta male la storia in cui gravita! Ma MOLTO male… Poveri noi! ^^  sayonara Francy, a presto!
Pikki SakuraChan: Rufy-chan! Pure noi non ci sentiamo da tanto… Che tristezza  ç___ç   ma parliamo di cose felici: Shao nudo coperto di schiuma  *.*  pure a me stava venendo un infarto, nell’immaginarmelo  *___*  gnocco!! XD  sayonara Rufy, tadbtt!
Sakura93: mi spiace Megghy, ma se qualcuno avesse sostituito Sakura in quella vasca, sarei stata io  *____*    XDXD  hahaha! Oddei, basta immaginarsi Shao nudo che sennò schiatto  XDXD  pure noi non ci sentiamo da tanto, nee? Uffy…  Maledetta school! Sayonara Megghy, tvttttttttb
Non so come chiamarmi: hahaha! Osshao, la tua recensione mi ha fatto sbellicare dal ridere XDXD  non mi fermo più! XD  immagino che fine abbia fatto la Barbie di Sakura! XD  io e l’avessi tra le mani ora come ora la brucerei  è.é  XDXD  poi il fatto del tentato suicidio di Yelan… XDXD  sbattere la testa contro al volante, un ottimo modo per morire! XD uh, anche tu adori Friends?  *___*  è in assoluto il mio telefilm preferito! Ah, ma sai che non mi ero affatto accorta della banconota??  O__O   non preoccuparti, l’ho già fatta sparire io con le compere dei manga XD haha! Sayonara, bacioni!

Grazie anche a chi solo legge!!  ^^   ci si vede al prossimo chap! Non so anticiparvi se sarà l’ultimo oppure no… Vedremo come vanno le cose XDXD
Sayonara minna!

   
 
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