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Autore: Emelyee    31/08/2014    7 recensioni
Dopo la battaglia in Grecia i sette semidei della profezia sono tornati a casa da Eroi, si sono sposati e hanno avuto dei figli. Vediamo nel dettaglio le nascite della progenie dei nostri semidei preferiti.
1-Luke Frederick Jackson
2-Marco Agustus Grace
3-Emily Marie Zhang
4-Simon Lucas ed Esperanza Calypso Valdez
6-Bianca Elisa Di Angelo
7-Zoe Sophia Jackson
8-Fabian e Daphne
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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You are my Christmas desire



 
I primi ad arrivare furono i Jackson. Luke e Zoe corsero immediatamente nella camera di Marco che si stava ancora preparando per quella cena tanto importante per sua madre; il bambino era, però, in crisi con il papillon rosso che Piper aveva insistito per fargli indossare.
«Ehi, perché ti metti questo coso?» chiese Luke afferrando l’oggetto e osservandolo più da vicino con aria critica. Il piccolo Grace sospirò e si sedette sul letto; quella cena della Vigilia aveva quasi fatto impazzire sua madre e Jason, per starle dietro, aveva fatto la stessa fine.
«Mamma ci tiene tanto» rispose sconsolato mentre Zoe si sedeva al suo fianco con i ricci biondi che le ballonzolavano sulle spalle e gli sorrideva.
«Zia Piper che obbliga la sua famiglia a vestirsi in questo modo? Sicuro che vada tutto bene?» alzò stupito un sopracciglio spostando rapidamente lo sguardo dal papillon che teneva ancora tra le mani e il suo migliore amico che aveva cominciato a fare il solletico a sua sorella.
«Papà dice che dobbiamo assecondarla perché non si stressi troppo... Ehi, Zoe, piano!» la bambina rideva e scalciava divertita chiedendo aiuto al fratello maggiore. Quando Marco la lasciò andare lei scese dal letto e corse in salotto dai suoi genitori. Luke prese il suo posto a fianco dell’amico.
«Stressarsi? Mamma faceva di peggio quando aspettava Zoe! Non ricordi quella volta che decise di testare le sue capacità scalando il muro d’arrampicata? Papà ha rischiato l’infarto quando è venuto a saperlo! Di cosa ha paura zio Jason?» il piccolo Jackson cercò di immedesimarsi nel padre di Marco, senza molto successo; continuava a pensare a sua madre e a quello che lei combinava in gravidanza. Un po’ di stress cosa poteva mai essere per un bambino?
Quello che i due non sapevano era che da un po’ di tempo Piper si sentiva inutile per la sua famiglia e per il Campo e, per questo, cercava di fare più cose possibili, sfinendosi al punto di non riuscire a stare in piedi da sola. L’ultima esempio di quella sua follia era proprio quella cena, alla quale aveva invitato quasi tutti quelli che conosceva, compresi Giove, Afrodite, suo padre Tristan, i Rodriguez, Talia, Rachel e Reyna con suo marito e ex pretore, Luan. Jason aveva cercato di limitare sua moglie in quella follia, ma lei non aveva voluto sentire ragioni e, appesantita dal pancione di ormai sette mesi, si era messa a cucinare quantità industriali di dolcetti di ogni genere. i loro amici avevano aiutato il figlio di Giove in ogni modo, proponendo di portare qualcosa, rifiutando l’invito per alleggerire la mole di lavoro di Piper e anche indicandosi come cuochi, camerieri e babysitter provetti. Purtroppo tutto ciò non faceva altro che mandare nel panico la povera semidea che si sentiva ancora più inutile e incapace, sommersa da tutte quelle proposte, così avevano semplicemente cercato di non pressarla e lasciarle fare ciò che preferiva.
«Luke, Marco! Venite a salutare Simon ed Esperanza!» urlò Annabeth dal salotto mentre i padroni di casa accoglievano i bambini, Leo e una Pauline lievemente appesantita dalla seconda gravidanza.
«Simon!» urlò Luke prendendo per mano l’amichetto di soli cinque anni mentre Marco salutava la gemellina con un «Ciao Essy!» entusiasta. Zoe, felice della presenza dei nuovi arrivati, li seguì nuovamente nella loro stanzetta.
«Piper, tesoro, non credi di aver invitato troppa gente?» chiese Jason mentre aiutava la moglie a terminare di apparecchiare l’enorme tavolo che faceva bella mostra di sé nel salotto. Lei lo guardò storto e rifletté sula possibilità di rompergli uno dei bicchieri che teneva in mano in testa.
«No, Jason. Va benissimo così, non è un problema» in fondo anche lei sapeva quanto suo marito fosse preoccupato per quella gravidanza che le stava portando molte stranezze a livello emotivo. Gli passò due bicchieri  e lui non poté fare altro che sospirare mentre Annabeth apriva la porta a Hazel e Frank che portavano un’Emily che si precipitò immediatamente nella camera di Marco all’urlo di «Non mi avevate detto che arrivavate così presto! Cattivi!» e una piccola Arianna che, appena posata sul divano, inizò a gattonare in giro.
La casa iniziava ad essere troppo affollata per i gusti di Jason che, però, evitò di fare commenti di alcun genere a riguardo per non irritare ulteriormente Piper.
Mentre Leo, Percy e Annabeth si occupavano, a turno, di aprire la porta, fecero il loro ingresso Emma e Nico con Bianca che, diversamente dagli altri, chiese il permesso a Piper prima di dirigersi calma verso la camera del maggiore dei Grace, dove i bambini erano intenti a saltare sul letto e a rincorrersi in giro per la stanza. Subito dopo arrivarono Clarisse e Chris con Fabian e Daphne, che seguirono l’esempio degli altri prima di loro e si diressero nella camera di Marco, che stava diventando quasi più affollata del salotto.
Un’ora dopo, quando ormai credevano che non sarebbe arrivato più nessuno, bussarono alla porta e si trovarono di fronte una Rachel parecchio emozionata.
«Ragazzi, buona Vigilia di Natale!» urlò scrollandosi di dosso la neve che aveva cominciato a cadere e buttandosi tra le braccia del suo migliore amico. Percy sorrise dell’allegria di Rachel e la strinse. Da quando aveva avuto due bambini era raro che si vedessero al Campo, soprattutto perché lei frequentava una scuola privata e tornava solo d’estate ad abitare la sua grotta ai confini del bosco.
«Rachel, ti trovo bene!» disse sciogliendo l’abbraccio e notando che Annabeth era andata in cucina per dare una mano a Piper con gli ultimi dettagli, probabilmente per non interrompere il loro momento d’affetto.
«Anch’io! Fare il padre ti dona, Percy» gli diede una vigorosa pacca sulla spalla e puntò i suoi splendidi occhi verdi in quelli altrettanto luminosi dell’amico. «Guardate un po’ chi vi ho portato» fece l’occhiolino ai presenti e si fece più vicina al figlio di Poseidone per lasciar entrare Luan, Reyna e il suo pancione.
Il loro arrivo fu festeggiato soprattutto da Jason che, nonostante la distanza, era riuscito a rimanere in ottimi rapporti con l’ex pretore di Nuova Roma e non vedeva l’ora di conoscere suo marito, nonché colui che era riuscito, dopo Percy, a spodestarlo dal suo ruolo tra i Romani.
«Reyna! Ora sì che siamo veramente al completo, gente» disse il figlio di Giove passandole un braccio attorno alle spalle, felice di rivederla dopo tanti anni. Aveva fatto visita a New York in occasione della nascita di suo figlio Marco ed era rimasta per un mese, ospite nella sua casa, ma da allora non l’aveva più vista se non tramite Messaggio-Iride. Per i minuti successivi i saluti e le congratulazioni feceero da padroni alla scena, fino a che i bambini non decisero di interropere quel momento.
«Papà, Zoe e Bianca hanno fame!» urlò Luke correndo verso Percy senza notare i nuovi arrivati. Il padre sorrise e, dopoa vergli scompigliato i capelli, lo rassicurò del fatto che non mancava molto alla cena.
«Luke! Come sei cresciuto, piccolo. Eri così minuscolo l’ultima volta che ti ho visto che non mi sembri nemmeno tu» Rachel e Reyna, che avevano avuto poche occasioni di vedere i bambini della grande famiglia di semidei, si avvicinarono al bambino biondo che, innervosito da tante attenzioni, andò a nascondersi dietro le gambe della madre.
«Mamma...»
«Va bene, gente, tutti a tavola!» gridò Piper per sovrastare il chiacchiericcio dei suoi ospiti mentre portava a tavola formaggi e salumi di ogni genere. Le sedie non ci misero molto ad essere occupate da genitori e figli allegri e curiosi delle rispettive vite, soprattutto di quelli che non incontravano da tempo. Così, mentre i bambini si lanciavano addosso la metà del cibo che avevano nel piatto, gli adulti discutevano sui miglioramenti apportati al Campo Mezzosangue e a Nuova Roma e delle loro vite private.
«Allora, Luan, raccontaci qualcosa di te» fece Pauline lanciando un’occhiataccia a suo figlio quando capì che voleva disfare la treccia della gemella.
Il marito di Reyna, Luan Lucco, era di origini brasiliane da parte di madre. Era alto, con la pelle olivastra e le spalle larghe, i capelli scuri e gli occhi nocciola chiaro, un bell’uomo con un carattere dolce e simpatico; il tipo di uomo adatto a Reyna. Raccontò di essere figlio di Mercurio, cosa che lo fece entrare nelle grazie di Leo, e che da ragazzo viveva con sua madre sulle coste del Brasile. Raccontò che sua madre, Anne Marie Lucco, lo aveva portato via dalla sua patria quando aveva compiuto undici anni per portarlo al campo di Nuova Roma dove, in poco tempo, si era conquistato una certa fama tra le ragazze.
«Ed è stato proprio perché ero così conosciuto dell’universo femminile di Nuova Roma che la mia dolce mogliettina mi si è avvicinata e... Boom! Non ha potuto resistere al mio fascino» i semidei scoppiarono a ridere all’udire quella stramba versione del loro incontro. Reyna, al contrario, non lo trovò esilarante quanto i suoi amici e tirò un pugno sul braccio di Luan.
«Non credetegli, è solo un montato. Ha paura di ammettere che ci siamo conosciuti perché dovevamo discutere una sua punizione per aver messo a soqquadro la Casa di Cerere» a quelle parole scoppiarono nuove risata nella tavolata. Jason lanciò un’occhiata a Piper e sorrise, felice di vederla scherzare serena e rilassata dopo tanti mesi di nervosismo in cui nessuno riusciva quasi ad avvicinarla. Le strinse una mano sotto il tavolo e, quando lei si voltò un po’ perplessa per quel gesto, le lasciò un rapido bacio sulle labbra che la fece arrossire e abbassare lo sguardo.
«Ehi, Grace, non vorrai mettere in cantiere il terzo quando il secondo non ha ancora visto la luce, vero?» Jason ridacchiò alla battutina di Leo ma continuò a guardare negli occhi Piper, ignorando il fatto che cambiavano colore più rapidamente di quanto avessero mai fatto.
«Sai che ti amo, vero?» sussurrò sul suo collo facendo correre un brivido lungo la schiena della moglie che rispose lasciandogli un bacio sul capo che valeva più di qualsiasi risposta.
 
«Quando dovrebbe nascere?» chiese Clarisse tornando dalla camera di Marco con un cerchietto e una collana rosa tra le mani.
Non ci era voluto molto perché i bambini crollassero addormentati negli angoli più strani della camera di Marco, sfiniti. I genitori li avevano muniti di cuscini e coperte e li avevano lasciati dov’erano, godendosi la tranquillità di quella nottata tra amici. Percy si era offerto di preparare una cioccolata calda con marshmallow e panna per tutti e in quel momenti si trovava in cucina assistito da Leo, che aveva il compito di ammorbidire i dolcetti, e Chris, che era troppo goloso per poter voltare le spalle a qualche cucchiaio di cioccolata calda rubato dal pentolino ancora fumante. Le donne, Jason, Nico e Luan, sedevano invece sul divano e le poltrone del salotto e conversavano amabilmente attendendo la mezzanotte.
L’atmosfera natalizia saturava ogni angolo della grande casa dei Grace; un abete di due metri faceva bella mostra di sé di fianco alla parete delle foto di famiglia, illuminato e decorato fino all’ultimo centimetro, rametti di agrifoglio e vischio pendevano dai lampadari e dalle pareti assieme a bastoncini di zucchero, mentre sul camino tre calze rosse pendevano in attesa di essere riempite di dolci.
«Fra poco più di due settimane» rispose Reyna accarezzandosi il pancione. «I medici dicono che è una femmina e vorremmo chiamarla Anne Marie, come la madre di Luan» risatine soffocate si levarono intorno a loro e i Lucco si guardarono intorno confusi. Emma si affrettò a rassicurarla.
«Non ti preoccupare, è solo che anche io e Nico avevamo creduto ai medici che dicevano avremmo avuto un maschio, invece è arrivata la nostra Bianca» Nico abbracciò sua moglie e la guardò pieno di amore. Reyna annuì e sorrise a quella spiegazione.
«Credo, quindi, di non dovermi fidare troppo delle previsioni mediche» disse appoggiando una mano sul ginocchio del marito.
Mancavano solo dieci minuti alla mezzanotte quando Percy, Leo e Chris fecero il loro ingresso portando vassoi pieni di tazze di cioccolata calda che appoggiarono sul tavolino al centro del salotto. Si avvicinarono alle loro rispettive mogli e lasciarono loro un bacio sulle labbra che fece sorridere tutti i presenti.
«Allora, amici miei, manca poco a Natale e, di conseguenza, alla mezzanotte magica» esordì Percy, abbracciato ad Annabeth. «Volevo solo fare un breve discorso prima che tutti voi esprimiate il vostro desiderio di Natale. Ecco, sono passati tanti anni da quando ci siamo conosciuti per colpa – o grazie – alla profezia dei sette e volevo ingraziarvi per tutti i momenti che abbiamo passato insieme in tutto questo tempo. Se non fosse per ognuno di voi non sarei qui, oggi, e non farei parte di questa splendida famiglia allargata che tanto amo. Non mi rimane molto tempo prima che oggi diventi ieri; l’unica cosa che volevo ancora farvi sapere è che qualsiasi cosa succeda, sono sicuro che noi rimarremo sempre qui, tutti insieme».
Quando calò il silenzio tutti guardarono la persona amata come se fosse la prima volta, tutti pensarono che quel momento non poteva essere più perfetto di così e quando un lieve suono i campanelli annunciò che era arrivato il Natale ognuno espresse un desiderio che veniva dal profondo del cuore.
Fu un desiderio di cui si ricorda l’eco ancora oggi, un desiderio pronunciato con tanta decisione e speranza che la dea dell’Amore, segretamente seduta tra i bambini nella stanza accanto, non poté fare a meno di rabbrividire.
Il mio desiderio di Natale... sei tu.
 
 

Spazio Autrice

Mi scuso immensamente per il ritardo e spero che il capitolo valga l'attesa! Annunciati i prossimi 3 parti, nell'ordine: Reyna, Piper e Pauline. Maschietti? Femminucce? Gemelli? Sorprese? Tutto è ancora da vedere, le vie del Signore sono infinite! Piaciuto l'ingresso di Reyna nella storia? Fatemi sapere cosa ne pensate di Luan e quale scena del loro passao preferireste vedere nel mio classico flashback da storie d'amore.  I bambini crescono bellissimi e pestiferi, come da copione, e tocca ai genitori star dietro alle loro marachelle. Come se la cavano? Non male, vero? Afrodite e Giove, alla fine, non sono andati alla cena per non contrariare Era che ci teneva antissimo a festeggiare la Vigilia con la sua divina famiglia. Efesto avrà gradito? Mh...
Ringrazio, come sempre, chi recensisce, chi passa e chi inserisce la storia tra preferite, seguite e ricordate. Vi amo tutti alla follia! 
Per farmi predonare, le foto della case dei nostri beniamini!

Casa Grace
Casa Jackson
Casa Zhang
Casa Di Angelo

Alla prossima, 
Elena.

 
  
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