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Autore: Blaineinlove    01/09/2014    0 recensioni
Dalla storia : Quella mattina del 9 aprile 1912 un unico pensiero occupava la mente di Kurt : non importa come avrebbe fatto, l'unica cosa di cui era certo e che lui sarebbe salito su quella nave. Il Titanic l'avrebbe condotto verso tutti i suoi sogni.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il Titanic era salpato da meno di un'ora e viaggiava leggero sull'acqua. Kurt si trovava all'interno della cabina di Lady Brow e stava disfacendo le valigie.

La cabina era composta da tre camere: un'anticamera con le pareti lilla, che fungeva da salottino, con uno scrittoio e un divanetto color crema; un bagno e infine una camera da letto decorata con una carta da pareti color del cielo ed uno splendido letto a baldacchino con tende di raso rosa.

Ad adornare il tutto, sparsi per la cabina, vi erano numerosi suppellettili sfarzosi e quadri maestosi.

Una volta finita di sistemare la camera, Kurt scese in seconda classe dove ad aspettarlo c'era la sua di stanza; di certo non era come la suite di Madame Brow, ma era una piccola camera confortevole.

I muri erano color crema, vi era un piccolo letto , un armadio e in un angolo si trovava un water e un lavandino.

Lui nella sua di valigia non aveva quasi nulla, di conseguenza in meno di mezz'ora era già sul ponte della seconda classe a passeggiare.



Prese un libro e decise di andare a leggere, la signora gli aveva lasciato la mattinata libera ed aveva richiesto i suoi servigi solo ad ora di pranzo, ciò significava che aveva almeno tre ore di relax prima di ricominciare a lavorare.

Il ponte della seconda classe era zeppo di donnine che passeggiavano con i loro ombrellini , fingendo di essere donne di alta classe e sulle panchine situate lungo tutto il perimetro, invece, Kurt intravide numerosi uomini che discutevano di finanza, fumavano la pipa e curavano i loro affari. Non che a Kurt non piacesse fare conoscenza ma lui non era quel tipo di uomo, lui aveva altri interessi e questo da sempre lo faceva sentire "strano".

In molti l'avevano capito, Kurt non era propriamente un "macho" e la sua voce non aiutava, ma nei primi del '900 non era visto di buon occhio andare fuori dagli schemi, quindi ingoiava il rospo nascondendo il suo segreto. 

Kurt era attratto dagli uomini, ma se l'avesse detto a qualcuno sarebbe stato deriso e torturato , quindi preferì stare zitto nella speranza che un giorno avrebbe incontrato qualcuno che l'amasse. Di una cosa era certo, non avrebbe mai finto di amare una donna, piuttosto sarebbe morto in solitudine.

Quando trovò una panchina libera si sedette e inizio a leggere.

" Viaggi solo?" - una voce calda lo distrasse quasi subito dalla lettura

Quando alzò gli occhi si ritrovò davanti un marinaio, in una divisa bianca con il bordino blu e un capellino che nascondeva dei ricci castani.

"Dici a me?" - rispose Kurt guardandosi in giro.

"Certo! Non vedo nessun'altro qui, anzi è alquanto strano vedere un ragazzino su queste panchine di prua, solitamente qui non ci si siede mai nessuno per via del vento troppo forte"

" Io adoro la brezza marina" - rispose Kurt e solo allora si accorse degli occhi del ragazzo, erano color miele e sorridevano.

"Audace! Non diresti cosi se dovessi sopportare quest'aria 365 giorni l'anno. La salsedine si imprigiona dentro te e oddio, non è una bella cosa! Avrò reumatismi a 30 anni di questo passo!"- rispose il moro ridendo - "Per la cronaca sono il marinaio Anderson. Blaine Anderson. Nato e cresciuto a New York, lei?"

"Kurt. Kurt Hummel" - e quando Kurt gli strinse la mano sentì una scintilla dentro il petto.

"Allora Kurt, cosa ha intenzione di fare questa sera?"- chiese con aria festaiola Blaine.

"Davvero non saprei, non so che intenzioni abbia la mia Madame. Se dovessi essere libero , cenerei in sala grande  e vedrei i programmi della serata. Mi hanno detto che anche per quelli di seconda classe ci sono innumerevoli intrattenimenti"

"Oh, si!C'è un pianoforte nella stanza comune, i passeggeri solitamente organizzano qualcosa. E' divertente." - rispose il moro

"E tu, marinaio Anderson, sarai di vedetta?"

" No , ho finito il mio turno mezz'ora fa. Penso di passare una serata tranquilla. Forse in cabina, chi lo sa. Hummel stai sondando il territorio per un invito ?" 

Il volto di Kurt diventò di mille colori - "Invito? Ma quale invito? Lei è un uomo, io anche. Non dica sciocchezze!"- affermò voltandosi a guardare il mare.

"Eppure dal colore del tuo viso io affermerei altro"-  rispose ridendo Blaine

"Lei è uno scostumato. Un maleducato. Un cretino. Un manipolatore. Un..."

"Ehi, ehi , ehi inglesino! E' tutto ok! Respira, io scherzavo sai. Non pensavo ti desse fastidio!"- puntualizzò Blaine cercando lo sguardo di Kurt.

Vedendo il silenzio del biondino, Blaine decise che fosse ora di andare - "Ah, Kurt. Potrei sembrarti un abominio, ma poco mi importa. Sei davvero uno splendore e Dio, ora mi prenderai per pazzo, ma ti chiederei davvero di uscire con me se non fosse sbagliato. Ci si vede Hummel"- e nello stupore Kurt rimase assorto nel rumore dei passi che si allontanavano da lui.



Quella sera aiutare Lady Brow fu un impresa ardua, il corpo era fermo a terra ma la mente era altrove.

"E' difficile convivere con il rumore dei tuoi pensieri, Kurt." - disse la signora Brow rompendo il silenzio.

"Mi scusi Madame. Sono un po' sovrappensiero, errore mio. Starò più attento". -  rispose stringendo ancora un pò il corsetto.

"Kurt non hai fatto nulla di sbagliato! Ma il tuo sguardo è perso nel  vuoto"

"Non è nulla davvero. Che cosa gradisce per cena?"

"Sono a posto cosi , sono stata invitata. Cena con il capitano, si dice ci sia tutta la borghesia, chissà potrei incontrare il primo ministro inglese, ho un debole per lui!" - Lady Brow volteggiò nel suo abito verde smeraldo e si fermò per guardarsi allo specchio - "Vado Kurt, domani puntuale alle 9.00 ti voglio qui con la mia colazione."

"Certo Madame"

"Ah Kurt, questa sera non startene in cabina a piangere. Vai in sala comune, magari qualche donzella ti toglie quel broncio" - e sbattendo la porta lo lasciò solo. Il vero problema era che nessuna donzella l'avrebbe aiutato, ma magari due occhioni color miele si.








 
Note autrice : 
Ehilà bei bimbi !
Ecco  il secondo capitolo con un pò di anticipo!
Il prossimo aggiornamento è fissato per lunedi 8 - martedi 9 !
Allora è arrivato il bel marinaio Anderson! Cosa pensate?
Grazie a quelle 3 anime pie che mi hanno aggiunta tra le seguite e alle due piccole recensioni! 
Aspetto e spero un vostro riscontro!
Per qualsiasi domanda---- >
http://ask.fm/LaRosMcGustin
  
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