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Autore: Nerhs    01/09/2014    2 recensioni
(SEGUITO DELLA FF "Venere" TERZO CAPITOLO.)
- E alla fine? Mi spezzerai il cuore come tutti gli altri?- chiese la piccola Venere accovacciata al petto del ragazzo
- Io non sono “tutti gli altri”.- rispose lui duramente
- Non mi hai risposto però.-
- Non voglio spezzarti il cuore. Non ti farò mai del male. Non permetterò mai a nessuno di fartene.-
- Zayn…cosa succederebbe se, ti dicessi che ti amo?- chiese lei timidamente
- Tuo padre mi truciderebbe davanti ai tuoi occhi.- e gli scappò da ridere
- Non gli permetterò mai di farti del male. Non permetterò mai a nessuno di fartene.- ripeté convinta.
E in quel momento, Zayn non voleva farla star zitta, e tanto meno voleva del disgustoso divertimento. Quel bacio era vero. Quel bacio serviva a dirle “ti amo”, stando in silenzio. Quel bacio voleva dire che lui l’avrebbe protetta sopra qualsiasi altra cosa.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One.
 
- C’è un ragazzo nuovo a scuola, e molti già vi considerano come la coppia dell’anno!- sussurrò Asja avvicinandosi furtivamente a Venere, mentre stringeva il suo braccio sotto quello della ragazza.
- Buongiorno anche a te, amica mia.- rispose la ragazza sorridente
- Uh, si, buongiorno! Dicevo, è all’ultimo anno ma, data la tua posizione nella scala sociale, potrebbe fare un’eccezione e notare una del terzo, no?- chiese ovvia
- Asja, mi hai confuso già di prima mattina! Sono fidanzata, te lo ricordi?-
- Uhm, Jace. Hai ragione, lo avevo dimenticato. Ma Jace non è bello come Zayn.-
 
Il sorriso della sua amica si aprì davanti a lei, e poi le indicò prontamente un ragazzo che entrava dal cancello oltre il quale anche loro erano passate. Venere si girò stancamente verso il nuovo arrivato, per far felice la sua amica, e rimase di stucco.
Impalata come una stupida a fissare quel ragazzo dai lineamenti marcati, che le ricordavano vagamente l’oriente.
Lo vide gettare la sigaretta a terra, prima di varcare completamente il cancello e poi lo vide ricominciare a camminare verso il portone d’entrata.
Il ragazzo si diede una fugace occhiata intorno e per un secondo i loro occhi si incontrarono. Venere non lasciò la visuale dal ragazzo e seguì ogni suo movimento, accompagnandolo silenziosamente, fin dentro la struttura.
 
- Beh, si è un bel ragazzo, effettivamente. Ma io ho sempre Jace.- sospirò, quasi dispiaciuta.
- Chi è un bel ragazzo?- chiese qualcuno avvinghiandosi con forza ai dolci fianchi di Venere
 
La ragazza si voltò sorpresa e notò il suo fidanzato cingerle i fianchi in una stretta possessiva e dolce allo stesso momento.
Lo guardò negli occhi e rivide quella fiamma che ardeva potente, uguale alla prima volta che li aveva visti. Scosse la testa, come a dir di lasciar perdere, e si voltò completamente verso di lui. Lui la strinse forte verso il suo corpo e le lasciò accarezzargli il piccolo velo di barba che gli ricopriva il viso.
Quegli occhi blu sarebbero stati la sua morte, si convinse la piccola Venere. Fin dal primo momento in cui li aveva incrociati, le avevano portato guai e infinite disavventure, ma non riusciva a trovare un modo con cui liberarsene. Lei non voleva liberarsene.
Il ragazzo la baciò passionalmente sul ciglio di quel muretto, beccandosi numerose occhiatacce da parte di chi guardava e soprattutto, un leggero ceffone da parte di Venere.
Loro non potevano baciarsi in pubblico.
Lui non poteva stringerla come se nulla fosse.
Lui non poteva far vedere a tutti ciò che condividevano segretamente.
Lui, semplicemente, non poteva far vedere che, in realtà, la piccola Venere, non era poi così…piccola.
 
- Riuscirai mai a capire che non puoi fare questo quando vuoi, Jace?- lo sgridò, allontanandolo da lei
- E tu invece dirai mai a tuo padre e al mondo intero che siamo fidanzati?- gridò di rimando lui
 
La ragazza fu costretta dall’orgoglio ad interrompere il contatto visivo che aveva stabilito con il ragazzo. Guardò a terra, ferita come dalla lama di un coltello da quelle parole. Jace aveva maledettamente ragione. Ma non riusciva a capire che lei non poteva fare ciò che voleva. Lei dipendeva dall’immagine che tutti avevano di lei. Lei dipendeva da ciò che il padre immaginava per lei. Lei dipendeva da tutti, tranne che da se stessa. E ciò la feriva a morte, ma sapeva di non poter farci nulla.
Lei voleva bene a Jace, forse lo amava anche, ed era proprio per quel motivo che non si azzardava a rivelare la verità a tutti. Nessuno avrebbe capito, nessuno lo avrebbe accettato e tutto sarebbe finito con l’andare a rotoli e lei non voleva questo. Ma in quel momento, sentì nel profondo di se stessa, che anche senza rivelare tutto quello che condividevano al mondo, sarebbe finito tutto con l’andare perso.
 
- Non puoi capire, Jace.- sospirò
- Si, hai ragione. Non posso capire, sono troppo stupido per una figlia di papà.- sputò quelle ultime parole come se nell’aria che respirava ci fosse del veleno, e lo avesse represso tutto in quelle micidiali tre parole.
 
Se ne andò lasciandola lì da sola con Asja che aveva assistito alla scena, ed insieme a lei, anche tutto il cortile che straripava di gente che non sapeva proprio farsi gli affari propri.
La sua amica si sistemò seduta su quel muretto insieme a lei e le accarezzò la spalla. Come faceva sempre. Per tranquillizzarla e farle sentire che anche in quel momento tanto delicato, lei c’era.
Venere si sentì salire quel fastidioso groppo in gola, che non sopportava e si rizzò sulla schiena.
Non puoi piangere qui. Non ora. Non davanti a tutta questa gente.
Si alzò e, con l’espressione dura, lasciò indietro la sua amica e si avviò a passo veloce nel atrio della scuola. Non si guardò intorno come al solito, non si curò di chi la stesse guardando, non si preoccupò della gente che le correva dietro come un cagnolino per chiederle chissà cosa e tanto meno si accorse di un paio di occhi neri che la fissavano incessantemente.
Spalancò l’anta del suo armadietto e afferrò stancamente il libro di chimica. Lo richiuse e si sistemò la maglia grigia che indossava sotto il giubbotto lasciato anche esso nel armadietto.
Dovrei sistemarlo, uno di questi giorni, pensò.
Si affrettò ad entrare in classe e si accorse di non essere la prima, come il suo solito. Il sorrisetto compiaciuto del professore la accolse e la guidò a sedersi in uno dei posti rimasti.
 
 
Recuperò il giacchetto e se lo infilò. Diede una sbirciatina fuori dalla finestra a pochi metri da lei e notò che un temporale stava per abbattersi sulla città. Istintivamente allacciò la zip della giacca e poi si voltò di colpo, ritrovandosi un fisico statuario che l’aspettava dall’altra parte del corridoio.
Il ragazzo si fece avanti, tenendo le mani ancora strette nel giubbotto di pelle e si fermò a pochi centimetri da lei. La guardò dalla splendida vista del suo metro e ottantaquattro e poi distolse lo sguardo.
 
- Mi dispiace, okay? Non volevo dire quelle cose stamattina.- tubò Jace
- No, non devi dispiacerti. E’ colpa mia, se avessi più coraggio…-
 
Senza chiederle alcun permesso, di nuovo, il ragazzo la costrinse contro gli armadietti e poggiò ferocemente le sue labbra su quelle della ragazza, assaggiandole in modo famelico e possessivo. Sembrava quasi arrabbiato e tutta la rabbia e l’aggressività che provava, la stava reprimendo in quel bacio forse troppo passionale.
Le mani di lei andarono ad accarezzargli il petto coperto dalla giacca di pelle e risalirono piano verso le braccia muscolose che la tenevano intrappolata tra lui e la schiera di contenitori metallici alle sue spalle. Risalì lentamente verso le spalle e ci si aggrappò disperatamente. Lo scansò dopo un po’, riprendendo fiato e guardandosi intorno.
Lo sentì ridere e avvertì il suo corpo spalmato sul suo.
 
- Non ti ho chiesto il permesso…ops.- le sussurrò al orecchio, mordendole poi il lobo coperto dagli orecchini
- Stupido.- rise
- Ho paura di perderti, ma non ce la faccio più a vivere in questo modo. Sempre nell’ombra, sempre a baciarci in questo modo. Ma se questo è l’unico modo per averti, proverò ad abituarmi.- sussurrò
- Sei importante, e lo faccio solo per te. Lo sai.-
 
Lui la prese per mano e decise di fare qualcosa di azzardato.
Lui sapeva che il signor Styles sarebbe stato li fuori per aspettarla. Lui lo faceva sempre.
La prese per mano e la trascinò fuori, mentre lei sembrava così soprappensiero dal poter ragionare su ciò che lui stava facendo.
Uscirono fuori dalla scuola, con uno stuolo di gente curiosa che li rimirava, mano nella mano.
Varcarono il cancello dove Harry aspettava la figlioletta e giurò di aver avvertito un colpo al cuore quando la vide uscire fuori, mano nella mano con un ragazzo che sembrava maledettamente più grande di lei.
Poi, quando lui la baciò al lato della bocca e lei sembrò ridestarsi dal sonno in cui era caduta, Harry sentì montare una gelosia cieca dentro.
Il ragazzo misterioso, buttò un’occhiata verso di lui e sorrise, per poi dirigersi verso la moto lucida nera parcheggiata in fila insieme alle macchine degli altri studenti.
Harry seguì con lo sguardo Venere camminare verso di lui a testa bassa e rimase stupefatto quando, invece di salutarlo come lei era solita fare, alzò una mano in segno di saluto e si rintanò nel sedile posteriore della macchina.
Harry salì furibondo in macchina e strinse le mani intorno al volante, tanto forte, da far diventare le nocche bianche.
 
- Venere, chi era quello lì?- domandò non più calmo.
 
 
Nerhs’s box.
 
Arrivata a postare  il primo capitolo!
Bene, sono molto soddisfatta di me stessa lol il capitolo mi piace molto e spero possa piacere anche a voi! Ringrazio immensamente le cinque ragazze che mi hanno lasciato le recensioni e spero di non deludervi neanche questa volta.
In questo capitolo si parla soprattutto di Venere e Jace, e per interpretare questo ruolo, ho scelto il bellissimo e bravissimo, ma soprattutto bellissimo Paul Wesley :’D
Emh, spero che il capitolo vi convinca a lasciarmi qualche recensione, e boh, ho finito!
Grazie mille a tutte voi che aggiungete la storia tra le preferite/seguite/ricordate, grazie a voi che recensite e a voi che leggete in silenzio, grazie alle nuove arrivate e a quelle che ci sono fin dall’inizio! <3 <3
Un bacio, Nerhs xx

 
  
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