Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: MM_White    02/09/2014    2 recensioni
Il Liceo non è poi tanto diverso dagli Hunger Games!
"- Io non sapevo neanche che ti fossi candidata a reginetta. Non lo sapevo e all'improvviso alzo lo sguardo e ti vedo sugli schermi dei corridoi. Si sono fermati tutti, lo sai? Si sono fermati tutti per guardare te. Per guardarti mentre volteggiavi e sorridevi. E mi sei sembrata meravigliosa. Non ti avevo mai visto indossare un abito.
Arrossisco, abbassando lo sguardo per l'imbarazzo.
- Ero stupefatto, non credevo ti avrei mai vista su quegli schermi. E sorridevo, sorridevo con una mano sulla bocca per non farmi vedere dai compagni. Sorridevo perchè ero fiero della mia Katniss.
Mia. Ha usato il termine mia. Il mondo ha cominciato a rigirarmi attorno proprio ora che si era fermato.
- E poi intervistano Peeta. [...] É un bravo ragazzo, davvero. Potrei quasi stimarlo se non fosse per il fatto che si è dichiarato a te, e in quel modo tra l'altro!
- Ma non era una vera dichiaraz...
- Volevo invitarti al ballo! - Urla allora Gale. - Volevo invitarti al ballo, Katniss.
Stringo le mani in due pugni. Due pugni serrati così forte che sento le unghie ferirmi la carne."
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Faccia di Volpe, Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

Capitolo 6

Forse Peeta mi ama

 

 

Non sono mai stata brava nel disegno ma, nonostante le mani siano troppo piccole e il viso appena abbozzato, l'importante è che sia riuscita a delineare le linee essenziali del vestito. Allontano il foglio per osservarlo meglio e mi siedo al tavolo della cucina, mentre con la mano libera sorseggio un succo d'arancia freschissimo.
Quasi mi va di traverso quando sento la voce di Cinna alle mie spalle.

- Davvero molto carino. - Mi fa.
Volto leggermente lo sguardo nella sua direzione per poi ritornare a guardare il disegno.
- É orribile lo so...
Cinna ride e si avvicina allo schienale di una sedia.
- Posso?
Io faccio un rapido cenno del capo. Dopo anni di separazione, il clima tra di noi si è ovviamente raffreddato e mi sembra strano averlo di fronte a me. Averlo di nuovo qui, in casa mia. Potergli parlare. Osservarlo incantata mentre si siede, mentre parla con quella voce calda e sensuale, mentre con aria concentrata prende un colore a pastello e con poche linee rende il mio bozzetto un piccolo capolavoro.
- Ti sono mancata?
Nota per una certa Finch: quando si è sovrappensiero non bisogna parlare. Anzi non bisogna proprio aprire bocca. Come mi salta in mente di fare una simile domanda, e poi così a bruciapelo? Cinna solleva lo sguardo dal foglio e mi guarda con quegli occhi intensi che mi hanno sempre messo in soggezione.
- É stato per te Finch, se sono tornato.
Okei Finch, adesso potresti anche scioglierti che dici? Penso mentre sento il viso avvampare. Cinna in pratica ha detto che ha lasciato l'Europa e sorvolato l'Oceano solo per rivedere me. Ma lo ha detto con così tanta naturalezza e audacia, che incomincio a pensare che non mi abbia detto niente di importante. O adirittura che si stia prendendo gioco di me.
- Qualche anno fa non mi avresti mai preso in giro così. - Affermo, sperando di smentire la mia ipotesi.
- Non ti sto prendendo in giro. Non lo farei mai, Finch.
- E allora sentiamo! Che significa che sei tornato per me?
- Ho solo risposto alla tua domanda... - Cinna abbassa lo sguardo e inizia a puntellare il foglio con la matita.
- Un professore non dice una cosa del genere alle sue alunne. - Dico fingendomi indignata. Alla parola professore Cinna solleva lo sguardo.
- Strano, chissà perchè ricordavo di essere solo tuo cugino.
Colpito e affondato. Gli strappo di mano il foglio e mi alzo da tavola, dirigendomi in salotto.
- Grazie per la visita ma devo studiare. - Dico con aria offesa. Volto lo sguardo sulle spalle e con la coda dell'occhio continuo. - E grazie anche per la correzione del disegno, cugino.
Ma Cinna si alza e con uno scatto mi ruba il disegno, rigirandolo fra le mani.
- E sai cos'altro è strano? Che non ricordo di avervi assegnato compiti a casa...
- É per il progetto annuale del Club.
- Sei nel Club di moda? - Chiede incuriosito.
- No, e non credo ti farebbe piacere sapere a quale club appartengo. - Dico andando in salotto e gettandomi sul divano.
- C'è un club di sadomaso?
Rido. - Cinna! - Lo rimprovero.
- Ah-ah. Non ero forse il Professor Cinna?
- Supplente, vorrai dire.
- Così mi ferisci.
Inclino il capo e lo guardo divertita, mentre lui ricambia il sorriso. Mi piace aver ricreato tra di noi uno squarcio di quello che era il nostro rapporto.
- Siediti accanto a me.
Gli chiedo. Dopo averlo fatto, Cinna mi porge nuovamente il foglio ma io lo sorprendo con un abbraccio.
- Mi sei mancato. - Sussurro.
- Anche tu.
- L'hai già detto.
- Lo so. Ma temevo non l'avessi capito.
Mentre Cinna affonda il viso tra i miei capelli, chiudo gli occhi e respiro il suo profumo, rabbrividendo al pensiero di avere la testa appoggiata al suo petto caldo e sicuro. Quando li riapro, mi accorgo della presenza di Peeta sulla soglia della porta.

 

 

- Mi si incendieranno i capelli?
Rido mentre le sistemo le spalline.

- No Katniss, non brucerai. Ho chiesto a Cinn... Al professor Cinna di darmi una mano con il tuo abito.
- Ma non mi sembra tanto... Sicuro.
- Il tessuto è ignifugo e le fiamme si spegneranno presto. - La rassicuro. - Magnifico! Sarà impossibile non ricordarsi di te, ragazza in fiamme!
- Sfigata in fiamme, semmai!
- Visto? - Sorrido. - Finalmente adesso hai anche tu un soprannome.
Accompagno Katniss all'aula dove il club di giornalismo allestisce le riprese e le impartisco i suggerimenti dell'ultimo minuto. Ho in mente per lei un'intervista indimenticabile, un'intervista che la porterà direttamente a ricevere l'ambito titolo di reginetta.
- Tutto chiaro ragazza in fiamme?
Katniss rivolge una rapida occhiata alla porta che ci separa dalla studio e mi fa un cenno con il capo.
- Hai paura? - Le chiedo.
Muove ancora il capo nervosamente.
- Non preoccuparti. Sii te testa. - Le stringo le spalle con una presa decisa. - Al resto ci penserà Peeta. Ho già provveduto a tutto io.
Apro la porta e le faccio cenno di entrare.

Tutti e sei i candidati sono seduti su delle poltroncine disposte a semicerchio davanti alla telecamera. Philipp Flickerman conversa scioltamente con ognuno di loro, ponendo le domande nel momento giusto e confermando di possedere nelle vene le doti di famiglia. Egli è infatti il nipote del più celebre Caesar Flickerman, un amato presentatore nazionale.
- É arrivato il momento di parlare di te, Katniss. - Annuncia il ragazzo ad un certo punto. - Il video in cui prendi fuoco è diventato virale, ben 255.000 visualizzazioni!
Katniss abbassa lo sguardo timidamente.
- Vogliamo rivederlo? - Chiede Phil rivolgendosi alla telecamera. Sullo schermo dietro alle loro spalle appare il video registrato dal telecameramen durante l'atto di vandalismo, provocando negli altri candidati una fragorosa risata.
- Bhè adesso che lo rivedo, - dice Katniss dopo aver schiarito la voce, - viene da ridere anche a me.
- Però non è stato un bel gesto. - Afferma il ragazzo.
- Non, non lo è stato. - Conferma. - Mi è costato una cartella.
Phil ride per poi riprendere l'intervista.
- Un uccellino mi ha detto che prenderai fiamme anche oggi...
Senza dire una parola, Katniss si alza e inizia a roteare. I presenti iniziano a ridere beffardi alla vista di questa ragazza che fa piroette al centro della sala, ma quando il tessuto inizia a prendere fiamme, avvolgendola delicatamente in una spirale di fuoco, si nota come tutti trattengano il fiato, strabiliati.
- La ragazza in fiamme! - Grida entusiasta Phil quando Katniss torna a sedersi.
Esulto anch'io per l'intervista spettacolare tenuta da Katniss, ma quando Phil Flickerman si rivolge a Peeta, sono io questa volta a trattenere il fiato. Ho mentito quando ho detto a Katniss di aver istruito Peeta. Quando ha accettato di aiutarmi, mi sono subito fidata di lui e delle sue capacità dialettiche. Peeta è un trascinatore, sarebbe capace di capeggiare una folla intera di studenti, ammaliandoli con le sue parole, con il suo carisma.
- Peeta, come mai quest'anno hai deciso di candidarti?
- Bhè, ho pensato che manca poco al diploma, - inizia a spiegare. - E questa era una di quelle esperienze che non volevo farmi mancare.
- Certamente, ma perchè proprio quest'anno? Voglio dire, sono anni che folle impazzite di studentesse urlano il tuo nome consigliandoti di candidarti ma... - Phil si sistema meglio sulla sedia protraendosi verso Peeta. - Tu non hai mai accettato. Cosa ti ha fatto cambiare idea?
- Non so... - Sussurra Peeta abbassando gli occhi. Il suo imbarazzo mi sorprende.
- Dai, ci sarà pur stata una ragione... - Incalza Phil.
- Bhè si in effetti... - Lo conosco bene. Conosco troppo bene Peeta per non accorgermi che c'è qualcosa che ha paura di dire. O magari vergogna di dire. I miei dubbi sono confermati quando si fa coraggio e afferma: - L'ho fatto per Katniss.
- Per Katniss? - Chiede Phil, stranamente smarrito.
- Sì, ho sempre... Ho sempre avuto una cotta per lei.

Sento la voce di Katniss ma non riesco a capire più niente. Avverto i suoni ovattati e stralci di conversazione. Peeta spiega che non ha mai avuto il coraggio di dirglielo e che è stato felicissimo quando gli si è presentata l'occasione di starle vicino. E così sono stata io, ad avvicinarlo a lei. Peeta ha una cotta per Katniss e io l'ho spinto fra le sue braccia. Ma la cosa più grave è che non l'avevo mai capito. Da quanto tempo covava questo sentimento per lei? Io mi struggevo, mi avvelenavo ogni giorno con il mio amore per lui e lui amava silenziosamente un'altra. Che stupida sono stata. Che stupida volpe è questa Finch!

Mi volto cercando di frenare il torrente di lacrime ma non ci riesco. Corro lungo il corridoio fino ad uscire dal Liceo. E poi ad un tratto ripenso a quanto invece può essersi sentito ferito Peeta, quando mi ha vista tra le braccia di Cinna.
- Peeta... Io... Scusa. - Dissi spingendo leggermente Cinna da parte.

- Perchè ti scusi. Siete cugini, no?
Allora guardai Cinna e non potetti più mentire. - No. Non lo siamo.
- Lascia perdere, Finch. Non devi mica darmi spiegazioni...

 

L'avrà fatto per farmi un dispetto? Per farmi ingelosire? É impossibile che sia stato innamorato di Katniss per tutto questo tempo e che io non mi sia accorta mai di nulla. Il mio cuore inizia a riempirsi di speranza. Sì, sarà sicuramente così. Forse mi ama. Forse Peeta mi ama.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: MM_White