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Autore: Ruby Efp    02/09/2014    4 recensioni
Il diploma è un grande rito di passaggio. Non per Renesmee Cullen, che è alle prese con il suo primo anno di università al Trinity College Istitute, a Dublino, Irlanda. Tutto sembra andare per il meglio. Il college è pieno di ragazzi carini, amori, gelosie e amicizie false. Ma non è questo che tormenta Renesmee. Cosa sono le voci che la tormentano? Le voci che stanno cercando di aiutarla. Un detto recita -Il diavolo non muore mai, e tu devi continuare ad ucciderlo- L'oscurità si aggira tra le mura del college, costringendo Renesmee a tornare a casa. Ma anche lì il pericolo incombe su di lei.
Vita,morte,passione,dolore: tutto questo in Everside.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'The Beginnings '
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RUBY EFP


1X02 - MINACCIA


I giorni al college volavano così velocemente che non riuscivo più a distinguere i vari giorni della settimana. Mi sembrava lunedì ma in realtà era giovedì. Precisamente giovedì 18 settembre. Sarebbero iniziate le lezioni. Ebbene si, quei pochi giorni di relax erano finiti. Kate sarebbe venuta in camera mia, poi saremmo passate a prendere Sean e alla fine saremmo andate nella nostra classe che si trovava nell’ala sud del campus. Mi vestii molto casual quel giorno: indossavo un vestitino corto che mi arrivava fino a sopra il ginocchia, di un colore simile ad una prugna. Il bordo, che sembrava più un corsetto, aveva un tessuto simile al jeans e il colore era uno dei miei preferiti, un delizioso viola chiaro. I stivali che mi aveva regalato zia Alice, e che stavo provando per la prima volta, mi arrivavano sopra la caviglia con un leggero tacco. Circa sette centimetri. E sopra il vestitino viola, un giacchetto jeansato.
-Posso entrare oppure troverò qualcosa di osceno?- la voce di Kate, che mi provocava come al solito, era sempre conoscibile. E molto irritante.
-Tranquilla, sono già pronta.- risposi aprendo la porta.
Kate entrò saltellando in camera buttandosi di getto sul letto, che da poco avevo finito di rifare.
-Allora?- cominciò –Sempre sola, oppure avrai una compagna di stanza?-
-Compagna di stanza.- risposi irritata –e guarda caso arriva proprio oggi.- sbuffai.
-Bel vestitino. Ti rende molto…..sexy- Kate si morse un labbro.
-Cosa fai, reciti la parte di quella lesbica?- risposi scoppiando a ridere.
-Forse, e se lo fossi davvero?- la sua voce cambiò in quella di un fantasma durante la festa di Halloween.
-Non sbaveresti dietro tutto il giorno a Jonathan Mikaelson.- risposi incrociando le braccia al petto.
-Gne gne- la sua risposta suonò molto come la filastrocca di una bambina dell’asilo. Quanto era infantile.
-Forza è ora di andare.- m’interruppe Kate –dobbiamo andare a prendere Sean, e poi sgattaioliamo direttamente in classe.-
-Da quando ti interessa arrivare puntuale in classe?- risposi meravigliata.
-Da quando ho scoperto che il termina Brangelina non è una marca di surgelati.- si alzò dal letto e si volatizzò fuori dalla stanza.
Presi i libri e la seguii di corsa tra le risate. Kate era l’unica amica che mi ero fatta da quando….beh da sempre. Io non sono mai stata una ragazza normale, quindi mi è sempre stato molto difficile socializzare con altre persone. Ma mi ero promessa che quando avrei iniziato il college tutto questo sarebbe cambiato e così è stato. Eravamo lì da solo una settimana, eppure ci volevamo già bene come due sorelle.
**
Quando la lezione finì, Kate e Sean erano come volatizzati. Erano praticamente scappati, senza dirmi nulla. Mi stavano nascondendo qualcosa? In effetti Kate era così, in un attiamo è dietro di te, un secondo dopo non c’è più. Sarei andata a pranzo da sola allora. Prima sarei dovuto passare per il bagno, che si trovava proprio nello stesso corridoio in cui si c’era la biblioteca. Presi la mia borsa a tracolla, e corsi subito in bagno. Quando vi entrai, i bagni erano tutti occupati. Ma guarda un po’. Pensai tra me e me. Quando l’intero corpo studentesco femminile si dileguò per andare a pranzo, io m’infilai in uno dei bagni.
-Brutta troia.-
Sentii urlare. Ero quasi certa che fosse una lite tra due ragazzi. Ma non era così. Quando mi sporsi più in là per vedere cosa stesse succedendo, mi ritrovai ad assistere ad una scena raccapricciante.
Tate, il ragazzo del terzo anno che avevo visto solo un paio di volte in giro per il campus, stava minacciando Red. Red era una ragazza del secondo anno, iscritta a filosofia.
-Giuro che se apri bocca….io ti uccido….mi hai capito? Ti uccido-
La voce di Tate era spietata, fredda. Quasi come quella di un killer. Red piangeva disperata, mentre si rannicchiava in se stessa nello stretto angoletto del bagno.
-Te lo giuro non lo dirò a nessuno. Non ne farò parola.- rispose lei –però ti prego….ti prego non uccidermi…ti prego….lasciami in pace.-
Red si tirava i capelli dalla disperazione.
-Sarà meglio, o per te è finita.- rispose Tate chiudendo la conversazione e andando via.
Red si sedette sul pavimento sporco dei bagni. Teneva le mani strette intorno alle gambe, e affondava la testa nella sua gonna, senza smettere nemmeno un attiamo di piangere.
Solo quando ebbi il coraggio di uscire dalla porta del bagno, mi fermai davanti a lei guardandola per una frazione di secondo.
-Red….tutto bene?- mi avvicinai.
-Eri lì vero? Hai sentito tutto? Ti prego non dirlo a nessuno.- la ragazza si asciugava le lacrime con il palmo della mano, mentre il mascara colava dipingendogli la faccia di un nero carbone.
-Non ho sentito niente. Solo la parte finale….cos’è successo?- mi sedetti accanto a lei accarezzandogli il braccio.
-Lui…lui…..era sul lago e stava parlando con….con……- s’interruppe quando Tate passò davanti l’ingresso per i bagni femminili. Era come se il cuore di Red si fosse fermato.
Si alzò di scatto e scappò via. Ripresi la mia borsa avviandomi verso l’uscita, ma venni bloccata da Tate, che mi stringeva forte al muro.
-Sai hai una faccina davvero adorabile. Hai delle gambe così….arrapanti…- mi sussurrava Tate –non credo che tu voglia vedere quel tuo meraviglioso volto sfigurato…vero?-
Mi passi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, e lo guardai con un sorrisetto malizioso.
-Senti, tu non mi fai paura. Forse potrai intimorire Red….ma non me. Quindi, ti sposti per favore. Avrei una certa fame…il mio stomaco sta brontolando.- risposi.
Il mio tono era quasi buffo. Sembrava quello di una donna determinata, senza paure. Mio padre mi aveva insegnato a non avere paura di niente e di nessuno. Mi aveva insegnato a difendermi da sola…
-Dai, solo pochi minuti- mi accarezzò con un dito la gamba e si leccò il labbro.
-Giuro, che se non mi fai passare, mi metto ad urlare.- lo misi quasi alla prova.
-Lo stesso discorso vale per te Cullen. Stai attenta….molto attenta….perchè se parli, non solo morirà la tua amichetta….ma tu farai la stessa fine.- mi rispose avvicinando le sue labbra alle mie.
Per un secondo mi sentii lo stomaco sotto sopra. Era nausea, mischiata ad una dose di puro disgusto. Quando le sue labbra furono ad un centimetro dalle mie, gli sferrai un doloroso schiaffo sulla faccia.
Dall’angolo della sua bocca fuoriuscì una goccia di sangue, che scivolò lungo il metro. Si posò una mano sulla faccia e poi scoppiò a ridere.
-Oh piccola puttanella. Non avresti dovuto farlo…- urlò.
Mi afferrò per i capelli e mi scaraventò lungo la vetrata del corridoio. Finii proprio sul terrazzo che mi affacciava sul cortile del campus. Le schegge mi penetrarono lo stomaco, le dita, e i fianchi. Il respiro mi si mozzò in gola. Per un attimo ebbi l’impressione di essere morta. Solo qualche istante dopo, capii di essere sana e salva.
-Renesmee, cos’è successo? Renesmee parlami!-
Quella voce mi rimbombava nell’orecchio quasi come se fosse un eco. Ero sicura che quella fosse la voce di Kate. L’ultima cosa che riuscii a vedere, furono i miei compagni radunati in cerchio disperati. Poi non vidi più nulla. Ero morta? Sicuramente no. Svenuta? Probabile.



NOTE DELL'AUTRICE
Bentornati con il solito appuntamento settimanale di Everside.
Ebbene sì, intrighi e misteri saranno il succo principale di questo capitolo. E in più, conosceremo a fondo due nuovi personaggi.
Volevo solo avvisarvi che l'appuntamento si sposta al Giovedì e al Sabato. Solo per questa settimana l'appuntamente si terrà il Martedì e il Sabato.
Ho anche cambiato nickname: Ruby Efp. Ispirato alla trilogia di Kerstin Gier 
Detto ciò, non mi allungo troppo. LEGGETE E RECENSITE!
   
 
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