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Autore: ELIOTbynight    03/09/2014    4 recensioni
Naruto è diventato Hokage (ed era pure ora!), ma per portare avanti il suo lavoro ha bisogno dei suoi amici di sempre, che per fortuna non hanno mai smesso di stargli accanto.
Konoha e tutto il mondo ninja sono in tempo di pace, ma qualcuno trama nell’ombra, rispolverando pericolosamente il passato … e Kurama si prepara ad avere una nuova forza portante.
Si tratta della protagonista di una nuova generazione di ninja: il suo nome è Eri Uzumaki.
*
- Così te ne sei accorto, baka.-
Un vocione profondo lo distolse improvvisamente dai suoi pensieri e Naruto sussultò, ritrovandosi mentalmente nel suo buio subconscio.
- Kurama!- esclamò, fissando il suo cercoterio dal basso. - Tu sapevi che Eri possiede una parte di te?!-
Il volpone rispose, beffardo e malizioso:
- E’ ovvio! Piuttosto, mi sorprende che tu l’abbia scoperto solo adesso … Si vede che eri proprio concentrato, quella notte!-
Naruto arrossì violentemente fino alla punta dei capelli e gridò:
- Di che cosa stai parlando??-

*
[Ambientata in un ipotetico futuro alternativo, senza tenere conto del capitolo 700 del manga. Ogni riferimento a fatti o persone esistenti o già inventate da qualcun altro è puramente casuale. Buona lettura!]
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Gaara/Matsuri, Hinata/Naruto, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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E rieccomi ad aggiornare, finalmente! Ultimamente sono presa da esami e altre fan fiction, dovete perdonarmi T.T
Vediamo, la soundtrack che vi consiglio questa volta è Naruto's Daily Life! E' carina e divertente, si adatta benissimo al capitolo... e anche il titolo di quest'ultimo è azzeccato! E' un capitolo di passaggio, ma non temete: presto rivedrete i nuovi personaggi e anche un po' di azione in più! ;)
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Capitolo 4
: Lavoro



I primi flebili raggi del sole illuminarono Konoha e batterono anche sulle finestre di casa Uzumaki. Naruto aprì lentamente gli occhi e sbadigliò, rigirandosi nel letto. Di fronte a sé aveva il dolce viso addormentato di Hinata, che attendeva soltanto una sua carezza. Sorridendo teneramente, l’Hokage passò con delicatezza una mano sul suo zigomo, senza svegliarla.
Si voltò a guardare l’orologio: era ancora presto. Ormai senza più un briciolo di sonno, Naruto mise le mani dietro la testa e ripensò alla sera prima, fissando il soffitto. Quasi non aveva creduto al maestro Kakashi, quando aveva affermato che una piccola parte della Volpe a Nove Code era nel corpo della piccola Eri. Eppure era così e lui, insieme a Hinata, non poteva far altro che trarne le conseguenze.
- Così te ne sei accorto, baka.-
Un vocione profondo lo distolse improvvisamente dai suoi pensieri e Naruto sussultò, ritrovandosi mentalmente nel suo buio subconscio.
- Kurama!- esclamò, fissando il suo cercoterio dal basso. - Tu sapevi che Eri possiede una parte di te?!-
Il volpone rispose, beffardo e malizioso:
- E’ ovvio! Piuttosto, mi sorprende che tu l’abbia scoperto solo adesso … Si vede che eri proprio concentrato, quella notte!-
Naruto arrossì violentemente fino alla punta dei capelli e gridò:
- Di che cosa stai parlando??-
- Uffa, ma non ci arrivi? Ho voluto divertirmi anch’io!- fece Kurama, scuotendo la testa.
La sua forza portante restò a bocca aperta, sconvolto per quanto il suo amico ne stesse discutendo con pura nonchalance.
- Non guardarmi in quel modo.- sbottò il demone, smuovendo leggermente le sue robuste code. - Si trattava comunque del figlio o della figlia del potente Naruto Uzumaki e … volevo assicurarmi che da grande fosse in grado di superare il padre.-
Naruto ammutolì. Era ovvio, in fondo, che Kurama avesse un obiettivo ben preciso per aver fatto una cosa di sua spontanea volontà. Incrociò le braccia al petto e con aria di sfida gli domandò:
- Quindi hai volontariamente trasmesso il tuo DNA a mia figlia?-
La Volpe a Nove Code annuì e mostrò le sue enormi zanne:
- Già, ma si tratta di una minuscola parte del mio chakra … neanche lontanamente paragonabile alla forza di una sola delle mie code, per intenderci.-
Sollevato, il ninja sospirò di sollievo. Kurama aveva voluto divertirsi, certo, ma chissà a quali spese! Fortunatamente, i rischi non parvero essere molti.
- Anche se … non mi aspettavo che il suo effetto si facesse sentire così presto.- aggiunse tuttavia il cercoterio, chiudendo bocca e occhi.
Naruto, allarmato, imitò con gli occhi la serietà che aveva improvvisamente cambiato lo sguardo del demone. No, era necessario restare sempre in guardia: potrà essere stata solo una minuscola goccia di chakra, ma anche una goccia di chakra avrebbe potuto squilibrare la situazione.
Infatti Kurama ammonì Naruto con un consiglio:
- Credo che ne vedremo delle belle … Tienila d’occhio. Dopotutto ha pur sempre il mio chakra!!-
La gigantesca volpe rise spalancando le fauci e tenendosi la pancia con le zampe, ma l’altro non reagì allo stesso modo. Lo guardò storto e fece:
- Non montarti la testa come al solito, Kurama … -
Quando uno dei due era teso, l’altro era tranquillo e non perdeva neanche l’occasione per farsi una risata. Quel rapporto tra cercoterio e forza portante era ormai perfetto.
 
Nello studio dell’Hokage faceva molto caldo. Tenere quell’enorme cappello in testa? Nemmeno per sogno, per Naruto! Fortunatamente, iniziò a tirare un vento fresco e leggero dalle finestre aperte.
- Oh, finalmente! Oggi l’afa è insopportabile … - commentò lui, rilassandosi sulla grande sedia.
Con un sospiro, osservò i mille fogli sparsi sulla scrivania e le pile di altri documenti accumulati in giro per l’ufficio. Il lavoro era abbondante, ma ciò non lo scoraggiò. Dopo essersi stiracchiato, tornò composto sulla sedia e disse tra sé:
- Non posso fermarmi; il villaggio deve essere sempre sicuro e funzionare alla perfezione!-
Il periodo dei conflitti era lontano e le cinque grandi nazioni erano in pace tra di loro. Naruto avrebbe voluto che questa situazione andasse avanti il più possibile, perciò si impegnava al massimo nel suo lavoro da Hokage. E anche se stare per la maggior parte del tempo chiuso in ufficio non era esattamente l’ideale per lui, figuriamoci se Naruto Uzumaki, l’eroe non solo di Konoha, ma anche di tutto il mondo ninja, si abbatteva davanti ad un semplice cumulo di documenti …!
Invece sì, poteva abbattersi eccome.
- Non ce la farò mai a finire tutto il lavoro da solo!!- finì per borbottare come al solito, mettendosi le mani nei capelli.
Per fortuna, Naruto era in buona compagnia. Se non avesse avuto i suoi amici e l’intero villaggio ad aiutarlo, non se la sarebbe mai davvero sentita di accettare la carica di Hokage.
Mentre era con il naso in mezzo ad alcune pratiche, decidendo quale sistemare per prima, il biondino sentì bussare energicamente alla porta.
- Avanti!- esclamò come sempre a voce squillante.
Ad aprire la porta ed entrare fu il più importante medico dell’ospedale di Konoha, in camice bianco, con una cartellina in mano. Con un sorriso, salutò:
- Buongiorno, Naruto! Come procede stamattina?-
- Sakura, sono felice di vederti!- fece lui allegramente. - Per il momento non ho niente di serio tra le mani, tu invece come te la stai cavando?-
La kunoichi dai capelli rosa si avvicinò alla scrivania dell’amico e vi poggiò la cartellina, rispondendo:
- Non male, ma c’è comunque molto da fare … -
Naruto prese in mano il foglio che c’era dentro la cartellina e lo osservò con un sopracciglio alzato.
- Che cos’è questo?-
- E’ un elenco delle erbe mediche più usate in ospedale. Le scorte non mancano, ma io e gli altri dottori abbiamo deciso di aumentarle.- disse Sakura, legandosi i capelli.
L’Hokage tornò a guardare l’amica:
- Capisco. Potrei mandare una squadra a raccoglierle, ma non so se riesco a trovare ancora qualcuno disponibile. Ultimamente ho assegnato un bel po’ di missioni … E’ proprio necessario?-
Dentro di sé, Sakura non si era ancora abituata a sentire parlare Naruto di questioni così importanti con l’ingenuità che l’aveva caratterizzato da sempre. Eppure, da quando era diventato Hokage, non aveva mai commesso errori, perciò tutti nel villaggio ormai sapevano di potersi fidare ciecamente di lui.
- Temo di sì.- continuò lei. - Non sappiamo cosa possa succedere. Potrebbero servire cure mediche di massa da un momento all’altro.-
- Uffa, persino in tempo di pace ci sono così tanti problemi da risolvere e precauzioni da prendere!- sospirò Naruto con aria rassegnata.
Sakura stava già tornando verso la porta per uscire, mentre diceva con serietà:
- Lo so, Naruto, ma anche se sono passati tredici anni, la quarta grande guerra ha provocato danni ovunque e non solo materiali. Qualcuno ne sta ancora portando le conseguenze; non possiamo abbassare la guardia.-
- Caspita, tredici anni … -
Il biondino distolse l’attenzione da Sakura per un attimo, pensando a quanto tempo era passato. Non gli parve possibile che fossero passati tutti quegli anni da quella notte, da quella guerra. Tredici anni erano tanti; era l’età a cui era diventato genin ed aveva cominciato la sua avventura da vero ninja, facendo nascere il proprio credo e iniziando il cammino alla fine del quale sarebbe divenuto un valoroso shinobi.
- Hai ragione!- sentenziò infine con un sorriso. - Beh, vedrò di affidare questa lista di erbe mediche a chi potrà andare a cercarle. Grazie per essere passata, Sakura-chan!-
La kunoichi agitò una mano, andandosene:
- Di nulla. Ora è meglio che torni in ospedale … Ci vediamo!-
Quando la porta fu chiusa, Naruto sospirò, ma subito dopo qualcun altro bussò.
- Ma chi sarà ancora?!- si ritrovò a borbottare lui.
Questa volta fu Kiba a spalancare la porta di colpo, accompagnato da Akamaru che non gli si separava mai.
- Buongiorno, Hokage-sama! Come andiamo?-
Alle sue spalle, anche Shino fece la sua timida apparizione.
- Ragazzi, che cosa ci fate qui?- chiese Naruto. - Ho ancora parecchie cose da fare stamattina … -
Il cagnone abbaiò, per poi zampettare verso di lui per farsi accarezzare. Mentre lo faceva, il biondo sentì Kiba che rispondeva:
- Dai, non vorrai davvero startene tutto il giorno con la testa china sulla scrivania?! Prenditi una pausa, almeno finché ci siamo noi qui!-
- Non è da me ammetterlo, ma … Kiba ha ragione.- aggiunse Shino sommessamente.
Con un sospiro, Naruto acconsentì e si alzò dalla sedia per sgranchirsi le gambe; nel frattempo il domatore di insetti appoggiò sul tavolo una busta trasparente piena di fogli.
- Ti abbiamo riportato alcuni documenti che Kiba aveva preso in prestito … -
- Ah già, me lo ricordo!- fece l’Hokage, continuando a coccolare Akamaru.
Kiba si avvicinò e prese anche lui ad accarezzare il suo cane, mentre quest’ultimo se la godeva.
- Allora, amico, che cosa ci racconti? C’è qualche novità scottante?- domandò il ninja dall’olfatto sopraffino.
Naruto lasciò Akamaru alle cure del suo padrone e rialzandosi rispose:
- Nulla di speciale. Voi due, invece? Ho sentito che Akamaru sta per avere i cuccioli, è così?-
- Esatto! Perciò in questi giorni è molto euforico … - spiegò Kiba, orgoglioso.
Shino commentò, acido come sempre nei confronti del suo compagno di squadra:
- Infatti sei diventato anche tu doppiamente irritante.-
- Falla finita, Shino! Piuttosto, anche tu dovresti essere emozionato: non stai frequentando una ragazza, ultimamente?-
Alle parole di Kiba, l’altro si irrigidì e fece semplicemente:
- Non sono affari tuoi.-
- Che cosa??- esclamò Naruto, stupito. - Shino sta uscendo con una ragazza? Questa sì che è una notizia!-
Mentre quello rideva, Shino ripeté anche a lui:
- Non sono cose che vi riguardano, vi ho detto.-
In quell’istante, prima che Naruto e Kiba potessero continuare a dare fastidio al povero Shino, si sentì nuovamente bussare alla porta.
- Avanti!- esclamò il giovane Hokage.
Choji entrò e con educazione si fece avanti:
- Buongiorno ragazzi … e buongiorno anche a te, Naruto. Scusa il disturbo, ma arrivo dall’Accademia e il maestro Iruka mi ha chiesto di venire a prendere la documentazione degli ultimi genin diplomati.-
- Ah, buongiorno Choji, sono contento di vedere anche te oggi!- disse Naruto.
Il ninja panciuto sorrise e fece due chiacchiere con Shino e Kiba, mentre il biondino cercava disperatamente le chiavi dell’archivio, una stanza poco lontana dal suo ufficio.
- Ma dove le avrò messe?!-
Improvvisamente Akamaru gli annusò il mantello ed abbaiò. Naruto si voltò e vide che Akamaru stringeva il mazzo di chiavi tra i denti, scodinzolando con aria divertita.
- Grazie, amico!- esclamò, regalandogli una carezza e prendendo le chiavi.
- Noi andiamo, Naruto, abbiamo altri posti dove andare.- sentenziò poco dopo Kiba. - A presto! Andiamo, Akamaru … -
Il cane abbaiò allegramente e andò dietro al padrone, poi anche Shino salutò e fece per andarsene:
- Buon lavoro e porta i nostri saluti a Hinata.-
- Senz’altro. A presto, ragazzi!-
Quando i due furono fuori dall’ufficio, Naruto si sedette e sospirò:
- Sai Choji, c’è sempre un sacco di lavoro qui … -
- Immagino; sarai sempre affamato!-
- Questo vale per te.- ridacchiò l’altro. - Allora Choji, come te la passi? Come sta Shikamaru?-
L’amico sorrise e raccontò con aria gioviale:
- Va tutto bene, per fortuna. Shikamaru è in missione speciale, deve averlo mandato Sasuke.-
- Già … Se lo vedi al suo ritorno, salutalo da parte mia!-
Shikamaru era ufficialmente entrato a far parte delle forze speciali ANBU su suggerimento dello stesso Naruto. Lui voleva restare a Konoha per offrire i propri consigli e il proprio sostegno all’amico Hokage, ma quest’ultimo lo aveva invitato a far valere le sue capacità anche nelle missioni più impegnative, così Shikamaru aveva accettato di diventare un ANBU, anche se non proprio a tempo pieno.
- Ino come se la cava, invece?-
- Lavora sempre al negozio di fiori della famiglia Yamanaka.- rispose il corpulento amico. - Più tardi passerò a salutarla anche per te!-
- Ti ringrazio, Choji. Ecco, prendi le chiavi dell’archivio … -
Dopo averlo ringraziato, anche il neoerede del clan Akimichi uscì, lasciando Naruto nuovamente solo con il suo lavoro. Il giovane ebbe appena il tempo di risedersi e darsi una stiracchiata alle mani, ma il “toc toc” alla porta lo sorprese di nuovo.
- Chi è ancora?!- sbottò lui, mettendosi le mani nei capelli.
Questa volta ad affacciarsi nell’ufficio fu Rock Lee, seguito da Tenten. Il ninja domandò, titubante:
- Ciao Naruto, per caso ti disturbiamo?-
- Oh no, entrate pure!-
I due avevano da consegnare il rapporto di una missione compiuta da un gruppo di genin, che per via di un infortunio si erano fermati in ospedale.
- Ero di ritorno dal mio pranzo con Jin Joe, quando TenTen mi ha informata del loro arrivo.- stava raccontando Lee. - Sono stati bravissimi.-
Compiaciuto, Naruto chiese notizie del nuovo allievo di Rock Lee, che lo aveva preso in simpatia da quando il maestro Gai gliel’aveva presentato.
- Joe sta bene. Ci siamo allenati stamattina e ho notato che fa progressi!-
- Mi fa piacere, di sicuro supererà il maestro!- rise l’Hokage, mentre Lee annuiva.
Tenten si avvicinò a Naruto e con un po’ di imbarazzo chiese se era possibile per lei entrare nelle forze speciali ANBU. Era una sua grande ambizione e parlandone con il capitano Yamato aveva deciso di provare.
- Uhm, nelle missioni più rischiose potrebbe servire una specialista come te.- osservò l’altro. - Metterò una buona parola per te con Sasuke!-
- Grazie mille, Naruto!-
Dopo che anche lei e Lee se ne andarono, Naruto riuscì finalmente a portarsi avanti con rapporti e pratiche vari. Stava per fare pausa pranzo, ma gli arrivò una comunicazione urgente: in una città situata al confine del Paese del Fuoco, era riuscito ad evadere un criminale di alto rango armato fino ai denti. La sua presenza poteva essere pericolosa e doveva essere fermato in tempi brevi.
- Caspita, non ho jonin liberi per questa missione … Mi toccherà chiedere a Sasuke.-
Subito dopo aver pronunciato il suo nome, Naruto sobbalzò. Il suo sguardo si fissò nel vuoto, concentrato.
Sorrise.
- Sei già qui?-
Con i piedi puntati sul davanzale e in divisa da ANBU, Sasuke era accucciato per aria, alle spalle di Naruto. Quest’ultimo si voltò a guardarlo, per nulla turbato dal vento che aveva iniziato a tirare da fuori.
- A quanto pare sono arrivato al momento giusto.- esordì l’altro. - Come va il lavoro?-
- Tutto normale.-
Lentamente, il moretto entrò nell’ufficio dell’Hokage. I suoi occhi non si distolsero nemmeno per un momento dal suo amico e rivale e d’altra parte Naruto fece lo stesso.
Il biondino gli spiegò la situazione senza perdere altro tempo e Sasuke non ebbe problemi ad accettare la missione.
- Radunerò gli ultimi ANBU rimasti.- sentenziò.
Naruto annuì e poi si sedette pesantemente sulla poltrona, dicendo:
- E’ passata Sakura prima … Mi ha ricordato che non possono più succedere altre tragedie, come la guerra di tredici anni fa.-
L’amico non rispose, limitandosi a guardare fuori con un leggero sospiro.
I ricordi erano indelebili, intensi e dolorosi. Legami spezzati, alcuni scomparsi e altri riuniti. Tutti ugualmente importanti e preziosi, al punto che ormai l’unica vera missione di Naruto e Sasuke era quella di mantenerli vivi, come un cuore pulsante nel petto.
Con questi pensieri, i due si guardarono. I loro sguardi che si incontravano li avevano sempre tenuti uniti, nonostante tutto. Era come se fossero davvero fratelli, quasi gemelli, simili in tante cose e diversi per tante altre ancora … ed era qualcosa che solo loro potevano veramente comprendere.
Con un appena accennato sorriso, Sasuke alzò una mano per salutare Naruto e con un movimento quasi impercettibile scomparve. L’altro sorrise allo stesso modo, pensando di essere felice ogni giorno di più ad avere come braccio destro il suo migliore amico e compagno.
Nel mezzo di quello strano silenzio, il suo stomaco si fece sentire.
- Accidenti, che fame …!- borbottò Naruto divertito, saltando via dalla finestra guidato dal profumo del ramen di Teuchi.
 
 



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Spero che il capitolo vi sia piaciuto, anche se è solo un capitolo di passaggio! Presto la storia si farà più interessante, potete contarci!
Ecco la fanart di stavolta... I due colleghi all'opera *-*

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E non mi resta che darvi appuntamento al prossimo capitolo! Ne approfitto per ringraziarvi tantissimo per le vostre recensioni, per aver messo la storia nelle preferite o nelle seguite o nelle ricordate! Grazie di cuore! <3
Un bacio :*

by Eliot ;D
   
 
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