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Autore: Robstenina97    04/09/2014    1 recensioni
“Alex ho paura di non farcela.”
“Ci sono io qui con te.” Sussurrai dolcemente stringendola tra le mie braccia. Lei cominciò a piangere. Le baciai i capelli cullandola e sussurrai:
“Ci sono io qui con te amore mio.”
Angolo Autrice:
Ciao a tutti :) spero di avervi incuriosito con questo piccolo spoiler ahhahaha.
CIAOOO :D
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Arrivai davanti alla piccola apertura. Io non potevo entrarci, da li ci sarebbe passato solo un bambino o comunque una ragazza magra. Io ero muscoloso. Avvicinai la bocca all’apertura e urlai:
“KIM SEI QUI!?!”
“Alex sei tu?” era la sua voce.
Mi allontanai impaurito cascando a terra. Forse mi ero sognato la sua voce. Vidi una testa uscire fuori dall’apertura. Sgranai gli occhi. Erano i lunghi capelli castani biondi di Kim. Non potevo crederci. La ragazza uscì. Era lei. Aveva la camicetta bianca tutta sporca di sangue e di terra e la gonna nera tutta strappata. Sgranai gli occhi e lei mi corse accanto. Si inginocchiò davanti a me.
“Non posso crederci, sei qui.” Sussurrò sconvolta accarezzandomi il viso. Le sue mani sul mio viso erano la cosa migliore al mondo.
“Oh mio Dio Alex, credevo tu fossi morto.”
Non potevo parlare. Era un sogno. Quella probabilità su un milione si era avverata. Sorrisi. Era bellissima. Accarezzai dolcemente il suo viso. Aveva un graffio sullo zigomo destro. Sussurrai:
“Vorrei dirti tantissime cose Kim, ma sono così felice che tu sia viva.”
“Oddio anche io. Alex ho pensato al peggio.” Sussurrò abbassando il viso.
“Mi dispiace Kim.” Sussurrai accarezzando con il pollice il suo labbro inferiore. Aveva il labbro screpolato e qualche graffio sul viso. Sussurrai:
“Stai bene Kim?”
“Ora che so che sei vivo si.” Sussurrò dolcemente.
Avevo le lacrime agli occhi da quanto ero felice. Sussurrai di nuovo:
“Mi dispiace Kim, è colpa mia.”
“Ssch Alex.” Sussurrò avvicinando le sue labbra alle mie.
“Stai zitto e baciami.”
“Agli ordini.” Sussurrai sorridendo e annullai la distanza tra le nostre labbra e la baciai dolcemente su quelle labbra così belle.
“Alex ho paura di non farcela.”
“Ci sono io qui con te.” Sussurrai dolcemente stringendola tra le mie braccia. Lei cominciò a piangere. Le baciai i capelli cullandola e sussurrai:
“Ci sono io qui con te amore mio.”
“Amore mio?” sussurrò dolcemente. Annuì.
Non l’avevo mai chiamata amore mio. Sorrisi baciandola e sussurrai timidamente:
“Alziamoci dai. Guardiamo cosa c’è qui.” Lei annuì alzandosi. Mi alzai e la presi per mano.
“Dove eri Alex?” domandò incamminandosi.
“Mi sono svegliato e non ti ho vista. Saranno 10 minuti.” Sussurrai.
“Sono qui da credo tre giorni.” Sussurrò stringendo gli occhi per non piangere. Mi fermai e la attirai a me. Aveva paura e l’avevo anche io, ma non volevo che lei lo sapesse. Volevo che si sentisse al sicuro.
“Alex ho passato i tre giorni più brutti della mia vita, sono arrivata qui e tu non c’eri. Ho cominciato a urlare, a cercarti e sono andata li dentro. Volevo morire poco a poco.” Disse appoggiando il viso sul mio petto.
Deglutì. Non potevo pensare a lei morta. Faceva troppo male. Accarezzai i suoi capelli dolcemente e sussurrai:
“Non dire mai più queste cose Kim.”
Lei alzò il viso dal mio petto e mi guardò. Quegli occhi verdi mi diedero la forza di andare avanti. Distolsi lo sguardo e la trascinai dietro di me.
“Andiamo a cercare da mangiare.”
Kim si fermò di colpo. Mi girai verso di lei guardandola.
“Ho costruito una specie di forcone.” Scoppiai a ridere. Lei mi lasciò la mano e andò a corsa verso il suo riparo.
Guardai la catenina. La foto era tutta sciupata. Kim uscì con un bastone appuntito e me lo diede.
“Possiamo andare nel mare e prendere qualche pesce.” Nascosi la catenina in tasca annuendo. Mi arrivò un sasso in testa. Kim scoppiò a ridere.
“Perché ridi?”
“Perché qui non siamo soli, li dentro abita un ragazzo.” Sussurrò indicando dove si era nascosta. Sgranai gli occhi.
“Scusa se non ti ho detto che sono stata con un ragazzo in questi tre giorni,ma non volevo farti preoccupare Alex. Lui abita li. Io sono entrata e lui mi ha aiutato.”
“Ci hai fatto qualche cosa?”
“NO!!” Mi urlò disgustata in faccia spingendomi.
“MI HA SOLO AIUTATA A NON MORIRE!” urlò tirandomi dei pugni. Sospirai. Ero proprio un coglione. La abbracciai facendola calmare e sussurrai:
“Scusami piccola, mi sono lasciato prendere dal panico. Sono passati tre giorni e non sapevi dove ero. Questo ragazzo ti ha aiutato.”
“Io amo solo te.” Mi sussurrò dandomi un piccolo bacio sul petto. Sorrisi dandoli un dolce bacio sui capelli.
“Alex non mi lasciare mai più.”
“Nemmeno tu.” Sussurrai dolcemente stringendola a me. Lei scosse la testa.
“Promettimi che andremo via da qui.” Annuì e qualcuno spostò un masso gigante. Sgranai gli occhi. Uscì un ragazzo tutto muscoli con dei tagli profondi sia sul viso che sul corpo. Aveva un fisico che ti metteva in suggestione.  Aveva i capelli neri lunghi e tutti sporchi. Faceva paura. Indossava un pantaloncino nero cortissimo. Kim si allontanò da me e si avvicinò a lui. Strinsi i pugni.
Ero geloso e non ne capivo il motivo.
ANGOLO AUTRICE:
Ciao :) come va? spero bene ahahahah. Come vi avevo promesso, ecco qui il secondo capitolo della storia :) 
Spero che vi piaccia :)
A domani e grazie a quei pochi che già seguono la mia storia, grazie mille davvero :)
  
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