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Autore: LeftEye    06/09/2014    27 recensioni
Parodia del primo libro della mirabolante saga "50 sfumature".
Dal cap. 1: "Mi lego i capelli – è risaputo che le ragazze sfigate ed insicure del proprio aspetto si legano sempre i capelli – sperando di avere ottenuto un bel look da appena scappata di casa, in modo da poter impietosire qualcuno, magari un affascinante miliardario superdotato.
Ah! Ecco perché ero davanti allo specchio, con tutto questo ciarlare me n'ero quasi scordata: devo fare un'intervista al posto di Kate, la mia coinquilina e migliore amica.
La adoro, lei è il mio modello di riferimento, la ammiro e la venero, soprattutto perché vivo a scrocco a casa sua."
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Un po' tutti
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: Bondage, Spoiler!
Capitoli:
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8.
 
 
Christian cammina avanti e indietro per il suo studio, passandosi le mani tra i capelli. Tutt'e due le mani, addirittura, e di quando in quando le solleva verso il cielo gridando “Allah akbar!”: siamo ben oltre l'esasperazione.
«Non capisco perché tu non me l'abbia detto prima» mi sgrida, e io mi sento terribilmente in colpa.
«Hai ragione, quando ci siamo incontrati per la prima volta avrei dovuto dirti “Sono Anastasia Steele e sono vergine”. Sono imperdonabile, lo so, ma ora voglio che non ci siano più segreti tra di noi, quindi ti confesserò le altre cose che ti ho tenuto nascoste: mi metto le dita nel naso; a volte, dopo aver fatto pipì, esco dal bagno senza essermi lavata le mani; mi mangio la forfora e quando faccio le pulizie nascondo la polvere sotto ai tappeti.»
«Ma almeno hai mai baciato qualcuno?»
«Beh, sì.»
«Voglio ben sperare! Hai ventun anni, quasi ventidue, com'è possibile che tu non abbia mai fatto sesso? Non puoi definirti una vera adulta se non l'hai ancora fatto! Ma non ti vergogni?»
«Ora che me lo fai notare, sì, un po' mi vergogno. È tanto grave?»
«Direi di sì. Mi chiedo come tu faccia a vivere sapendo che nel mondo tutti, dico tutti i tuoi coetanei fanno sesso dalla mattina alla sera e tu invece no. Non ti senti diversa, inferiore, quasi menomata? Cosa provi a sapere che anche le ragazze più brutte di te lo fanno?»
“Le ragazze più brutte di te”. Arrossisco di piacere. Mi sta dicendo che non sono io la più brutta, e che quindi sono un po' carina? Mi ha fatto un complimento! “Forse è miope” mi dice la vocina cattiva.
«Te ne vuoi andare?» mi chiede Christian con gentilezza.
«No!» grido disperata, scoppiando in lacrime. «Ti prego, non mi cacciare!»
«La mia era solo una domanda... se vuoi restare, resta, a me piace averti qui. Quando mi ricapita l'occasione di farmi una ventunenne vergine? Qui in città è impossibile trovarne, mi toccherebbe farne arrivare una dalla Thailandia. Ti stai mordendo il labbro» aggiunge con la voce roca e lo sguardo pensieroso. Starà pensando ai bambini thailandesi che muoiono di fame?
«Scusa.»
«Non ti scusare. Ho solo voglia di morderlo io, quel labbro. Ho detto una cosa sexy, vero?»
«Vero» bisbiglio, sentendo le mie gambe farsi budinose. Christian batte le mani e poi se le sfrega vigorosamente:
«Bene!» esclama con entusiasmo. «È ora di rimediare a questo problema. Ana, stasera ti renderò una donna!»
«E come?» chiedo confusa. «Mi insegnerai a stirarti le camicie?»
«No, quello un'altra volta... ti farò l'onore di fare l'amore con te.»
«Pensavo che tu non facessi l'amore. Pensavo che fottessi senza pietà.»
Mi sento strana a pronunciare queste parole, ma forse dipende dal fatto che sono vergine e non so nulla della vita reale. Sono certa che tutte le coppie del mondo comunicano in questo modo apparentemente artificiale e poco credibile.
«Per stavolta farò un'eccezione...» sbuffa lui. «Desidero davvero giocare al dottore con te. Ma non pensare che io stia diventando un sentimentale! Sono innamorato di te, voglio sposarti e voglio che tu sia la madre dei tuoi figli, ma non te lo posso dire adesso, altrimenti toglieremmo tutta la suspance alla storia. Le lettrici non se l'aspettano, quindi non lo dire a nessuno! Dai, andiamo, risolviamo il problema della tua imbarazzante verginità.»
Mi afferra per il braccio e mi stringe a sé: i suoi occhi sono luminescenti, eccitati, ardenti, brillantanti, birichini.
«Sei una ragazza molto coraggiosa» sussurra. «Ti ammiro.»
Alla tv parlano spesso di donne coraggiose: Anna Politovskaya, Rosa Luxemburg, Simone de Beauvoir... da domani parleranno anche di me?
«Voglio baciarti» mi annuncia Christian, prima di chinarsi su di me.
«Voglio succhiarti il labbro inferiore» aggiunge, e mi succhia il labbro inferiore.
«Voglio mordere questo labbro» prosegue.
Che carino, mi spiega passo passo quello che facciamo, così non farò fatica ad imparare.
«Ora andremo in camera da letto.»
La stanza è enorme. Non vi servono altre descrizioni, tanto so che le saltereste a piè pari.
«Ora faremo l'amore.»
«Sì» mormoro. D'altronde, è per questo che sono qui: è questo il mio unico scopo nella vita.
Tremo come una foglia. Ci siamo. Ecco. Ancora un po'. Un pelino. Finalmente lo sto per fare, e per di più con Christian Grey, l'unico uomo sulla faccia della Terra ad avere i mobili della camera color azzurrino pallido.
Lui fa con comodo, come se stesse seguendo un rituale sacro. Perché in effetti è di ciò che si tratta: la deflorazione di una vergine. Una fase importante, nella vita di un giovane uomo. Sono così fiera di lui!
Si toglie l'orologio e lo appoggia sul comodino. Poi si toglie i gemelli della camicia. Appoggia i Google Glass sulla cassettiera. Si toglie la giacca, le dà una spolverata e la appende all'attaccapanni, poi la mette nell'armadio. Si sbottona piano piano la camicia, se la sfila, tira fuori l'asse da stiro, aspetta che il ferro si scaldi e poi ci dà una ripassata (e io assisto, gelosissima di quella camicia: Christian è solo mio!); la inamida, la piega benino benino e la mette via.
Nel frattempo, io passo il tempo descrivendo le sue caratteristiche fisiche ancora una volta: ha i capelli biondo scuro (anche se mi pareva che, qualche capitolo fa, fossero biondo rame) scarmigliati, lisci effetto seta, gli occhi sfrontati e abbaglianti. Perdonatemi, non so in che altro modo occupare il tempo.
Alla fine Christian si toglie le Converse (com'è umile, da parte sua, indossare calzature da popolano) e si china per sfilarsi i calzini: ommioddio! I piedi di Christian Grey! Non ci posso credere, sto guardando i piedi di Christian Grey! Potrei svenire! Chi l'avrebbe detto che anche Christian Grey avesse i piedi! Si può essere più eccitanti? Un uomo vero con i piedi... e non ha nemmeno i peli sulle dita! Si può essere più perfetti? Si può?
Come se mi leggesse nel pensiero, lui posa lo sguardo su di me.
«Faccio anche la cacca.»
Oh. Questa non me l'aspettavo.
Non avrei mai pensato che Christian Grey facesse la cacca, come gli uomini comuni.
Sono un po' delusa, non pensavo che anche lui facesse queste cose. Ma del resto, è un semidio e può fare ciò che vuole.
«Immagino tu non prenda la pillola» dice.
“Oh, merda” penso. La mamma dice che le pillole anticoncezionali sono solo per le sgualdrine e che ogni volta che si usa un anticoncezionale, Gesù piange. Ma per Christian sono disposta a tutto.
«Non ti preoccupare» apre un cassetto e prende una manciata di preservativi. «Me li ha dati un tizio per strada... blaterava qualcosa su delle malattie, ma lo sanno tutti che questi servono per non avere bambini, mica per curare l'influenza!»
Si avvicina piano. Sicuro di sé, seducente come un gatto quando ha bisogno di qualcuno che gli gratti la pancia.
Dio, è così sexy.
L'ho già detto?
Beh, lo dico di nuovo, nel caso non fosse chiaro: è così sexy!
Mi aiuta a spogliarmi. Anzi, fa tutto lui mentre io sto ferma e continuo a pensare a quanto sia sexy.
Sotto i vestiti indosso un reggiseno di merletto azzurro, un po' scucito e non abbinato alle mutandine: meglio, così Christian ha la prova che sono davvero una vergine.
«Oh, Ana» mi sussurra, «hai una pelle bellissima, candida e perfetta. Voglio baciarne ogni centimetro.»
“Oddio.”
Con un gesto da maestro mi afferra la coda e mi scioglie i capelli, strappandomene solo cinque o sei.
“Oddio.”
«Adoro le brune» mi confessa, e io ringrazio il cielo di essere una delle poche fortunate sulla faccia della Terra ad avere i requisiti per piacere a Christian Grey.
Mi infila le mani nei capelli, stringendomi i lati della testa. Il suo bacio è come un rock. Gemo, cerco la sua lingua con la mia. È buffo quanta fatica faccia per trovarla, ma dove si era nascosta?!
Christian mi abbraccia e mi stringe con forza.
Penso sia di fondamentale importanza descrivere per filo e per segno ogni suo gesto. Chi non vorrebbe sapere cosa fa Christian in ogni attimo della sua vita? I maschietti dovrebbero studiare questo romanzo come un manuale di istruzioni per l'uso della donna, avrebbero molto da imparare.
Per le ragazze è più facile: basta che stiano sempre ferme.
Ma ritorniamo a Christian e alle sue affinate manovre di seduzione:
  1. la sua mano destra rimane tra i miei capelli;
  2. la sinistra scende lungo la mia spina dorsale;
  3. raggiunge la vita;
  4. poi il sedere.
  5. Mi stringe le natiche con dolcezza;
  6. mi attira contro i suoi fianchi (facendomi sentire la sua erezione, ovvio – sapete come si dice, old but gold).
  7. In tutto questo, io gli ansimo in bocca.
 
Stento a contenere il sentimento tumultuoso che mi travolge... o sono ormoni?*
Lo voglio da impazzire. Gli stringo le braccia, tastando i suoi bicipiti. Che maschio!
Lui mi spinge piano verso il letto. Penso che mi farà stendere, e invece mi stupisce ancora una volta! Cade in ginocchio davanti ai miei piedi.
Oddio! Vuole già chiedermi di sposarlo?
Ah no, vuole annusarmi Lì.
«Hai un odore così buono» mormora chiudendo gli occhi. «Di orata impanata. Con patata.»
Quasi mi vengono le convulsioni dal piacere. Ancora una volta mi fa un complimento da perfetto gentiluomo.
Finalmente mi butta sul materasso.
Ora mi spoglia e mi tromba, penserete voi.
E invece no. Siamo appena all'inizio, miei cari! Vi aspettano altre venticinque pagine di preliminari!
Potete evitarle solo se invierete questa fanfiction a dieci amici!
Sempre in ginocchio, Christian mi afferra un piede e inizia a leccarmi la caviglia.
Com'è possibile che io riesca a sentire la sua lingua sul mio piede? Ha dei poteri paranormali?
Dopo avermi spogliata, lasciandomi solo con le mutande e il reggiseno, si rialza per osservarmi meglio e mi dice:
«Sei bellissima. Non vedo l'ora di ribaltarti come il materasso quando cambia la stagione.»
Com'è romantico!
«Allora» aggiunge, sfregandosi le mani. «Fammi un po' vedere come ti tocchi.»
Io sgrano gli occhi, confusa. Sollevo il dito indice e mi tocco la punta del naso.
«Così.»
«No, scema! Come ti sgrilletti!»
«Non capisco...»
«Sprechen Sie Deutsch? Come-fai-a-raggiungere-l'orgasmo!»
«Ti ho già detto che sono vergine! Come potrei averlo fatto, senza un uomo?»
«Hai ragione. Del resto, le lesbiche sono solo in attesa di quello giusto che le faccia sentire vere donne.»
«Giusto» annuisco con decisione. Parole sagge.
«Bene, vediamo cosa si può fare qui» riflette Christian, utilizzando le stesse identiche parole del mio meccanico quando gli ho portato la macchina.
Si posiziona sopra di me, imprigionandomi col suo corpo, e mi abbassa il reggiseno. Io non riesco a star ferma. Tutto questo è troppo eccitante!
«Vediamo se riesco a farti venire così.»
Christian mi guarda i capezzoli e io ho il primo orgasmo della mia vita.
«Sei molto sensibile» mormora compiaciuto.
“Oddio”. È stato straordinario. Ora capisco di cosa parlano tutti, costantemente, in ogni luogo. Adesso potrò parlarne anch'io.
Ma non penso di potermi definire ancora una vera donna, manca la parte più importante del rituale.
Christian mi infila la mano dentro le mutandine... proprio lì. No, non là, lì. Là è vietato.
Christian fa delle cose, non lo so esattamente, ma in queste situazioni è meglio lasciar fare gli ometti, che sono più esperti, proprio come quando ti si rompe la caldaia o devi appendere un quadro alla parete. Fatto sta che un momento prima mi dice “sì, ce l'ho proprio grosso”, e il momento dopo non sono più vergine.
È stato bellissimo. Christian dice che ho avuto altri sette orgasmi.
«Rifacciamolo!» propongo.
«Ok, però stavolta alla pecorina, perché preferisco non guardarti in faccia.»
«Evviva!»
Mi prende come un vero uomo sa fare, ad ogni spinta mi dice una sillaba e io devo indovinare la parola che sta pensando.
All'ottantesimo orgasmo svengo dal piacere. Mi risveglio al buio, sola, e vado nel panico.
Christian mi ha abbandonato!
Mi avvolgo nel lenzuolo come in una pessima commedia romantica, e vado a cercarlo. In lontananza risuona una musica, ma non sono certa se sia Bach o PSY.
Arrivo in salotto e trovo Christian seduto al pianoforte, un'espressione dolente dipinta sul volto.
Dio, com'è romantico.
Essersi preso la mia verginità deve avergli trasmesso una malinconia infinita. È un momento importante della sua vita e lo capisco.
Alza lo sguardo, mi vede e si interrompe.
«Scusa, non volevo disturbarti! Ti prego non odiarmi!»
«Per stavolta...» Si alza in piedi e quasi vengo di nuovo, vedendo in che modo i pantaloni gli scivolano sui fianchi. Non sono ripetitiva, no?
«Era una brano magnifico» commento per farmi vedere intellettualmente curiosa. «Bach?»
«Oh, no, era una versione per pianoforte di “Gangnam Style”.»
«Sei braverrimo.»
«Lo so. E poi mi dà quell'aria un po' tenebrosa e romantica... funziona sempre sulle ragazze. Ora vai a fare la ninna, se fai la brava ti prometto che dormirò con te.»
Torno a letto, pensando alle sue parole.
Oltre ad un lato malinconico, Christian Grey ha anche un lato triste.
 
 
***
 
*Ho riportato fedelmente la frase del testo originale. Perché parla da sé.

Note: oddio. È passato così tanto tempo che non mi ricordavo più come si usa l'editor EFP. Mi vergogno da morire. Sono stata così lontana dal mondo delle fanfiction! Ma mi fa molto piacere che qualcuno continua a leggere e recensire le mie storie. Dall'ultima volta che sono entrata su EFP ho trovato tantissime nuove recensioni e temo che non avrò il tempo di rispondere a tutti! Perciò vi ringrazio qui, e spero che continuerete a leggere questa fanfiction, anche se gli aggiornamenti sono così vergognosamente saltuari.
Dal momento che ho eliminato il mio vecchio account Facebook e ora ne tengo solo uno dove fingo di essere una persona seria, se volevte potete seguirmi su Twitter: https://twitter.com/acinorevna
Per favore, seguitemi e tenetemi aggiornata sugli ultimi pettegolezzi e scandali del mondo delle fanfictions!! Ricambio il follow!

   
 
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