VIAGGIO NEL TEMPO
Una giornata noiosa…
“Uffa!”
sbuffò Pan mentre girava in tondo nel laboratorio di Bulma.
Ormai
era passata quasi mezz’ora da quando la scienziata si era allontanata. E meno
male che aveva detto che tornava subito!
Pan
si annoiava, ma ormai ci aveva fatto quasi l’abitudine a stare da sola: la
maggior parte dei grandi aveva sempre qualcosa da fare e non avevano mai tempo
da dedicare a lei. Gli unici che erano quasi sempre disponibili erano suo nonno
Satan, che però la trattava
ancora come una poppante, e Trunks, l’unico con cui
poteva ragionare già come una ragazza adulta. In quel periodo, però, Trunks era andato con lo zio Goten
ad una riunione della Capsule Corporation e lei era
rimasta da sola a casa, ad annoiarsi.
Qualche giorno prima Pan aveva trovato, per caso, una sfera del drago,
quella con tre stelle, e aveva pensato che andare alla ricerca delle sfere
poteva essere un ottimo passatempo. Non aveva un desiderio particolare da
chiedere a Shenron, ma a quello ci avrebbe pensato
dopo. Ora le occorreva solo il radar, ma Bulma, ordinata com’era, lo aveva riposto in qualche
cassetto che ora non riusciva ad individuare.
Così
Pan si era ritrovata in quell’immenso laboratorio pieno di strani macchinari e,
curiosa com’era, non potè trattenersi dallo sbirciare
un po’ in giro. In particolare fu attratta da una strana macchina, coperta da
un grosso telo impolverato. Quando la scoprì, Pan rimase piuttosto sorpresa nel
leggere nella targhetta “macchina del tempo”.
Pan
non lo sapeva, ma molto tempo prima un ragazzo, che poi si scoprì essere Trunks, era arrivato da un altro futuro per avvertire Goku
e gli altri del pericolo degli androidi che avevano distrutto
Pan
salì a bordo e osservò affascinata tutte le serie di pulsanti
e levette e, sicura che la macchina fosse ormai fuori uso, si mise a
giocare con i comandi.
La
macchina, però, era perfettamente funzionante a non appena Pan premette il
pulsante rosso, essa chiuse le porte e si mise in moto. Un attimo dopo Pan era
sparita, risucchiata nel passato, sotto gli occhi attoniti di Bulma, che nel frattempo aveva trovato il radar del drago.
La scienziata non poteva fare nulla per richiamare la macchina e così Pan
iniziò il suo viaggio nel tempo.