Chi bene parla e
mal si comporta,
è
come l’erbaccia davanti alla porta.
Affondo
nella soffice poltrona del mio appartamento di Londra.
Fuori
dalla
finestra è la solita giornata grigia e fredda.
Ormai
i miei
viaggi di ritorno in Giappone sono sempre più rari.
Ci
sono
troppi ricordi in quel posto, troppi errori che non possono essere
cancellati.
Per
la prima
volta nella mia vita, mi sento vulnerabile.
Ho
come
l’impressione di aver sempre sbagliato tutto.
Vorrei
riuscire ad essere di nuovo freddo e distaccato come un tempo, anche se
questo
mio modo di fare mi ha reso una persona pessima agli occhi di chi mi ha
amato
sinceramente.
Ho
rubato la
felicità alla mia sorellina, costringendola ad una vita di
prigionia che la sta
consumando lentamente.
Mi
ha
seguito fin qui, dall’altro lato dell’oceano.
Quella
voce,
quel dono così bello che Dio le ha conferito…io
l’ho spinta ad odiarlo.
Senza
rendermene conto ho distrutto il tesoro più importante,
quello per cui ho
lottato di più.
Per
un uomo
ambizioso e fiero di sé, veder crollare tutto ciò
che ha costruito in un
battito di ciglia è la peggiore delle punizioni.
Ma
forse,
non è nemmeno questa la parte più difficile da
affrontare.
Ciò
che mi
deprime è l’essere lontano dalle persone che amo.
La
mia
bambina vive dall’altra parte del mondo, insieme alla donna
che ho scelto di
sposare.
Solo
ora mi
rendo conto che i miei sentimenti per lei erano diversi da quelli che
avevo
provato per qualsiasi altra donna.
Eppure,
l’ho
tradita in più di un’occasione.
Tutte
le belle parole che ho speso erano vuote, proprio come lo sono io.
La
musica
che riempiva ogni giorno le mie orecchie, ha lasciato spazio ad un
silenzio
solenne.
È
questo che
merito.
È
questo il
prezzo da pagare per gli errori che ho commesso.
ANGOLO
DELL’AUTORE
Rieccomi anche
su questo fandom! Ho già pronta anche un’altra
idea per una song fic, spero di
realizzarla a breve!
Ma prima è
necessario che vi spieghi come sarà impostata questa. Il
verso che vedete sopra
appartiene ad una filastrocca per bambini, più precisamente
una filastrocca
presa dal libro “filastrocche
dell’orrore” che viene letto da Jamie in un
episodio di One Tree Hill (chi ha visto il telefilm se la
ricorderà). Vi direte
“che cosa c’entra con Nana?”.
C’entra che rileggendola mi è venuto spontaneo
collegare ogni strofa ad un personaggio diverso, e così
è nata questa raccolta
di flashfic. Ogni storia è un momento a sé, che
non segue il filo
logico-temporale delle precedenti ma che ha il solo scopo di proporre
una
riflessione del personaggio in questione, legata alla strofa citata.
Ho iniziato
con Takumi, per lui ho scelto un verso duro perché
è un personaggio che odio e
ce lo vedo benissimo collegato (fan di Takumi non linciatemi! XD). Mi
rendo conto
di non averlo reso al meglio ma mi riesce difficile scrivere su di lui.
Spero
comunque di aver azzeccato qualcosa!
Fatemi
sapere!
Alla
prossima strofa!
Baci
Place